ciao Luna, ciao :))) le tue parole giungono in un momento particolare. Ho incontrato mia madre, dopo anni. Una maschera di disprezzo totale.Deviava schifata, ma io mi sono messa davanti a lei:dopotutto, mi ha rubato fratelli,padre,parenti e infine è riuscita a depredarmi di figli e nipotini,in combutta col mio exmarito violentatore della mia anima e del mio corpo.Come lui e con lui, ha usato calunnia, ricatti, attacchi legali e sociali riuscendo a depredare me di tutti gli affetti più cari e mio padre di tutto il patrimonio, e ne ha fatto sparire l’eredità manovrando tutti come burattini e poi accusando me per la devastazione causata da lei.Lì,in mezzo alla strada,mi sibila: ‘Spostati o chiamo i carabinieri’.
Non ho più paura di lei: che altro mi può togliere? ‘Chiamali’ la sfido calma ‘che mi fai un piacere’
I suoi occhi vacillano verdastri e acquosi in un afflato di consapevolezza terrificante del male compiuto,risvegliata dalle mie parole di sfida, ma lei subito la scaccia dalla sua coscienza con un immediato attacco nella sua solita tecnica: insulti e maledizioni. La ascolto senza sentire, come un tempo, il mio cuore spaccarsi in lancinanti crepacci: traversato il deserto e l’inferno, ho consumato tutto il dolore; il mio cuore non modifica più il battito, lo stomaco non si contorce più e non soffoca più la gola in una morsa di nausea gelata,la mente non annaspa più nel terrore di riconoscermi ‘mostro’. Le sue parole risuonano come un’eco impazzita, sbattuta senza fine dalle pareti di una caverna buia che non è più la mia caverna di sgomento, ma la SUA voragine nera priva di senso: ‘Imbrogliona’ ripete sbavando fili bianchi ai lati delle labbra contratte:’Imbrogliona, allontanati, vattene, nessuno ti vuole’ ha un ghigno vittorioso.Io sento la mia voce tranquilla: ‘Imbrogliona?qual’è l’imbroglio?’
‘Imbrogliona, sì,tu volevi essere quel che volevi… pretendevi che ti capissimo e adesso nessuno ti vuole…Stai lontana da me:vivo una vita onesta, io’ rughe dur
dure come cuoio esprimono superbo disprezzo al mio compagno (che le ho appena presentato),l’Uomo speciale che da tre anni mi dimostra,ogni giorno, che vale la pena credere nei sogni.
‘E tu fai quello che vuole chi?’
‘Cooosa? osi paragonarti con me? Vattene, imbrogliona, i tuoi fratelli sono tutti in difficoltà…’
‘Se il patrimonio è stato sperperato non è colpa mia: avete fatto tutto voi’
Furiosa, non può controbattere e torna alla tattica con cui è riuscita a depredarmi di figli e nipotini:la smorfia di disprezzo tenta di trasformarsi in sorriso di comprensiva complicità al mio compagno attonito;ne esce un ghigno insinuante sospetto,preveggenza maligna:’Vedrà, vedrà, se ne accorgerà…’
Che pena, quelle rughe cattive, rughe diverse da tutti i miei sogni di tenerezza per rughe da amare, più dolci e preziose della vellutata carnagione della mia mamma giovane.
Mi scosto, lei si allontana, fugge ripetendo al mio compagno la sua maligna profezia:’Se ne accorgerà, vedrà…’
Ma io in quelle labbra rivedo il sorriso che amavo in modo struggente da bambina:so che sono pronta ad amarlo ancora,se lei uscirà dal suo odio.
Intanto amo gli altri,specie quelli che hanno sofferto come me:in un aiuto vicendevole proseguo il cammino che mi porterà – lo spero, perché non dovrei?- dove non sarà più possibile mentire e calunniare,oltre una soglia dove ritroverò i miei figli ora ingannati ed i miei nipotini che -qui- non mi riconoscono nemmeno.
Fl53 carissima, ho letto di cuore il tuo racconto così intenso, violento, l’ho visto e ti abbraccio forte.
