Vivo in una situazione molto simile alla tua. Spesso mi rendo conto che la cosa peggiore di questa situazione non è la situazione in sé, ma l’essere soli.
Mi piacerebbe avere qualcuno con cui confrontarmi, qualcuno che possa capire; purtroppo,le poche volte che provo ad aprirmi con qualcuno, ricevo solo commenti scontati, e mi rendo conto che nessuno potrà mai aiutarmi.
Cara Sissi anche se.e passato qualche mese dalla tua lettera voglio dirti che ti capiwco benissimo io ho 16 anni e la mia storia e piu tragica della tua se vuoi leggerla eccola http://www.letterealdirettore.it/voglio-essere-libera-prigione-padre-cattivo/ quante volte ho desiderato avere.un altro padre.. odioio padre c tt il male ke.mi ha fatto.. nn so cosa sia la liberta nn so cosa sia uscire.con un amica non lo mai fatto.. almeno tu due volte al mese
esci cn gli amici io neanche quello figurati! come te anche.io ho deaiderato la sua.morte tante volte.. Solo cosi saro felice.non dovrei dirlo ma e la verita.. odio dal profondo del mio cuore mio padre lo odio.. spero che mi rispondi vorrei parlare.un po con te abbiamo troppe cose.in comune .. Mi farebbe piacere parlare cn te se ti va 🙂
Non lasciamoci fuorviare da questi messaggi, una figlia che vuole il padre morto forse esagera un pochino. Se imparasse ad ubbidire, di più (es il profilo su facebook non avrebbe dovuto riattivarlo senza chiedere prima il permesso al proprio genitore, sapendo che questo lo avrebbe fatto arrabbiare), probabilmente non sarebbe così severo. In seconda battuta le campane vanno sempre sentite entrambi o si rischia di generare solo ingiustizia. Oggi i bambini non sanno più cosa sia la disciplina e questo proprio grazie a questo mondo effeminato. Non più tardi di una settimana fa, un bambino di 9 anni ha chiamato le forze dell’ordine in quanto la madre esasperata le mollato uno schiaffo. Premesso che a mio parere è certamente meglio uno sculaccione visto che sicuramente risulterebbe meno pericoloso, ma provate ad immaginare quanti genitori oggi sarebbero in galera, se li giudicassimo con lo stesso metro di oggi. Danni sociali, a ben vedere, ne fanno più quei genitori moderni che quelli più severi mancando di responsabilità e di amor proprio. Mentre sappiamo benissimo che questa “gavetta”, sculaccioni compresi, ci hanno fatto bene, in quanto ci hanno insegnato il valore della vita, quella vita che oggi si fa presto a gettare, in quanto essa stessa non ha più alcun valore. Una selezione naturale avviene in ogni civiltà, ma il consiglio che posso dare a questa signorina è quello di ubbidire fintanto che non ha raggiunto la maggiore età (a 17 pretendono di essere servite e riverite, e non mancano mai i paragoni con le amichette), poi trovarsi un posto fuori casa. Nulla di male poi che sia l’UOMO a fissare queste regole, anzi dovrebbe essere stato sempre così considerato che è quello “mentalmente” più stabile e più disciplinato, ma sappiamo bene che grazie a questa femminilizzazione della società, ora così, più non è. D’altro canto non dico nulla di nuovo se per la per la nostra società la parola d’ordine è: “diritti” piuttosto che “doveri”. Per il telefono azzurro le dico come fare, vada sul motore di ricerca http://www.google.it e digiti “telefono azzurro”, almeno questa fatica è capace di farla? Tanto decadenza per decadenza si accorgerà a proprie spese a cosa porteranno i suoi capricci.
Comunque, dopo che ha pubblicato il suo racconto, vedrà si faranno in “quattro” per allontanarla da quella casa, e forse metteranno in galera suo padre, dal momento che non sarebbe nemmeno il primo in questa società decadente. Un segno tangibile di ringraziamento, come si suol dire…
Cara Sissi88, nel leggere la tua storia mi sono rivista in molti, se non tutti, degli aspetti da te raccontati…la cosa sconvolgente è che abbiamo avuto persino gli stessi pensieri di morte verso il nostro genitore…Anch’io come te ho terra bruciata intorno, ho solo un’amica che non capisco come ancora non sia stancata di me e della mia situazione familiare…ho avuto anche un “ragazzo” con il quale però è finita da poco, una storia fatta di tira e molla, anche per colpa della non accettazione di lui da aprte di mio padre…ed ora eccomi qui..ad essere triste e depressa, ormai senza speranze di alcun futuro, sono ancora all’università, un percorso che dura da più di 10 anni e che sembra non avere fine…posso capire ESATTAMENTE quel che provi…sei ancora giovane, ti prego non fare il mio stesso errore, non rimanere in quella casa, in quell’ambiente…vuoi continuare l’università? Vai altrove! Le risorse fisiche ed economiche arriveranno stanne certa…ti ripeto e ti prego non commettere il mio stesso errore!!! Un abbraccio.
