a quel tizio che scrive del lamentarsi etc… Ma cosa ne capisci tu di vivere? Cresci con le botte, con il muso che sanguina, con le bastonate, con qualcuno che cerca di soffocarti con la cintura, con uno che ti sputa in faccia, che ti spacca bastoni sulla schiena e che ride di te… Cresci con una merda di genitore cosi, davanti ad una madre che infierisce ed a dei fratelli che si godon lo spettacolo… Vai da un assistente sociale… Chiedi aiuto che ti viene negato per paura di ritorsioni e poi parla! Parla quando, anche tu come me hai ridato dopo 8 anni di lontananza l ennesima possibilita di recupero senza dimenticare… allora puoi parlare! ma non puoi giudicare! io ai miei ho ridato dopo 8 anni una chance, ora son homo ho 29 anni e ho capito che la vita é nia e che questi non cambieranno mai. le botte son finite, manla cattiveria rimane. Non giudicare! Non puoi capire cosasi prova ad invidiare una carezza, una gita con gli amici, una festa di compleanno,una famiglia, una vita nornale, gente come te va castrata! non meriti di avere figli, moralizzatore insensibile, cosa ne sai tu cosa si prova?! vergognati!!!
Sono un uomo di 36 anni sono sposato ho 2 bambini un lavoro e una moglie bellissima. Vivo in una casa divisa in due appartamenti costruita da mio padre, il quale da quando e’ nato il primo bambino 4anni fa’ ha iniziato a scontrarsi con mia moglie, pretendendo che il bambino si chiamasse come lui e nonostante lo abbiamo accontentato ha continuato ad intromettersi nella mia famiglia lamentandosi che mia moglie sta sempre dai suoi o che non sta mai a casa quando io sto a lavoro. Io non avrei mai immaginato che mi facesse stare cosi male,anche perche da ragazzo non ho mai avuto particolari problemi con lui, Ma ora mi sta rendendo la vita impossibile, vuole fare il padre padrone ora che ho una famiglia mia facendo nascere incomprensioni tra me e mia moglie mettendo a rischio il mio matrimonio e anche il mio lavoro. Fino ad ora ho cercato di perdonarlo e di superare tutto,per quiete vivere Ma lui trova sempre qualche pretesto. Adesso mi sono scocciato e ho deciso di ignorarlo perke io ho delle responsabilita verso mia moglie e i miei bambini e non posso permettergli di intromettersi e di condizionare la nostra vita.
Cristian, Cristian, è proprio sicuro di non essersi meritato una parte dei trattamenti che ha subito. Perchè mai i suoi fratelli o sua madre dovevano essere d’accordo con suo padre se questo non avesse avuto una ragione per comportarsi come si è comportato? E’ indubbio che la crudeltà nel mondo esiste e fa parte della vita di ogni uomo o UOMO e per quanto la cosa le sembrerà strana, il subire o l’imporsi sono parte delle regole che questa vita ci ha riservato. Per quanto riguarda il castrare le persone, se riferiva a me, le comunico che dal mio punto vista è più meno lo stesso che essere gay ed IO non lo sono, mi spiace per lei. Ritengo l’omosessualità una malattia che forse nel suo caso, potrebbe essere stata scatenata dalla mancanza di un affetto che non ha mai ricevuto. Solo che purtroppo oggi viviamo in un mondo così decadente ed effeminato che l’esserlo e quasi diventato la normalità. Si chieda poi in ultima analisi cosa stesse cercando per finire qui; quali parole ha inserito nel motore di ricerca per poter leggere la lettera di questa signorina o signora? Le persone crescono come gli animali perchè che le piaccia o no è di questo mondo che facciamo parte. I deboli vengono, o meglio dovrebbero essere, comandati e guidati dai forti, anche perchè se lasciati da soli farebbero solo che danni. La loro incapacità di emanciparsi è solo uno dei segnali che trasmettono al prossimo, nella speranza di trovare in questi una guida. Questa caro signore è la vita o quello che in questo mondo decadente ed effeminato rimane. Si, perchè oggi non comanda quello più capace, e quindi mentalmente e psicologicamente il più “forte”, bensì il più debole, contribuendo in tal modo ad alimentare la decadenza già in atto. Non vede che basta lamentarsi un po’, magari fare anche un intervista televisiva e il lamento che dovrebbe in massima parte essere uno sfogo, viene non solo enfatizzato, ma addirittura sponsorizzato. Come se tu fossi l’unico e il solo ad essere infelice su questa terra. Ed qui che si vede quali sono i veri UOMINI! Ovvero quelli che si rimboccano le maniche e fanno fronte giorno per giorno alle difficoltà che la vita gli riserva, lamentandosi certo, ma senza pubblicità. Sanno che se vogliono una cosa, devono guadarsela con i rischi che questa comporta. Stare con i genitori e poi lamentarsi del loro comportamento, suona come il volersela cercare. Pretendere che il genitore venga allontanato dalla propria casa quando è stata da lui costruita e o comprata e semplicemente puerile, oltre che profondamente ingiusto. Oggi funziona anche questo. e lo dobbiamo in massima parte alle femmine e al loro pensiero naturalmente opportunistico, ma soprattutto a quei maschi che sono loro succubi che invece di guidarle in quanto consci della propria incapacità e debolezza, in cambio di un po’ di sesso, magari anche quello centellinato, si lasciano da loro circuire e convincere. Il tutto in nome di una parità che non a caso, la natura stessa rifiuta. La saluto.
