Scrivere a degli sconosciuti, ma in realtà scrivere per mettere nero su bianco quello che non riusciamo ad ammettere a noi stessi e alle persone che abbiamo vicino.
La verità è che ho 30 anni, diverse storie importanti alle spalle, e ora una fottutissima paura del presente e del futuro, una paura che toglie il fiato. Paura di soffrire nuovamente, paura di vivere certe situazioni, di vivere quel senso di oppressione che ti da l’abbandono!
Un lui c’è, quasi perfetto, ma se non lo sento per un’ora inizia la tachicardia, iniziano i pensieri, le preoccupazioni i dubbi.
Un lui c’è, quasi perfetto, ma quando lo sento parlare ho come l’impressione di non essere alla sua altezza, di non sapere cosa rispondere, cosa dire, mi sento inadeguata, come se fossi culturalmente e intelletualmente inferiore.
Ma cosa mi hanno fatto? Cosa mi sono lasciata fare? O peggio ancora, cosa mi sono fatta?
Sono stata calpestata, ho messo mille volte da parte la mia dignità, il mio orgoglio e questo è il risultato: un miscuglio di insicurezze, paure, dubbi, perplessità e complessi. E io da tutto questo come ne esco? Come mi salvo?
Buonanotte a tutti.
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso
io ho meno anni e molto probabilmente meno esperienza di te, ma succede la stessa cosa anche a me. Ho avuto una forte delusione in passato (circa 2 anni fa), più che delusione, trauma che appunto mi ha devastata psicologicamente. Non volevo infatti più nessuno. Poi un ragazzo che prima era mio amico ha iniziato a mostrarmi molto affetto e lentamente mi sono aperta, ma era appena l’inizio. Prima infatti era una paura costante (che non volesse stare più con me), incentivata anche dalla sua insicurezza. Una mancanza, anche minuscola da parte sua e tutto il mondo mi crollava addosso: per me lui voleva lasciarmi, abbandonarmi ecc… Poi con molta ma molta introspezione, ho capito che il problema non era lui ma io. Ho cercato vari “metodi” per evitare di cascare in questa specie di paranoia e ne ho trovato qualcuno: per esempio, rileggere delle conversazioni belle e poco a poco il morale ritorna normale. Altre volte purtroppo non riesco a evitare di mostrare queste mie insicurezze, ma lui sa già il perchè (bisogna assolutamente parlarne di queste cose) e per fortuna mi capisce. Lentamente le cose stanno migliorando (si parla tra una cosa e l’altra di poco meno di un anno). Un’esperta mi disse che con la persona giusta e la determinazione da parte mia (infatti non è una cosa che possono risolvere gli altri), molte di queste paranoie si sarebbero assottigliate, quasi a scomparire. Quasi, perchè ci sarà sempre una parte di me, che non mi “permetterà” di rimanere fregata ancora.
Leggi cosa hai risposto ad un commento di un altro utente nella tua precedente lettera (copio e incollo):
Ciao (……), per te ho provato una fortissima compassione. Ho sentito la tua arrendevolezza, ma penso che non dovresti mai smettere di lottare, sii forte, non c’è nessuno che vale così tanto da permetterci di annullarci. Reagisci, sorridi e vai avanti. Io sono convinta che qualcuno di speciale e vero al mondo ci sia ancora, anche se è un mondo che va sempre più a rotoli!!! Non sederti, alzati e vai per la tua strada, la vita è meravigliosa. Io lotto, anche se ogni tanto ho le crisi di panico, ma cerco di gestirle! Devo vincere io.
Queste parole le hai scritte tu, le ricordi?
Quindi alle tue domande finali…’..come ne esco…come mi salvo…’ ti sei già data da sola la risposta.
Pensi che qualcuno possa darti risposte migliori di questa?
Forse. Io, dopo aver letto ciò che hai scritto, non troverei parole migliori.
Cordialità ed auguri.
sono completamente d’accordo con mau e kiky9326. “reagisci, sorridi e vai avanti”… e soprattutto “bisogna assolutamente parlarne di queste cose” tra di voi. in bocca al lupo.