Cara Sissi88,
Corri immediatamente a denunciare tuo padre.
Racconta tutto. A una qualunque istituzione anche ai carabinieri.
Fregatene se lui sa apparire in pubblico.
Se successivamente ti picchierà,corri a mostrare all’autorità i tuoi lividi.
Ricorri a un servizio sociale,è necessario che terzi prendano in mano la situazione e ti aiutino.
Un giorno, con la scusa del cinema, appena il tuo migliore stato d’animo te lo permetterà.
Al più presto.
cara sissi88 io ti direi di andare via di casa…impegnati a trovare un qualsiasi lavoro per poterti mantenere…vai via..se poi lui nn ti darà pace rivolgiti ai carabinieri loro sapranno sicuramente come aiutarti…per il momento puoi anche andare a vivere lontano dalla tua città…all’inizio sarà dura solo finchè ne farai l’abitudine..oppure un altro consiglio forse meno adeguato è quello di scappare di casa…vai per un pò di tempo a vivere in un convento…secondo me solo stando lontano da tuo padre potrai farti una nuova vita…non è mai troppo tardi…stando lontano da lui troverai il coraggio di fare tante cose che prima non ti sognavi di fare…e potrai costruirti una nuova vita…magari un giorno ti sposerai e sarai felice con la tua nuova famiglia..ti abbraccio forte un bacio…
il modo migliore per affrontare una situazione del genere è non arrendersi, andare avanti, io capisco perfettamente cosa stai passando, anche perchè la mia situazione non è molto diversa dalla tua, e ho solo 15 anni, comunque il segreto sta nell’allontanarti da tuo padre e diventare autonoma, anche se non è facile.
e se continua a picchiare qualcuno puoi anche denunciarlo.
in poche parole non temere tuo padre.
cara sissi io nn sn nessuno mi sento nessuno perchè anche mio padre è stato un padrone cn me sin dal primo giorno di lavoro insieme…e sempre stato cattivo anche cn miamadre che è morta 10 anni fa…la insultava sia lei che la sua famiglia..quando io e mia madre facevamo qualcosa che a lui nn gli andava metteva musi per settimane…e cn gli altri è sempre stato cortese e rispettoso..nel 2001 ho portato acasa la mia ragazza è abbiamo iniziato una convivenza tutt’insieme..mia madre mi disse di andare via di casa..ma per amor di mia madre sn rimasto lei aveva bisogno di me perchè era malata sin da quand’ero piccolo..dopo un po di mesi è morta..nel frattempo mio padre a iniziato a dir male anche alla mia ragazza…e continuava a metter musi…nel 2003 ci siamo sposati e mio padre a continuato a dir su…abbiamo vissuto fin a 6 mesi fa insieme..voleva mandarci via di casa cn una bimba piccola..chiamare i carabinieri..picchiare mia moglie…mio padre mi ha rovinato e mi sta continuando a rovinare..cn un padre cosi si muore dentro purtroppo è dura ma la vita a volte e crudele..a me per colpa di mio padre nn mi puo vedere nessuno tutti dicono che sn fortunato ad avere un padre cosi…che mi ha creato una posizione lavorativa mi ha fatto la casa..ma nessuno conosce il padre padrone maschilista che è…mia moglie è vista male da tutti per colpa sua lei voleva lavargli stirargli cucinargli ma lui gli a dovuto parlar male..mia moglie a avuto un tumore al cervello operata 2 mesi fa..nn ci ha chiesto neanche cm e andata…lui ha sempre messo avanti se stesso il lavoro i soldi gli altrie la famiglia è stato solo uno scherzo della natura…voglio darti un consiglio vai via da tuo padre prima che sia tardi…io nn l’ho fatto è ora me ne pento…un caloroso abbraccio…alessandro…
Ti posso perfettamente capire io ho la stessa tua situazione, ha rovinato in primis la vita a mia madre con botte insulti ecc, poi con mio fratello fin da piccolo lo picchiava in pubblico lo umiliava; e poi arrivando a me che nonostante i miei 28 anni mi rende la vita impossibile sopratutto da quando ha avuto la quasi certezza della mia omosessualita. Come esco di casa mi rompe, mi controlla mi fa andare ai posti con l ansia, se faccio tardi o che fa casini enormi, ricatta ti terrorizza psicologicamente; non posso avere amici maschi che automaticamente diventano miei amanti. Ti capisco perche sto vivendo il tuo stesso incubo ma voglio trovare una soluzione anzi dovremmo aiutarci tutti insieme anch’io mi auguro che faccia una brutta fine presto perche ci ha rovinato le nostre vite e come tutti voi il bello è che in pubblico appare un santo.