È bellissimo vedere che le persone ti ricompensano ignorandoti Andriun. È questo che merita chi giudica e semina il marcio. Ora scusami, continuo anche io in questa bellissima opera del continuare ad ignorarti 🙂 è fantastico vedere il tuo impegno da provocatore soffocare sotto tonnellate di commenti Umani altrui, ricchi di solidarietà e di emozioni. 🙂 leggi e sforzati di rispondere per attirare l’attenzione 🙂 eh eh eh dai su mettiti d’impegno forse riuscirai a beccare il commento diretto di qualche altro utente mosso dalla buona fede… ah ah ah fratelli, sorelle un consiglio spassionato dal cuore: non replicate alle provocazioni di Andriun ah ah ti auguro caro Andriun qualcosa che non hai mai visto:
Felicità, amore, gioia e positività 🙂 buona ricerca interiore caro…
Vede Cristian, sono felice per lei che si diverte con poco. La positività non mi manca e non mi è mai mancata; ma nemmeno l’amore come la gioia e guarda a caso visto che mi trovo ad essere felice per lei, nemmeno la felicità.
Cristian rida pure che la mamma ha fatto i gnocchi! La felicità di essere se stessi e di essere amato da 2 donne vere per quello che sono, lei se la può scordare. Certo le cose non vanno sempre per il verso giusto, dal momento che oltre che fisiologico è anche dovuto alla presenza di personaggi come lei che alimentano la decadenza lamentandosi della disciplina ricevuta. Con questo non dico che i genitori siano tutti perfetti: se non lo sa i genitori sono persone e quindi soggetti ad errori come tutti. Non è nemmeno detto che degli errori di cui si rendono responsabili siano del tutto coscienti e/o in buona fede, ma da qua a criticare il sistema della disciplina famigliare per qualche risultato non propriamente perfetto, come nel suo caso o di quelli come lei, capaci solo di lamentarsi, ce ne vuole. Si ricordi pure come ho riportato nel mio libretto che nessuno è esente da traumi nemmeno colui che ha avuto una vita agiata. Però se vediamo la società odierna governata da donne e sostenuta da effeminati come lei, si può tranquillamente affermare: “che si stava meglio quando si stava peggio!”. Inoltre, la disciplina anche se severa era presente come costante educativa già nei tempi antichi, anche nella maggiore età, ma nonostante ciò non ha mai impedito a personaggi della storia di essere dei geni, come invece affermerebbero certe ricerche scientifiche moderne; ovviamente pilotate. Questo per dire che non sta nella disciplina il problema di affermarsi o meno nella società, ma nella debolezza personale di chi la subisce, che come nel suo caso rappresenta solo un semplice alibi per giustificare il proprio fallimento personale. La saluto.
Sono ciò che so. 🙂 detto questo mi auguro che Lei abbia la facoltà e la possibilità di trovare la Sua luce interiore. Realizzarsi nella vita 🙂
è una finalità soggettiva, determinata dal desiderio del proprio Se. 🙂 le posso dire una cosa? Nel mio caso la violenza è servita per liberarmi dalla debolezza emotiva, per costruire il mio vero Sono Spirituale che mi sta portando grandi soddisfazioni interiormente e lavorativamente parlando. Però vorrei darle un consiglio anzi due… Non tutte le persone omosessuali sono effeminate ah ah ah prima illuminazione, seconda illuminazione: non è materia sua giudicare una consapevolezza, è materia dell’ Infinito Giudicante poiché siamo frutto ed espressione di quest’ultimo. 🙂 che la pace interiore sia con te Andriun e che tu possa trovare la gioia di capire il prossimo è di sorridere a prescindere dalla differenza di colori, sesso e corrente di pensiero.
Vivo in una situazione molto simile alla tua. Spesso mi rendo conto che la cosa peggiore di questa situazione non è la situazione in sé, ma l’essere soli.
