Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 24 Agosto 2009. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore marziav.
Pagine: « Prec. 1 … 31 32 33 34 35 … 50 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 31 32 33 34 35 … 50 Succ. »
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
“Poi che tu ti ostini a pensare che sia un fantasma e tutto sia sostituito da cultura ed educazione ė una tua convinzione…”
Caro Giò, sei una brava persona, si capisce, ma mi rendo conto che non riesci ad andare oltre lo scontato.
Senza rendertene conto, mentre neghi il peso dell’educazione e della cultura nel delineare la forma mentis di ognuno di noi, proprio tu dimostri come ne sei condizionato.
Non riesci ad immaginare che certe “presenze’ hanno appunto lo stesso peso dei “sogni”. Una specie di coperta di Linus da utilizzarsi alla bisogna quando non s’è trovata la via per superare certi condizionamenti che tu non riesci ad immaginare pur usandoli inconsapevolmente. È l’esempio dell’occhio che non vede sè stesso. E che, come dice il famoso detto, vuole la sua parte.
Non preoccuparti Giò, si campa lo stesso, e io lo faccio benissimo, felice, sereno, innamorato e ricambiato. Vivo così nonostante l’angustia di non avervi convinto sull’esistenza dei “fantasmi”. Tra l’altro, oggi più che mai reali, data la “de cuità” del de cuius.
Semper immotus ciavo.
Golem, continui a proiettare le tue modalità su di noi.
Devi deciderti. Vuoi “ragionare” dall’immagine canonica dell’amore o riesci finalmente a vedere le variabili in cui è incluso anche il tuo caso?
È dal I messaggio che cerco di farti comprendere che non esiste una sola via che va a connotare l’amore e non ho mai paragonato la mia o altre esperienze alla tua, proprio perché so che ci sono innumerevoli variabili. Sei tu che dall’inizio cerchi di screditare le esperienze altrui, “spacciando” la tua per l’amore idilliaco, cosa, che a ogni tuo messaggio diviene sempre più evidente non essere.
Da sogno, ora emergono anche ricordi di un rapporto fisico.
Onestamente, se qualcuno ti descrivesse questa storia,penseresti che ne vorresti una uguale?
Ora, non voglio sindacare perché sicuramente avrete trovato la quadra, ma non venire a raccontarci la fiaba che questa tipologia d’amore è quella “vera”. Accetta che è vera per te e rispetta le esperienze altrui, perché ognuno vive le esperienze in base ai fattori già citati. (Continua)
…
Personalmente, da una storia così io sarei fuggita immediatamente perché un sogno è tale se non si è mai concretizzato.
Ma se c’è un rapporto, diventa un RICORDO!
Quindi, lei ricordava l’unione fisica con “il fantasma”.
Questo sì, che io l’avrei vissuto come un fallimento. Anni con una persona che ancora sogna i rapporti fisici con l’ex amante.
Perdonami, ma questo è lontano anni luce dall’idea d’amore che ho io e che prevede l’esclusività fisica ed emotiva nel periodo che si sta insieme.
Ma non siamo tutti uguali.
Per te è un fallimento il divorzio per me lo sarebbe sentirmi un ripiego. (E a questo porta una situazione del genere).
Per ciò che riguarda la conoscenza, ti ricordo, appunto, che la mia apertura mentale è data anche da quella e che non sono io ad insistere cercando di screditare gli altri. La tua storia, la stiamo analizzando perché hai insistito dicendo che era l’unica vera perché durata nel tempo.
Ma per me è la qualità del tempo a contare, non la durata.
Olindo,
in qualsiasi contesto sia avvenuto il primo rifiuto, per me già è un segnale di non voler cambiare la propria situazione famigliare.
Ti do atto che 3 anni di relazione sono un periodo molto lungo, per una 50enne che avrebbe dovuto ben sapere cosa stava facendo e a cosa mirava.
Vero che l’amore di una donna per un figlio non è paragonabile a quello che può provare per un uomo. Mi sono espressa frettolosamente. Sarebbe stato più corretto dire che è una questione di priorità. Nel mio caso, ad es., ho privilegiato me stessa e l’uomo che più ho amato rispetto al mio unico figlio, che tanto ne ha sofferto. Ma la mia situazione famigliare e di coppia era senz’altro molto diversa da quella della tua amante.
Ci hai provato. Ne valeva la pena ma, alla fine dei conti, mi sembra evidente che questa donna è stata attirata fuori dalla gabbia ma si è poi troppo spaventata dalle conseguenze che avrebbe dovuto fronteggiare a carte scoperte. Con i suoi limiti, ti ha amato. Forse continuerà a farlo ma… non abbastanza per mettere in gioco il suo equilibrio d’insieme.
Giovanni,
volendo superare un tradimento, basta che il fedigrafo confessi, si penta, racconti alla moglie le sue frustrazioni sessuali, sia compreso e accolto con ammirevole disponibilità, metta ordine a modo suo nel rapporto di coppia, e poi tutto può procedere, a tarallucci e vino, nella più perfetta e sfavillante delle unioni.
Peccato che da una decina d’anni questa musica trionfale echeggi qui di continuo, avvilendo e umiliando quasi ogni utente che si affacci in cerca di confronto o di conforto in ambito amoroso.
Tutti brutti, sporchi e cattivi. Nonché ciechi, autoreferenziali, carenti di esperienze e di conoscenze e, magari, pure provinciali.