Caro andriun,
le sue riflessioni sono molto pericolose. Lei confonde due concetti che sono in realtà separati, ovvero la prepotenza e la autorevolezza. I prepotenti sono dei meschini, mentre la autorevolezza appartiene a persone che non hanno bisogno di gridare per farsi sentire.
Ecco, una persona autorevole non direbbe mai quello che ha scritto lei: “è proprio sicuro di non essersi meritato una parte dei trattamenti che ha subito”. Una affermazione simile è folle, perché nessuno merita di ricevere violenza.
E folle è il suo successivo ragionamento, secondo il quale i forti dovrebbero governare i deboli, altrimenti questi da soli farebbero dei danni, qualora non guidati. Questo è il substrato intellettuale di ogni regime autoritario. E’ la soppressione della libertà.
Il mondo oggi non è in decadenza perché i forti non si impongono sui deboli, niente affatto. Il mondo è in decadenza perché le persone non vengono correttamente formate, non assimilano un corretto sistema di valori. Non c’è bisogno di forza, non c’è bisogno di imposizioni, per cambiare questa situazione. C’è semplicemente da prenderne atto, per poi sviluppare modalità di formazione adeguate per i cittadini del futuro.
Lei non ha capito che i “forti” già governano, e che il mondo è allo sbando proprio perché le persone vengono trattate come pecore e non come unità pensanti, con esigenze emotive, spirituali, sociali che vanno rispettate, e non sfruttate per un bieco tornaconto personale.
Le sue parole sembrano quelle di una persona passiva-aggressiva: non ha avuto quello che voleva dalla vita, forse a causa di proprie debolezze e insicurezze, e allora si rifugia su posizioni dure e intransigenti. Non è questa la strada giusta, è solo una risposta poco originale al problema della violenza che si perpetua di generazione in generazione. E’ la risposta di un disilluso, in definitiva.
Caro kombo, apprezzo il suo punto di vista. Forse ha ragione a dire che la mia è una visione autoritaria, ma il limite tra autorevolezza ed autorità è molto labile e l’una si serve, per non dire che dipendente dell’altra. Lei appare una persona intelligente e quindi sa anche che le persone in genere non fanno nulla, se questo qualcosa non viene loro imposto con la paura, o per meglio dire con il timore. Il rispetto che lei ha verso il suo datore di lavoro, ammesso che non lavori in proprio, lo deve proprio al timore di perdere il posto. Questo permette di definire una gerarchia che a sua volta genera ordine. Una gerarchia, ma non serve che glie lo ricordi, troviamo anche in natura. Quindi le sue sono belle parole, ma restano della parole. Le mie invece sono “cattive” parole, ma rispondono ai fatti! Sono atteggiamenti poco ortodossi e forse duri, ma come dice lei IO, non ho avuto nulla di regalato dalla vita e questo mi creda mi ha reso più forte. Certo il rischio era quello di non farcela, ma non è stato così. Oggi il mondo è decadente non perchè le persone come dice lei non vengono lasciate pensare, ma al contrario perchè si tende a lasciarle pensare troppo e nessuno vuole ubbidire. Questo si atteggia ad un mondo pensante, che ha il forte difetto non saper pensare, perchè fortemente inquinato da quello effeminato e/o femminile che è opportunista per antonomasia. Una società che rifiuta le scelte difficili non perchè siano sbagliate secondo logica, ma perchè non imposte quando meno comode delle altre. Considerato la decadenza in cui siamo immersi e’ solo grazie al mercato ed alle sue leggi che oggi molte persone sono libere di agire anche quando non sarebbero in grado di farlo. Una persona emancipata e/o ritenuta tale è una persona che consuma, quindi fonte di guadagno. Questa è anche l’unica ragione che ha indotto la società ad agire contro ogni logica facendo pendere la bilancia non verso il forte e/o il giusto, ma bensì verso il debole. La parità di cui