Siamo ormai a 5 mesi dal momento in cui (il 31 di agosto) lei ha deciso di porre termine ad una relazione durata tre anni e mezzo. 5 mesi in cui l’annientamento provocato in me da questa decisione procede inesorabile e distruttivo. Ci eravamo conosciuti quando lei aveva 24 anni e io circa 29. Appena laureata era in procinto di intraprendere la sua carriera di ricercatrice. Ha visto in me un uomo colto, interessante, brillante sotto certi aspetti. Si è innamorata per la prima volta in vita sua. Io no, è stato il tempo a legarmi indissolubilmente alla sua persona. Il rapporto è stato fin da subito complesso, io travolto da numerose difficoltà in ambito lavorativo e familiare, ho finito per rovesciare tutte le mie problematicità all’interno della storia. Mentre il suo ambiente familiare così solido ed affiatato era per lei una base solidissima per impostare le sue scelte di vita e di coppia. In tre anni e mezzo tante discussioni ma da parte sua, ma mai un alzare la voce, mai un insulto nei miei confronti. Una grande stabilità dunque, a fronte di miei comportamenti assurdamente orgogliosi, di un’intimità che le ho fatto vivere in misura spesso problematica (con silenzi, musi lunghi, etc).
Aggiungo le difficoltà in un rapporto “a distanza” (circa un ora e un quarto d’auto), il poco tempo a disposizione per vederci, i giorni di vacanza limitati che dovevamo ritagliarci per via dei pochi soldi in tasca da me posseduti. Mentre lei cominciava ad avere a disposizione liquidità e tempo per viaggiare e allargava il giro delle sue conoscenze, io diventavo sempre più un elemento distonico della sua vita. Lei sportiva a livello semi agonistico, con una cerchia di amicizie in quell’ambito da cui di fatto io sono sempre stato escluso, grande amante dei viaggi e io con una folle fobia dell’aereoplano che mi precludeva la visita di molti posti in giro per il pianeta.
Nel corso del nostro rapporto lei ha dato tantissimo, si è sacrificata a tal punto da giungere a dirmi alla fine che mi voleva un bene dell’anima ma semplicemente non ce la faceva più… E a quel punto tutto è crollato: io ho preso consapevolezza di ciò che perdevo, di una compagna che tanto aveva dato e che avrei dovuto lottare con le unghie e coi denti per tenere stretta al mio fianco.
Quindi tentativi di recupero, email in cui forse per la prima volta in tre anni le aprivo totalmente il mio cuore, finalmente conscio dei tanti errori e delle mancanze che mi avevano impedito di costruire una relazione matura. Tentativi inutili, per quanto non pressanti (quattro email e tre telefonate in poco meno di quattro mesi). Lei sempre più decisa e irremovibile, distante da me e da ciò che rappresentavo.
Da circa un mese e mezzo non ho più nessuna notizia, viviamo lontani, senza amicizie in comune. Ed io semplicemente… muoio perché un pezzo d’anima se ne è andato, per sempre. Possibile che il mio destino debba essere questo? mi alzo al mattino e già soffro e vado a letto la sera con la stessa angoscia che non mi da tregua per tutto il giorno, come un martello pneumatico, sempre lei, sempre lei. Sono distrutto nel fisico e a livello psicologico. Anche perché frasi come quelle che mi sono sentito dire da parte sua (“l’ultimo anno con te l’ho vissuto come buttato al vento nella mia vita”, “mi dispiace che stai così ma non posso sempre occuparmi dei problemi degli altri”, “probabilmente non ho ancora amato in vita mia”) mi segneranno da qui a chissà quanti anni a venire. Ho perso la voglia di compiere qualsiasi gesto e cosa ancor più grave ho perduto la gioia delle piccole cose. Avevo una voglia così grande di vivere prima! Dove è finita, dove si è nascosta? Se ne è andata insieme a lei e ora mi sento abbandonato, completamente solo, vuoto e distrutto interiormente. La mia vita è rovinata, per sempre. E lei non sa a che livelli di delirio sia arrivato, neppure se lo immagina probabilmente. Come si fa a voler cancellare dalla propria vita il primo uomo a cui hai detto ti amo? Quello per cui hai dato così tanto e hai sfidato mille avversità, quello che ti scrive di voler vivere solo per te, che ti chiede solo un’ altra possibilità per dimostrarti quanto ora sia consapevole dell’amore che sente ardere come un fuoco dentro se. Non ce la faccio davvero più, se potete datemi una mano, ditemi se qualcuno qui riesce a capire il senso profondo di ciò che scrivo. Cosa devo fare e come devo comportarmi con lei… con me… per ritrovare uno straccio di vita degna di essere vissuta e non sprofondare definitivamente. Grazie fin d’ora…a tutti coloro che leggeranno la mia lettera.
