Mi chiamo Giorgio e desidero segnalare un evento della massima gravità. Risiedo nel quartiere del Sacro Cuore nella città di Padova, l’abitato è unito a quello di S.Bellino-S.Carlo da una stradina di campagna denominata “via Adige”, che esiste da oltre cent’anni. Questo percorso viene usato quotidianamente da tantissime persone che, a piedi o in bicicletta, passano da un quartiere all’altro per non essere costretti a servirsi della strada statale con i pericoli che ne conseguono. Io mi sposto in carozzina e attraverso il sottopasso ferroviario, che da via Adige porta a via Jacopo della Quercia, anche più volte al giorno in quanto nel quartiere di San Bellino ho gli amici, vado in farmacia, frequento i corsi della scuola Briosco, mi reco al supermercato e inoltre posso agevolmente andare a prendere il tram. Purtroppo alcune persone cattive che abitano ai confini del passaggio cercano in qualsiasi modo di ostacolare il transito delle persone con mezzi anche poco civili. Per impedire il passaggio alle moto hanno fatto mettere un cancelletto dal Comune, ma da quasi un anno la serratura è rotta e, nonostante le mie ripetute segnalazioni, nessuno è venuto a ripararlo. Martedì sera ho attraversato il sottopasso per tornare a casa e percorrendo la piccola salita ho notato il cancello chiuso, mi avvicino e vedo che è saldato in più punti. Vistomi bloccato in quel punto, a pochi metri dalla mia abitazione, ho avuto un attimo di costernazione, poi, una volta ripresomi ho girato il mezzo e ho raggiunto il mio quartiere percorrendo il Cavalcavia Camerini con il pericolo che potete immaginare. Ora mi chiedo come si può raggiungere un livello di malvagità tale da fare così del male a una persona, da convincere un impiegato comunale a compiere un grave atto anticostituzionale che può essere sanzionato, mi chiedo se queste persone sono stati giovani ed erano ingiuriati e apostrofati malamente come loro fanno con tutti i ragazzi che passano, se hanno figli o nipoti e se gli piacerebbe che subiscano le stesse offese, e quanto pesa tutto questo nella loro coscienza. Passate le ferie mi informerò presso l’associazione invalidi se ci sono li estremi per procede legalmente, in modo che questa faccenda sia risolta una volta per tutte in modo che queste persone non siano più in grado di nuocere a me e a altri.
Distinti saluti
Giorgio Schiera
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