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Lettera pubblicata il 24 Agosto 2009. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore marziav.
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Prosegue…
Ma sei sicura che poi non ti comporterai alla stessa maniera lasciando il nuovo ragazzo magari proprio quando il tuo ex ritorna a farsi sentire?
Mah, io ho dei forti dubbi su questo Dafne.
Lo sai che la minestra riscaldata non è più buona come prima?
Questo il concetto fondamentale che dovete riuscire a mettervi in testa, altrimenti continuerete imperterrite/i ad incasinarvi la vita.
Poi Dafne, se vivi da anni in una città che non è la tua, allora credo proprio che dovresti pensare ad altre cose ben più serie!
Altrimenti continuerai a vivere sentendoti una marziana fuori dal resto del mondo, quindi lascia perdere queste caxxate.
Tommy, mi dispiace molto per la tua amica. Non ho compreso chi “era impegnato…” il suo compagno? Il/la tua?
Se è il suo compagno, forse non ha avuto il coraggio di vederla così. Se è il/ la tua, gli hai chiesto chiaramente di sostenerti? Perché a volte, le persone si allontanano per discrezione, per non essere invadenti, perché ci vedono distanti e pensano che non li vogliamo accanto, etc.etc. La soluzione, resta sempre una chiara e aperta comunicazione.
Come sostiene Dafne, da quello che dici degli ex, fai pensare ad un ragazzo molto giovane. Per questo ci tengo a dirti che lo scopo della vita, è vivere. E che per farlo non bisogna precludersi nessun’esperienza d’arricchimento, soprattutto quella amorosa. Se poi ami una persona in particolare, ricorda che finché l’amore è reciproco, tutto può cambiare o essere aggiustato (Golem docet). Quindi, non impedirti di essere felice in futuro per la paura di soffrire. Sei qui, vivi pienamente.
Laura, no, la mia migliore amica l’ho conosciuta anni dopo la mia reazione finita male con la mia ex, anche lei di avere relazioni non ne voleva più saperne, però mi ha dato una grande vera ed unica amicizia, cosa più importante è duratura di quest’altra cosa chiamata “amore”, mi dispiace ma quello che dico sugli ex è la dura realtà che dovete accettare.
Per questo Dafne non può cadere tra le braccia di Morfeo, altrimenti si butta la zappa sui piedi da sola, se sai che è impossibile trovare qualcuno che non abbia avuto altre storie, meglio evitare.
La mia relazione con la mia ex ragazza è finita appunto per questo, lei aveva ancora l’ex che si era fatto sentire a mia insaputa, perché se lo avessi saputo prima io l’avrei anticipata lasciandola io per primo, puoi scommetterci.
Prima o poi ritornano quasi spesso con gli ex lasciando il nuovo lui o la nuova lei, questo è un dato di fatto.
…”tutto può cambiare o essere aggiustato.”
Sicura?
Prova con un vaso allora, poi fammi sapere.
Eddai Laura, chi ha il “pollice verde” vuole che la pianta dia frutti a lungo, e solo una “pianta” ben curata lo farà. Poi sai, a Milano dicono “piuttost che nient l’è mej piutost”, ed è chiaro che ognuno fa quello che può per farsi tornare i conti, ma una storia d’amore che finisce non sarà mai più d’amore di una che magari si aggiusta strada facendo, ma continua e anzi migliora nel tempo.
Tu continui a mettere sul piatto della bilancia le coppie che stanno insieme per abitudine e io quelle che si amano per decenni. Esistono, nei tuoi studi ne avrai sentito parlare spero.
A quale situazione pensi Laura, la mia è chiarissima, e io non cerco di autogiustificare proprio niente, altrimenti non sarei insieme alla mia donna da 36 anni di cui 34 di matrimonio. Se lo sono è perché so cosa siamo l’uno per l’altra e cosa abbiamo costruito. Caso mai i “giustificatori” sono coloro che di fronte ai fallimenti cercano i “frutti” di una pianta che forse non era stata piantata nel terreno e nella stagione giusti.
Le variabili sono una sola: l’Amore non finisce se c’è.
Tommy, non mi stupisce che le tue amiche la pensino come te. In genere, ci si contorna di persone che hanno le stesse convinzioni, che ci sembrano “familiari” ma familiare, non sempre equivale a sano.
Pensa che io ho un gruppo che si chiama “Io sono amore” perché guarendo le mie ferite, conoscendomi e togliendo il superfluo, ho compreso che ciò che resta è proprio la nostra essenza che parla la lingua dell’amore. Che non significa essere tipo il personaggio di Verdone in “un sacco bello”, (quello “love, love, love”) ma significa essere capaci di guardare da una prospettiva più ampia del proprio ego ferito.
La biochimica ha effetto “droga” soprattutto nella fase dell’innamoramento, poi, va a scemare. L’amore stimola la biochimica ma in maniera più soft e, infatti, amarsi diventa una scelta.
Anche io ho delle cicatrici dovute alla sofferenza d’amore, come tutti, ma le guardo non pensando alla sofferenza, ma alle cose belle che ci sono state e all’insegnamento che ho avuto da esse.
