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Lettera pubblicata il 24 Agosto 2009. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore marziav.
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Laura, a volte mi sembra un semplice, banale problema di significati diversi attribuiti allo stesso termine. Immagino che ciascuno abbia la propria definizione di “amore”, destinata nella maggior parte dei casi a cambiare insieme a noi. A vent’anni ho vissuto una bellissima storia d’amore durata 13 anni, che ha rappresentato la perfetta realizzazione di ciò che per me era amore in quella fase di vita. Un sentimento puro, basato soprattutto sulla stessa visione del mondo e della sua rappresentazione. Finita per mia volontà perché ad un certo punto ci siamo trovati impantanati in una immobilità che iniziava a starmi sempre piú stretta. Rivivrei quegli anni splendidi mille volte e non ho alcun dubbio sul fatto di aver amato ed essere stata ricambiata appieno. Ma se quel sentimento profondo e intensissimo dovessi chiamarlo con un altro nome, non cambierebbe certo la sua essenza… Continua
Sono altresí contenta che sia finita, perché la decisione soffertissima allora di porre fine ad una storia nonostante il sentimento fosse ancora vivo, mi ha portato a legarmi allo splendido papà del mio piccolino. È stata dura cambiare paradigma, perché in parte ero ancora legata ad un’idea di amore estrapolato dal quotidiano diciamo. Ma si cresce, si cambia e questo ci permette di fare esperienze diverse all’interno della stessa vita. Che noia sarebbe passare un’esistenza sempre uguali a sé stessi?
Laura, mi dici quando avrei parlato di fiaba? Non l’ho mai detto, ma la citazione dimostra ingenuamente il tuo pregiudizio al riguardo, e non faccio fatica a capirne il perchè.
Ci sono milioni di donne “innamorate” di Brad Pitt, pure serenamente accasate, fino a quella del Muro di Berlino, ma se parlo di un’altra che ha vissuto una storia analoga come consistenza, macchè: era amore. E quelli citati cosa sono? Quindi se la mia lei fosse invaghita del Colosseo, dovrei preoccuparmi, dell’Anfiteatro Flavio, che ha duemila anni di età?
Hai ragione Laura quando citi l’esempio dei ragazzini e delle loro risposte, perchè da chi ha letto mille libri, e nonostante ciò ha divorziato, e da un’altra che ha avuto due più tre cinque storie, ma si sente esperta del ramo, o di Giovanni che è molto sicuro di sè ma non spiega da cosa le provenga questa sicurezza, mi aspettavo qualcosa di più.
Allora, visto che ve ne intendete più di me, e sembrate conoscere mia moglie meglio di come la conosca io, spiegatemi cos’è successo tra me e lei per arrivare ad oggi.》
》Non scherzo, sono curioso di leggere le vostre “visioni”.
Rossana contesta che dichiari il mio come il rapporto perfetto, quando ho parlato per anni del lavoro che c’è stato per arrivare al punto in cui si trova oggi. Ma oggi è felice, sereno, allegro; e non che prima fosse grigio, ansioso e deprimente, al di là delle rogne che una coppia che lavora e deve gestire una figlia senza aiuti esterni può avere.
Ad oggi con quell’equilibrio che abbiamo in casa, cosa dovrei aspettarmi di più perché sia migliore, che si assurga entrambi al soglio pontificio?
Mi contestate visioni unidirezionali e intanto usate le stesse visioni per giudicare degli aspetti che non sono rari nella psicologia umana, specie quella femminile, più portata a fantasticare di quella maschile, o sbaglio Laura?
Infine mi piace chi fa ironia sul “Don Giovanni”, immaginando, per comodità, che le esperienze arricchenti siano solo le sue. E si inventa che la sognante chiedesse notizie del “sogno” per decenni, quando solo sentendo amici comuni erano questi a dargliele. Come apostrofare una così?
nn ti diranno nulla,e sai xkè?non capiresti.
ma dato ke e la mia è una visita one shot te lo dico io con le parole ke gli altri non vogliono usare per rispetto.
vivere nelle favole significa credere ke tutto sia risolvibile in nome dell’amore quando in nome dell’amore ci possiamo pure tirare addosso piatti e bicchieri,possiamo tradire una persona in nome dell’amore xkè ricorda ke la distanza fra innamoramento e amore è di circa 20cm,20 fottuti cm ke 9 volte su 10 rendono invisibile tutto quello ke fai per una persona e se disgraziatamente non reggi il confonto la cosa migliore ke puo succedere e ke cambi nome in bancomat,possiamo mentire a noi stessi in nome dell’amore e autoconvincerci ke è tutto ok quando in realtà siamo nella merda fino al collo ma siamo così ipocriti ed egoisti ke invece di prendere provvedimenti preferiamo insabbiare tutto.quello che tu chiami amore è un riflesso della tua personalità e dato ke al mondo siamo 7miliardi esistono 7 miliardi di amori diversi.