tanto ci si riempie la bocca, non esiste che sulla carta e forse nemmeno in quella. Tanto meno poi esiste tra donna e UOMO. Avere la pretesa di salvare il mondo quando non riusciamo nemmeno a dare giustizia ad un UOMO finito in disgrazia solo per avere sposato la donna sbagliata, che non si fa certo scrupolo a spremerlo come un limone, è a dir poco puerile. Abbiamo genitori UOMINI, allontanati dalla propria abitazione per avere preteso il rispetto delle PROPRIE regole. Di contro mogli e figli da mantenere per non finire in carcere anche quando la moglie o il figlio approfittano della situazione, solo atteggiandosi a parte offesa. I “froci” non sono più froci, sono omosessuali perchè fa più fine, visto che il mondo che pensa al femminile, ha più a cuore la forma che la sostanza. La vera malattia non è in loro, ma loro sono l’effetto di una società malata. Senza andare oltre credo di aver reso sufficiente l’idea, che non esiste nulla di peggio di una democrazia non meritata, per generare il caos
Probabilmente, lei ha dovuto lottare molto per ottenere quello che ha. Per poter andare avanti e per affermarsi, può darsi che abbia sviluppato la convinzione che “è sbagliato essere deboli; se sei debole verrai prevaricato dagli altri e non otterrai niente nella vita”.
Ora, più o meno in ogni persona c’è una convinzione simile. Ma può darsi che in lei sia particolarmente spiccata.
In effetti, un po’ tutti siamo abituati a pesare il valore di una persona in base a quanto si sia impegnata. Maggiori sono gli sforzi, maggiore è il valore. Più lavoriamo sodo e più siamo apprezzati.
Questa in realtà è una cosa folle. Ognuno è degno, per il semplice fatto di esistere. Nessuno deve dimostrare niente. Molto di ciò che non va in questo mondo è dovuto al fatto che non accettiamo di essere deboli. Non accettiamo i nostri difetti, i nostri errori. E quindi, per avere un briciolo di riconoscimento e di rispetto (e in definitiva, di amore) dagli altri, ci stressiamo, ci consumiamo, ci rinneghiamo.
Lei mi porta la natura come esempio. Bene: un albero si pone forse un obiettivo? A inizio stagione, programma forse quali e quanti frutti dovrà fare, ed entro quanto tempo? No, semplicemente produce i suoi frutti, rispettando la sua natura, essendo coerente con la sua essenza. Non ha bisogno di mostrare forza o di nascondere debolezza. Semplicemente, è. Nessuno sforzo, nessuna fatica. Naturale espressione della propria essenza.
Il mondo va a rotoli perché non siamo in contatto con la fonte, e cerchiamo continuamente di celare difetti e mostrare carattere.
Ciao, secondo me anche se e` tuo ”padre“ qualcosa devi fare..molti hanno denunciato un padre cosi`…ma almeno tu, tua madre e tuo fratello andate a vivere altrove…andate via da la`…nn puoi continuare a vivere cosi`…credo tu sia una ragazza in fondo al cuore piena di vita, dv solo dimostrarlo…ma se continui con qst vita starai solo male ed e`un peccato…pensaci e coraggio!
Andriun: poiché sei tanto maschio,per niente effeminato e giammai lamentoso perché ti nascondi dietro un blog in cui peraltro mi pare abbia ben poco a che fare e non scrivi il tuo nome e cognome, magari anche il tuo indirizzo? così ti vengo a vedere di persona perché mi è avanzata sufficiente ironia da farmi volentieri 4 risate a vedere la tua faccia.in tutta onesta temo che tu abbia molto poco da fare vista la tua assidua presenza qui.. la tua grammatica poi evidenzia non poche carenze quindi dubito che come millanti tu abbia fatto molta strada.. con chissà quali sforzi.. dammi retta pagliaccio:. spegni il pc e vai a zappare la terra che è l unico impiego dignitoso che puoi trovare x le tue energie… e la tua virilità.. questo tuo neofascismo da 4 soldi è ridicolo.. democrazia? parità ? obbedienza? ma ce la fai ad arrivare in libreria e comprarti un vocabolario? sei la sintesi del male di questo paese: ignorante.
