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Pensieri, racconti, aforismi, osservazioni e chiacchiere

di sherazade
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Lettera pubblicata il 22 Giugno 2024. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 156 commenti

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  1. 51
    Golem -

    “…E aggiungo un’ultima cosa: le forme di aggressività piú pericolose sono quelle che non vengono subito riconosciute come tali. Perché è piú difficile difendersi da veleno rilasciato goccia a goccia…”
    Bè Suzy: standing ovation.
    (Tettaman è stato fortunato.)

  2. 52
    rossana -

    Prego vivamente Maria Grazia e Suzanne di continuare in chat eventuali interscambi su “chi ha cominciato” e “chi ha torto/ragione” nell’ambito del LORO rapporto su LaD o altrove.

    Argomento che non mi interessa, non mi riguarda e che non ha niente a che fare con i miei post su questa lettera.

  3. 53
    Suzanne -

    Prego Rossana di non nominarmi, né fare nessun tipo di riferimento a me se vuole evitare che risponda, grazie. Evidentemente gli amministratori hanno pubblicato il mio commento come diritto di replica. Troppo facile altrimenti eh. E comunque non parlavo di Maria in questo caso, mi pare ovvio.
    Maria, cosa c’entri tu con le mie amicizie scusa?
    E qui si conclude il mio diritto di replica. Chiusa parentesi, spero, che la mia pazienza si sta esaurendo.

  4. 54
    rossana -

    Riflessioni sulle vite delle attrici finora prese in considerazione, benché non sia stato facile estrapolare e ricomporre date e avvenimenti privati da diversi testi di biografie, ricchissime di eventi legati alle carriere e alle relazioni sociali.

    Su Joe DiMaggio.

    Nel 1937 Joe incontrò l’attrice D. Arnold, che sposò nel 1939 e da cui divorziò nel 1943. Dalla loro unione nacque il suo unico figlio.

    Joe incontrò Marilyn Monroe nel 1952. La coppia si sposò nel 1954, divorziò dopo soli 9 mesi, nel 1955, ma i due rimasero buoni amici.

    Dopo la rottura “vengono attribuite all`ex giocatore di baseball una serie di fidanzate, e più volte i giornali di cronaca rosa ne annunciano le nozze. (…) non si sposerà mai più, rimanendo profondamente legato a Marilyn, e rientrando di fatto nella sua vita dopo la fine del matrimonio dell’attrice con il commediografo Arthur Miller (1961).”

    Continua…

  5. 55
    rossana -

    … segue

    Nel 1962, quando Marilyn morì in circostanze misteriose, “DiMaggio organizza i suoi funerali, invitando solo pochi amici e lasciando fuori i divi di Hollywood e altre personalità politiche che la Monroe frequentava.” Paga tutte le spese (…). Prima che la bara venga chiusa, bacia la Monroe e per tre volte le dice «Ti amo»”.

    In seguito, per 20 anni, farà sì che sulla tomba della diva non manchino mai rose rosse, a conferma che l’amore non può essere sempre ricambiato o racchiuso nella quotidianità di coppia.

    A 17 anni, in occasione del funerale di un uomo da me molto amato, ho vissuto un’esperienza simile a quella di Joe.

    Non visito volentieri il cimitero che ospita le molte persone scomparse a cui sono stata legata da affetti. Non so “ritrovarle” in miseri resti. La loro “presenza” è nel ricordo dei vissuti/sentimenti che abbiamo condiviso.

    Ma… apprezzo il marito di una vicina di casa, morta una decina d’anni fa, che ogni fine settimana va a visitare la sua tomba e lascia fiori.

  6. 56
    rossana -

    Se qualche mamma ha problemi a relazionarsi con i figli, soprattutto se adolescenti, suggerisco il racconto “Le parole tra noi leggere” di Lalla Romano. Un coraggioso “giornale intimo” su un legame spigoloso e difficile, che trae linfa da una documentazione genuina e che è valso all’autrice il forte risentimento del figlio.

    Piero è strano fin da piccolo. Ha una personalità complessa e istintivamente libera. Sua madre lo sente al tempo stesso affine e diverso. Vorrebbe poterlo comprendere ma ne è spesso sconcertata, incapace d’accettare.

    Ben dettagliati i due personaggi principali ma per me è più interessante la moglie di Piero, che lo accoglie in modo totale, di più e meglio di sua madre, con una complicità irrazionale che è Amore.

    La rottura di schemi educativa degli anni ’60 non basta a giustificare le particolarità del figlio rispetto alle aspettative dei genitori. Piero resta in bilico fra la cosiddetta normalità e una personalità che rasenta lievi disturbi mentali.