E, se mi permetti, stringo idealmente la mano anche al tuo compagno 🙂 Salve, Luna, piacere 😉 🙂
L’altro giorno rileggevo il libro sulle molestie morali e c’era scritto, in sintesi, che il “narcisista perverso”, cioè chi usa delle modalità di questo tipo per difendersi (ha cioè dei meccanismi di difesa interiori distorti) attraverso l’offesa, la violenza, non vede gli altri, non li “sente”, nelle loro emozioni, nelle loro verità, perché “cosifica” le persone.
Ecco perché, a chi sente, ha sempre avuto e ha ancora la possibilità di sentire, (anzi, spesso, pure quando si sente bloccato in realtà è perché sente troppo, non troppo poco) questo blocco di “cosificazione” del circostante sembra ancora più assurdo, impossibile…
Tua madre forse un giorno davvero potrà guarire, se lo vorrà, e allora so che tu l’accoglierai. Ma per ora non puoi che fare questo, proteggerti da lei. dal suo cosificare le persone.
Non essendo cieca di fronte ai suoi errori, le sue dinamiche, proteggendoti ma vivendo piuttosto che odiare, e sapendo quel che sai, tu sei libera, Fl53.
Un bacio grande.
ciao a tutti…
un anno fa ho conosciuto un ragazzo che ha avuto piu o meno gli stessi problemi. Un padre padrone che lo rempiva di botte da piccolo.
Il mio ragazzo quando era piccolo era molto vivace e da quando il padre lo porto’ da un psicologo é cambiato moltissimo e diventato taciturno e non dice mai quello che pensa veramente. E in piu mente perché ha paura di perdermi. Attualmente siamo in crisi perché lui mi promette di cambiare e di uscire fuori da questo trauma ma fino ad ora non é mai riuscito… non so piu’ cosa fare adesso ha 26 anni ed ha ancora paura di suo padre datemi dei consigli. Io lo amo veramente ma mi é difficile accettare la sua situazione dato che mi mente sempre e perché non parla mai con i componenti della mia famglia… un ringraziamento a tutti…
quando ho letto la tua lettera mi è sembrato di leggere la mia vita….purtroppo non vedo niente di nuovo, solo tanto egoismo e meschenità da parte di un padre senza nessun scrupolo, lo stesso vale per me….che fare ci chiedi? devi andar via, devi staccartene prima che puoi, la vita è tua non sua, non ha nessun diritto su di voi, nessuno, devi stringere i denti e lottare, è difficilissimo, ma meglio lottare e magari perdere piuttosto che non lottare e morire….quello che posso dirti è che la tua vita sarà meravigliosa, e questo lo sò perchè persone che hanno sofferto come noi e che la sofferenza è in seno alla famiglia sono persone che diventeranno talmente forti e compassionevoli da essere dei treni, e un valido sostegno per gli altri, ti auguro in in bocca al lupo per la tua giusta libertà…un abbraccio sincero….
Anna, che dire? è il tipico meccanismo-trappola che si sta avviando: tutta la violenza subìta, il dolore provato, la necessità di sopravvivere hanno abituato il tuo ragazzo a comportamenti che formano una trappola per imprigionarti, per usarti poi come appoggio, come fonte di energia, come sostegno, come puntaspilli cui appuntare tutte le colpe di qualunque cosa. Un elemento fondamentale della trappola è anche un altro: il tuo amore, così come la paura della solitudine. Per questo amore, fatto di pazienza sbagliata, di comprensione sproporzionata, ma anche di insicurezza di sé e di paura di esser sole e di cambiare rimettendosi in gioco, moltissime donne hanno vissuto vite infernali. Forse, un aiuto potrebbe essere utile a te, sia per capire come mai sei stata attratta da un tipo così, sia per trovare comportamenti adatti a gestire le cose. Barbara dice cose importanti e sono d’accordo.La violenza del padre ha scavato buchi dentro al figlio; lui pencola tra odiare suo padre e amarlo, tra imitarlo e essere diverso, senza sapere come. Un giorno deciderà se stesso: ma più mente e più si sposta verso la decisione peggiore, cioè quella di salvarsi dalla violenza diventando anche lui violento: la violenza può anche essere psicologica ed arrivare comunque a distruggere, persino ad uccidere. Ti auguro di non essere accanto a lui, quel giorno: ti ritroversi rigirato contro tutto quel che hai fatto, ed anche le persone che ami, figli compresi. E soffrirebbe molto anche tutta la tua famiglia… con cui pare comincino già ad esserci problemi di relazione.
