Il titolo Alitalia ha perso circa il 40% in pochi giorni ma dopo le dichiarazioni di Silvio Berlusconi e’ stato sospeso per eccesso di rialzo. Non vi sono interessi occulti nel diffondere certe notizie, a mercati aperti e senza nessuna reale copertura economica? Non e’ sin troppo facile speculare per amici e parenti che sanno quali saranno le prossime dichiarazioni del piu’ probabile futuro premier e capo di un impero economico dai confini sfumati? A pensar male si fa peccato ma spesso s’indovina.
Lettera pubblicata il 21 Marzo 2008. L'autore, ziano59, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Il problema principale è che in Italia abbiamo ancora in giro un personaggio di nome Berlusconi e che, molto probabilmente, ci ritroveremo come capo del governo. Questo, naturalmente, prescinde dall’essere di destra o di sinistra.
Viaggio all’estero abbastanza spesso e, quando si presenta l’occasione di nominare il “cavaliere”, le reazioni di chi ho di fronte vanno dalla risata all’incredulità.
Comunque abbiamo quello che ci meritiamo, in attesa di toccare il fondo e, spero, di ricominciare a salire.
Come ha detto giustamente A. Di Pietro, si tratta di “Insider Trading”, che non implica necessariamente esser parte di Alitalia ma anche svolgere un’attività professionale che consente di utilizzare informazioni privilegiate non aperte al pubblico; è un reato penale!
L’Outsider Trading è un dibattuto concetto giudiziario, ma non esiste penalmente.
In ogni caso, vorrei dire a Cesare che non deve puntare la sua Smith&Wesson contro Berlusconi, che fa solo ciò che ogni buon cialtrone farebbe, bensì contro il Sistema statale che glielo permette.
Contro Al Capone ci vollero gli Untouchables ed ebbero comunque vita dura.
Contro questo qui e quelli come lui, che sono tanti in questo paese ricco di faccendieri e di imprenditoria “finanziata dallo Stato”, ci vogliono non dico gli Untouchables ma almeno Investigatori seri, una Magistratura seria (non come quelli che depositano le sentenze dopo 8 anni), dei Codici seri, procedure efficienti e non seicentesche; riconosciamo dunque che giudiziariamente l’Italia è una cacca che protegge i mascalzoni statali e privati accanendosi contro la gente perbene e che grazie a questo gentaglia come il Berlusconi può arricchire facilmente e non finire in galera.
Incidentalmente, quel coatto figlio di Vigile Urbano capo (iscritto nella lista Storace) che ha assassinato le due irlandesi sul lungotevere romano aveva già avuto ritirata la patente 2 volte 2 per guida in stato di ebbrezza o sotto l’influenza di droghe; capito come funziona in questo paese di merda?!
Hai ragione Filippo, infatti ho anche scritto che “abbiamo quello che ci meritiamo”. In fondo, siamo tutti un pò Berlusconi…
Eh no!
Sarebbe giusto affermare che l’Italia ha il Governo che si merita se ci fossero stati degli strumenti (a parte la mitragliatrice) per consentire alla gente scelte democratiche, ma la gente avesse insistito a mandare al Potere sempre gli stessi mascalzoni magnaccia mafiosi, ma non è così!
L’italia del dopoguerra non è una Democrazia, ma una Dittatura di Partiti strutturalmente ben congegnata per mantenere irreversibilmente lo status-quo; a cosa credi che servano Regioni e Province in questo paese?! a servire la gente al meglio oppure a controllare al meglio il territorio e a gestire ottimalmente le clientele che sostengono il potere costituito?!
Tu credi che il Parlamento italiano abbia 935 membri, ma in realtà ne ha più di 1500, perché ci devi mettere le strutture regionali, pagate a livello senatoriale, e quelle provinciali.
Anche adesso che la gente ha visto che razza di gente siede nelle Istituzioni (il figlio dello stesso Napolitano è stato preso, guarda un po’, a palazzo Chigi) è difficile liberarsene, a meno di avere una larghissima maggioranza disposta a:
a. prenderli a fucilate;
b. RIFIUTARSI DI PARTECIPARE AL VOTO.