Mi piacerebbe avere qualcuno con cui confrontarmi, qualcuno che possa capire; purtroppo,le poche volte che provo ad aprirmi con qualcuno, ricevo solo commenti scontati, e mi rendo conto che nessuno potrà mai aiutarmi.
Ciao.. Prendi tuo fratello e scappa. Corri il piu lontanto possibile da lui.
Cara Sissi anche se.e passato qualche mese dalla tua lettera voglio dirti che ti capiwco benissimo io ho 16 anni e la mia storia e piu tragica della tua se vuoi leggerla eccola http://www.letterealdirettore.it/voglio-essere-libera-prigione-padre-cattivo/ quante volte ho desiderato avere.un altro padre.. odioio padre c tt il male ke.mi ha fatto.. nn so cosa sia la liberta nn so cosa sia uscire.con un amica non lo mai fatto.. almeno tu due volte al mese
esci cn gli amici io neanche quello figurati! come te anche.io ho deaiderato la sua.morte tante volte.. Solo cosi saro felice.non dovrei dirlo ma e la verita.. odio dal profondo del mio cuore mio padre lo odio.. spero che mi rispondi vorrei parlare.un po con te abbiamo troppe cose.in comune .. Mi farebbe piacere parlare cn te se ti va 🙂
Non lasciamoci fuorviare da questi messaggi, una figlia che vuole il padre morto forse esagera un pochino. Se imparasse ad ubbidire, di più (es il profilo su facebook non avrebbe dovuto riattivarlo senza chiedere prima il permesso al proprio genitore, sapendo che questo lo avrebbe fatto arrabbiare), probabilmente non sarebbe così severo. In seconda battuta le campane vanno sempre sentite entrambi o si rischia di generare solo ingiustizia. Oggi i bambini non sanno più cosa sia la disciplina e questo proprio grazie a questo mondo effeminato. Non più tardi di una settimana fa, un bambino di 9 anni ha chiamato le forze dell’ordine in quanto la madre esasperata le mollato uno schiaffo. Premesso che a mio parere è certamente meglio uno sculaccione visto che sicuramente risulterebbe meno pericoloso, ma provate ad immaginare quanti genitori oggi sarebbero in galera, se li giudicassimo con lo stesso metro di oggi. Danni sociali, a ben vedere, ne fanno più quei genitori moderni che quelli più severi mancando di responsabilità e di amor proprio. Mentre sappiamo benissimo che questa “gavetta”, sculaccioni compresi, ci hanno fatto bene, in quanto ci hanno insegnato il valore della vita, quella vita che oggi si fa presto a gettare, in quanto essa stessa non ha più alcun valore. Una selezione naturale avviene in ogni civiltà, ma il consiglio che posso dare a questa signorina è quello di ubbidire fintanto che non ha raggiunto la maggiore età (a 17 pretendono di essere servite e riverite, e non mancano mai i paragoni con le amichette), poi trovarsi un posto fuori casa. Nulla di male poi che sia l’UOMO a fissare queste regole, anzi dovrebbe essere stato sempre così considerato che è quello “mentalmente” più stabile e più disciplinato, ma sappiamo bene che grazie a questa femminilizzazione della società, ora così, più non è. D’altro canto non dico nulla di nuovo se per la per la nostra società la parola d’ordine è: “diritti” piuttosto che “doveri”. Per il telefono azzurro le dico come fare, vada sul motore di ricerca http://www.google.it e digiti “telefono azzurro”, almeno questa fatica è capace di farla? Tanto decadenza per decadenza si accorgerà a proprie spese a cosa porteranno i suoi capricci.
Comunque, dopo che ha pubblicato il suo racconto, vedrà si faranno in “quattro” per allontanarla da quella casa, e forse metteranno in galera suo padre, dal momento che non sarebbe nemmeno il primo in questa società decadente. Un segno tangibile di ringraziamento, come si suol dire…
Cara Sissi88, nel leggere la tua storia mi sono rivista in molti, se non tutti, degli aspetti da te raccontati…la cosa sconvolgente è che abbiamo avuto persino gli stessi pensieri di morte verso il nostro genitore…Anch’io come te ho terra bruciata intorno, ho solo un’amica che non capisco come ancora non sia stancata di me e della mia situazione familiare…ho avuto anche un “ragazzo” con il quale però è finita da poco, una storia fatta di tira e molla, anche per colpa della non accettazione di lui da aprte di mio padre…ed ora eccomi qui..ad essere triste e depressa, ormai senza speranze di alcun futuro, sono ancora all’università, un percorso che dura da più di 10 anni e che sembra non avere fine…posso capire ESATTAMENTE quel che provi…sei ancora giovane, ti prego non fare il mio stesso errore, non rimanere in quella casa, in quell’ambiente…vuoi continuare l’università? Vai altrove! Le risorse fisiche ed economiche arriveranno stanne certa…ti ripeto e ti prego non commettere il mio stesso errore!!! Un abbraccio.