A tutti questi signori o signorine che si lamentano, vorrei dire che è giusto lamentarsi, ma che la soluzione sta nel darsi da fare non nel criticare e basta. Il padre padrone può essere un peso, ma lo è principalmente in casa propria, casa che si è costruito con i propri soldi e con le proprie fatiche. Il modo con cui ha deciso di crescere i figli potrebbe essere giusto o sbagliato, certo è che lui ha scelto, mentre tanti si limitano a non sciegliere, perchè una volta fatta, da una parte o dall’altra sei sempre criticabile. Andate a viveve per conto vostro solo così, non solo avrete diritto di lamentarvi, ma potrete manifestare apertamente il diritto di non sottostare a scelte del tanto odiato padre padrone.
Se rimanete in casa il problema, al contrario è solo un falso problema. Piuttosto sono come quelle lamentele che ci vogliono, perchè se non ci fossero, porterebbero a danni interni e di salute ben più gravi dovuti in parte dovuti alla somatizzazione(le donne lo sanno bene, anche se in decadenza tendono più o meno volutamente di non ricordarsene), ma per evitare che abbiano effetti devastanti per tutti dovrebbero rimanere solo come tali.
innanzitutto ti consiglio vivamente di lasciare l’università
(se potessi ti costringerei, per il tuo bene) perchè due anni e zero esami significa arrivare a 30 anni col groppo sulle spalle, dipendente ancora da tuo padre e con anni di vita (e soldi di tuo padre) buttati nel water. non pensare cose tipo “se posso, se mi ci metto, ce la posso fare”, perchè ti assicuro che ti tireresti la zappa sui piedi da sola. trovati un lavoro assolutamente, con quello inizierai ad avere più fiducia in te stessa. a maggior ragione che non hai amicizie devi pensare alla completa indipendenza dalla famiglia e all’autosostentamento economico,tanto il valore della laurea presto non varrà più niente (già adesso non vale un granché) e la cultura te la puoi fare anche da sola, autonomamente. anche mio padre è un elemento del genere, ma lui in più mi ha IMPEDITO di lavorare e adesso che non trovo lavoro (e sa quanto ci tengo) e mi sto per laureare per forza a 26 anni, mi rinfaccia che sono una mantenuta!!! (e probabilmente lo dice anche in giro, dato che gli piace sparlare con gli estranei, a cui tiene MOLTO di più). e a mio fratello, che è sempre stato mantenuto e viziato sul serio, lo tratta come un bijou (non certo come in passato, quando gli gridava anche davanti agli altri che era “una merda” e “non valeva un c.... nello sport, nel lavoro e nella vita” ed era un mantenuto “di merda”). adesso dice in giro che ha sempre “sgobbato” (praticamente non ha mai lavorato, sempre stato un supermantenuto! solo da qualche anno lavora, dai 28 anni più o meno), mio padre gli ha pagato una scuola privata comprandogli anche i libri e non ha mai dato un esame (iscritto a 28 anni) e per ogni esame avrebbe dovuto studiare UN libretto che io preparerei nel giro di qualche giorno. per non parlare dell’indole violenta che hanno tutt’e due. mò non sto a parlare di mio padre e mio fratello che se no mi vien l’ulcera, due maschilisti doppiafaccia ipocriti, ma il consiglio principale che ti dò è quello di LASCIARE L’UNIVERSITA E TROVARTI UN LAVORO, questo è il primo FONDAMENTALE passo.
vedo che è passato molto tempo dalla tua lettera, adesso cosa stai facendo?
dtrhdy..nessuno sa cosa sissi stia facendo ora.credo che ormai non venga neanche piu qui.ma almeno la sua lettera/sfogo è servita per aprire una discussione su un argomento che ormai viene ritenuto obsoleto.quasi mi vien voglia di creare un gruppo di auto-aiuto online..molte volte manca addirittura la forza per chiedere aiuto,e forse sul web è piu facile.parlo per esperienza personale.
sono stanca di tacere e voi?
un abbraccio a tutti.
Cara Sissi88,
Corri immediatamente a denunciare tuo padre.
