Pan di zenzero
C’è un bel vaso di fiori blu vicino al divano; quando ti sdrai, se sei fortunato, per cinque secondi puoi sentire il profumo di quei fiori, poi gelosi, se lo riprendono. Poi c’è quella crema che mi ha regalato mia madre, l’unica crema che non mi fa schifo perchè troppo viscida, ha anche quella un buon profumo, sa d’autunno, di ambra, di foglie. C’è anche la cannella e lo zenzero, gradevoli al gusto ma più di tutto alla mente. Per quei preziosi e cari secondi abilmente riesco a colorare dal nulla una nuova tela, una nuova atmosfera, avete presente quel senso di familiarità che ci danno le cose o le persone che sempre vediamo? Ecco, io sento questa sensazione da alcune piccole cose, forse non è familiarità, è qualcosa di più raro, del tutto diverso dalla realtà di sempre, è irrealtà, dei semplici profumi, gusti, odori, sono capaci di costruire dal niente particolari immaginari nella mia mente. E’ bello, terribilmente passeggero.
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Categorie: - Me stesso
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Quando spegni la luce e ti sdrai sotto le lenzuola profumate di
pulito. un rametto di lavanda sotto il cuscino, una sorpresa! Una
realtà alterata di porta lontano nei ricordi di una passeggiata lungo
la spiaggia, oppure in un bosco estivo, profumato, ed eccolo lì il
cespuglio di lavanda, e ritorni nel tuo letto morbido con gli occhi
chiusi chiusi, respiri l’aria fresca che proviene dalla finestra, i
rumori del cortile, il gatto che s’intrufola dappertutto alla ricerca
di qualcosa. Il fruscio dei rami, sarà un linguaggio degli alberi? E
senti di sotto, le ultime chiacchiere che prendono leggere il volo,
lontano verso le nuvole, superando i tetti per lasciarsi cogliere,
dalle bambine sveglie. Allora cambi posizione, con una più comoda, con
una meno costosa e pensi ecco il mio equilibrio interiore, ecco quello
che cercavo! E mentre i profumi ed il loro ricordo ti sopiscono tu ti
lasci andare leggera nella terra delle parole non dette.