È bellissimo vedere che le persone ti ricompensano ignorandoti Andriun. È questo che merita chi giudica e semina il marcio. Ora scusami, continuo anche io in questa bellissima opera del continuare ad ignorarti 🙂 è fantastico vedere il tuo impegno da provocatore soffocare sotto tonnellate di commenti Umani altrui, ricchi di solidarietà e di emozioni. 🙂 leggi e sforzati di rispondere per attirare l’attenzione 🙂 eh eh eh dai su mettiti d’impegno forse riuscirai a beccare il commento diretto di qualche altro utente mosso dalla buona fede… ah ah ah fratelli, sorelle un consiglio spassionato dal cuore: non replicate alle provocazioni di Andriun ah ah ti auguro caro Andriun qualcosa che non hai mai visto:
Felicità, amore, gioia e positività 🙂 buona ricerca interiore caro…
Vede Cristian, sono felice per lei che si diverte con poco. La positività non mi manca e non mi è mai mancata; ma nemmeno l’amore come la gioia e guarda a caso visto che mi trovo ad essere felice per lei, nemmeno la felicità.
Ah ah ah avrei detto il contrario leggendoti Andriun…
Ah ah ah ah ah scusa vado a RIavvalorare la tesi leggendo i commenti precedenti a questo ah ah ah felice vita fratello triste ah ah ah
Cristian rida pure che la mamma ha fatto i gnocchi! La felicità di essere se stessi e di essere amato da 2 donne vere per quello che sono, lei se la può scordare. Certo le cose non vanno sempre per il verso giusto, dal momento che oltre che fisiologico è anche dovuto alla presenza di personaggi come lei che alimentano la decadenza lamentandosi della disciplina ricevuta. Con questo non dico che i genitori siano tutti perfetti: se non lo sa i genitori sono persone e quindi soggetti ad errori come tutti. Non è nemmeno detto che degli errori di cui si rendono responsabili siano del tutto coscienti e/o in buona fede, ma da qua a criticare il sistema della disciplina famigliare per qualche risultato non propriamente perfetto, come nel suo caso o di quelli come lei, capaci solo di lamentarsi, ce ne vuole. Si ricordi pure come ho riportato nel mio libretto che nessuno è esente da traumi nemmeno colui che ha avuto una vita agiata. Però se vediamo la società odierna governata da donne e sostenuta da effeminati come lei, si può tranquillamente affermare: “che si stava meglio quando si stava peggio!”. Inoltre, la disciplina anche se severa era presente come costante educativa già nei tempi antichi, anche nella maggiore età, ma nonostante ciò non ha mai impedito a personaggi della storia di essere dei geni, come invece affermerebbero certe ricerche scientifiche moderne; ovviamente pilotate. Questo per dire che non sta nella disciplina il problema di affermarsi o meno nella società, ma nella debolezza personale di chi la subisce, che come nel suo caso rappresenta solo un semplice alibi per giustificare il proprio fallimento personale. La saluto.
Allora… Andriun le cito James Allen
Sono ciò che so. 🙂 detto questo mi auguro che Lei abbia la facoltà e la possibilità di trovare la Sua luce interiore. Realizzarsi nella vita 🙂
è una finalità soggettiva, determinata dal desiderio del proprio Se. 🙂 le posso dire una cosa? Nel mio caso la violenza è servita per liberarmi dalla debolezza emotiva, per costruire il mio vero Sono Spirituale che mi sta portando grandi soddisfazioni interiormente e lavorativamente parlando. Però vorrei darle un consiglio anzi due… Non tutte le persone omosessuali sono effeminate ah ah ah prima illuminazione, seconda illuminazione: non è materia sua giudicare una consapevolezza, è materia dell’ Infinito Giudicante poiché siamo frutto ed espressione di quest’ultimo. 🙂 che la pace interiore sia con te Andriun e che tu possa trovare la gioia di capire il prossimo è di sorridere a prescindere dalla differenza di colori, sesso e corrente di pensiero.