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Lettera pubblicata il 4 Marzo 2009. L'autore, sarda 75, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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carissima Angelina , mi ero riproposto di non intervenire più , ma conosco La Thuile, ho dei bei ricordi e mi dispiace da morire quello che le sta capitando . però dubito che qualcuno del governo le risponda, soprattutto Berlusconi, glielo dico con certezza, io l’ho votato 20 anni e lui non ha rispettato il patto che aveva fatto con gli italiani. anche io l’ho creduto un amico ma gli amici sono quelli che stanno sulla barca insieme a te mentre affonda e non che prima ti abbandonano in pieno naufragio e poi si ripresentato quando la situazione sta per migliorare. “guardando il film della mia vita vedo sulla sabbia la presenza di Gesù perché a fianco della mia orma c’è a sua. ma nei momenti più difficili mi accorgo che l’orma è una sola e penso che mi abbia abbandonato, ma non è così, in quei momenti Gesù mi porta in braccio”. sento tanto parlare di politici cattolici, ma non ne vedo l’ombra.
ribadisco che l’aiuto deve partire da noi, uniti insieme altrimenti siamo condannati a questi episodi.ciao
Pregiatissimo Onorevole Silvio Berlusconi,sono un’artista 49enne disoccupata,vivo sola e nn ho nessun reddito,mi piacerebbe venderle un mio dipinto relativo alla mia adorata sicilia,se queste succedesse ne sarei molto felice,magari lo pagherebbe una cifra molto modica,però potrei almeno vivere qualche mese.Riconosco che è quasi fare l’elemosina ma confido nel suo buo cuore,xerchè Lei è un animo nobile contrariamente a quanti molti ne dicano.IO ho sempre patteggiato per lei e lo farò sempre.Distinti saluti.se mi permette invio la mia email x contattarmi dopo sua risposta.grazie e felicitazioni.
Melania Buscemi,ex allieva Accademia di belle arti di catania 99
Onorevole le chiedo solo di poter fare , se vince , qualche cosa per i bambini autistici
per fare si che siano inseriti nel tessuto sociale nel modo più simile possibile a chi è più fortunato. Ringraziandola sin d’ora Le porgo distinti saluti
Amici, lettori
Mi imbarazza parecchio leggere in queste pagine le vostre incessanti e varie richieste di aiuto per il singolo o per una categoria. Quindi chiederò ora io, a nome di tutti i passati presenti e futuri aspiranti e supplicanti, alla classe dirigente politica in generale, al premier di prossima nomina e a quelli decaduti di attivarsi nelle rispettive funzioni politico-istituzionali affinchè cittadini in condizionni di necessità non debbano più pietire un aiuto ” particolare ” per rimediare a quanto in precedenza negato
La costituzione ci tutela nelle nostre varie posizioni di infermo, povero, disoccupato, disabile, ateo o credente, omo o eterosessuale, colto o incolto, perfino da pregiudicato e da carcerato sono previste tutele, studente o lavoratore uomo o donna… ogni posizione ha la sua tutela.
Quindi se in un paese come il nostro in cui viene tanto vantata la solidarietà e il grado di assistenza universalmente prestata a tutti dallo stato o in sua vece da entità private civili o religiose ci fossero ancora casistiche di abbandono discriminazione ecc, non e’ chiedendo qui, che si risolve !
Bisogna piuttosto rimuovere l’ostacolo con il metodo della politica, rimuovendo dalla sedia chi non si attiva a dovere in tal senso. Basta chiedere quanto ci spetta gia’ per legge, inchinandosi da mane a sera a persone spesso indegne di far parte di questa società.
Se ci spetta un diritto e ce lo negano riprendiamocelo ! C.. zo !!!!
Questi interlocutori debbono andare a casa, a lavorare se sono in grado di farlo o ad aspettare che lo stato si accoga o si ricordi di loro. Lo facciamo noi perchè loro non possono farlo ? Ci vorrebbero migliaia di capitano de falco in italia, almeno una per ogni schettino in circolazione a fare danno incalcolabile al paese e la sua espressione, nobile da quel momento, dovrebbe essere messa, come rafforzativo, alla fine di ogni articolo della nostra costituzione, purtroppo ancora solo carta scritta !
