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Lettera pubblicata il 18 Aprile 2018. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore E.
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*founder
La bambina dovrei essere io? Non per gli altri, lo sono solo per me stessa. Rossella, lui mi ha abbandonata. Me e l’operato.
Ciao io ho 25 anni, e ti parlo come si parlerebbe ad una mia zia/anche nonna. Un modo di vederla è sicuramente questo, che hai presentato, ma un’altro modo di vederla è: ho una posizione, ottenuta in un certo modo, che tutti sappiamo, nessuno ti biasima per questo, anche perchè, se non ci fossi tu in quella posizione, ci starebbe sicuramente qualcun altro. Puoi crogiolarti nell’odio verso questa persona (o verso te stessa?), oppure riscattarti, prendere a cuore delle situazioni che conosci, essere critiche e risolverle.
Sono forse parole un pò ingenue, anche per via della giovane età, ma questo è quello che direi a chiunque, nella stessa situazione
Gabriele, ho 39 anni, 14 più di te, non 30! Zia non potrò mai esserlo: sono figlia unica, perciò grazie!
Ti rispondo: non ci starebbe nessun altro al mio posto. È un lavoro straordinario. L’ho proposto io a lui e ciò che tu, giustamente mi consigli, io lo sto già facendo. Solo che … non ho un altrettanto valido punto di riferimento spirituale con cui confidare la mia anima.
Perché dici: verso te stessa? Spiegamelo.
Tieni presente che sono giovane. Prima di tutto, e ingenuo. Se già sei orientata nel modo che ti ho esposto allora sei già a buon punto, fidati.
Hai pensato, che nel tuo intimo hai queste vicissitudini, Perchè pensi, di non meritarti la tua posizione? Che in pratica rischi di passare per: “la moglie/compagna che è stata accontata dal marito/compagno”? Sè questa è la sensazione, o anche in parte senti questa sensazione, tu non odi il tuo compagno, tu odi l’idea, della STASI, e delle conseguenze/effetti che crea: il fatto di rassegnare le dimissioni e che ti vengano bloccate, il fatto che dopo tot. anni la tua mansione non preveda una promozione, o un incarico di maggior rilievo; cioè comunque, anche se non ci fosse una promozione ai massimi livelli, io credo che una promozione, anche minima ti darebbe già una soddisfazione di cui sentì il bisogno.
D’altro canto io credo anche che non esista nessun altro in grado di fare quel lavoro, nel tuo stesso tempo/modus operandi, ergo ti fanno rimanere lì.
P.s.(Se hai 39 anni, sei ancora trentenne:)
Grazie Gabriele, sono le 14 e mi serve un po’ di tempo per risponderti con più lucidità rispetto al mio momento presente. A dopo. Grazie ancora del tuo contributo!
Gabriele, non ho mai detto di non meritarmi la mia posizione, anzi sinceramente penso di meritare ancora di più, è questo il punto. Lui poteva fare di più, a prezzo della sua faccia. Mi ha lasciata sola a gestire tutto questo enorme lavoro. Perciò, sono delusa e arrabbiata. Con lui e con chi non mi comprende. Io la merito e nel mio intimo penso che ancora nessuno mi comprenda in questa vita, dove ancora sto dimostrando chi sono e cosa sono chiamata a fare. Non mi capisce nessuno come capiva lui ma lui ha preferito salvare la faccia. E lasciare a me tutto il peso dell’opera, che a tutti i costi, senza perdere la faccia, ha tentato di salvare quando io volevo lasciar perdere, finché non mi ha messo nella posizione del “o continui o continui: ti stanno osservando, e se molli sbugiardi il tuo Capo”. Lui mi ha fatto dire dal suo diciamo collaboratore: “se lascia, la responsabilità è sua! S.E. (il suo nome) vuole che lei continui. Io riferirò a lui che lei non vuole e quindi la responsabilità è solo sua se non continua!”
Scusa, il resto non lo capisco, stasi, accantonata. Scusa, non colgo il senso.
Io ho bisogno di un documento che è previsto dopo 15 anni di lavoro ma lui mi aveva detto: torna tra 6 mesi e vediamo ad experimentum.
Io sono rimasta ad allora. Per lui tutto era possibile.
Si sì, nell’ultimo punto hai colto nel segno: loro vogliono che io arrivi al traguardo per capire chi sono in base a ciò che dimostro loro nel tempo. A loro serve molto tempo per capire e per giudicare. Sono molto cauti e osservano, perciò lui non vuole che io molli, ma che continui ed infatti trovava tutte le soluzioni possibili per farmi andare avanti, ma la sua faccia veniva comunque prima di tutto in pubblico.
Non capisco perché mi abbia lasciata, ma mi fa bene parlarne. Grazie !!!
Gabriele, ho riletto meglio: non provo quello che dici (moglie accontentata, ecc. … no no…) nè cerco conferme per riscattare me stessa. Lui ha scelto me perché valgo, non per altro. Non escludo che dopo si sia affezionato un po’ a me per la grande stima che prova nei miei riguardi… quindi, per il mio lavoro e per le mie doti, lui ha incominciato a stimarmi. Mi dà fastidio adesso e mi fa soffrire grandemente il fatto che lui si sia disinteressato a me ed al nostro progetto. Solo questo mi fa tanto male al cuore… mi fa male, più che a lui la mia assenza (forse)… Io e lui avevamo una grande fede, io di più di lui, ma lui mi sosteneva, credeva tantissimo in me, ci crede… ed io mi sentivo molto meno sola visibilmente con lui ad incoraggiarmi e ad aspettarmi. Usciva fuori quando sapeva che andavo e sapeva tutto ciò che facevo, anche se io non glielo dicevo, e me lo diceva lui stesso, precedendomi ed aspettandomi, allegro e contento, con tempismo perfetto, facendosi avvertire da chi incontravo di quando sarei passata dalle sue parti, fuori dei suoi uffici per andar via, e lì si faceva trovare, sorridendomi e chiedendomi se avevo incontrato chi io volevo.
Ora, ho smesso di raccontargli ciò che faccio e che provo, ho inventato una scusa e gli ho detto addio. Non so cosa provi lui e non lo immagino, forse… Credo che un po’ soffra, ma ho deciso così. Io sono molto indipendente e non cerco conferme, solo progresso, nel mio lavoro, per il bene delle persone per le quali lo svolgo. Mi fa bene parlarne ed ascoltare pensieri diversi dal mio.
E…ma se la tua è una vita straordinEria, mica è male… pensa piuttosto a tutti i poracci che devono portare fuori la monnezza e pisciare il cane pur di non stre in casa con la moglie.
Da un grande potere derivano grandi responsabilità… anche spiddermenn poteva fregarsene con un bel vabbè e invece no!
Prendi esempio, vestiti adeguatamente e fai il tuo sporco lavoro.