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Lettera pubblicata il 24 Agosto 2009. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore marziav.
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Ciao a tutti, ho trovato questa lunga conversazione per caso e spero vivamente che ancora qualcuno si colleghi. Sono nel baratro! Ho scoperto che mia moglie mi tradisce con un altro, a suo dire molto più attento ai suoi bisogni di me, che per via del lavoro, passo molte ore fuori di casa.Non amo molto il telefono e troppo spesso, nei fine settimana, ho preferito restare a casa. Tendo ad essere solitario, forse perchè troppe volte sono stato deluso dalle persone, ma questo per lei,è un difetto imperdonabie e così, mentre io ero a casa a rilassarmi, magari davanti a Netflix, lei, con la scusa delle amiche, si vedeva di nascosto con lui. Sono disperato tra la rabbia per l’intimità violata, e la sofferenza perché mi manca. Sto male quando la sento, ma continuo a volerla a voler sentire la sua voce,sogno di stringerla a me e mi odio per questo. L’ho amata, ma per lei, non ero mai abbastanza. Come avete fatto voi a riprendervi, ditemelo vi prego, perchè io non ci riesco!
Giacomo,
le pene d’amore sono reversibili. spesso sono un’insegnamento, per meglio conoscere se stessi e l’altro sesso, che di fatto ancora resta un mondo totalmente diverso, e forse proprio per questo molto attraente e interessante.
temo che tu e tua moglie foste mal assortiti come temperamenti, senza che nessuno dei due abbia colpa di questo. se non siete stati capaci di trovare un equilibrio fra le diverse esigenze, questa carenza può aver logorato il rapporto. forse è mancato più il dialogo che la buona volontà. a volte sono proprio le piccole cose, a cui non si dà grande importanza, a creare grandi screzi e rotture.
sei sicuro che non ti sia possibile riprendere la relazione con lei, con l’accordo di qualche aggiustamento?
capisco la tua sofferenza e mi dispiace per te.
un abbraccio.
Ciao a tutti,ho letto le vostre storie e vorrei condividere con voi la mia. Ho fatto molti errori che mi hanno portato a perdere l’unica donna che veramente ho amato.
Non le ho dato il giusto valore, non sono stato romantico,presente e l’ho anche tradita all’inizio.Lei l’ha scoperto dopo parecchio tempo e quando mi ha chiesto di dimostrarle che non era solo una relazione fisica (alla fine, facevamo quasi solo quello) io mi sono sentito minacciato. Ho avuto paura di perdere il controllo che con tanta fatica avevo raggiunto e non ho acconsentito.C’ha messo un po’ ma poi mi ha lasciato. All’inizio ero furioso,ora invece, sto malissimo. Mi manca troppo,faccio le cose ma senza entusiasmo. Sono entrato in terapia per capire perché delle parti di me m’impedivano di fare l’unica cosa che volevo: amarla e renderla felice. Invece, le ho fatto troppo male. Ora ho capito i miei sbagli, ma lei è lontana ed io,quasi non respiro. Vorrei cercarla ma temo il rifiuto. Come si esce da questo…
Ciao Ale, la tua storia è molto simile alla mia, ma a parti inverse. Cioè, ero io quella non apprezzata, che non riceveva attenzioni, che è stata tradita e messa sempre un gradino sotto le sue ex. E ogni volta che facevo presente il mio malessere,venivo anche lasciata. Ho sperato tanto che mi scegliesse davvero che venisse a prendermi per portarmi veramente nella sua vita,speravo nel lieto fine, ma lui non ha mai avuto questa intenzione.
Così, gl’ho chiesto di non tornare a quelle condizioni ed è tutto finito.
Quindi,d’impatto, ti avrei risposto:”non hai apprezzato ciò che avevi,adesso t’arrangi!” Però, non sta a me giudicarti e forse, potrei aiutarti proprio in virtù delle similitudini. Non so nulla di voi, ma se veramente ti amava anche lei, forse, nutriva le mie stesse speranze. Spogliati dalla paura del rifiuto (magari con l’aiuto del terapeuta) e giocati questa opportunità,ma solo se sei sincero. Almeno,c’avrai provato!
L’amore è un dono e sprecarlo, è una vera follia.