Dignità gente, coraggio, ce la faremo… c.. zo !!!!!!!!!!!!!!!
Ritorno a scrivere il mio disappunto per come ci viene prospettata la campagna elettorale, tra candidature inopportune per impresentabilità dei nominati e sfuggevolezza dei partiti dal presentare chiari e seri programmi di governo succinti per stesura corposi nella sostanza, tali da incidere veramente nella disastrosa situazione di stasi economica al punto da invertirne il corso, da subito nel sentore dei cittadini, poi con immediati interventi drastici su credito per aziende e occupazione, fisco per famiglie e attività, meritocrazia per rilanciare una nazione frenata da corruzione, nepotismi, cesarismi e clientele, liberalizzazione per aprire all’avviamento di nuovi progetti, riqualificazione di scuola e lavoro manuale, lotta a ogni forma di ” nero ” e caste tollerate da decenni. W la moralità e la legalità, come non se n’è mai viste !
Se RICHARD-GINORI dopo 300 anni di promozione del bello e quindi dell’ITALIA nel mondo è al punto che chiunque, con 4 soldi, viene e rischia di portarsi via un patrimonio incalcolabile di tradizione stile arte e manualità ( questo è il genio italiano che il mondo conosce e imita ), TUTTI COLPEVOLI. In modo analogo, come nella giustizia sportiva si punisce anche la ” mancata deenuncia di illecito sportivo “, così, sia punito oltre a chi ha ” sbagliato ” anche ” l’omesso controllo o denuncia “. Da un annetto si sa della GINORI, vuol dire che i segnali erano ALMENO di 2 anni fa: perchè non si predispone una corsia di soccorso preferenziale che in casi simili possa, per legge, “congelare ” la vecchia gestione, affidare una nuova conduzione ai lavoratori in cooperativa, alla Università di Firenze con il controllo delle categorie sindacali e imprenditoriali e bancarie fiorentine per 3-5anni ? In questo periodo si sana il debito eventuale, si processa il dolo ove esiste, con recupero del maltolto e magari, provata la buona fede, reintegrando la proprietà. Legalità ! Sia questa la priorità capace di consentire un clima di fiducia reciproca verso un nuovo rinascimento italiano avente come base il reciproco riconoscimento tra lavoro imprenditorìa e finanza tra loro complementari.
Vedete bene ciò che accade ora a Melfi, nuova ristrutturazione FIAT, ricorso a cassa straordinaria per 2 anni ( ecco i baci e gli abbracci preelettorali di MARCHIONNE e MONTI ), paga il paese, a loro le medaglie e i meriti…di non aver chiuso gli stabilimenti minacciati dalla intransigenza comunista della FIOM, accusata di voler ” troppo sindacare ” sulle condizioni di lavoro-salario-politiche aziendali…
( ma di cosa altro dovrebbe ” sindacare ” l’organizzazione dei lavoratori, forse della sagra della barbabietola lucana ?)
Più rispetto per la forza lavoro, se non altro fino a quando in economia essa viene definita ” capitale variabile “; consentiamo alle organizzazioni dei lavoratori maggior coinvolgimento nei processi produttivi, non solo in caso di ristrutturazioni ( e relativi tagli ) CAPPERO, così anche io faccio il premier e il manager
Buonasera On.Berluscuni,le chiedo un colloquio anche se so che di tempo in questo momento,ne ha ben poco.Ma le assicuro che mi bastano 5 minuti.La ringrazio anticipatamente e le faccio un in bocca al lupo!!!!
Distinti saluti Mara
Mi spiegho meglio per le donne che non riescono a capire (che non distinguono ancora il lupo dall’agnello perchè dopotutto, forse la vita per loro non è stata poi tanto grama) e per le donnette/signorine/veline (quelle che cercano la scorciatoia e sono disposte a tutto pur di non conoscerla affatto, la vita grama). Donne, ragazze, io sono “anta” già da un pò e non ho mai visto dare, a gentile richiesta, senza RICHIESTA DI CONTROPARTITA. MAI !