Caro kombo, come è facile smontare le sue teorie, esempi fatti di belle parole che lasciano un segno in chi le legge, ma come al solito restano esempi di pura poesia, bella da ascoltare ma prive di ogni pur minimo contenuto realistico. Un albero non si pone un limite a produrre frutti, questo è vero, o per lo meno lo si suppone visto che nè IO e forse nemmeno lei, conosciamo il linguaggio delle piante. Però le posso assicurare, che in questa tranquillità che lei ama disegnare, si nasconde un mondo che di poetico ha ben poco. La guerra per la sopravvivenza avviene nel substrato di questa vegetazione. Le piante infatti competono sia per il sole che per le sostanze nutritive presenti nel terreno. La luce si sa viene oscurata dalle piante più alte e secolari, ma non va certo meglio per il terreno. Solo l’estensione delle proprie radici e l’abbondanza di di sostanze nutritive quali sali minerali e acqua, garantiscono la vita alle piante più giovani. Una condizione questa che se venisse a mancare, come avviene nei periodi di siccità prolungati, potrebbero decretarne la morte. Quindi per quanti giri di parole lei faccia, come vede, non esiste un esempio in natura che non derivi la sua esistenza a spese di qualcun altro. Perfino lei da spermattozoo è stato più veloce dei suoi colleghi, che certo non possono essere sopravvissuti. Comunque continui pure a sognare, si vede che se lo permettere. Un caro saluto.
carla33333 tontolona, è solo per rispetto delle regole che non le rispondo per le rime. Mi scriva pure in privato, se vuole, è sufficiente che aggiunga libero.it al mio nick. Crede di potercela fare o ha bisogno che le faccia un disegnino?
questa é la mia mail
backtrackmobile@live.com
a quel tizio che scrive del lamentarsi etc… Ma cosa ne capisci tu di vivere? Cresci con le botte, con il muso che sanguina, con le bastonate, con qualcuno che cerca di soffocarti con la cintura, con uno che ti sputa in faccia, che ti spacca bastoni sulla schiena e che ride di te… Cresci con una merda di genitore cosi, davanti ad una madre che infierisce ed a dei fratelli che si godon lo spettacolo… Vai da un assistente sociale… Chiedi aiuto che ti viene negato per paura di ritorsioni e poi parla! Parla quando, anche tu come me hai ridato dopo 8 anni di lontananza l ennesima possibilita di recupero senza dimenticare… allora puoi parlare! ma non puoi giudicare! io ai miei ho ridato dopo 8 anni una chance, ora son homo ho 29 anni e ho capito che la vita é nia e che questi non cambieranno mai. le botte son finite, manla cattiveria rimane. Non giudicare! Non puoi capire cosasi prova ad invidiare una carezza, una gita con gli amici, una festa di compleanno,una famiglia, una vita nornale, gente come te va castrata! non meriti di avere figli, moralizzatore insensibile, cosa ne sai tu cosa si prova?! vergognati!!!
Sono un uomo di 36 anni sono sposato ho 2 bambini un lavoro e una moglie bellissima. Vivo in una casa divisa in due appartamenti costruita da mio padre, il quale da quando e’ nato il primo bambino 4anni fa’ ha iniziato a scontrarsi con mia moglie, pretendendo che il bambino si chiamasse come lui e nonostante lo abbiamo accontentato ha continuato ad intromettersi nella mia famiglia lamentandosi che mia moglie sta sempre dai suoi o che non sta mai a casa quando io sto a lavoro. Io non avrei mai immaginato che mi facesse stare cosi male,anche perche da ragazzo non ho mai avuto particolari problemi con lui, Ma ora mi sta rendendo la vita impossibile, vuole fare il padre padrone ora che ho una famiglia mia facendo nascere incomprensioni tra me e mia moglie mettendo a rischio il mio matrimonio e anche il mio lavoro. Fino ad ora ho cercato di perdonarlo e di superare tutto,per quiete vivere Ma lui trova sempre qualche pretesto. Adesso mi sono scocciato e ho deciso di ignorarlo perke io ho delle responsabilita verso mia moglie e i miei bambini e non posso permettergli di intromettersi e di condizionare la nostra vita.
