22 anni. Sola. Mai una relazione corrisposta. Piano piano sto perdendo tutte le amicizie perché si stanno facendo una vita e io sono sempre quella tra di loro che non riesce a costruire niente, nolente o volente. Sono al primo anno di un percorso di studi che non è in linea con le mie attitudini e che mi provoca ansia e disgusto, dopo esperienze di vita e di istruzione non terminate e poco utili nei due anni precedenti. Non ho più la forza di rialzarmi in piedi. Mi sento sola. Abbandonata. Per me l’istruzione e il lavoro che andrò a fare sono valori importanti, dato che probabilmente vivrò sentimentalmente sola per sempre, volevo puntare su quello ma non so cosa voglio esattamente. Vorrei magari mentre studio intanto lavorare come cameriera nel weekend, ma non si trova niente nella mia città, nemmeno d’estate, e poi sono proprio impacciata. Non so fare nulla di utile a fini lavorativi. Non so cosa mi piace. Forse troppe cose, forse niente esattamente. Mi piacciono le spiegazioni scientifiche, mi attira molto la psicologia e la medicina, il mio sogno di bambina e di diligente studentessa era fare il medico nei paesi del terzo mondo, presto abbandonato, scoraggiata dall’idea che gli altri avevano di me, e che io stessa avevo. -sei sbadata mi dicevano, non ti affideremmo mai la nostra salute nemmeno per un controllo di routine. Mi dicevano.
E ho poca memoria e tre anni di ritardo e iniziare un percorso scientifico così lungo nel tempo sarebbe da folli sognatori. Ho buttato i miei sogni per insicurezza, ho buttato i miei sogni, ho buttato i miei sogni, ma non so nemmeno se erano così forti in partenza. E’ chiaro di no, senno sarei andata dritta per la mia strada.
Un altro mio sogno è scrivere ma sono realista, sto scrivendo a pezzi e bocconi una storia, ma mi rendo conto che non può essere una fonte di guadagno. E anche questa mia dote, quella della scrittura, non è spendibile in un lavoro. La giornalista? E di cosa? Il problema è che a me del mondo esterno, della politica, dei fatti, non m’importa nulla. Sono una persona molto aperta, ma portata alla riflessione, più che al sociale fine a se stesso. Per me comunicare è un modo di scambiare opinioni, ma per riuscirci devo concentrarmi su altro, è come se non mi dovessi accorgere che sto socializzando, per questo non potrei mai fare un lavoro che a che fare con le lingue (quello per cui purtroppo sto studiando) , dove tutto gira intorno al comunicare fine a se stesso, stare a contatto con la gente in questa maniera mi crea ansia e insicurezza. Non so bene come descrivermi, ho paura di essermi spiegata male, non sono una che non parla mai con nessuno, no niente di tutto ciò anzi le persone che conosco da più o meno tempo mi fanno sempre notare che dai discorsi che faccio traspare un’intelligenza esistenziale e profondità, e una certa originalità di pensiero. Ho un animo molto curioso, e un’antica forza di volontà persa perché senza stimoli e traguardi possibili.
Per me è importante potermi esprimere, in qualsiasi forma sia, per sentirmi viva. Sto morendo dentro. Cosa posso fare? Che percorso o lavoro mi può dare la possibilità di conciliare i miei interessi? Ho paura per il mio futuro. Lo so che la vita non è un percorso lineare, ma sento che è troppo tardi per tutto, dato che di niente sono convinta.
Tre anni di crisi, tre anni che mi sento dire fai cosa ti senti, ma il problema è che io cosa mi sento non lo so. Vorrei che qualcuno cadesse dal cielo e mi dicesse se c’è un lavoro adatto a me, una signorina nessuno che si è persa in un mondo di parole, tra la voglia di sentirsi utile,la curiosità e la riflessione, forse troppa riflessione. Aiuto.
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Categorie: - Me stesso
mannaggia alla miseria sentire queste cose da una a 22 anni, mi fa rabbia, fa davvero quello che desideri,fallo ora che sei giovane, fa ciò che ti piace, non perdere altro tempo dedicati allo studio e quello che conta, non pensare ai ragazzi e all’amore queste cose verranno da ,realizzati, se sarai soddisfatta di te tutto andrà bene. Non mollare conta su di te, i tuoi sacrifici saranno ripagati!