In tempi di tanta richiesta e di tante “profferte”, immaginate PRIMA, quale potrebbe essere la contropartita, se per una ruby che arriva (e credo non possiamo nemmeno immaginare dove il caso, la fortuna, la sfrontatezza, il coraggio possano averla portata) ce ne sono altre migliaia che semplicemente mettendosi in fila fra quante chiedono e chiedendo si dispongono a concedere.. alla fine avranno ottenuto ..cosa.?
Per usare la parolaccia che molte di noi, ancora schifano, ricorderò che è quasi una nazione intera ad essere per così dire messa “alla pecorina” e non immagina CHI da dietro si appresta a fare e COSA farà.
Scusate la franchezza donne, santo cielo, basta chiedere e supplicare per la famiglia, l’uomo che ci è vicino o per noi stesse. Chi è in emergenza vada dai carabinieri e PRETENDA. Non rendiamoci strumento passivo ma teniamo duro, confidando che altri lo facciano così da CREARE le condizioni del cambiamento che verrà e sarà per tutti, inevitabilmente.
Non basta, stiamo vicini ai nostri uomini per i quali, forse è ancora più difficile resistere a queste sfide. Se ai tempi in cui credevamo di stare male si cercava a quel festival di CANZONARE la vita minacciando di togliere anche l’amore, quello fisico e santificato dal matrimonio, ora si tratta di dargliene di più e meglio, per amore, SOLO PER AMORE. Incoraggiarlo e lottare spalla a spalla, tutte, TUTTI, ORA, non per vincere…ma per CAMBIARE.
Per me cambiare vuol dire una società per donne, una società per uomini, una società per famiglie, per figli che possano serenamente crescere a casa ed emanciparsi da adulti. Soggetti, persone, non numeri per le statistiche o masse da strumentalizzare.
Diffidiamo degli aiuti che seguono le richieste, sono interessati e presenteranno, dopo, un prezzo da pagare. C’è sempre un prezzo da pagare e non sei più libera dopo aver ipotecato sogni, immagine, autostima, ruolo nella società di madre ed educatrice primaria, non più donna del 21esimo secolo.
Per secoli ci hanno tenute al rogo, alla catena, sottomesse, silenziose, obbedienti e condannate a castità e purezza (perfino nel matrimonio avevamo solo DOVERI e, fino a ieri, alla messa ci dovevamo andare col velo in testa ..(colpa di quella maledetta mela e quel che ne è seguito) ora dopo il diritto a voto patente auto pantaloni e ..lavoro, si vorrebbero riprendere tutto e condannarci a un nuovo oscurantismo medioevale…A meno che noi non si chieda..!
COL CAVOLO CHE CHIEDIAMO, BASTA CHIEDERE, adesso “SIAMO” e tali vogliamo essere, con la testa alta, bene in alto !
Buona serata a tutti, cosa volete che vi dica, ho 43 anni e le uniche persone con cui riesco a relazionarmi hanno tutte almeno 15 anni più di me. Vuoi vedere che piano piano in questo forum la gioventu’ di ieri vuole riprendersi quello che gli é stato tolto? E in effetti io sarei molto contento, soprattutto se ritornassero Alice e Marino così da formare con me e Sonia quei quattro amici al bar che qualche mese fa erano solo tre. Io ci credo ancora, nel fare tanto; nel parlare un po meno. Allora ci siamo?
La donna, l’altra metà del cielo, la mia metà, l’altro pilastro su cui si sostiene debba reggersi e FONDARSI la famiglia, nume tutelare della casa, raffigurata sempre come madre e figlio al seno, fonte di piacere e causa di perdizione. C’è un’altra immagine di donna, ciclone ANITA GARIBALDI, indomabile a cavallo con pistola e figlio al seguito oppure disperata e determinata del celeberrimo Quarto Stato, lotte operaie e contadine, ma sempre col figlio in braccio…proprio una mania !
Fatto è che ci vogliono sempre dare un ruolo che di fatto ci limiti, ci impedisca di metter bocca.
