Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 15 Gennaio 2022. L'autore, Cristian83, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
@Max Mi dia pure del tu. Si figuri comunque, sono apprezzamenti meritatissimi. Grazie di aver definito le mie considerazioni profonde, sarà un piacere confrontarsi altre volte. Un saluto affettuoso.
Ho letto la tua lettera con grande interesse, e sinceramente non capisco perché la soluzione ad ogni problema debba essere la separazione. Già hai gatto tutte le tue proiezioni, manco fosse un investimento di alta finanza in borsa, come se, tua moglie dovesse allinearsi a questa proiezione. Non e così. Niente di quello che si prevede accadrà succederà mai. Altro punto di riflessione, domanda schietta e sincera, tua moglie , forse si comporta così perché siete una famiglia giovane,o di farsi una posizione lavorativa, ed è normale che debba riversare l’ansia su qualcuno, lo stress penso sia specialmente quando si lavora e si hanno due figlie piccole, inoltre si aggiunge la situazione di questa pandemia. E tu pensi a separarti…
Annalaura, ti percepisco come una persona dalle notevoli qualità umane e in grado di ascoltare alcune cose che mi son capitate e che mi stanno molto a cuore. Ma siccome sono piuttosto delicate e non riguardano soltanto me, non vorrei metterle in pubblico. Se accetti che io possa contattarti, scrivimi all’indirizzo
massimiliano.cattani@bibciechi.it
Può sembrare, questa mia, una proposta indiscreta ma ti assicuro che sono una persona, magari non perfetta, ma comunque della quale ci si può fidare. Ti ringrazio e ti saluto cordialmente.
Gabriele, da quello che capisco il nostro amico non pensa LUI a separarsi, teme che sia LEI a volersi separare, visto quanto gli dà di matto. E, in questa eventualità, teme sia lo sconforto e la delusione per il progetto, nel quale ha assai creduto, sia i disastri esistenziali ed economici che appunto, alla separazione conseguirebbero. Ma son convinto che, per la sua parte, la rottura sia l’ultima cosa che egli vuole.
La penso come Max e Annalaura.
Ok, ammettiamo che Max abbia ragione. C’è una questione in ballo, da un lato c’è la vita di coppia, dall’altro c’è la famiglia, nella sua completezza. C’è un elemento chiave, secondo me, in tutta la vicenda: le figlie piccole. La questione ovviamente è la gioia di diventare genitori, però forse la coppia ha problemi, perché la moglie sta incontrando difficoltà nel “ripristinare” la posizione professionale che aveva prima, magari avete parlato della questione e siete adivenuti al compromesso del part-time. Siete sicuri che questo sia quello che vuole la moglie? Perché un aspetto del casino potrebbe essere anche questo: le donne non vogliono rinunciare, giustamente, alla propria posizione sia familiare che professionale, e se avete parlato di questo aspetto, e lei ha detto per prima cosa voglio tornare ad una posizione simile a quella che avevo prima della gravidanza, e poi ha dovuto “ripiegare” sul part-time, questo può essere parte del problema.
L’altra questione riguarda la possibilità di essere aiutata, si sa che i bimbi piccoli, hanno bisogno di tutto l’affetto necessario e che i genitori, per ovvi motivi lavorativi, non possono stare tutto il giorno in casa con loro, quindi o se li portano al lavoro, se la mansione lo consente o se si è “titolari di sè stessi” oppure si sì devono lasciare a terze persone. Sarebbe auspicapibile lasciarli eventualmente a parenti, in questo caso i nonni paterni, che evidentemente da ciò che capisco, hanno dichiarato una certa indisponibilità, e questo a tua moglie non piace, perché vorrebbe perseguire degli obiettivi professionali precisi, magari dichiarati apertamente in famiglia, e che alle prove dei fatti, e alla prova di ascolto si rimbalzano e trova solo sordità .
Gabriele, sostanzialmente concordo con la tua disamina della questione, ma mi permetto di precisare che prendersela con il partner e voler mandare tutto all’aria non serve a niente, le cose vanno discusse e affrontate con calma e razionalità, sapendo che se poi le cose non si possono risolvere non se ne deve addossare tutta la colpa all’altro. Peraltro, generalmente, chi si sposa conosce, o almeno dovrebbe conoscere l’altra persona, il suo carattere, le sue possibilità e i suoi limiti nonché il contesto familiare da cui proviene. Per cui non è giusto prima aderire con entusiasmo e prendere, dall’altra persona,k ciò che fa comodo e poi, quando emergono i limiti che, peraltro, già si conoscevano, allora si dà addosso a quella persona e nulla di essa vien più considerato accettabile. Nella fattispecie, quando la moglie del nostro amico lo ha scelto, presumibilmente sapeva che tipo di famiglia aveva e non è giusto che prima lo abbia sposato e ci abbia concepito dei figli e poi, quando…
Quindi non è giusto che prima lo abbia sposato e ci abbia concepito dei figli e poi, quando emergono i problemi, gliene faccia pagare lo scotto, tirandolo matto e minacciandolo di separazione. Problemi dei quali, peraltro, egli non ha colpa, perché non può essere chiamato responsabile di come si comportano i suoi genitori o del fatto che non guadagni tanto da poter assicurare a sua moglie tutto ciò che lei si aspetta. Peralttro, il nostro amico sembra essersi trasformato nel classico convitato di pietra, poiché siamo noi che stiamo disquisendo sul suo caso mentre lui non si fa più sentire. Tuttabvia, al di là del caso personale, ritengo che gli spunti di riflessione a livello generale che esso ci offre, siano quanto mai utili.
Però hai detto anche tu, Cristian, testuali parole “per il poco sostegno morale e pratico, su questo devo ammettere che non ha tutti i torti”, e allora perchè non puoi capirla invece di pensare subito a come “salvaguardarti” se le cose dovessero andare male? Se ci sono problemi, è un problema suo..sembra che ormai i matrimoni debbano essere cosi, invece di superare insieme le cose.
Evidentemente c’è un motivo se la situazione è questa e tu come uomo devi mettere le cose in chiaro con i tuoi ( perchè si, sono loro il problema) dicendo di rispettare tua moglie in quanto tale e sostenervi in quanto famiglia. Dopodichè vai da tua moglie e gli dici che hai messo le cose in chiaro con i tuoi e che lei non deve preoccuparsi, tante volte noi donne vogliamo solo sentirci protette e che l’uomo prenda in mano la situazione. Nessuna guerra, nessuna chiusura di contatti, solamente chiarezza e rispetto da una parte e dall’altra.