Bellissime queste righe che rispecchiano il tuo modo di essere e la tua personalità. Abbiamo molti tratti in comune. Io ho quasi 25 anni e anche a me, per quanto riguarda le relazioni interpersonali, sono più i no che ho ricevuto dei sì. Potrei militare come leader del movimento delle persone che nella vita in amore anno sempre preso i due di pikke. E fanno male, quando iniziano ad essere tanti e “regalati” da una persona che ci puoi scommettere quello che vuoi, è fatta su misura per te.. perdi le speranze in tutto. Io ho perso le speranze in amore già da parecchio tempo. Con le amicizie non ne parliamo, ho pochissimi amici, e nella categoria dei “pochi” a volte ho la sensazione che ci sia qualcuno di cui il non fidarsi è meglio. Il futuro lavorativo? Alto tasto dolente, io sto studiando per una cosa che sino a qualche anno fa una volta finita la laurea si riusciva a trovare un posto di lavoro. Ora non è più cosi neanche per la mia categoria. E’ grigia.. è grigio il mondo, sono grigie le persone.. le relazioni umane.. ho soltanto capito che nella vita devi contare su te stesso, se vuoi andare avanti. ti lascio la mia email: blog.dadelandia@gmail.com se ti va scrivimi, siamo sulla stessa linea d’onda. un abbraccio
Ciao blurry, leggendo la tua lettera non ho potuto fare altro che rivedere me stessa nelle tue parole. Anche io, come te, ho 22 anni e all’inizio di un percorso di studi che non mi è proprio adatto (almeno dal punto di vista delle materie). Studio economia e commercio, ma sono portata più per le materie umanistiche e letterarie. Solo che, purtroppo, non ti permettono di lavorare e realizzarti economicamente. Amo scrivere e anche io ho una storia in corso. Che nessuno, per ora, leggerà. E un altro punto in comune che abbiamo sono le brutte esperienze amorose, ma nel mio caso riguardano più l’amicizia. Sarebbe piaciuto anche a me fare medicina, ma la mia avversione per il sangue e la sala operatoria, me l’hanno impedito. Io credo che questa sia un età particolare, quella in cui ti ritrovi consapevolmente e seriamente a porti domande sulla tua vita, a chiederti se le scelte che hai fatto sono quelle giuste. Non so, se ti va di parlarne un po’ ti lascio la mia e-mail.
enne9.0@hotmail.it
Baci 🙂
se ti va di parlare un pò, scrivimi, probabilmente condividiamo più di quanto pensi.
mimmoamerelli05@gmail.com
Salve blurry,
visto che hai solo 22 anni, il consiglio spassionato che può darti uno che, come il sottoscritto, ha più del doppio della tua età, è quello di interrompere il corso di studi che proprio non ti interessa e pare concorrere a deprimerti. A patto che tu abbia in modo abbastanza chiaro (e sottolineo il “chiaro”) una alternativa di studio più in sintonia con le tue aspirazioni e inclinazioni. Ma se attualmente non avessi idee precise su cosa vorresti fare “da grande”, allora ti suggerirei caldamente di finire ciò che stai facendo adesso. Meglio finire un corso di studi non proprio adeguato alle nostre caratteristiche, che lasciarne a metà due-tre dopo tentennamenti e dietro-front assortiti.
Mi permetto anche di dirti di lasciare perdere la psicologia come percorso di studio: sembra il tipico caso di chi vorrebbe studiarla solo per tentare di capire meglio sé stesso e risolvere da solo i propri problemi (reali o presunti). Mentre a te credo occorra solo avere un pò più di fiducia nelle tue possibilità, evitando di distruggere la tua autostima con critiche che neppure il più spietato dei tuoi nemici direbbe.
Infine, se pensi che a 22 anni sia troppo tardi per iniziare una carriera impegnativa come quella di medico sei fuori strada.
Leggi questa storia (è di un mio concittadino):
http://www.pietrogambaonlus.org/default.asp?id=1167&mnu=1167#
E’ solo un esempio, alla tua età puoi ancora iniziare a fare tutto, davvero! 🙂
Non avere paura.
Mille auguri,
K.K.