Cristian, Cristian, è proprio sicuro di non essersi meritato una parte dei trattamenti che ha subito. Perchè mai i suoi fratelli o sua madre dovevano essere d’accordo con suo padre se questo non avesse avuto una ragione per comportarsi come si è comportato? E’ indubbio che la crudeltà nel mondo esiste e fa parte della vita di ogni uomo o UOMO e per quanto la cosa le sembrerà strana, il subire o l’imporsi sono parte delle regole che questa vita ci ha riservato. Per quanto riguarda il castrare le persone, se riferiva a me, le comunico che dal mio punto vista è più meno lo stesso che essere gay ed IO non lo sono, mi spiace per lei. Ritengo l’omosessualità una malattia che forse nel suo caso, potrebbe essere stata scatenata dalla mancanza di un affetto che non ha mai ricevuto. Solo che purtroppo oggi viviamo in un mondo così decadente ed effeminato che l’esserlo e quasi diventato la normalità. Si chieda poi in ultima analisi cosa stesse cercando per finire qui; quali parole ha inserito nel motore di ricerca per poter leggere la lettera di questa signorina o signora? Le persone crescono come gli animali perchè che le piaccia o no è di questo mondo che facciamo parte. I deboli vengono, o meglio dovrebbero essere, comandati e guidati dai forti, anche perchè se lasciati da soli farebbero solo che danni. La loro incapacità di emanciparsi è solo uno dei segnali che trasmettono al prossimo, nella speranza di trovare in questi una guida. Questa caro signore è la vita o quello che in questo mondo decadente ed effeminato rimane. Si, perchè oggi non comanda quello più capace, e quindi mentalmente e psicologicamente il più “forte”, bensì il più debole, contribuendo in tal modo ad alimentare la decadenza già in atto. Non vede che basta lamentarsi un po’, magari fare anche un intervista televisiva e il lamento che dovrebbe in massima parte essere uno sfogo, viene non solo enfatizzato, ma addirittura sponsorizzato. Come se tu fossi l’unico e il solo ad essere infelice su questa terra. Ed qui che si vede quali sono i veri UOMINI! Ovvero quelli che si rimboccano le maniche e fanno fronte giorno per giorno alle difficoltà che la vita gli riserva, lamentandosi certo, ma senza pubblicità. Sanno che se vogliono una cosa, devono guadarsela con i rischi che questa comporta. Stare con i genitori e poi lamentarsi del loro comportamento, suona come il volersela cercare. Pretendere che il genitore venga allontanato dalla propria casa quando è stata da lui costruita e o comprata e semplicemente puerile, oltre che profondamente ingiusto. Oggi funziona anche questo. e lo dobbiamo in massima parte alle femmine e al loro pensiero naturalmente opportunistico, ma soprattutto a quei maschi che sono loro succubi che invece di guidarle in quanto consci della propria incapacità e debolezza, in cambio di un po’ di sesso, magari anche quello centellinato, si lasciano da loro circuire e convincere. Il tutto in nome di una parità che non a caso, la natura stessa rifiuta. La saluto.
Caro andriun,
le sue riflessioni sono molto pericolose. Lei confonde due concetti che sono in realtà separati, ovvero la prepotenza e la autorevolezza. I prepotenti sono dei meschini, mentre la autorevolezza appartiene a persone che non hanno bisogno di gridare per farsi sentire.
Ecco, una persona autorevole non direbbe mai quello che ha scritto lei: “è proprio sicuro di non essersi meritato una parte dei trattamenti che ha subito”. Una affermazione simile è folle, perché nessuno merita di ricevere violenza.
E folle è il suo successivo ragionamento, secondo il quale i forti dovrebbero governare i deboli, altrimenti questi da soli farebbero dei danni, qualora non guidati. Questo è il substrato intellettuale di ogni regime autoritario. E’ la soppressione della libertà.
Il mondo oggi non è in decadenza perché i forti non si impongono sui deboli, niente affatto. Il mondo è in decadenza perché le persone non vengono correttamente formate, non assimilano un corretto sistema di valori. Non c’è bisogno di forza, non c’è bisogno di imposizioni, per cambiare questa situazione. C’è semplicemente da prenderne atto, per poi sviluppare modalità di formazione adeguate per i cittadini del futuro.