Non so leggete ancora, ma mi chiedevo se a distanza di tempo siete davvero riusciti a staccarvi da quelle persone che amavate. Io mi sono lasciata da 3 anni e anche se la mia vita ha ripreso il suo corso,sento spesso un vuoto e temo che sarà così per sempre. Apparentemente la mia vita sembra perfetta, sono impegnata col mio lavoro ma spesso avverto un dolore di fondo che mi tormenta. Non so dove sia o cosa stia facendo ma pur sapendo che in quel momento chiudere era l’unica soluzione, una parte profonda di me,urla dalla disperazione. Oggi ho letto un articolo di un uomo che dopo essersi separato per orgoglio e varie vicissitudini dalla donna che amava, nonostante il matrimonio e i figli con un’altra, a distanza di 22 anni ha messo fine ai suoi giorni perché non si era perdonato di esser andato via e di aver chiuso la relazione col suo amore. Ecco, a volte, ho il terrore di finire infelice la mia vita, per essermi separata.Anche voi avvertite quella sofferenza o davvero tutto è passato?
Bè, certo che se continui a rimuginare sul passato, felice non sarai mai. Poi sai com’è, le donne, specialmente, hanno la straordinaria capacità di magnificamente oltre il reale il peso delle “assenze”. In realtà se il “mitizzato”, da cui ci si era finalmente separati, fosse presente in quei momenti di “nostalgia”, le cause di quella separazione si ripresenterebbero nel loro reale e consistente peso, con tutte le conseguenze del casso.
Credo che tu sia solo innamorata dell’ammore, ma per averne la sicurezza ci vorrebbe un’analisi adeguata della struttura Love Expert Faretr.
Dafne,
i ricordi dolorosi di un amore infelice e accantonato possono permanere per sempre, soprattutto se ad essi non si sovrappone una nuova relazione amorosa più gratificante.
Come è stato giustamente scritto in precedenza: “… dipende da quanto una storia ti ha segnato o meno.”
Un suicidio a distanza di più di un ventennio mi sembra un’eccezione esagerata ma rimpianti fino al termine dell’esistenza sono frequenti.
È questione di volontà volerli coltivare o lasciar cadere. A te la scelta!
Aspetta, in alternativa puoi anche coltivarli lasciandoli cadere. Chi lo impedisce?
In fondo se facessimo un parallelismo con le pere, per dire (ne so qualcosa di pere) quelle non colte, ancorché coltivate, cadono da sole. Quindi, può succedere anche per quella storia no?
Che poi il tuo bellissimo nome fa pensare comunque al mondo vegetale, giacchè la ninfa che lo portava preferì tramutarsi in una pianta di alloro (dafni) piuttosto che piegarsi ad un amore non desiderato. Tu sei l’opposto, pare. Vorresti piegarti a un amore che non ti desidera.
In ogni caso, riflettendo sulle due opposte, paventate possibilità, mi è venuto da pensare che il pensiero è ciò che manca a una banalità per essere un pensiero.
Auguri ragazza.
Golem, non si tratta di rimuginare, mitizzare o essere innamorata dell’amore, io parlo proprio di quell’irragionevole sensazione di avere tutto eccetto l’amore puro. Cosa che avevo con lui e che temo di rimpiangere per tutta la vita.L’amore c’era solo che abbiamo 2 caratteri forti e ci scontravamo spesso. E questo c’ha fatto perdere.
Rossana, non sto coltivando i rimpianti. Cerco di non pensare a lui e a volte, ci riesco per giorni. Poi, all’improvviso sento una voragine nel petto e tutta l’apparente serenità, sprofonda. Ho iniziato da poco a uscire con un ragazzo ma non so se riuscirò mai a provare le stesse emozioni.
È che a volte, lasciamo che sia l’orgoglio a decidere e invece, di venirci incontro, ci facciamo la guerra per poi vivere lontani e infelici.
Le storie si dovrebbero concludere solo quando l’amore è finito.
Questa sensazione orribile di avere una parte mancante, di essere come uno zombi che non è morto, ma nemmeno vivo, non la voglio per sempre.Ma non so cosa fare.
Dafne, se fosse stato amore, stavate ancora insieme. L’amore vero, quando c’è non finisce, non si esaurisce come una candela, nè si spegne per delle folate di vento come quelle che arrivsno coi litigi. Era attrazione, che è un sentimento amoroso, cioè, propedeutico all’amore, oltre che istintuale, quindi non dipendendente dalla volontà. L’amore invece è il risultato della volontà di amare, un continuo lavorio intorno ai rispettivi caratteri e temperamenti per amalgamarli nel comune scopo di convivere al meglio le esperienze di coppia.
Vabbè dai, io non sono love expert, vedrai che ci sarà chi ne sa più di tutti a dirti come fare per andare avanti.