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Lettera pubblicata il 22 Giugno 2024. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore sherazade.
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Ecco allora un pensiero che continua a martellarmi in testa come un martello pneumatico dopo che ho visionato questo video:
https://m.youtube.com/watch?v=sjLHoSM5L8w
Un pensiero che mi fa sorgere spontanee un paio di domande: Ma che senso ha la vita?
Che senso ha nasciere e venire al mondo se tanto prima o poi si ritorna nel nulla una volta morti?
Devo dire che questo video che ho visto dall’inizio alla fine mi ha traumatizzato, e non poco. Perché quel tizio ha descritto una cruda realtà assai dura da smaltire.
Polvere alla polvere, ma quale aldilà?
Ma quale paradiso, inferno o purgatorio?
All’inferno poi ci siamo già.
Maria Grazia,
su un forum virtuale nessuno è obbligato ad accettare opinioni di altri, così come ognuno è libero di esprimere le sue, con le modalità che gli sono proprie, più o meno apprezzate.
Non si è costretti a cambiare idea perché questa non rientra nella visione dell’interlocutore.
Se nell’affermare un punto di vista su fatti e persone non si volesse imporlo come unica verità assoluta, quasi certamente non si finirebbe con il trascendere. Mai da una sola delle parti in conflitto e quasi sempre con parole che hanno valenza soggettiva.
Inutili le reazioni di contrattacco o di autodifesa. Così come restano sterili lamentele e… recriminazioni.
Sal, prima delle 10 ho poco tempo per snocciolare la mia teoria riguardo la tua domanda, ma posso anticiparti, senza tema di smentita, che l’unico scopo accertato è riconoscibile della vita, è la vita stessa. Dal punto di vista strettamente naturale la ragione della nostra presenza sulla Terra è la riproduzione della vita, perchè venga perpetrata nel tempo. Il resto è solo “contorno”, ma la portata principale è una sola, chiara e inequivocabile.
Poi approfondiremo.
MG, certamente chi è refrattario, come, per esempio, all’altrui giudizio per farsi un’opinione di sè (in quanto narcisista costituzionale) non rientra nella descrizione delle dinamiche che ho esposto. Ma la maggior parte di noi dipende da quei giudizi, sino ad arrivare a chi vive cercandoli quotidianamente. In fondo, per fare un esempio banale, sentirsi alla moda è uno dei modi per essere “ammirati”, e così, da questo, trarre nutrimento per la propria autostima. Puoi essere certa che in qualunque consesso sociale troverai chi, in un modo o nell’altro, cercherà di “distinguersi” per confermarSI, attraverso l’altrui consenso, le qualità che crede o suppone di avere, ricorrendo non infrequentemente anche ad artifici per “avere” determinate quanto confortanti risposte.
In fondo è l’allegoria raccontata nello “specchio delle mie brame” che, come succede per tutte le favole, ci parla delle nostre “debolezze” e di dove queste alla fine, spinte dalla “vanitas”, ci conducono inevitabilmente.
Le lamentele sono inutili. Gli elogi invece no, quelli li si accetta sempre volentieri, per questo si fa di tutto per ottenerli, vero?
Comunque è chiaro che nei forum tutto ciò che si esprime è una propria idea, una propria prospettiva personale basata sull’ esperienza soggettiva dell’ individuo, comprese quelle che tu chiami recriminazioni. Che altro non sono che l’ analisi di un atteggiamento altrui in base ai propri parametri. io stessa sono stata a lungo oggetto di “analisi” con allusioni continue, dirette e indirette, sulla sottoscritta.
Buona domenica.
Salvatore, si dice che lo scopo per cui siamo su questa Terra sia quello di far evolvere la nostra anima attraverso le esperienze e le prove che attraversiamo nel corso della nostra vita fisica. Se superiamo tutte le prove, al momento del trapasso accederemo man mano a vite migliori, fino a che non raggiungeremo lo stato divino nel cosiddetto paradiso. Non so se le cose stanno davvero così. A me piace pensare che un senso alla nostra vita dobbiamo darlo noi, per quel che mi riguarda è creare il buono e cercare il bello, anche laddove sembra che non esista.