Penso che i comportamenti che lui sta abituandosi a tenere siano pericolosi:o sei irremovibile nel non accettarli, o lo lasci.Se ti allontani ora, soffrirai un millesimo di quello che soffresti domani. E forse, anche lui: il tuo rifiuto dei suoi comportamenti gli dimostrerebbe che sono fallimentari e potrebbe servirgli per NON diventare come suo padre.. ma questo sarà un problema suo, se tu sarai altrove. In bocca al lupo
grazie ragazzi per il vostro aiuto, ne ho prorpio bisogno in questo momento. Lo sapete e la cosa piu’ peggiore che puo capitare avere un padre che davanti alle persone é simpatico con tutti e di dietro vuole massacrare la sua familgia suo figlio. Io mi sono innamorata del mio ragazzo perché é un ragazzo sensibile educato gentile non come i ragazzi moderni che pensono solo ad una cosa. Lui mi ama veramente é lo noto per come ci si brillano gli occhi quando mi guarda. La cosa piu’ brutta e che so che mi ama veramente ma il suo problema e la paura che ha dentro. Ho provato a fargli domande sul suo passato e l’unica cosa che mi dice e solo che i compagni a scuola lo tratavano male perché lui si chiudeva sempre in se stesso e aveva paura di parlare. Quindi la colpa piu’ grande la do al padre quante parolaccie gli dice anche se sono li vicino al loro quante parole ma quante che mi fanno male al cuore ma il mio ragazzo non reaggisce non dice mai papà ora basta!!! Lui ammette che suo padre non é come dico io allora perché tutte queste mensogne queste paure addrittura ha paura di camminare in pubblico, ha paura di mettersi in gioco. E poi ragazzi non vi ho detto anche che ha comprato una casa con il padre praticamente il vero propietario é il padre ma il mio ragazzo gli ha dato il 50%. Vi sembra giusto??? questo che cosa é allora??? A casa deve pagare lui se si rompe l’aspirapolvere, il fono dei capelli… ma dove viviamo??? Lo amo troppo ed ogni tanto mi rimpiango adosso tutto l’amore che provo per lui. Come ho gia fatto capire lui non era cosi lo é diventato… Voglio che cambia lo so che difficile che qualcuno puo cambiare il suo carattere l’unica cosa che voglio che parla con me dei suoi problemi che parla con i miei genitori che si prende la responsabilità di essere un uomo… Non so che fare nella mia mente solo un gran punto di domanda!!!!!!!! Grazie…
Anna … quello che dici non fa altro che confermare quanto ti ho già scritto. In trappola ci siete in due: il tuo ragazzo e tu.
Legati al padre, anche economicamente. Bloccati con la casa mezzo-mezzo. Siete in ostaggio. Tipico: questo genere di violenti accompagna sempre le azioni e le parole con manovre economiche. No, non è giusto quello che accade: ma che fai? siccome non è giusto continui a rimanere in ostaggio di un suocero che vi rovinerà la vita?
