Quanto conta secondo voi l’esteriorità? Quanto può pesare il giudizio degli altri su una persona? Come fare a buttarsi in qualcosa indossando nuove lenti sui nostri occhi e lasciar correre i commenti, le convinzioni e tutti quei luoghi comuni a cui gli altri fanno tanto riferimento?
Insomma, succede davvero che un delinquente possa sposare un’avvocatessa come i film ci fanno vedere? E per quanto possa esserci amore, potrà mai essere abbastanza? Potrà davvero bastare in questo mondo intriso di apparenza e cattiveria?
È ipocrita dire che basta essere consapevoli delle nostre scelte. Ed è altrettanto ipocrita dire di dover lasciar perdere le chiacchiere, non siamo così immuni.
Sembra un discorso banale, ma da una settimana è diventato uno dei miei pensieri fissi. Sono più volte uscita con una persona che conobbi molti anni fa, e come spesso accade, le persone (fortunatamente in questo caso) cambiano col passare del tempo. Non è mai stato il tipo di persona a cui ambivo, ma è bastato veramente poco tempo per ricredermi quasi in tutto. Eppure sembro solo io ad aver avuto l’occasione di poterla conoscere sotto questa lente diversa, conoscendo i motivi di tutte le sue azioni passate, perché a quanto pare il resto del mondo preferisce continuare ad etichettarla come anni fa, senza porsi alcun minimo problema. Sono combattuta, mi sta offrendo e dimostrando quelle piccole cose che ho sempre amato, eppure continuo ad evitare i posti e gli sguardi degli altri per non farmi turbare. Ma dovrà pure arrivare il giorno in cui gli altri sapranno. Ed io a cosa andrò incontro? E sarò pronta a quel fiume di parole?
Altre lettere che potrebbero interessarti
Categorie: - Riflessioni
E’ difficile darti un consiglio perché la tua insicurezza è una proiezione della sua e questa è un ostacolo all’interno del rapporto; al tuo posto mi sarei potuta invaghire di lui ma non ci sarebbe stata speranza di un’intimità diversa da quella vagheggiata nella mia mente. Niente di veramente carnale. Dopo qualche tempo ci saremmo lasciati perché sarebbe subentrata la necessità di sugellare l’idillio con un vero bacio e penso che lo avrei respinto. E’ anche vero che questa concezione divide, o meglio divideva, l’opinione pubblica. Oggi vedo che anche la Chiesa tende a guardare in maniera sospetta chi la pensa come me perché il secolarismo ha attecchito in molti di quegli ambienti. Nella mia idea il fidanzato è tenuto a donarsi in maniera generosa alla fidanzata che solo a quel punto riuscirà a comprenderlo; il matrimonio renderà quest’apertura sempre più generosa perché ci sono delle promesse che mettono la sposa in condizione di poterlo consumare. Certo, un uomo in mala fede potrebbe riuscire a strapparti la prova d’amore; comunque, fossi in te, non mi fiderei perché sono portata a credere in tutto quello che accade alla luce del sole.Non sono molto romantica e non accetterei mai di stare con un uomo che si vergognava di me o che aveva altri impedimenti.Le chiacchiere sono un problema, certo, perché le insinuazioni di chi da per certo che dietro la mia vita di coppia ci siano interessi di altra natura mi mortificherebbero come donna dal momento che non potrei mai avere un rapporto intimo con un uomo che non dimostra di amarmi. Ad ogni modo il mito della libertà sessuale tocca da vicino tanti di noi ed è molto difficile portare avanti un matrimonio quando non senti tuo questo valore e non sei una persona abbastanza menefreghista da convivere con le chiacchiere della gente;l’uomo ne patisce in maniera diversa e la cronaca nera sembra abbastanza eloquente da questo punto di vista.E’ difficile non provare una stretta al cuore davanti alle foto di nozze di tante spose.