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Categorie: - Amore e relazioni
Purtroppo la vita e’ fatta anche di lutti. Tu devi adesso fare il lutto della vostra relazione, e’ morta, punto fine e basta.
La vita va avanti, devi volerti bene e essere un po’ più “stronzetto”, girando pagina ed archiviando questa persona.
Si, devi elaborare il lutto della tua relazione. Devi prendere coscienza
che quel rapporto non esiste piu’. Ti sei mai chiesto quanta parte, in
questa tua struggente sofferenza, gioca l’abitudine? E se fosse la mancanza
di una certezza che avevi conquistato: LEI C’E’ MI AMA ed il suo amore è
indossolubile, irreversibile, sotto controllo. Comunque la perdita di
un amore è un passaggio dell’umana esistenza. Vedrai che prima o poi una lacrima si spegnera’ in un sorriso, stanne certo. Buona vita.
Capisco perfettamente come ti senti perchè sono in una situazione simile anche io…quello che posso consigliarti è di ricominciare da te, dalla tua vita.Fai quello che hai voglia di fare, impegnati in qualcosa che ti è sempre piaciuto ma non hai mai considerato.Esci, anche da solo, passeggia, gira, non dire di no ad amici,inviti,serate. LEggi, scrivi… VIVI più forte che puoi, più profondamente e intensamente di quanto hai fatto quando stavi con lei. Se emani energie positive esse ritorneranno a te.E’ difficilissimo lo so e richiede un impegno notevole , io stessa lo sto provando sulla mia pelle. La mente è una trappola, più entri dentro i perchè e i “percome” dell’abbandano, e ti perdi nei ricordi, più entri in una ragnatela senza uscita. Se sarà “destino” chiamiamolo così, le vostre strade si incontreranno ancora. Io credo che tu abbia fatto molto bene a scrverle delle mail e mettere a nudo i tuoi sentimenti…ora lavora su te stesso e prova a stare bene,ad amarti ed essere la persona che vuoi essere…nei rapporti ci si perde un po’ a volte ed è proprio per quello che poi senza l’altro non riusciamo a stare. Quando questo percorso con te stesso sarà finito valuterai se è il caso di tornare da lei e provare a bussare alla sua porta consapevole di chi sei,o se proseguire per la tua strada che forse già nel cammino ti porta altrove.
“alle volte non ottenere ciò che vogliamo è solo un magnifico colpo di fortuna”
Ti auguro tutto il bene
sono sicura che ce la caveremo 🙂
Tutti quelli che hanno sofferto nella propria vita, per questo motivo o per altro possono capire il tuo stato !
anche io sono stato lasciato dalla mia ex 3 anni fa circa, forse per motivi diversi… ma i risultati sono stati gli stessi…
avere quel pensiero fisso nella mente dalla mattina alla sera, sentirsi inspiegabilmente solo ed inutile, non trovare nulla da fare in una giornata intera, passare intere giornate a girovagare come un vagabondo o stendersi sul letto in un buoi totale… insomma proprio come te anche io ho sofferto tantissimo.
quello che ho fatto io è ripartire, capire da subito che indipendentemente se lei possa ritornare o meno tu devi capire bene chi sei e dove vuoi andare, devi fissarti bene in mente che lei non c’è più… questo quanto prima lo fai, prima riuscirai a trovare sollievo..
tante volte mi sono domandato se riuscirò un giorno a non pensarci più… ebbene la risposta è una sola: NO ! non ci riusciremo mai… quello che cambia però è il modo con cui si pensa alla storia passata… io adesso ci ripenso e lo faccio con il sorriso sulle labbra.
ECCO QUINDI IL MIO CONSIGLIO: soffri più che puoi… pensa e ripensa a lei… mandale anche qualche messaggio…. MA INIZIA A PENSARE CHE E’ TUTTO FINITO… perchè soffrire fa parte della cura… ma il soffrire non deve mai essere fino a se stesso… SOFFRIRE SOLO PER POI RICOMINCIARE A VIVERE !