“Voglio che cambia …difficile che qualcuno puo cambiare il suo carattere l’unica cosa che voglio che parla con me … con i miei genitori che si prende la responsabilità di essere un uomo” Cambiare il carattere? io penso che qui si tratta di guarire dalle ferite di una vita: serve uno specialista, e non basta l’innamorata. Nemmeno i medici, e tantomeno gli psicanalisti (e qui penso serva uno psicanalista, per ‘liberare’ l’infanzia) curano le persone cui vogliono bene, ci vuoi riuscire tu? per di più mentre il padre continua a ferirlo e per di più a ferire anche te? vuoi che arrivi a ferire anche i tuoi genitori? se continui così, rimarrete in trappola: il tuo ragazzo, tu e anche i tuoi genitori, se li tiri dentro: soffriranno. A te la scelta: o continui questo tira molla, o ti allontani e aspetti che il tuo ragazzo si decida. Il suo cambiamento (dici che prima non era così) è il suo modo inconsapevole di tirarti dentro ad una ‘casa’ dove si vive secondo regole folli: lui deve riconoscere che è folle, deve rifiutarla, deve liberarsi. Se non lo fa, e tu entri nella trappola (ci sei già dentro, con tutto questo amore usato male), la prospettiva è una vita in trappola. Non si tratta di cambiare il carattere, ma di usare il carattere per liberarsi e guarire. E bisogna rifiutare il ricatto economico: per amore e per la libertà si deve sempre rinunciare a qualcosa. Rinunci a qualcosa e ci guadagni la vita. In questo caso, poi, va anche bene: l’intestazione al 50% gli servirà un domani, è già qualcosa. In bocca al lupo.
ciao mi chiamo matteo, ed ho una mia amica che ha una situazione familiare simile….. magari potresti provare rivolgerti ad un giudice probabilmente verrebbe incriminato per qualche reato e tu potresti essere una volta per tutte libera… ad esempio puoi denunciarlo per sfruttamento…. o molestie… è semplice basta andare in una caserma di polizia e denunciare un fatto accaduto recentemente… è la soluzione più civile… altrimenti prendi una pistola e lo uccidi…. scegli quello che secondo te ti crea meno problemi… ciao…
aiutatemi….mio padre 78 anni è stato sempre arrogante e prepotente, ma ora non si può più tollerare. Mia madre è morta da tempo e lui vive con una donna molto brava, ma lei non ce la fa più a tare con lui. Cosa posso fare…..grazie
ciao Luna, ciao :))) le tue parole giungono in un momento particolare. Ho incontrato mia madre, dopo anni. Una maschera di disprezzo totale.Deviava schifata, ma io mi sono messa davanti a lei:dopotutto, mi ha rubato fratelli,padre,parenti e infine è riuscita a depredarmi di figli e nipotini,in combutta col mio exmarito violentatore della mia anima e del mio corpo.Come lui e con lui, ha usato calunnia, ricatti, attacchi legali e sociali riuscendo a depredare me di tutti gli affetti più cari e mio padre di tutto il patrimonio, e ne ha fatto sparire l’eredità manovrando tutti come burattini e poi accusando me per la devastazione causata da lei.Lì,in mezzo alla strada,mi sibila: ‘Spostati o chiamo i carabinieri’.
Non ho più paura di lei: che altro mi può togliere? ‘Chiamali’ la sfido calma ‘che mi fai un piacere’
I suoi occhi vacillano verdastri e acquosi in un afflato di consapevolezza terrificante del male compiuto,risvegliata dalle mie parole di sfida, ma lei subito la scaccia dalla sua coscienza con un immediato attacco nella sua solita tecnica: insulti e maledizioni. La ascolto senza sentire, come un tempo, il mio cuore spaccarsi in lancinanti crepacci: traversato il deserto e l’inferno, ho consumato tutto il dolore; il mio cuore non modifica più il battito, lo stomaco non si contorce più e non soffoca più la gola in una morsa di nausea gelata,la mente non annaspa più nel terrore di riconoscermi ‘mostro’. Le sue parole risuonano come un’eco impazzita, sbattuta senza fine dalle pareti di una caverna buia che non è più la mia caverna di sgomento, ma la SUA voragine nera priva di senso: ‘Imbrogliona’ ripete sbavando fili bianchi ai lati delle labbra contratte:’Imbrogliona, allontanati, vattene, nessuno ti vuole’ ha un ghigno vittorioso.Io sento la mia voce tranquilla: ‘Imbrogliona?qual’è l’imbroglio?’