Ma come può esserci una tal larga maggioranza se è da 60 anni che questi farabutti tessono la tela?!
Perciò, non direi che l’Italia ha il governo che si merita; direi piuttosto che in questo paese non c’è mai stata Democrazia, che siamo tornati a prima del 1848 e che quindi siamo in debito verso noi stessi di una Rivoluzione francese.
Dopo si potrà regolare i conti pure con i Berlusconi e simili!
Sarei d’accordo con te sul concetto di “Dittatura dei partiti” se lo stesso fosse confinato nella nuova legge elettorale. Se non sbaglio, precedentemente, avevamo la possibilità di scegliere il “meno peggio…”. Credi che un personaggio come Berlusconi (naturalmente non è l’unico) si sarebbe potuto affermare politicamente in Germania, Inghilterra o Svezia? Non credi che da noi abbia trovato terreno fertile permettendogli di sparare cazzate a raffica sapendo di poterlo fare?
Nel Paese delle veline, di trasmissioni come “Buona Domenica” e di tg come “Studio Aperto” il nostro Berlusca e tutto quel substrato che a lui si ispira, hanno avuto vita facile sapendo sfruttare la mediocrità tipica dell’elettorato medio.
Giusto per fare un esempio, il governatore Cuffaro è stato rieletto per la seconda volta dai siciliani dopo il confronto con la Borsellino. Quindi quest’ultimo è stato scelto, non imposto. E non dimentichiamoci che Forza Italia è il primo partito in Italia!
Sono certo che il cavaliere vincerà le prossime elezioni, purtroppo. In un altro Paese, basterebbe la sua legge sul falso in bilancio e la recente assoluzione “perchè il fatto non è più configurato come reato” per fargli prendere percentuali nell’ordine del 2%. In Italia no! Diventerà capo del governo. E questo è solo un esempio tra tanti, di quello che è stato e sarà Berlusconi.
Per quanto riguarda le opzioni da attuare con una larga maggioranza, lascerei da parte sia i fucili che il rifiuto del voto. I primi perchè a pagare con il sangue sarebbero esclusivamente quelli che non lo meritano, il secondo perchè, non andando a votare, si farebbe esclusivamente il loro gioco. Fin quando mi è permesso di scegliere (anche solo il partito, come in questo caso) io continuerò a farlo. E tra un Berlusconi ed un Di Pietro (giusto per fare un nome) io sceglierò il male minore.
Agli italiani basta dare il telefonino di ultima generazione e la parabola per vedere le partite in tv. Siamo contenti così, senza porci tante domande. Nel frattempo, andiamo sempre più a fondo, a vele spiegate verso l’Argentina di qualche anno fa…
Forse che prima di questa legge elettorale la gente poteva scegliere?!
O non era piuttosto paralizzata e ricattata dentro la 60ennale tela di ragno dei Partiti e della struttura burocratica?!
Chi era il padrone del lavoro e quindi del pane in Italia se non loro?!
La Mafia magari stava a Corleone o in Vaticano, ma gli strumenti stavano principalmente in Parlamento, nei Partiti e nei Sindacati!
Come è andata a picco l’Alitalia?! Da cosa sono dipesi i suoi sperperi?!
Che poteva fare la gente anche con la legge elettorale proporzionale e il voto di preferenza, quando i candidati erano comunque definiti dalle segreterie e non da Primarie vere?!
Questa gente non s’è mai posta veramente davanti al Popolo, né loro, né i Magistrati né nessuno. Questa non è una Democrazia!
Per conseguenza lo stesso Presidente è garante della Dittatura dei Partiti!
Queste cose hanno alimentato e fatto dilagare la disonestà che c’era anche in mezzo al Popolo; in 60 anni gli Italiani hanno avuto la stessa scelta dei Tibetani: zero!
Non votando, tu rifiuti il Sistema perché anti-democratico; votando tu dici che il Sistema è democratico, cioè accetti d’esser preso per il culo!
Naturalmente, fai come credi!