Spero di esserti stato un po di aiuto !
buona vita !
Ciao triguntorino, ti capisco perfettamente, forse perché anche io sono stato lasciato il 31 agosto proprio come te, dopo una storia di 5 anni, stesse dinamiche lei si era innamorata subito di me, all inizio era solo attrazione fisica, poi mi sono per la prima volta innamorato anche io… Be’ una storia durata 5 anni con tanti alti e pochi bassi, tranne negli ultimi 6 mesi… Un bel giorno mi dice ” mi dispiace ma non ti amo più e finita” …. Sparita … Anche in questi mesi qualche chiamata, qualche sms, ho avuto risposta ma sempre freddamente come se 5 anni non fossero nulla… Ti capisco anche io faccio molta fatica a fare le cose, a mangiare, a dormire… Il pensiero e sempre lei, poi magari capita quel giorno che mi sento meglio e immancabilmente la sfortuna o fortuna ci fa sempre incontrare per strada o in qualche locale… E ritorna tutto dall inizio…e dolorosissimo … Ma vedi ce un però!!! Ora sei solo, e questo e reale, ma visto che sei solo Pensa esclusivamente a te stesso, curati, vai in palestra, comprati vesti nuovi, esci, e difficile lo so, ma conosci nuove donne, nuove amiche, nuove avventure, rimanere ancorato al passato non ti fa vivere nel presente, e non ti fa creare il futuro. Poniti questa domanda, tratto da un film che mi ha fatto riflettere molto, ” quello che sto facendo mi sta facendo diventare una persona migliore???””
Visto che sei distrutto, le tue fondamenta lacerate, sfrutta questa occasione per ricostruisti più forte.
Tanto i ricordi non te li porta via nessuno, sono li nel tuo cuore, ogni tanto vacci a fare un salto, ma poi vattene via subito e migliorati, tu sai dove migliorarti…
” questo e quello che ti consiglio a te, e molto probabilmente mi sto auto consigliando anche io tramite questo post…. L orario che sto scrivendo denota quanto io non riesca a dormire per uscirne fuori vittorioso….
Innanzitutto grazie a tutti i commenti arrivati fino adesso e anche a quelli che arriveranno. Il solo fatto di esservi presi la briga di leggere le mie righe, la mia testimonianza e di aver voluto rispondermi mi… commuove… Quindi vi voglio ringraziare uno per uno: estrella85,grishou,Arturo,colam’s e Snowito. Vorrei poi aggiungere un paio di riflessioni che mi sono venute in mente anche leggendo ciò che mi avete scritto.
L’abitudine di cui ha parlato grishou ha giocato sicuramente una parte importante, ma è pur vero che mi sono reso conto di come quell’abitudine nulla avesse di buono perché era legata a meccanismi di un rapporto infantile e destinato a morire. A me non manca terribilmente quell “abitudine”, mi manca lei e l’affinità celebrale e fisica che comunque eravamo riusciti a creare nonostante tutto, nonostante il nostro rapporto fosse stato costruito come una trincea sotto un bombardamento continuo. Mi manca il suo “sapermi prendere” e mi manca la possibilità di vivere con lei una quotidianità che “sappia” di coppia. Mi manca la sua arguzia, la sua felicità e il nostro prenderci in giro. Mi manca il suo seno, mi mancano le sue gambe e la sua bocca…
In realtà la certezza che avevo conquistato (quella certezza di cui parla grishou nel suo commento) era qualcosa di assolutamente instabile perché poggiava su una totale mancanza di consapevolezza della mia vita e della gestione della nostra storia.
Le parole di estrella mi hanno colpito. A te mi sento di dire che in questi mesi ho provato “disperatamente” a cambiare registro e ne ho visto immediatamente i risultati. Ho riannodato legami affettivi e amicali compromessi, sono riuscito a dare la parte migliore di me, finalmente, superando quella visione cinica e disincantata di uno che alla fine se la cava sempre da se e non ha mai bisogno di nessuno. Una visione che prima trasmettevo e che mi allontanava dagli altri, oltre che anche da lei probabilmente. Ho provato anche a frequentare un’altra ragazza, sicuramente una persona di valore, seppur con tante problematiche connesse al suo passato, e ho avuto modo di sperimentare in modo tangibile cosa voglia dire essere un compagno affettuoso e presente in un rapporto, quali soddisfazioni si ricavino nel dare e nel ricevere amore, nel mettersi in gioco, nel donare se stessi. Anche se questa relazione è finita durando così poco e non poteva che andare così, visto lo stato in cui mi trovo, non ho rimpianti ne sensi di colpa.