‘Imbrogliona, sì,tu volevi essere quel che volevi… pretendevi che ti capissimo e adesso nessuno ti vuole…Stai lontana da me:vivo una vita onesta, io’ rughe dur
dure come cuoio esprimono superbo disprezzo al mio compagno (che le ho appena presentato),l’Uomo speciale che da tre anni mi dimostra,ogni giorno, che vale la pena credere nei sogni.
‘E tu fai quello che vuole chi?’
‘Cooosa? osi paragonarti con me? Vattene, imbrogliona, i tuoi fratelli sono tutti in difficoltà…’
‘Se il patrimonio è stato sperperato non è colpa mia: avete fatto tutto voi’
Furiosa, non può controbattere e torna alla tattica con cui è riuscita a depredarmi di figli e nipotini:la smorfia di disprezzo tenta di trasformarsi in sorriso di comprensiva complicità al mio compagno attonito;ne esce un ghigno insinuante sospetto,preveggenza maligna:’Vedrà, vedrà, se ne accorgerà…’
Che pena, quelle rughe cattive, rughe diverse da tutti i miei sogni di tenerezza per rughe da amare, più dolci e preziose della vellutata carnagione della mia mamma giovane.
Mi scosto, lei si allontana, fugge ripetendo al mio compagno la sua maligna profezia:’Se ne accorgerà, vedrà…’
Ma io in quelle labbra rivedo il sorriso che amavo in modo struggente da bambina:so che sono pronta ad amarlo ancora,se lei uscirà dal suo odio.
Intanto amo gli altri,specie quelli che hanno sofferto come me:in un aiuto vicendevole proseguo il cammino che mi porterà – lo spero, perché non dovrei?- dove non sarà più possibile mentire e calunniare,oltre una soglia dove ritroverò i miei figli ora ingannati ed i miei nipotini che -qui- non mi riconoscono nemmeno.
Fl53 carissima, ho letto di cuore il tuo racconto così intenso, violento, l’ho visto e ti abbraccio forte.
E, se mi permetti, stringo idealmente la mano anche al tuo compagno 🙂 Salve, Luna, piacere 😉 🙂
L’altro giorno rileggevo il libro sulle molestie morali e c’era scritto, in sintesi, che il “narcisista perverso”, cioè chi usa delle modalità di questo tipo per difendersi (ha cioè dei meccanismi di difesa interiori distorti) attraverso l’offesa, la violenza, non vede gli altri, non li “sente”, nelle loro emozioni, nelle loro verità, perché “cosifica” le persone.
Ecco perché, a chi sente, ha sempre avuto e ha ancora la possibilità di sentire, (anzi, spesso, pure quando si sente bloccato in realtà è perché sente troppo, non troppo poco) questo blocco di “cosificazione” del circostante sembra ancora più assurdo, impossibile…
Tua madre forse un giorno davvero potrà guarire, se lo vorrà, e allora so che tu l’accoglierai. Ma per ora non puoi che fare questo, proteggerti da lei. dal suo cosificare le persone.
Non essendo cieca di fronte ai suoi errori, le sue dinamiche, proteggendoti ma vivendo piuttosto che odiare, e sapendo quel che sai, tu sei libera, Fl53.
Un bacio grande.
ciao a tutti…
un anno fa ho conosciuto un ragazzo che ha avuto piu o meno gli stessi problemi. Un padre padrone che lo rempiva di botte da piccolo.