Golem, perdonami, ma io semplicemente non credo alla questione cultura ed educazione per giustificare un ricordo amoroso. Sono molto piu propenso a pensare che un sogno ricorrente su un amore passato sia piu frutto dell’altra persona che lo ha rappresentato piuttosto che di una cultura e/o educazione.
Purtroppo la seconda ipotesi non mi convince. Ma non perché si tratti di tua moglie, che assolutamente non conosco. Sarebbe la stessa cosa per chiunque. E non ė questione di essere sicuri di se stessi. Siamo in tre qui dentro a pensare la stessa cosa.
una persona ke pensa al suo ex per così tanto tempo ha dei rimpianti e sivuramte non riguardano te.
puoi rigirala come ti pare,sta di fatto ke probabilmente sei una delle persone più fortunate del mondo xkè quella persona non c’è più e xkè tua moglie non ha avuto il coraggio di prendersi quello ke voleva(?).
parli tanto di amore e poi non riesci a vedere ke sei stato umiliato sentimentalmente all’interno del matrimonio e non x una questione di sesso ma di testa.ke ti piaccia o no sei stato il numero 2 successivamente promosso a numero 1.
cmq l’importante e essere felici e se questo è il tuo amore sono sicuro ke lo sei.
quello ke conta alla fine è il finale
Golem, inizio a chiedermi se leggi i commenti per intero o solo ciò che ti pare.
Di fiaba ne parli ogni volta che sottonei che solo il tuo è amore vero, solo perché duraturo. Ma è la qualità del tempo che conta,non la quantità
E, sinceramente, un altro uomo non lo paragonerei al Colosseo.
In più,spesso, ho scritto “l’esempio da te citato” proprio per generalizzare perché è in generale che la situazione non è piacevole. Chi al mondo vorrebbe un compagno/a che per anni ha sognato un altro? E l’esempio semplice dei bimbi è perfetto. Perché loro sono senza filtri e super partes e al 1000% non vorrebbero una situazione del genere nel loro futuro.
Non conosco voi, ma se addirittura è diventato un tema di discussione, vuol dire che era un fardello enorme per lei, altrimenti, non sarebbe stato nemmeno necessario parlarne e non sarebbe servito lavorarci.
E te lo stiamo facendo notare, solo perché c’hai stancato con st’assolutismo degrinatorio verso le esperienze altrui che risuona un po’ come la parabola della pagliuzza e della trave.
(Continua)
…
Le donne fantasticano quando non sono felici o innamorate. È un modo per sfuggire a una realtà non soddisfacente (me l’hai chiesto tu, quindi, adesso, non risentirti). Se amano e sono felici, restano centrate sul loro uomo.
Mi spieghi quale sarebbe il nesso tra ” ha letto 1000 libri e nonostante ciò ha divorziato”?
Secondo te, chi legge deve restare per forza sposato?
Sai,è con la conoscenza che arriva anche la consapevolezza e si può scegliere e guardare oltre. Io scelgo di essere felice e di evolvermi e se per farlo è necessario un cambiamento, non ho paura di farlo.
Il primo e più grande amore della mia vita, sono io e non mi accontento o temo la solitudine.
E se tutti facessero così, forse, ci sarebbero più divorzi, ma molte più persone felici.
Suzanne,se leggi i miei precedenti commenti, troverai riscontro con le tue parole.
Però Golem perdonami ma come giustamente saprai tu cosa hai vissuto con tua moglie e se state insieme per amore o altro, perché non dovrebbero avere la stessa capacità di analisi anche gli altri sul proprio vissuto? Sono sette anni che ti leggo qua e non riesco ancora a comprendere questa cosa. Non so, c’è un premio a chi dimostra di essere il detentore di Amore Vero? Non credo poi onestamente che per capire i propri sentimenti verso qualcuno si debbano prima avere tremila frequentazioni sessuali o prive di rilevanza ; quale sarebbe il nesso logico tra le due cose? Il fattore tempo in parte sicuramente è determinante per comprendere se un innamoramento maturi in un amore, ma non credo sia necessaria tutta la vita per capirlo, altrimenti anche tu dovresti aspettare di essere morto per constatarlo. Poco pratico, non ti pare?