Golem, alla fine non è tanto questione di compiacere gli altri ma di non essere fuori contesto e quindi in imbarazzo. Se ci vestiamo secondo lo stile della nostra epoca è per sentirci a nostro agio e non apparire ridicoli. Che è un po’ diverso dal vivere unicamente per ottenere l’approvazione degli altri. Per me è l’ indipendenza di pensiero che fa la differenza, più che i comportamenti esteriori stravaganti.
I narcisisti in realtà sono molto sensibili ai giudizi altrui. Anzi sono quelli che più ne sono condizionati!
MG, come dicevi tu tempo fa, io sono un narcisista, ma i giudizi altrui non mi sfiorano, neppure quelli buoni. Ho una tale sicurezza di me che include la presunzione. Ma siccome questa way of life mi ha sempre dato ragione in termini di responsi, non ho motivo di cambiarla.
In realtà quegli aggettivi sono proprio frutto del giudizio “esterno”, ma non mi pongo il problema, proprio perchè non mi condizionano. I narcisisti che anelano il risconto altrui sono solo degli insicuri, e dipendono dagli altri per alimentare il loro bisogno. Inoltre spesso si mostrano esattamente al contrario di quello che ci si aspetterebbe da un vero narcisista, con atteggiamenti dimessi e modesti all’apparenza che inducono “simpatia” nell’interlocutore, che in quel modo si sente spinto a dispensare più facilmente “lodi” verso questi soggetti. A uno come me, che non nasconde la “presunzione”, non accadrà mai, ma ripeto, la cosa non mi fa nè caldo nè freddo perché non abbisogno di lodi per sentirmi chi mi sento. L’altra tipologia invece non può farne a meno. Gli altri gli servono.
Salvatore,
bello e interessante il video che hai postato.
Per me, la vita degli esseri umani non ha alcun senso in sé. Ma… volendo, le si può dare il senso che si preferisce. Magari anche solo quello di generare e crescere bene uno o più figli (quasi un’imposizione genetica per la donna).
“Ha trovato uno scopo nei suoi figli”. Perché trovino anch’essi uno scopo nei loro figli?” C. Pavese)
A parte questo obiettivo, abbastanza comune e non sempre gratificante, ci sono persone che non possono fare a meno di darsi scopi, o meglio, obiettivi, via via da raggiungere, e altre che, invece, sempre per indole, preferiscono prendere la vita come viene, cioè lasciarsi vivere.
In ultimo resta lo scopo religioso di diventare la migliore persona possibile prima di ridursi in polvere. Scopo ancor più apprezzabile se si perseguisse senza mirare a ricompensa nell’aldilà.
Concordo con la Merini: se si fosse più consapevoli di non essere che un soffio di vento, si sarebbe di certo meno cattivi e meno egoisti.
Un obbligo genetico per la donna? Ma che assurdità! Nessuno è obbligato a procreare, uomo o donna che sia. Il generare una vita lo prevede semplicemente il proseguimento della specie, ma non è che il mondo non andrebbe avanti senza di noi.
Come sempre viene distorto ciò che dico. Non è che io non apprezzo la vita in quanto tale e non so gioirne in ogni caso. Anzi è proprio perché mi sento VIVA che mi pongo degli obiettivi. Che è cosa diversa dal senso profondo della nostra esistenza, mi pare ovvio. Poi, se i miei obiettivi si realizzano bene altrimenti amen. Mi sarò comunque gustata “il viaggio”.
Non si è egoisti perché non si fanno figli. Si è egoisti quando li si fa per soddisfare le proprie esigenze personali.
Golem, hai descritto il narcisista overt ( quello più evidente ) e quello covert ( mascherato da brava persona e povera vittima ). Quest’ ultimo tipo è infinitamente più pericoloso e devastante.