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Padre padrone mi ha rovinata, cosa posso fare per uscirne?

di Sissi88
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 10 Giugno 2009. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 158 commenti

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  1. 41
    mary -

    ogni tanto vengo qui e cerco tra i commenti finalmente una qualche buona notizia..ma niente!la cosa mi dispiace tanto,perche neanche qui vedo barlumi di speranza..anche io come voi ho un padre padrone,e se si aggiunge che sono anche omosessuale pensate un po come finira!lui ancora non lo sa(non lo sa nessuno)..ma credetemi quando arrivera il momento sentirete parlare di me ai tg!sapete che vi dico pero?grazie a qualcuno ora lo stalking è diventato reato,e anche se non avete lividi sul corpo..DENUNCIATE!facciamoci forza a vicenda,forza ragazzi la vita è bella e a colori..viviamola e spezziamo questa catena di violenza!fatemi sapere..leggervi mi fa sentire meno sola a volte.ciao!

  2. 42
    noe -

    ciAO penso che dovresti rivolgerti a la polizia in modo che venga arrestato o scappate di casa. Spero che la tua situazione si risova e che tu possa vivere la tua vita felice e serena.
    ps non mollare vedrai che tutto si sistemerà

    ciao

  3. 43
    mary -

    sissi88 se ogni tanto torni qui,mi piacerebbe parlare con te..credimi abbiamo molto in comune,e purtroppo non sono cose belle!fatti forza,mi raccomando..un abbraccio forte.

  4. 44
    lineinthesand -

    ciao sissy rileggendo quello che hai scritto non ho potuto fare a meno di rispecchiare me stessa.ho 17 anni e ho un padre che mi considera ancora una bambina(anche se quando gli fa comodo non tarda a considerarmi “adulta”).da piccola ero una bambina vivace, anche troppo, ma di quella sana vivacità..ero una bambina solare.adesso sono una ragazza insicura, ho paura di mostrarmi agli altri per quello che sono, ho paura di parlare in pubblico, non ho per niente stima di me stessa, a volte sono fin troppo fragile, mi emoziono per delle stupidaggni e a volte piango anche per delle sgridate.La casa è la mia prigione, ho un padre(anche se ultimamente mi viene alquanto difficile considerarlo tale) troppo “padrone” anche se qusto probabuilmente non è il termine giusto..io lo chiamerei di più EGOISta.non posso mai uscire se non ovviamente per andare a scuola, per arrivare a scuola prendo 2 bus e se tardo ad arrivare a casa parte la sfuriata e il terzo grado.la prima volta che ho chiesto a mio padre di uscire è stata all’età di 15 anni circa,ma non perchè prima non volessi,no, ero terrorizzata,(sono terrorizzata)di una sua risposta o meglio di una sua scenata e di un suo ennesimo NO!!( quando provo a chiederne il perchè mi risponde PERCHè CHE DEVI FARE??!! è UNA NOVITà?!! VATTENE A STUDIARE).vedo le mie coetanee uscire e divertirsi senza problemi e ne soffro e anche molto perchè capisco che questo io non potrò mai averlo.nell’anno in cui è stato via per lavoro ho conosciuto un ragazzo, stiamo assieme da più di un anno, ma ancora non ho avuto il coraggio di dirlo a mio padre e mettere le carte in tavola.é sabato pm è sarei tanto voluta uscire col mio ragazzo, almeno il pm per rientrare non più tardi delle 7, mica andare in discoteca o quali assurdità simili, la sua risposta è stata NO!!non so puiù cm fare, non posso neanke più rispondere al cell quando c’è lui, qualche anno fa sono anche andata da una psicologa perchè tutto a un tratto balbettavo,(adesso fortunatamente non più).mi sta rovinando la vita, quante volte ho provato a scappare e poi il coraggio m’ha sempre abbandonata.ho una madre che non fa niente per difendermi e farmi felice, l’asseconda in tutto! io penso che la libertà è una cosa che tutti DEVONO avere, viene prima del pane!!

  5. 45
    david -

    E vero non e facile per una ragazza subire tutto questo, ma non avere fretta perche il tempo ti darà ragione, lui invecchia e avrà bisogno un giorno del tuo sostegno, poi sarai tu a decidere sulla sua vecchiaia come a fatto con te per la tua adolescenza… ovviamente da maschio io la vivrei diversamente.. me ne andrei via appena possibile in un altro posto dove trovo lavoro, a quel punto il passato e passato e mi rifaccio una vita.. come ho poi fatto!!… da 7 anni sono fuori casa e lavoro a roma trasferito dalla sicilia dove avevo una situazione analoga alla tua, con un padre demente e una madre a subire… ho aspettato il mio momento e ora mi godo quella vita che non voleva farmi godere…alla faccia di ki mi vuole male. 🙂 ciliegina sulla torta, convivo con una bella ragazza… Stringi i denti e vedrai i risultati…buona fortuna

  6. 46
    Anonimo -

    oltre ad odiare tuo padre, cerca di odiare tua madre che ha sposato un uomo simile e ha accettato tali soprusi, e odia tuo fratello che non si è ancora ribellato.