Sì perchè quando sei incinta e puoi lavorare sedendoti alternatamente il capo ti aggredisce e si deve far sciopero per ottenere lo sgabello, niente lavoro se all’assunzione sei incinta, niente pause permessi o se sei operaia e incinta niente part tyme, niente nido e materna per tuo figlio mentre sei al lavoro perchè mancano strutture e quelle private COSTANO …quanta eterna retorica sulle donne.
Altro che Costituzione !
Basta ! Non possiamo più aspettare un’altra occasione dopo questa che si sta avvicinando, riprendiamoci quello che ci hanno dato e ancora di più, così da essere in vantaggio se vorranno ricontrattare con noi questo o quell’altro comma dell’articolo x dela legge y.
Vogliamo una società nuova in cui i diritti delle persone non siano concessi dal mercato ma applicati come da costituzione e non dobbiamo fare alcuna rivoluzione armata per ottenerlo poichè noi la nostra l’abbiamo già combattuta e vinta: il quadro di PELLIZZA DA VOLPEDO lo prova, io lo penso e lo pensano le madri e le lavoratrici italiane.
Ci sta bene che una delle liste accreditate di un buon esito alle prossime elezioni faccia riferimento a quella rivoluzione che ci riguarda parecchio, che si presenta come l’esatta negazione di ciò che è stato finora, il caos, il mercato dei diritti e dei doveri così che che necessiti la rivoluzione, civile, ma pur sempre rivoluzione (ovvero cambiamento totale di una precedente condizione in essere) per riportare le cose nel loro armonico contesto.
Non stupisce che sia un giudice il riferimento di questo movimento come non stupisce che tante realtà dell’associazionismo (ovvero tutti coloro che non avevano mai prima d’ora trovato attenzione a destra o a sinistra e che erano deliberatamente esclusi da ogni processo democratico) se ne sentano parte. Mio malgrado mi sento attratta e non dispero che soggetti nuovi possano dare risposte nuove alla domanda di liberazione della donna e quindi della società.
Forza donne, affermiamo con questa scelta rivoluzionaria il bisogno di una nuova alleanza con il genere umano e con i valori fin qui affinati nei millenni per una donna partner, uguale…, nè avanti nè dietro l’uomo ma affiancata all’uomo.
Salari uguali ed altre stupidate simili (chiamale stupidate) verranno di pari passo.
Con un W la donna e W l’uomo vi saluto e vi invito a informarvi, a riflettere e a parlarne fra di voi, non è reato, non c’è più il rogo.
Ebbene, ricordo che parlando dei parlamentari e di come si giungesse al cattivo governo all’origine delle tante bestemmie dei nostri genitori, il nostro eroico vecchio insegnante elementare raccontava come il tale antico romano, già allora, definendo il “senato”, impietosamente lo chiamava malabestia.
Sì, perchè per quanto ogni singolo senatore potesse essere personalmente persona buona capace e giusta, in quel contesto finiva per perdere le sue buone qualità.
Non è così forse anche per tanti nostri figli, irriconoscibili, una volta che si inseriscono in un gruppo: il branco, come si dice.
Va bene il bicameralismo attuale, ma snello, 3/400 persone in totale sono più che sufficienti per governo e 2 camere, pochi, ciascuno con le sue chiare specifiche competenze, così da sapere chi ha deciso cosa, con un canale tv dedicato, presente h24, per farci capire perche’ ha deciso come. E ci voglio donne, non donnette cortigiane o, peggio, le donnine del boss !
State assistendo anche voi al patetico spettacolo circa l’andare, come andare, con chi andare e perchè ? Quanta miseria !
Ci vogliamo chi conosce il prezzo di carne frutta, gas ed energia elettrica e la fatica quotidiana di esserci oggi ma anche domani…
Donne, votiamo le donne e rimettiamoci in cammino chè la strada è lunga e sognare non è peccato e ribaltare quel termine, malabestia, deve essere il nostro scopo.
Con questo messaggio di speranza vi saluto tutte e poichè abbiamo tutte delle taglientissime lingue, aspetto i vostri necessari commenti.