Buongiorno a tutti. Ho bisogno di pareri esterni per una situazione ormai ingestibile con mia moglie. Sono sposato da diversi anni e dopo la nascita della mia prima figlia la situazione è radicalmente cambiata.
Mia moglie è orfana di madre e dopo la nascita di mia figlia più grande ha iniziato ad odiare i miei genitori per il poco sostegno morale e pratico (su questo devo ammettere che non ha tutti i torti). Ovviamente non posso obbligarla a farseli andare bene o a volergli bene ma questo odio eccessivo ( praticamente gli augura anche la morte) mi sembra del tutto ingiustificato. Ovviamente dopo un periodo di calma apparente (nella quale ho avuto la mia seconda bambina) la situazione è drammaticamente degenerata. Ora mi sento sotto ricatto da lei, vorrebbe che chiudessi i rapporti con loro per salvare il nostro matrimonio (e non sono sicuro sia nemmeno la soluzione) 8. Non so cosa fare perché comunque sono sempre i miei genitori ed è brutto dirlo ma un domani potrei aver bisogno di loro (ad esempio se mi cacciasse di casa). Io ho un lavoro a tempo indeterminato ma con uno stipendio nella media, ed una separazione non potrei affrontarla soprattutto economicamente ma anche moralmente (sia per le mie 2 figlie e sia anche per mia moglie a cui sono comunque legato). Mia moglie lavora anche lei ma con contratto part-time quindi non totalmente indipendente. Sono in piena crisi perché so che qualunque decisione io prenda ovviamente chi ci rimetterà maggiormente sarò io. Con praticamente tutto lo stipendio andato via per mantenere le mie figlie e un assegno di sostegno a lei, l’unica soluzione sarebbe andare a vivere dai miei (coloro con cui i dovrei chiudere i rapporti) e ovviamente la possibilità di rifarsi una vita sentimentale sarebbe impossibile. So che non esiste una soluzione ma ho scritto questo solamente come sfogo
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Categorie: - Famiglia
Ma pensa te uno in che situazioni si deve trovare, caro amico non posso esprimerti altro che la mia comprensione anche se non ti servirà a un gran che.personalmente ringrazio Dio ogni giorno per avermi tenuto alla larga da certe avventure
Una persona non può semplicemente chiudere con la propria famiglia d’origine, a meno che non vi siano motivazioni davvero fondate (e quelle riportate non mi sembrano affatto valide). Se non riesce a far valere in altro modo il suo punto di vista, ha provato a proporre a sua moglie una terapia di coppia? Essere guidati da una persona esperta nelle relazioni potrebbe essere un grande aiuto ed un conforto.
Carissimo, la situazione che tu ci racconti è più o meno la medesima nella quale mi son trovato io pochi anni fa, sia per le sue implicazioni nel momento sia per quelle, eventualmente, future. Fortunatamente, nel mio caso, gli aspetti più gravi e salienti si son risolti: fra mia moglie e me non si parla più di separazione, come invece avveniva nel pieno della nostra crisi e lei, pur nutrendo un certo malanimo nei confronti dei miei genitori perché se ne sentiva trascurata e non supportata, ha comunque imparato a trattarli con formale correttezza e ad accettare da lroro ciò che possono dare, senza pretendere di più. Ammetto che in questo positivo rivolgimento delle mie sorti un grosso ruolo ce l’ha avuto la fortuna, ma credo abbia influito anche il fatto che io ho fatto capire a lei che non poteva darmi la colpa di non avere i genitori che lei si aspettava e che non poteva minhacciarmi di separazione per colpa loro.
Credo che se qualcuno ti sposa, debba essere ben consapevole di quello che è il tuo back-ground familiare e di crescita e non possa accettare solo ciò che gli fa comodo e rifiutare il resto. Se lei ti ha sposato, presumibilmente sapeva che tipo di famiglia avevi e deve fare i conti anche con questa tua realtà: non può, io credo, rifiutarla in blocco solo perché non risponde alle sue aspettative. E non può nemmeno chiederti di scegliere fra lei e i tuoi genitori, perché tu hai il diritto di amarla senza dover rinnegare ciò da cui provieni. Peraltro sembra che le donne d’oggi non siano mai contente, poiché se i suoceri son molto presenti danno fastidio perché sono invadenti, se invece si fanno da parte li si accusa di disinteressarsi. Par quasi che alle persone si chieda di accorrere quando chiamate e di restarsene nell’ombra quando di loro non vi sia bisogno: ma questo modo di fare non è né corretto né dignitoso. Mostrati determinato e, io credo, lei giungerà apiù miti consigli.
@Max, leggo spesso i suoi interventi su questo sito e, anche se non c’entra con il contenuto della lettera (ho già dato il mio parere all’autore in un commento precedente), colgo l’occasione per complimentarmi con lei per il suo equilibrio, nonché per la sua spiccata intelligenza e sensibilità. E’ un conforto sapere che esistono persone così, che avrebbero mille motivi per avercela con la vita e, invece, restano più lucide e serene di altre che si lamentano dalla mattina alla sera, spesso e volentieri per futilità.
Anna Laura, grazie infinite per gli apprezzamenti, che ben volentieri ricambio, dato che anche i suoi (o tuoi) commenti li ho a mia volta trovati davvero apprezzabili e profondi. Un saluto affettuoso e alle prossime occasioni.
Potevi fare almeno di sposarti… Oco
Niente , da quello che scrivi è ormai sbarellata di testa ed in preda a convulsioni isteriche che sembrano L anticamera della menopausa .
Purtroppo è una brutta bega da pelare , ti auguro di vincere al Superenalotto
Prova a far da mediatore tra lei e i tuio genitori facendogli capire a loro che devono essere un pó piú intraprendenti e accodiscendenti nei suoi confronti e a lei che non ti puo chiedere di chiudere completamenti i ponti con loro perche sono la tua famiglia da quando sei nato. É difficile trovare un punto di equilibrio lo so ma non puoi sottostare a ricatti del genere. Spero che tua moglie rinsavisca e accetti i tuoi genitori almeno quel poco che basta per far andare le cose avanti
Perché poteva fare a meno di sposarsi? Tanto si sa che l’amore è cieco, ma il matrimonio ripristina la vista. Quindi alla fine, andrà tutto bene.