Perché io so di aver fatto la mia parte, sono stato, in una parola, consapevole dei miei gesti e delle mie parole fin dall’inizio.
Voi direte che dovrei essere orgoglioso di questi primi risultati e invece sono a pezzi, poiché pur essendo conscio che sono tappe obbligate sulla via d’uscita da questa devastazione che mi porto dentro e che non mi da tregua (un paio di settimane fa mi è venuta la febbre a 39 e l’ho benedetta perché per qualche giorno il malessere fisico mi ha dato tregua rispetto a questo incessante scavare nell’anima che ormai mi segue come un killer), mi rendo anche conto che questo non mi riporterà da lei, che il suo amore per me è svanito.
Quindi, anche per rispondere a chi mi consiglia (giustamente) di prendere coscienza che questo rapporto non esiste più, mi sento di dire che in realtà io ne ho pienamente coscienza.
E proprio questa consapevolezza che mi uccide…ora dopo ora, giorno dopo giorno. Sapere che nulla posso fare, che da parte sua c’è stata anche l’ammissione che lei sa che posso cambiare, vista la qualità che a suo giudizio mi contraddistingue, ma che comunque resta sulle sue posizioni.
E sentire la donna che ami più di te stesso, che hai visto fino a poco tempo prima esserti così vicina, assumere atteggiamenti così rigidi e netti, di distacco da me, dal mio dolore, dal mio amore è qualcosa di terribile, di nemmeno descrivibile tramite frasi, parole.
E’ semplicemente una realtà che mi annienta.
Ieri mi sono guardato allo specchio e mi sono sentito gelare il sangue nelle vene: i miei occhi verdi che prima erano così vivi e pieni di curiosità verso il mondo sono spenti, sembrano quelli di un cadavere.
E quindi ho pianto, ho pianto come ormai faccio in continuazione.
Su di me, su ciò che ho perduto e non tornerà, sul fatto di non poter mai più stringere tra le braccia l’essere in cui ho riconosciuto una scintilla di eternità, perdendola miseramente come acqua che scorre tra le mani…
Triguntorino…. Tirati su!!! Non ti piangere addosso, più fai così e più e dura uscirne vittorioso!!! Lo so benissimo come ti senti, anche per me il solo mangiare mi fa venire in mente, ristoranti, viaggi, cene fatte insieme, che ora non faccio più…
Ma deprimerti non serve a nulla, ti fai solo del male a te stesso.. E te stesso devi rialzarti…
Pensa questo, magari mentre tu piangi e ti deprimi, lei e tranquilla e felice ed esce…
Fai qualcosa per tr stesso … Non per qualcun’altra fallo solo esclusivamente per te….
Te lo sta dicendo uno, che stava rinchiuso in casa a piangere, a non mangiare e ho avuto problemi di nervi pressione ed insonnia per questa cosa… Mi sono buttato a sua volta nell alcol … Quando una sera ho toccato il fondo, ma veramente, mi sono guardato e mi sono detto:”perché devo stare male così per una persona che non mi vuole???”
Sono quasi 3 mesi che ho cambiato la prospettiva del “dolore”….
Cambia visuale del problema, guardalo da un altro punto di vista per crescere….
Dai Forza riprenditi la tua VITA…. E tua di diritto!!!
devi fottere la tua mente vivendo la tua vita
è l’unica cosa possibile
richiede uno sforzo immane perchè fondamentalmente lotti contro te stesso .. e
manco ad armi pari perchè la vita non è come nei film, la mente si
ma hai il dovere morale quanto meno di provarci
capisco il tuo dolore, è un amputazione, spece quando sia una consapevolezza di
fondo che alla fine della fiera la relazione è terminata a causa dei nostri
comportamenti
hai fatto esperienza, da adesso sarai una persona nuova
non mollare
coda di lupo
Ciao.a mio parere l’amore e la cosa più forte di qualunque altro sentimento ti da la forza per andare avanti per sopportare tutto quel male che ti sta attorno.ma se non ce amore da entrambe le parti non serve andare avanti.dimentica,sorridi,e vivi.troverai l’amore di nuovo vedrai!a me è successo 🙂