E credimi,sono state dolorose anche le mie, soprattutto dell’ultima storia. Ma la differenza nella reazione, la fa proprio la conoscenze di noi e la consapevolezza che gli altri rispondono esclusivamente ai nostri comportamenti, al nostro linguaggio verbale e non verbale. E, quindi, siamo proprio noi a creare la avventure o disavventure della nostra vita.
Se non vuoi più usare il “lasonil” osserva il tuo comportamento, valuta tutto ciò che hai fatto e detto con le ex. Fallo con l’unico scopo di capirti e di evitare in futuro che accada di nuovo, ma non perché fuggi dall’amore, ma perché agisci dalla consapevolezza e non più dalle tue ferite infantili ( tutti le hanno, cambia solo il grado di profondità).
Vedrai che non addossando più la responsabilità all’esterno,le cose cambieranno.
Su una cosa concordo “la minestra riscaldata”. I ritorni,sono fruttuosi solo se si è fatto un profondo lavoro di crescita personale, altrimenti si rientra nei vecchi schemi e tutto, torna come prima.
Golem, beato te che sai tutto dell’amore! Secondo me, come detto, non è il tempo o lo stare insieme a determinare se è amore, ma ciò che si prova. E,per la mia esperienza di 17 anni felici, posso dire di aver vissuto un amore bellissimo che ancora mi accompagna anche se in modo diverso. Sai, a volte credo che sia stata una benedizione lasciarci. Se Andrea si fosse ammalato mentre ancora stavamo insieme, non so se sarei riuscita a sopravvivere alla sua morte. Invece, nel tempo intercorso tra il divorzio e il suo cancro,io mi sono innamorata di un altro e tutto è stato più semplice.
Personalmente, al “piuttosto” mi vengono i brividi, ma questo perché la mia indole mi spinge a non stare bene nell’incertezza. Diciamo che al purgatorio ho sempre preferito l’inferno o il paradiso. Ma comprendo che ognuno vive le situazioni in base alla sua esperienza.
Tommy,noi non siamo oggetti, abbiamo flessibilità mentale e possiamo sempre scegliere chi essere. (…)
… E, forse, “aggiustare” non è il termine adatto. In questi casi, bisogna creare un nuovo inizio, ma solo dopo aver compreso come funzioniamo singolarmente e che schemi disfunzionali di coppia abbiamo adottato. Allora, sì che si può stare con la persona amata. Ma non tutti scelgono di entrare veramente in sé stessi. È più facile dire che l’amore non esiste o che è colpa dell’altro se la storia è andata male, no?
Olindo, si percepisce la tua sofferenza. La situazione non era delle più facili e il suo scegliere di restare con la sua famiglia, mette un punto alla vostra relazione. Adesso, devi trovare il coraggio per andare avanti. Per quanto, ora, ti sembri impossibile, sappi che se te lo permetterai t’innamorerai ancora. Usa questo tempo per te, leggi i libri che ho suggerito e se senti il bisogno di parlare, io ci sono. Qualcuno di questo gruppo mi aiutò anni fa, ora mi rendo disponibile io ad aiutare chi sta attraversando l’occhio del ciclone. Un abbraccio.
Olindo,
secondo me, un figlio di 12 anni giustifica il timore della madre di arrecargli sofferenza con una separazione dal padre. L’adolescenza è un periodo difficile, che necessita di molte attenzioni da parte di entrambi i genitori.
Probabilmente questa donna non sta molto male nel suo matrimonio “fallito”, e di solito una madre con figli si separa, potendolo fare, quando la quotidianità diventa intollerabile.
Sei stato tu a “forzarla” a uscire dal suo adattamento a favore del figlio. Non dovresti quindi stupirti se, pur avendo suscitato in lei un forte sentimento, nel momento di snodo del vostro rapporto ha prevalso la sua priorità di madre.
Non sono poche le donne che nella coppia cercano soprattutto la maternità, a cui sono disposte a sacrificare il sentimento in condizioni di sicurezza e stabilità economica.
Indipendentemente dal suo comportamento durante e in chiusura di rapporto, soltanto lei conosce la qualità e la profondità del suo amore per te.
Continua…
… segue per Olindo
Per te è stato più facile: essendo molto meno “legato”, avevi a priori maggior interesse a trovare una relazione più gratificante. Sei andato a cercarla in una donna ad alto rischio di felice evoluzione.
La tua attenzione per il suo essere madre nemmeno aveva chiaramente in mente il sesso della sua prole…
—
Laura,
grazie per aver soddisfatto la mia curiosità.
Anche con i limiti del virtuale mi piace, quando possibile, contestualizzare le idee all’età, al temperamento e alla formazione politica o culturale di chi le esprime. Oltre, ovviamente, alle differenze di sesso, che, per me, in ambito amoroso sono più incisive che in ogni altro contesto.
Potresti delineare a grandi linee quali sono secondo te le diverse modalità di pensare e vivere l’amore nei due sessi?