    Continua…

  7. 57
    rossana -

    … segue

    Trascrivo due passaggi, per illustrare un’interessante modalità di relazione.

    “Io gli giro intorno: con circospezione, con impazienza, con rabbia.
    Adesso gli giro intorno; un tempo invece lo assalivo. Ma anche adesso – raramente – sbotto. Allora lui mi guarda con la sua famosa calma e dice: “Tu mi manchi di rispetto!”
    La mia collera di ora dev’essere un residuo delle antiche battaglie, quando io reagivo come se lui fosse una parte di me che tradiva se stessa e dunque mi tradiva.”

    “Entra ‘lei’. Ho il cuore in gola come se fosse lei la suocera. È aristocratica, enigmatica. Mi guarda con occhi freddissimi, non sorride. Mi sento un niente. Non mi controllo e per l’emozione scherzo, rido, parlo: da sola. Finalmente lui con gli occhi mi fa capire di andarmene. (…) Per lei come per lui ‘gli altri’ non esistevano.”

    Una lettura piacevole, a forte connotazione regionale. A tratti persino scherzosa, per un argomento delicatissimo, da affrontare, appunto, con parole leggere, che così non furono percepite dal diretto interessato.

  8. 58
    rossana -

    Su Brigitte Bardot e… due dei suoi quattro mariti.

    La severa educazione ricevuta in famiglia e la preferenza della madre per la sorella hanno di certo contribuito, in negativo, alla formazione del suo carattere. Come accade in ogni famiglia troppo impositiva nel trasmettere i suoi valori oppure non in grado di offrire buoni esempi.

    La sua bellezza di Lolita imbronciata e la sua costante provocazione sociale le hanno dato molto ma, come spesso accade, non sempre secondo i suoi desideri.

    Incinta a 25 anni, nel 1960, avrebbe voluto abortire ma nessuno dei medici contattati accettò di rischiare. In Francia l’interruzione di gravidanza è consentita dal 1975.

    Brigitte non ha usato “parole leggere” nei confronti del figlio. Nel 1996 scrisse nella sua autobiografia: “Avrei preferito dare alla luce un cagnolino”.

    Dopo aver affidato il neonato a una nutrice e tre anni di matrimonio, la star divorziò da Charrier e rinunciò alla custodia del figlio.

    Continua…

  9. 59
    rossana -

    … segue

    Contrariamente a Vadim, che dopo l’unione con Brigitte continuò ad avere una vita sentimentale movimentata (si sposò altre quattro volte, ed ebbe figlie e figli da mogli diverse), per Charrier la fine del rapporto con la diva ebbe ripercussioni negative sulla sua carriera d’attore, che si esaurì nella prima metà degli anni ’70.

    Nel 1997 cito’ Brigitte in tribunale, per averlo descritto nella sua autobiografia come un bruto e un alcolizzato, oltre ad essersi espressa in modo molto crudele sul figlio.

    Curioso l’intreccio di libri pubblicati su queste tre diverse esperienze di vita.

    Nel 1986, prima di accasarsi la quinta ed ultima volta, Vadim scrisse il libro “Bardot Deneuve Fonda: tre donne, tre incontri, tre amori.”

    Nel 1996 Brigitte pubblicò: “Mi chiamano B.B.” a cui, nel 1997, Charrier rispose con “La mia risposta a Brigitte Bardot”.

    Non mi sarebbe dispiaciuto sfogliare il racconto di Vadim ma il libro non è facilmente reperibile.

  10. 60
    rossana -

    Su Sophia Loren mi limito ad osservare che, in un mondo dominato dalla prevalenza di potere maschile in tutti i campi, spesso le donne sono riuscite ad emergere e ad avere successo grazie alle attenzioni di un uomo.

    Così è stato anche per Brigitte Bardot e per gran parte delle donne diventate famose prima dell’inizio di questo nuovo millennio.

    Ne cito due, nel periodo che va dall’unità d’Italia all’inizio della prima guerra mondiale, sulle cui vite mi sono soffermata anni fa.

    – Francesca Bertini(1886-1985). Il produttore Giuseppe Barattolo coniò per lei la definizione Diva e le offrì un contratto stratosferico di 2 milioni l’anno, per 5-6 film a stagione.

    – Carolina Invernizio (1851-1916), a cui diede notorietà Salani, l’editore che nel 1877 pubblicò suo secondo romanzo. In seguito ne pubblicò altri 128. La scrittrice gli resterà sempre fedele, nonostante il compenso non certo straordinario di 600 lire a romanzo.

    Continua…

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