Racconta tutto. A una qualunque istituzione anche ai carabinieri.
Fregatene se lui sa apparire in pubblico.
Se successivamente ti picchierà,corri a mostrare all’autorità i tuoi lividi.
Ricorri a un servizio sociale,è necessario che terzi prendano in mano la situazione e ti aiutino.
Un giorno, con la scusa del cinema, appena il tuo migliore stato d’animo te lo permetterà.
Al più presto.
cara sissi88 io ti direi di andare via di casa…impegnati a trovare un qualsiasi lavoro per poterti mantenere…vai via..se poi lui nn ti darà pace rivolgiti ai carabinieri loro sapranno sicuramente come aiutarti…per il momento puoi anche andare a vivere lontano dalla tua città…all’inizio sarà dura solo finchè ne farai l’abitudine..oppure un altro consiglio forse meno adeguato è quello di scappare di casa…vai per un pò di tempo a vivere in un convento…secondo me solo stando lontano da tuo padre potrai farti una nuova vita…non è mai troppo tardi…stando lontano da lui troverai il coraggio di fare tante cose che prima non ti sognavi di fare…e potrai costruirti una nuova vita…magari un giorno ti sposerai e sarai felice con la tua nuova famiglia..ti abbraccio forte un bacio…
Mi dispiace . si forte
il modo migliore per affrontare una situazione del genere è non arrendersi, andare avanti, io capisco perfettamente cosa stai passando, anche perchè la mia situazione non è molto diversa dalla tua, e ho solo 15 anni, comunque il segreto sta nell’allontanarti da tuo padre e diventare autonoma, anche se non è facile.
e se continua a picchiare qualcuno puoi anche denunciarlo.
in poche parole non temere tuo padre.
cara sissi io nn sn nessuno mi sento nessuno perchè anche mio padre è stato un padrone cn me sin dal primo giorno di lavoro insieme…e sempre stato cattivo anche cn miamadre che è morta 10 anni fa…la insultava sia lei che la sua famiglia..quando io e mia madre facevamo qualcosa che a lui nn gli andava metteva musi per settimane…e cn gli altri è sempre stato cortese e rispettoso..nel 2001 ho portato acasa la mia ragazza è abbiamo iniziato una convivenza tutt’insieme..mia madre mi disse di andare via di casa..ma per amor di mia madre sn rimasto lei aveva bisogno di me perchè era malata sin da quand’ero piccolo..dopo un po di mesi è morta..nel frattempo mio padre a iniziato a dir male anche alla mia ragazza…e continuava a metter musi…nel 2003 ci siamo sposati e mio padre a continuato a dir su…abbiamo vissuto fin a 6 mesi fa insieme..voleva mandarci via di casa cn una bimba piccola..chiamare i carabinieri..picchiare mia moglie…mio padre mi ha rovinato e mi sta continuando a rovinare..cn un padre cosi si muore dentro purtroppo è dura ma la vita a volte e crudele..a me per colpa di mio padre nn mi puo vedere nessuno tutti dicono che sn fortunato ad avere un padre cosi…che mi ha creato una posizione lavorativa mi ha fatto la casa..ma nessuno conosce il padre padrone maschilista che è…mia moglie è vista male da tutti per colpa sua lei voleva lavargli stirargli cucinargli ma lui gli a dovuto parlar male..mia moglie a avuto un tumore al cervello operata 2 mesi fa..nn ci ha chiesto neanche cm e andata…lui ha sempre messo avanti se stesso il lavoro i soldi gli altrie la famiglia è stato solo uno scherzo della natura…voglio darti un consiglio vai via da tuo padre prima che sia tardi…io nn l’ho fatto è ora me ne pento…un caloroso abbraccio…alessandro…
Ti posso perfettamente capire io ho la stessa tua situazione, ha rovinato in primis la vita a mia madre con botte insulti ecc, poi con mio fratello fin da piccolo lo picchiava in pubblico lo umiliava; e poi arrivando a me che nonostante i miei 28 anni mi rende la vita impossibile sopratutto da quando ha avuto la quasi certezza della mia omosessualita. Come esco di casa mi rompe, mi controlla mi fa andare ai posti con l ansia, se faccio tardi o che fa casini enormi, ricatta ti terrorizza psicologicamente; non posso avere amici maschi che automaticamente diventano miei amanti. Ti capisco perche sto vivendo il tuo stesso incubo ma voglio trovare una soluzione anzi dovremmo aiutarci tutti insieme anch’io mi auguro che faccia una brutta fine presto perche ci ha rovinato le nostre vite e come tutti voi il bello è che in pubblico appare un santo.
