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Pensieri, racconti, aforismi, osservazioni e chiacchiere

di sherazade
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Lettera pubblicata il 22 Giugno 2024. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 156 commenti

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  1. 11
    maria grazia -

    Per quanto riguarda me, alle feste ero quella “noiosa” perché non volevo mai sniffare, spesso non bevevo neppure. Con il tempo ho finito per allontanarmi da tutti i giri e me ne sono rimasta per conto mio.

    Sono stata anticonformista anche in certe cose. Di farmi accettare dal gruppo non me ne è mai fregato più di tanto.

  2. 12
    rossana -

    Dopo essermi soffermata su attrici di successo straniere, come non dedicare una piccola attenzione anche a Sofia Loren, che nella stessa epoca rappresenta l’emblema femminile del nostro Paese?

    Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone è nata a Roma nel 1934. Sua madre (Villani) era un’insegnante di pianoforte, con frustrate ambizioni di attrice, che il padre (Scicolone, immobiliarista, figlio di un marchese agrigentino) non volle mai sposare.

    Benché riconosciuta dal padre, “Sofia trascorse l’infanzia e i primi anni dell’adolescenza, durante la seconda guerra mondiale, in condizioni economiche precarie”.

    A 15 anni vinse il suo primo concorso di bellezza. Nel 1950 venne eletta Miss Eleganza nell’ambito del concorso Miss Italia. “Posò inoltre per fotoromanzi e partecipò a diverse pellicole cinematografiche come comparsa o in ruoli marginali che a poco a poco le portarono visibilità.”

    Continua…

  3. 13
    rossana -

    … segue

    In quel periodo ebbe una relazione sentimentale, scandita da lettere appassionate, con Achille Togliani. A 16 anni, incontrò il produttore Carlo Ponti (38 anni, sposato, con figli), che le offrì un contratto di 7 anni. Cambiò il nome d’arte Lazzaro in Loren, per presentarsi in modo più “internazionale”.

    Nel 1957, dopo aver divorziato in Messico, Ponti la sposò per procura, evitando di rientrare in Italia, dove avrebbe potuto essere accusato di bigamia poiché, all’epoca, il divorzio non era consentito.

    La coppia ottenne la cittadinanza francese grazie al presidente Pompidou ed ebbe due figli. Sofia rimase sposata con Ponti fino alla morte del marito, nel 2007. Unica digressione sentimentale, ammessa da lei stessa: un flirt con Cary Grant negli anni ’60.

    Diretta da molti registi, affiancata da tanti attori, le sue doti espressive sono state ampiamente apprezzate dalla critica e dagli spettatori.

    Da ragazzina, il film “La ciociara” mi rivelò l’atavica violenza sulle donne.

  4. 14
    rossana -

    Maria Grazia,
    l’unica rockstar che pensavo di conoscere (di nome) era Madonna.

    Ho dato una scorsa a questo elenco

    https://www.spin.com/2021/07/the-greatest-rock-stars-of-all-time/

    per cercarne altre che potessero essermi abbastanza familiari, e vi ho trovato Elvis Presley, Paul McCartney, John Lennon, Jim Morrison, Bob Marley e Bob Dylan. Appena appena sentiti qualche volta nominare: Tina Turner e Jimi Hendrix.

    Tutto un mondo di cui so poco o niente. Approfondirò la vita privata di qualcuno di loro, iniziando da quelli che mi sono più noti.

    Per ora, mi limito ad osservare che sembra un ambito essenzialmente maschile.

    Quanto ai gruppi, mi è capitato solo nell’adolescenza di unirmi per un paio d’anni a tre giovani compaesane, per uscire insieme. Ben poca esperienza anche in questo contesto.

    Forse per aver frequentato l’asilo e le elementari in paese, le medie in una cittadina vicina, la scuola professionale in città, e, soprattutto, essermi sposata a 22 anni.

  5. 15
    maria grazia -

    Madonna è una pop star non una rock star. Tra gli altri che hai citato, mi appassiona in particolare la storia di Jim Morrison, che per molti versi sento vicina al mio percorso personale.
    Il mondo dei musicisti rock è prevalentemente maschile, è vero. Ma allo stesso tempo è molto inclusivo, nel senso che non vieni discriminata in quanto donna, come succede in altri ambiti. Se vuoi farne parte, e ovviamente ne hai le capacità e la preparazione, ci puoi riuscire benissimo e anzi il fatto che una donna con più di 30 anni abbia questa passione è molto apprezzato in questi ambienti.
    Proprio in questi giorni tra l’altro ho scoperto di avere lo stesso timbro vocale di Tina Turner.

    Si, avevo già intuito il tuo background di frequentazioni nella tua fase giovanile, lo si capisce dalle cose che scrivi, dal tuo tipo di mentalità molto provinciale. Non è un’ offesa, ma una semplice constatazione.

    Per curiosità, il mio commento n.10 lo avevi letto o ti era sfuggito?

  6. 16
    rossana -

    Maria Grazia,
    nell’elenco che ho citato Madonna compare al 78° posto su 100 rockstar.