Questo è per me l’aspetto più triste di questo caso umano. Laura ha ammesso di aver trovato qui supporto e di essere tornata per ricambiare. Prima della favolosa storia dell’aviatore, che dopo un breve lutto per la perdita d’un Amore, viene travolto dalla passione per la ballerina, nessuna storia era mai durata così a lungo, a danno di persone sofferenti, a conferma di sé e del proprio concetto del “per sempre”.
Laura, se non comprendi “la proiezione onirica” con relativo “ologramma”, di cui ti ho dato qualche empirica indicazione parlandoti con fatica delle parafilie come ambito in cui cercare, è inutile continuare.
Come ho detto in precedenza non parliamo la stessa lingua. Lo dimostri quando dichiari che “…io sarei sarei fuggita immediatamente”. Certo perchè ti sei fatta un’idea senza sufficienti elementi, attingendo alla genericità, come fa la tua parigrado, caso disumano, Rossana (e i decenni di contatti. Trovati?). Ma mentre quest’ultima è relativamente scusabile perchè ha una formazione inferiore alla tua, tu che hai letto la Biblioteca di Alessandria, e sei promotrice di aperture mentali, ti chiudi in visioni stereotipate, dove il rapporto sessuale (era il primo ammore, lo ricordi?) diventa un amplificatore della tua visione miope e partigiana.
Per te il divorzio non sarà un fallimento, ma a proposito di giudizi, prova a spiegarlo ai famosi ragazzini ai quali hai parlato della mia storia, e vediamo cosa ne pensano.》
》Ti piace pensare che io mi sia sentito un ripiego? Certo, l’ho temuo fintanto non ho capito quell’aspetto di lei, che tu, da studiosa dell’ammore, con la tua sopracitata simile, non capirete mai, pure essendo donne ed “esperte” di cose di sentimenti. Forse perchè in fondo non vi conviene, preferendo vedere una separazione come un successo.
Ti ho fornito alcune indicazioni biblio e filmografiche che tu definisci “tout court” “non accreditate”, malgrado la tua apertura mentale.
Potrei parlarti anche di Alain de Botton, che tu non avrai mai sentito nominare, presa come sei da Freud e altri ultra centenari della Psicanalisi. La storia di cui parlo è il successo di un amore e non il contrario, e se me la raccontassero da auditor, con gli esiti che sappiamo, perchè mai non dovrei desiderarla con un risultato come quello che ho? Tu no, preferisci un bel divorzio? Divergere non è come convergere, e in amore la “convergenza” è più importante che in ambito automobilistico, sai?
Rossana cara, nulla può essere di maggior contributo a chi legge, di comprendere che non esiste un canone fisso dell’amore e che se non ti avvicini ad esso, allora non è o non è stato amore il tuo.
Per questo si sta protraendo la conversazione con Golem.
Gli assolutismi, coi sentimenti umani hanno poco a che fare e bisogna imparare a comprendere che esistono innumerevoli realtà e variabili, tutte rispettabilissime.
L’Analisi della storia raccontata da Golem, l’ha voluta lui.
Ha proposto un modello spacciandolo per quello perfetto e, per comprendere se effettivamente era vicino a tale perfezione, andava analizzato dai vari punti di vista, obiettivi e personali e ne è emersa una visione molto lontana dalla perfezione .Ed è questo il messaggio importante: non esiste la perfezione in amore, esiste l’esperienza che ognuno vive in base a chi è.
Non può essere scontata una persona che ha avuto dei rapporti con un’altra.
Lo ha sottolineato anche Laura, non si tratta piu di un sogno, bensì di un ricordo. E non potrebbe essere altrimenti.
Hai riportato dei link per andarci a documentari. Si tratta di situazioni assimilabili all’infanzia. Non credo che il tipo abbia avuto una storia con tua moglie quando lei era bambina. Sei troppo convinto che il tipo rappresenti la proiezione di una cultura/educazione che secondo te l’ha fatta da padrone e abbia relegato la storia quasi come non fosse mai esistita. Come ti ho già scritto, sono sicuro che se l’ex di tua moglie non avesse fatto breccia nel suo cuore non ci sarebbe stato nessun “sogno” a ricordarlo. Si dà il caso che invece 20 anni di “crisi” e tre di colloqui siano più che sufficienti, e ci mancherebbe altro, a far si che l’ex sia da considerarsi un tantinello importante nella vita di tua moglie. Poi la crisi ė stata superata e non si ė sfociati nel divorzio, ma…
… perché no ? E staremmo qui a raccontarci tutta un’altra storia.
Come ha scritto Rossana, anche un tradimento potrebbe essere superato. Perché non potrebbe il ricordo costante di un amore passato ?
Alla fine di tutto poi chi glielo farebbe fare ad una donna di mezza età di mollare tutto per il ricordo di qualcosa che materialmente non esiste più? In fondo se ti ha sposato vuol dire che prova per te qualcosa di forte. Quindi perché non lasciare andare un ricordo che nulla ti potrà dare se non un….ricordo per un qualcosa di reale e tuttora esistente ? Le emozioni passate hanno avuto un peso, ma anche la vita attuale ha il suo peso. In positivo ovviamente. Per cui meglio chiarire e mettersi alle spalle un passato che non può ritornare. Ma che ė esistito. Che lo si voglia accettare o no