Lei non ha capito che i “forti” già governano, e che il mondo è allo sbando proprio perché le persone vengono trattate come pecore e non come unità pensanti, con esigenze emotive, spirituali, sociali che vanno rispettate, e non sfruttate per un bieco tornaconto personale.
Le sue parole sembrano quelle di una persona passiva-aggressiva: non ha avuto quello che voleva dalla vita, forse a causa di proprie debolezze e insicurezze, e allora si rifugia su posizioni dure e intransigenti. Non è questa la strada giusta, è solo una risposta poco originale al problema della violenza che si perpetua di generazione in generazione. E’ la risposta di un disilluso, in definitiva.
Caro kombo, apprezzo il suo punto di vista. Forse ha ragione a dire che la mia è una visione autoritaria, ma il limite tra autorevolezza ed autorità è molto labile e l’una si serve, per non dire che dipendente dell’altra. Lei appare una persona intelligente e quindi sa anche che le persone in genere non fanno nulla, se questo qualcosa non viene loro imposto con la paura, o per meglio dire con il timore. Il rispetto che lei ha verso il suo datore di lavoro, ammesso che non lavori in proprio, lo deve proprio al timore di perdere il posto. Questo permette di definire una gerarchia che a sua volta genera ordine. Una gerarchia, ma non serve che glie lo ricordi, troviamo anche in natura. Quindi le sue sono belle parole, ma restano della parole. Le mie invece sono “cattive” parole, ma rispondono ai fatti! Sono atteggiamenti poco ortodossi e forse duri, ma come dice lei IO, non ho avuto nulla di regalato dalla vita e questo mi creda mi ha reso più forte. Certo il rischio era quello di non farcela, ma non è stato così. Oggi il mondo è decadente non perchè le persone come dice lei non vengono lasciate pensare, ma al contrario perchè si tende a lasciarle pensare troppo e nessuno vuole ubbidire. Questo si atteggia ad un mondo pensante, che ha il forte difetto non saper pensare, perchè fortemente inquinato da quello effeminato e/o femminile che è opportunista per antonomasia. Una società che rifiuta le scelte difficili non perchè siano sbagliate secondo logica, ma perchè non imposte quando meno comode delle altre. Considerato la decadenza in cui siamo immersi e’ solo grazie al mercato ed alle sue leggi che oggi molte persone sono libere di agire anche quando non sarebbero in grado di farlo. Una persona emancipata e/o ritenuta tale è una persona che consuma, quindi fonte di guadagno. Questa è anche l’unica ragione che ha indotto la società ad agire contro ogni logica facendo pendere la bilancia non verso il forte e/o il giusto, ma bensì verso il debole. La parità di cui tanto ci si riempie la bocca, non esiste che sulla carta e forse nemmeno in quella. Tanto meno poi esiste tra donna e UOMO. Avere la pretesa di salvare il mondo quando non riusciamo nemmeno a dare giustizia ad un UOMO finito in disgrazia solo per avere sposato la donna sbagliata, che non si fa certo scrupolo a spremerlo come un limone, è a dir poco puerile. Abbiamo genitori UOMINI, allontanati dalla propria abitazione per avere preteso il rispetto delle PROPRIE regole. Di contro mogli e figli da mantenere per non finire in carcere anche quando la moglie o il figlio approfittano della situazione, solo atteggiandosi a parte offesa. I “froci” non sono più froci, sono omosessuali perchè fa più fine, visto che il mondo che pensa al femminile, ha più a cuore la forma che la sostanza. La vera malattia non è in loro, ma loro sono l’effetto di una società malata. Senza andare oltre credo di aver reso sufficiente l’idea, che non esiste nulla di peggio di una democrazia non meritata, per generare il caos
Probabilmente, lei ha dovuto lottare molto per ottenere quello che ha. Per poter andare avanti e per affermarsi, può darsi che abbia sviluppato la convinzione che “è sbagliato essere deboli; se sei debole verrai prevaricato dagli altri e non otterrai niente nella vita”.
Ora, più o meno in ogni persona c’è una convinzione simile. Ma può darsi che in lei sia particolarmente spiccata.