    Poi lascia perdere l’università, trovati un lavoro e scappa di casa.

  7. 47
    anonimo -

    la cosa peggiore è convivere tutti i giorni con gente che si lamenta dei
    loro “problemi”.. ah, un altra cosa peggiore è l’attesa, l’attesa di una
    soluzione che sembra non arrivare mai, perchè non si ha il coraggio di
    reagire.. perchè qualche stupido egoista ce l’ha levato isieme alla
    nostra infanzia, adolescenza.. e chissà cos altro..

  8. 48
    elisa -

    Siamo noi gli artefici del nostro destino. Aspettare la manna dal cielo o qualcuno che ci risolva il problema è da escludere. Per la prima lettera, carissima anonima visto che non ti firmi, vivere in una famiglia difficile è degradante, si spera di avere del meglio prima o poi, questo ci fa andare avanti, è difficile si stringono i denti ci si attiene alle regole dettate dai genitori.Ora è il momento di vivere la tua vita ma come fare chiedi, senza amici, senza soldi solo con la solitudine.evi decidere di cambiare la tua vita; andare all’Università è una possibilità per farsi una carriera, ma ate piace quello che studi o hai paura che non piacerai alla famiglia se non lo fai? Trova un lavoro manuale che non ti richieda di parlare in pubblico, mica tutti sono capaci di farlo, cmq rassicurati. Questa è una soluzione che mi sento di darti, cioè se ti rendi indipendente o vai a vivere da sola che ti potrano fare i tuoi familiari? Nulla! Ammireranno la tua forza d’animo e l’idea di renderti indipendente. Prova! oppure finisci gli studi, sei sempre tu che decidi altrimenti lasci che siano gli altri a decidere per te.Con affetto ti saluto e ti comprendo, anchio ho alle spalle una famiglia difficile e non sono qui a compatirti, è diverso. Devi volere bene a te stessa e reagire, nessuno ti può aiutare se non lo fai prima tu, nemmeno il più altruista degli amici.Ciao

  9. 49
    Giovanni -

    Ciao, dopo aver letto la tua stesura, posso
    consigliarti sjolo di trovarti un amico o piu’ amici. In
    sostanza devi rafforzarti personalmente.
    Cio’ ti rimarra’ non facile vista la grave dif=
    ficolta’ che hai nel rapportarti con le persone.
    Purtroppo la tua sfida e’ questa rafforzarti
    con molti amici e dimostrare a te stessa e poi
    a tuo p. e a tua madre (complice) che puoi
    godere della tua autonomia affettiva e personale.
    Ti dico di stare in famiglia il meno possibile e
    di trovarti una tua possibile autonomia. Per adesso
    to’ saluto e aspetto una tua risposta. G.

  10. 50
    flavia -

    I seguenti reati, oltre ad essere causa di ansia e depressione, sono reati penali, ovvero passibili di regolare denuncia alla polizia e punibili per legge: percosse, offese,minacce, maltrattamenti, ricatti, aggressioni verbali, privare di assegni di mantenimento, privare del sonno, attaccare l’autostima, rimproveri continui. Fatti aiutare, da soli non se ne esce: vai dal tuo medico di base e fatti prescrivere un ciclo di 8 sedute di psicoterapia da fare in un centro convenzionato; se ti rendi conto che non riesci a studiare, lascia perdere l’università e vai a lavorare, qualsiasi lavoro, anche del volontariato, ma devi uscire di casa. I padri troppo preoccupati della illibatezza delle loro figlie femmine, sono padri incestuosi (ovvero, che se anche non lo fanno, a letto con le loro figlie, ci vorrebbero andare loro). Tu e tuo fratello dovreste emigrare in un altro continente, fatelo finché siete giovani. Tuo padre potrebbe campare fino a 100 anni, non cambierà mai anzi sarà sempre peggio… Se tuo padre picchia tuo fratello, lui deve andare al pronto soccorso (ospedale) a farsi medicare e sporgere denuncia. Poi alla polizia. Purtroppo é l’unico modo. Questi individui, oltre ad essere dei delinquenti, sono convinti di essere onnipotenti, sono profondamente malati, non ci sono giustifiche per quello che vi fa. Tuo padre ti sta privando della libertà, si chiama “sequestro di persona”… Scommetto che é anche molto ma molto avaro; tuo padre sta già all’inferno e l’inferno che ha dentro lo crea all’esterno. Chi pecora si fa, il lupo se la mangia. Chiama il centro antiviolenza : 1522 oppure vai al consultorio delle Asl. Devi parlarne con qualcuno.
    Fatevi aiutare. Ci sono le case famiglia per donne nella tua situazione. Purtroppo, parlo per esperienza…

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