Io Federica, 20 anni. Carattere dolce, fragile e a volte con poca autostima. Lui marco, 21. Carattere forte, orgoglioso ma.. Strano!
Conosciuto a 15 anni, ero una ragazzina che si nascondeva dietro all alcol alla sigaretta perche non si piaceva. Lui 16 anni, un ragazzo desiderato da tutta Roma. Lui, bello si accorge di me, della mia “bellezza”, cominciamo a parlare. Io sempre distaccata, non volevo aprirmi, avevo paura di farmi del male. Lui dolcissimo, mi diceva che non c era bisogno di una sigaretta per essere notata. Ma piano piano inizia la nostra storia, i primi 6 mesi ho fatto tanti errori, proprio non ne volevo sapere di nessuno, avevo paura di affezionarmi. Lui aveva tanta pazienza, così dopo diversi errori mi ci affeziono, era così premuroso. Poi piano piano, la barriera cade giù, i miei errori diventano lacrime, comincio a diventare fragile. Tutt ok per i primi 3 anni, ero ” fragile” nel giusto. Dal 4 aumenta, Fragilita tale che piangevo, piangevo sempre. Ogni litigio era un pianto. Era disperazione. Erano kg persi. lui non voleva, diceva di reagire, era cambiato di conseguenza mi lasciava spesso, ma nulla, ero li a volte anche quando non avrei dovuto. Mi lasciava per suoi problemi, perché non abbiamo mai avuto nessun problema noi , quasi mai litigi per gelosia, quasi mai per incomprensioni. Ci capivamo. Ma piano piano ( secondo me) se n è approfittato a volte esagerando. Io piangevo e mi chiedeva scusa. A volte ho anche sopportato cose assurde, come per esempio il lasciarmi perché mi trascuravo. Il 4 anno non ha avuto modo di pensare cosa fare, perché sono stata opprimente. E lui è tanto strano. Mi ha lasciato con un bacio in fronte, con le lacrime dice che sono la persona più dolce ma che non deve essere influenzato dalle sue scelte. Io non capisco, tratti male le persone e ti vengono dietro per dietro, diventi fragile e ti mandano via..
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Categorie: - Amore e relazioni
Pocanzi mi è capitato di leggere un articolo che mi ha fatto pensare al senso della famiglia, mi sono detta che mai nella vita riuscire ad accettare il sostegno di un estraneo perché non fa parte della mia forma mentis… tantomeno riuscirei a chiamare amore un legame che non passa dalla reciproca assunzione di responsabilità. La scelta di cercare scambi di vedute diversi da quelli che potresti avere con un tuo familiare dipende dal fatto che non ti accontenti di dire la tua. In casa ho mutuato l’abitudine di dire quello che penso (la cosa ovviamente è reciproca) ma mai nella vita ho avuto la sensazione di avere un ascendente sui miei fratelli o di essere stata plagiata dai miei genitori… ciascuno la pensa a modo suo e nessuno se ne ha a male fino a quando non si urtano i sentimenti delle altre persone e questo aimè può capitare. Quando hai la sensazione che qualcuno ti sta tendendo la mano ti consiglio di troncare quella relazione perché anche se non te ne accorgi stai in piedi e quella persona, molto probabilmente, cerca solo un modo per sentirsi utile. Sta a te rifiutare le proposte che non ti sembrano vantaggiose. Nella nostra epoca si ha una percezione del disagio sociale molto distante dalla realtà… a monte di tante esperienze di vita ci sono scelte poste in essere da chi volontariamente ha abbandonato il proprio domicilio. Sicuramente anche questa persona merita un sostegno ma non si può tarare lo stato sociale su quell’unità di misura. Alla mia età, senza peccare di superbia, direi di no a molte proposte di lavoro perché non ho più bisogno di provare l’ebrezza dell’indipendenza economica.
È così la vita. Le cose cambiano e u a che ti piaceva a 16 anni a 21 perdi interesse. C’è un’altra dietro sicuramente che ha riacceso il suo “fuoco”, scusami (se ho guardato il tuo profilo) ma da fb sei una bellissima ragazza! (Togli i capelli biondi però che sei una vera mora mediterranea!) Va bene per la tua autostima?! Sii più tranquilla e sicura di te (te lo puoi permettere) che agli uomini piace. Vedrai troverai un nuovo amore. Ma ti prego NON TI MORTIFICARE, non è colpa tua… non è colpa di nessuno!!!