In effetti, un po’ tutti siamo abituati a pesare il valore di una persona in base a quanto si sia impegnata. Maggiori sono gli sforzi, maggiore è il valore. Più lavoriamo sodo e più siamo apprezzati.
Questa in realtà è una cosa folle. Ognuno è degno, per il semplice fatto di esistere. Nessuno deve dimostrare niente. Molto di ciò che non va in questo mondo è dovuto al fatto che non accettiamo di essere deboli. Non accettiamo i nostri difetti, i nostri errori. E quindi, per avere un briciolo di riconoscimento e di rispetto (e in definitiva, di amore) dagli altri, ci stressiamo, ci consumiamo, ci rinneghiamo.
Lei mi porta la natura come esempio. Bene: un albero si pone forse un obiettivo? A inizio stagione, programma forse quali e quanti frutti dovrà fare, ed entro quanto tempo? No, semplicemente produce i suoi frutti, rispettando la sua natura, essendo coerente con la sua essenza. Non ha bisogno di mostrare forza o di nascondere debolezza. Semplicemente, è. Nessuno sforzo, nessuna fatica. Naturale espressione della propria essenza.
Il mondo va a rotoli perché non siamo in contatto con la fonte, e cerchiamo continuamente di celare difetti e mostrare carattere.
Ciao, secondo me anche se e` tuo ”padre“ qualcosa devi fare..molti hanno denunciato un padre cosi`…ma almeno tu, tua madre e tuo fratello andate a vivere altrove…andate via da la`…nn puoi continuare a vivere cosi`…credo tu sia una ragazza in fondo al cuore piena di vita, dv solo dimostrarlo…ma se continui con qst vita starai solo male ed e`un peccato…pensaci e coraggio!
Andriun: poiché sei tanto maschio,per niente effeminato e giammai lamentoso perché ti nascondi dietro un blog in cui peraltro mi pare abbia ben poco a che fare e non scrivi il tuo nome e cognome, magari anche il tuo indirizzo? così ti vengo a vedere di persona perché mi è avanzata sufficiente ironia da farmi volentieri 4 risate a vedere la tua faccia.in tutta onesta temo che tu abbia molto poco da fare vista la tua assidua presenza qui.. la tua grammatica poi evidenzia non poche carenze quindi dubito che come millanti tu abbia fatto molta strada.. con chissà quali sforzi.. dammi retta pagliaccio:. spegni il pc e vai a zappare la terra che è l unico impiego dignitoso che puoi trovare x le tue energie… e la tua virilità.. questo tuo neofascismo da 4 soldi è ridicolo.. democrazia? parità ? obbedienza? ma ce la fai ad arrivare in libreria e comprarti un vocabolario? sei la sintesi del male di questo paese: ignorante.
Caro kombo, come è facile smontare le sue teorie, esempi fatti di belle parole che lasciano un segno in chi le legge, ma come al solito restano esempi di pura poesia, bella da ascoltare ma prive di ogni pur minimo contenuto realistico. Un albero non si pone un limite a produrre frutti, questo è vero, o per lo meno lo si suppone visto che nè IO e forse nemmeno lei, conosciamo il linguaggio delle piante. Però le posso assicurare, che in questa tranquillità che lei ama disegnare, si nasconde un mondo che di poetico ha ben poco. La guerra per la sopravvivenza avviene nel substrato di questa vegetazione. Le piante infatti competono sia per il sole che per le sostanze nutritive presenti nel terreno. La luce si sa viene oscurata dalle piante più alte e secolari, ma non va certo meglio per il terreno. Solo l’estensione delle proprie radici e l’abbondanza di di sostanze nutritive quali sali minerali e acqua, garantiscono la vita alle piante più giovani. Una condizione questa che se venisse a mancare, come avviene nei periodi di siccità prolungati, potrebbero decretarne la morte. Quindi per quanti giri di parole lei faccia, come vede, non esiste un esempio in natura che non derivi la sua esistenza a spese di qualcun altro. Perfino lei da spermattozoo è stato più veloce dei suoi colleghi, che certo non possono essere sopravvissuti. Comunque continui pure a sognare, si vede che se lo permettere. Un caro saluto.
carla33333 tontolona, è solo per rispetto delle regole che non le rispondo per le rime. Mi scriva pure in privato, se vuole, è sufficiente che aggiunga libero.it al mio nick. Crede di potercela fare o ha bisogno che le faccia un disegnino?