Le parole, e più ancora il tono, usato da Papa Francesco contro Marino sull’aereo di ritorno dagli Stati Uniti hanno contribuito moltissimo alle sue dimissioni obbligate.
Papa Francesco, che è senza dubbio molto intelligente e consapevole di ogni mossa che fa, sapeva che la sua reazione stizzita verso Marino avrebbe avuto delle conseguenze.
“Se anche il Papa è contro Marino allora vuol dire che è vero quello che dicono su di lui giornali e tv…. e allora deve proprio andare via!” …questo si sono detti un po’ tutti.
Ancora ieri un alto rappresentante del Vaticano ha parlato male di Marino, eletto dal 64% dei cittadini romani.
Posso capire che il Vaticano sia contro Marino perché ha trascritto alcuni matrimoni gay, ai quali la Chiesa è naturalmente contraria, ma entrare così in politica il Vaticano NON LO PUO’ FARE!
Santità, mi piacevi molto …. ora non più!
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A parer mio ha fatto benissimo perché ha dato un segnale importante sulla posizione di neutralità della Chiesa all’interno dei processi storici. Il papa è il vicario di Cristo… talvolta si deve imporre ma non lo fa in qualità di uomo. Non a caso si parla di lui come di “sua santità” che sarebbe l’equivalente di sua altezza reale… un tempo le regine si presentavano in udienza dal Papa con l’abito bianco e poi con la veletta. La veletta è un simbolo importante… significa che davanti a lui non sei Maria ma “donna Maria”. Questo significa che ti riconosci nel disegno della creazione e lo porti avanti in maniera altrettanto regale. La scelta di presentarsi davanti al pontefice senza veletta è legittima quando a porla in essere è un politico che riconosce nel Papa il capo di stato. Quando i fedeli scelgono di presentarsi in udienza (o all’Angelus) con l’abito da sposa e/o con la veletta il quadro si complica perché realizzi che esiste una distanza siderale tra cittadini ed istituzioni. A quel punto cedi alla rassegnazione perché ti senti in minoranza. Teniamo conto che un tempo la carta d’identità del cristiano stava nel suo nome… le persone si rivolgevano alle donne e agli uomini della generazione dei miei nonni paterni (1911/12) con don e donna + il nome di battesimo. Per le generazioni successive –tipo i miei nonni materni- faceva fede il cognome del marito. Ad oggi mia madre viene riconosciuta attraverso il suo cognome ma conserva la stessa visione della famiglia. E’ chiaro che l’incontro con il Papa si rivela decisivo per tutti.
Marino è stato fatto fuori mediaticamente e senza dubbio poteva evitare certe scivolate. Però la verità noi non la sapremo mai.
Eh no, guardatelo meglio, questo papa è l’ecumenista DOC gesuita che aspettavano i mondialisti, ma anche il beniamino di Jhon Karry e di tutti quelli che vogliono un mondo unito nella totale libertà di usi e costumi, infatti di assurdità ne sta dicendo e facendo tante per catturare più fedeli possibile; le sue dichiarazioni su Marino sono puramente d’interesse politico locale e per convincere i cattolici italiani che lui è retto e ligio.