    Ho letto il post 10 e mi ha fatto piacere sapere che non sei attratta da droghe e che la sorella del tuo ex sembra essere uscita dalla dipendenza di eroina.

    Fin dall’adolescenza ho divorato libri di ogni genere. Ho cambiato 8 ambienti di lavoro, di cui 3 all’estero, con colleghi di diverse nazionalità. Ho anche gestito per alcuni anni una galleria d’arte e frequentato artisti con idee/temperamenti parecchio lontani da ristrette visioni esistenziali.

    So riconoscere chi fa uso di eroina dal modo talvolta incerto e strascicato di esprimersi. Sospetto ne siano dipendenti un bravo giornalista e un importante uomo politico, che vedo spesso in TV.

    Non ho mai ascoltato Morrison ma ho spesso apprezzato suoi condivisibili aforismi.

    Nei molti anni che ho abitato in città non ho avuto tempo/opportunità di far parte di gruppi ma non ho nemmeno mai sentito particolare interesse per questo tipo d’esperienza.

  7. 17
    maria grazia -

    Beh ma quelle Rossana sono classifiche mainstream per il popolino, per chi non si intende di musica.

    Sicuramente ci sono tantissime persone insospettabili che fanno uso di eroina, famose e non.

    L’apertura mentale ci deriva non tanto da determinati contesti, ma da quelle circostanze che, volenti o nolenti, ci costringono a doverci mettere in un ruolo socialmente scomodo. Ho capito questo. Ed è il motivo per cui chi ha avuto una vita relativamente normale fatica a entrare nell’ottica di chi ha vissuti più particolari.

    Mi fa piacere che hai avuto anche tu esperienze stimolanti e riempitive.

  8. 18
    rossana -

    Anna Magnani (1908-1973), fa parte di un’epoca precedente a quella di Marilyn, Brigitte e Sofia. Un momento in cui in Italia il cinema dei telefoni bianchi (1936-1943) sfociò nel neorealismo (1945-46/1953-56).

    Mi è particolarmente cara perché mi ricorda la sorella che mi ha fatto da mamma nell’infanzia e che è morta in meno di una settimana, a 53 anni. Anche per carenza di attenzioni, essendo stata ricoverata in ospedale in un giorno in cui era in corso uno sciopero del personale medico. Scompiglio nell’accoglienza che si è poi protratto nei due giorni seguenti in cui è sopravvissuta, senza che fosse confermata per lei la diagnosi del pronto soccorso.

    Non so cosa avesse in comune con Nannarella. Forse il temperamento passionale e la fatica di vivere. Solo adesso noto che il collegamento primario potrebbe consistere già nella condivisione del nome.

    Figlia illegittima, abbandonata dal padre, Nannarella fu affidata alla nonna dalla madre, che cercò da adulta, ottenendo un secondo rifiuto.

    1/3

  9. 19
    rossana -

    “Ho seguito la carriera d’attrice – aveva detto di sé – perché sentivo il bisogno d’essere amata, di ricevere tutto l’amore che avevo mendicato nella vita».”

    “Non era bella, spesso cupa come il suo cane lupo color dell’ebano. Aveva sempre le occhiaie, un colorito terreo e i capelli neri come non si può immaginare, della consistenza di una matassa di seta pesante. Le gambe erano magre e leggermente storte, era piccolina e forte di fianchi. Aveva un décolleté splendido, come pure lo erano le mani e i piedi.” (Suso Cecchi d’Amico)

    “E’ così brava che diventa bella” – scrisse Morando Morandini – “di una bellezza trasfigurata dall’interno.”

    Nel 1933 sposò il regista Goffredo Alessandrini, elegante e famoso, che le concesse ruoli marginali in due suoi film. Unione tormentata che finì nel 1940, a causa dell’infedeltà del marito.

    2/3

  10. 20
    rossana -

    In seguito ebbe luogo la storia d’amore con l’attore ventitreenne Massimo Serato. Nel 1942 dalla coppia nacque un figlio, che l’uomo non riconobbe e che la madre crebbe da sola.

    All’età di 4 anni il bimbo fu colpito da poliomielite. Evento tenuto riservato, che rese Anna sempre più devota alla Vergine, alla quale offri preziosi orecchini per la guarigione del figlio.

    L’amore fra la Magnani e Rossellini divampò nel 1946. Per il carattere passionale di lei, anche questo legame fu molto litigioso, ed ebbe termine dopo soli 3 anni. Nel 1950 Rossellini sposò Ingrid Bergman, da cui si separò nel 1957.

    Tra le altre successive relazioni amorose di Anna furono significative quelle con gli attori Gabriele Tinti e Anthony Franciosa, senza che le fosse mai possibile trovare un compagno di vita.

    Morì nel 1973, assistita dal figlio e da Rossellini, a cui si era riavvicinata, e fu il regista ad occuparsi personalmente del funerale della più grande attrice italiana di tutti i tempi.

    3/3

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