Il mio ragazzo quando era piccolo era molto vivace e da quando il padre lo porto’ da un psicologo é cambiato moltissimo e diventato taciturno e non dice mai quello che pensa veramente. E in piu mente perché ha paura di perdermi. Attualmente siamo in crisi perché lui mi promette di cambiare e di uscire fuori da questo trauma ma fino ad ora non é mai riuscito… non so piu’ cosa fare adesso ha 26 anni ed ha ancora paura di suo padre datemi dei consigli. Io lo amo veramente ma mi é difficile accettare la sua situazione dato che mi mente sempre e perché non parla mai con i componenti della mia famglia… un ringraziamento a tutti…
quando ho letto la tua lettera mi è sembrato di leggere la mia vita….purtroppo non vedo niente di nuovo, solo tanto egoismo e meschenità da parte di un padre senza nessun scrupolo, lo stesso vale per me….che fare ci chiedi? devi andar via, devi staccartene prima che puoi, la vita è tua non sua, non ha nessun diritto su di voi, nessuno, devi stringere i denti e lottare, è difficilissimo, ma meglio lottare e magari perdere piuttosto che non lottare e morire….quello che posso dirti è che la tua vita sarà meravigliosa, e questo lo sò perchè persone che hanno sofferto come noi e che la sofferenza è in seno alla famiglia sono persone che diventeranno talmente forti e compassionevoli da essere dei treni, e un valido sostegno per gli altri, ti auguro in in bocca al lupo per la tua giusta libertà…un abbraccio sincero….
Anna, che dire? è il tipico meccanismo-trappola che si sta avviando: tutta la violenza subìta, il dolore provato, la necessità di sopravvivere hanno abituato il tuo ragazzo a comportamenti che formano una trappola per imprigionarti, per usarti poi come appoggio, come fonte di energia, come sostegno, come puntaspilli cui appuntare tutte le colpe di qualunque cosa. Un elemento fondamentale della trappola è anche un altro: il tuo amore, così come la paura della solitudine. Per questo amore, fatto di pazienza sbagliata, di comprensione sproporzionata, ma anche di insicurezza di sé e di paura di esser sole e di cambiare rimettendosi in gioco, moltissime donne hanno vissuto vite infernali. Forse, un aiuto potrebbe essere utile a te, sia per capire come mai sei stata attratta da un tipo così, sia per trovare comportamenti adatti a gestire le cose. Barbara dice cose importanti e sono d’accordo.La violenza del padre ha scavato buchi dentro al figlio; lui pencola tra odiare suo padre e amarlo, tra imitarlo e essere diverso, senza sapere come. Un giorno deciderà se stesso: ma più mente e più si sposta verso la decisione peggiore, cioè quella di salvarsi dalla violenza diventando anche lui violento: la violenza può anche essere psicologica ed arrivare comunque a distruggere, persino ad uccidere. Ti auguro di non essere accanto a lui, quel giorno: ti ritroversi rigirato contro tutto quel che hai fatto, ed anche le persone che ami, figli compresi. E soffrirebbe molto anche tutta la tua famiglia… con cui pare comincino già ad esserci problemi di relazione.
Penso che i comportamenti che lui sta abituandosi a tenere siano pericolosi:o sei irremovibile nel non accettarli, o lo lasci.Se ti allontani ora, soffrirai un millesimo di quello che soffresti domani. E forse, anche lui: il tuo rifiuto dei suoi comportamenti gli dimostrerebbe che sono fallimentari e potrebbe servirgli per NON diventare come suo padre.. ma questo sarà un problema suo, se tu sarai altrove. In bocca al lupo
grazie ragazzi per il vostro aiuto, ne ho prorpio bisogno in questo momento. Lo sapete e la cosa piu’ peggiore che puo capitare avere un padre che davanti alle persone é simpatico con tutti e di dietro vuole massacrare la sua familgia suo figlio. Io mi sono innamorata del mio ragazzo perché é un ragazzo sensibile educato gentile non come i ragazzi moderni che pensono solo ad una cosa. Lui mi ama veramente é lo noto per come ci si brillano gli occhi quando mi guarda. La cosa piu’ brutta e che so che mi ama veramente ma il suo problema e la paura che ha dentro. Ho provato a fargli domande sul suo passato e l’unica cosa che mi dice e solo che i compagni a scuola lo tratavano male perché lui si chiudeva sempre in se stesso e aveva paura di parlare. Quindi la colpa piu’ grande la do al padre quante parolaccie gli dice anche se sono li vicino al loro quante parole ma quante che mi fanno male al cuore ma il mio ragazzo non reaggisce non dice mai papà ora basta!!! Lui ammette che suo padre non é come dico io allora perché tutte queste mensogne queste paure addrittura ha paura di camminare in pubblico, ha paura di mettersi in gioco. E poi ragazzi non vi ho detto anche che ha comprato una casa con il padre praticamente il vero propietario é il padre ma il mio ragazzo gli ha dato il 50%. Vi sembra giusto??? questo che cosa é allora??? A casa deve pagare lui se si rompe l’aspirapolvere, il fono dei capelli… ma dove viviamo??? Lo amo troppo ed ogni tanto mi rimpiango adosso tutto l’amore che provo per lui. Come ho gia fatto capire lui non era cosi lo é diventato… Voglio che cambia lo so che difficile che qualcuno puo cambiare il suo carattere l’unica cosa che voglio che parla con me dei suoi problemi che parla con i miei genitori che si prende la responsabilità di essere un uomo… Non so che fare nella mia mente solo un gran punto di domanda!!!!!!!! Grazie…
Anna … quello che dici non fa altro che confermare quanto ti ho già scritto. In trappola ci siete in due: il tuo ragazzo e tu.
