Salve a tutti. Sono un ragazzo di 20 anni e conosco questo sito da molto tempo, così solo oggi mi è venuto in mente per parlare di questo mio problema che mi affligge da molto tempo, ovvero: la paura dei giudizi degli sconosciuti che incontro per strada. Io nel corso dei miei anni scolastici ho conosciuto solo gente che mi prendeva in giro per il mio aspetto esteriore, infatti la paura del giudizio della gente deriva proprio dal fatto che ho subito un trauma psicologico quando andavo a scuola ( ora l’ho finita) e sono diventato sempre più timido e insicuro. Quando cammino per strada non riesco mai a stare tranquillo perchè ho paura che la gente possa guardarmi dalla testa ai piedi e ridere di me e che possa dire qualche battuta di cattivo gusto sul mio aspetto e quindi cammino con la testa bassa e quando incontro ragazzi o ragazze di qualsiasi età scappo e mi nascondo. Quando esco di casa e cammino faccio sempre questi pensieri del tipo: ” E se mi guardano con aria schifata?” ” E se mi prendono in giro?” mi viene l’ansia. Fisicamente rispetto agli anni scorsi mi sento molto migliorato grazie ai progressi che ho fatto con la palestra, con alcune cure per il viso ecc…. ma allo stesso tempo mi sento molto insicuro. Vado da molto tempo dallo psicologo ma ancora non riesco a farmi passare questa paura della gente. Qualcuno di voi può darmi dei consigli? Grazie se lo fate 🙂
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Categorie: - Me stesso
L’alienazione è tipica dell’universo capitalistico; per vivere bene dovresti sforzarti di mettere la buona fede davanti alla maleducazione della gente. Pensa che l’educazione non può esistere e che distrattamente ti sarà capitato di guardare con la coda dell’occhio le scarpe della donna che hai incontrato in sala d’aspetto.
Non intendevi mancare di rispetto all’altra persona, di fatto, stavi “studiando” il suo outfit perché l’occhio cade sui beni di consumo e quasi ci sentiamo in dovere di rinnovare il nostro guardaroba! Questo consumismo entra anche nelle relazioni (NDP)… il capitalismo è nemico della vita sedentaria: si deve uscire, si deve frequentare gente perché solo in questo modo l’economia avrà qualche speranza di muoversi! Gli sguardi della gente sono sempre orientati verso quello che Volponi definisce “un uomo non più fatto a somiglianza di Dio”! Sta a te trovare un tuo equilibrio; il mondo in cui viviamo è paragonabile proprio alla grande industria in cui lavora Albino Saluggia (che fai stasera?)… l’impatto con il processo di massificazione è sempre molto duro perché coloro che “hanno fortuna e stanno meglio” sono infelici e alimentano il malessere sociale. Se ti lasci condizionare dalle circostanze contingenti rischi di diventare paranoico, sappi che nessuno riuscirebbe a comprenderti perché siamo tutti affascinati da questa “fabbrica” ideale e dal suo ordine… oggigiorno amare significa soprattutto ricevere una gratificazione immediata e poco impegnativa in termini di dedizione e di cura personale: vivere significa organizzare la propria fortuna identificandosi nei propri fini. Si è neutralizzato “il sentimento di essere su questa terra insieme agli altri e a tutte le cose di questa terra”… o t’invidiano o ti commiserano!
i soldi che sputtani per palestra e psicologo usali invece per andare a mignotte e vedrai che tutti i tuoi problemi spariranno.
Sono assolutamente d’accordo col primo commento,anche se non l’ho capito
non ti sei perso niente, era una montagna di stronzate su capitalismo e alienazione , scritto da chi evidentemente non ha mai visitato un paese “non capitalista”.
Non andare dallo psicologo,è completamente inutile,specialmente quelli pubblici: il classico esempio di business che si autoalimenta,specialmente in un paese di trogloditi come il nostro,dove uno che ci va viene pedinato e sputtanato da un esercito di freaks,come se fosse uno da camicia di forza.
Fai come dice gaudente e vedrai che ti sentirai meglio, nel breve periodo.
Oppure cercati una ragazza con cui avere una relazione che è la cosa migliore. Se la gente ti guarda e non ti rivolge la parola sono loro che hanno problemi mentali gravi. Guardati tu allo specchio prima di uscire e se ti senti a posto quelli da ricoverare sono loro. Poi anche tu quando incroci lo sguardo degli altri ti fai un’impressione positiva o negativa o neutra.Non ti è mai capitato di vedere gente con le ragnatele nei baffi,pance strabordanti,gente col turbante o gente eccessivamente azzimata in giacca e cravatta che ti fa ridere? Tutti fanno ridere,piangere,rimanere indifferenti a tutti a seconda dei gusti,della cultura,della professione e delle origini di ciascuno spesso basandosi su semplici stereotipi tipo cinesi col pisellino,pugliesi che sputano olive, calabresi che mangiano peperoncini interi,gente con alopecia semi-analfabeta che dà lectio magistralis agli altri,obese che danno lezioni di stile…è tutto un immenso circo, fattene una ragione e se segui il mio consiglio ti sentirai meglio in pochissimo tempo e puoi passare dallo stato di oggetto di derisione a soggetto.