daniele possiamo parlare in privato?..stessa situazione,vengo qui spesso..e mi farebbe piacere parlare con te.attendo risposta;)
A tutti questi signori o signorine che si lamentano, vorrei dire che è giusto lamentarsi, ma che la soluzione sta nel darsi da fare non nel criticare e basta. Il padre padrone può essere un peso, ma lo è principalmente in casa propria, casa che si è costruito con i propri soldi e con le proprie fatiche. Il modo con cui ha deciso di crescere i figli potrebbe essere giusto o sbagliato, certo è che lui ha scelto, mentre tanti si limitano a non sciegliere, perchè una volta fatta, da una parte o dall’altra sei sempre criticabile. Andate a viveve per conto vostro solo così, non solo avrete diritto di lamentarvi, ma potrete manifestare apertamente il diritto di non sottostare a scelte del tanto odiato padre padrone.
Se rimanete in casa il problema, al contrario è solo un falso problema. Piuttosto sono come quelle lamentele che ci vogliono, perchè se non ci fossero, porterebbero a danni interni e di salute ben più gravi dovuti in parte dovuti alla somatizzazione(le donne lo sanno bene, anche se in decadenza tendono più o meno volutamente di non ricordarsene), ma per evitare che abbiano effetti devastanti per tutti dovrebbero rimanere solo come tali.
innanzitutto ti consiglio vivamente di lasciare l’università
(se potessi ti costringerei, per il tuo bene) perchè due anni e zero esami significa arrivare a 30 anni col groppo sulle spalle, dipendente ancora da tuo padre e con anni di vita (e soldi di tuo padre) buttati nel water. non pensare cose tipo “se posso, se mi ci metto, ce la posso fare”, perchè ti assicuro che ti tireresti la zappa sui piedi da sola. trovati un lavoro assolutamente, con quello inizierai ad avere più fiducia in te stessa. a maggior ragione che non hai amicizie devi pensare alla completa indipendenza dalla famiglia e all’autosostentamento economico,tanto il valore della laurea presto non varrà più niente (già adesso non vale un granché) e la cultura te la puoi fare anche da sola, autonomamente. anche mio padre è un elemento del genere, ma lui in più mi ha IMPEDITO di lavorare e adesso che non trovo lavoro (e sa quanto ci tengo) e mi sto per laureare per forza a 26 anni, mi rinfaccia che sono una mantenuta!!! (e probabilmente lo dice anche in giro, dato che gli piace sparlare con gli estranei, a cui tiene MOLTO di più). e a mio fratello, che è sempre stato mantenuto e viziato sul serio, lo tratta come un bijou (non certo come in passato, quando gli gridava anche davanti agli altri che era “una merda” e “non valeva un c.... nello sport, nel lavoro e nella vita” ed era un mantenuto “di merda”). adesso dice in giro che ha sempre “sgobbato” (praticamente non ha mai lavorato, sempre stato un supermantenuto! solo da qualche anno lavora, dai 28 anni più o meno), mio padre gli ha pagato una scuola privata comprandogli anche i libri e non ha mai dato un esame (iscritto a 28 anni) e per ogni esame avrebbe dovuto studiare UN libretto che io preparerei nel giro di qualche giorno. per non parlare dell’indole violenta che hanno tutt’e due. mò non sto a parlare di mio padre e mio fratello che se no mi vien l’ulcera, due maschilisti doppiafaccia ipocriti, ma il consiglio principale che ti dò è quello di LASCIARE L’UNIVERSITA E TROVARTI UN LAVORO, questo è il primo FONDAMENTALE passo.
vedo che è passato molto tempo dalla tua lettera, adesso cosa stai facendo?
dtrhdy..nessuno sa cosa sissi stia facendo ora.credo che ormai non venga neanche piu qui.ma almeno la sua lettera/sfogo è servita per aprire una discussione su un argomento che ormai viene ritenuto obsoleto.quasi mi vien voglia di creare un gruppo di auto-aiuto online..molte volte manca addirittura la forza per chiedere aiuto,e forse sul web è piu facile.parlo per esperienza personale.
sono stanca di tacere e voi?
un abbraccio a tutti.