Legati al padre, anche economicamente. Bloccati con la casa mezzo-mezzo. Siete in ostaggio. Tipico: questo genere di violenti accompagna sempre le azioni e le parole con manovre economiche. No, non è giusto quello che accade: ma che fai? siccome non è giusto continui a rimanere in ostaggio di un suocero che vi rovinerà la vita?
“Voglio che cambia …difficile che qualcuno puo cambiare il suo carattere l’unica cosa che voglio che parla con me … con i miei genitori che si prende la responsabilità di essere un uomo” Cambiare il carattere? io penso che qui si tratta di guarire dalle ferite di una vita: serve uno specialista, e non basta l’innamorata. Nemmeno i medici, e tantomeno gli psicanalisti (e qui penso serva uno psicanalista, per ‘liberare’ l’infanzia) curano le persone cui vogliono bene, ci vuoi riuscire tu? per di più mentre il padre continua a ferirlo e per di più a ferire anche te? vuoi che arrivi a ferire anche i tuoi genitori? se continui così, rimarrete in trappola: il tuo ragazzo, tu e anche i tuoi genitori, se li tiri dentro: soffriranno. A te la scelta: o continui questo tira molla, o ti allontani e aspetti che il tuo ragazzo si decida. Il suo cambiamento (dici che prima non era così) è il suo modo inconsapevole di tirarti dentro ad una ‘casa’ dove si vive secondo regole folli: lui deve riconoscere che è folle, deve rifiutarla, deve liberarsi. Se non lo fa, e tu entri nella trappola (ci sei già dentro, con tutto questo amore usato male), la prospettiva è una vita in trappola. Non si tratta di cambiare il carattere, ma di usare il carattere per liberarsi e guarire. E bisogna rifiutare il ricatto economico: per amore e per la libertà si deve sempre rinunciare a qualcosa. Rinunci a qualcosa e ci guadagni la vita. In questo caso, poi, va anche bene: l’intestazione al 50% gli servirà un domani, è già qualcosa. In bocca al lupo.
ciao mi chiamo matteo, ed ho una mia amica che ha una situazione familiare simile….. magari potresti provare rivolgerti ad un giudice probabilmente verrebbe incriminato per qualche reato e tu potresti essere una volta per tutte libera… ad esempio puoi denunciarlo per sfruttamento…. o molestie… è semplice basta andare in una caserma di polizia e denunciare un fatto accaduto recentemente… è la soluzione più civile… altrimenti prendi una pistola e lo uccidi…. scegli quello che secondo te ti crea meno problemi… ciao…
aiutatemi….mio padre 78 anni è stato sempre arrogante e prepotente, ma ora non si può più tollerare. Mia madre è morta da tempo e lui vive con una donna molto brava, ma lei non ce la fa più a tare con lui. Cosa posso fare…..grazie