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Lettera pubblicata il 22 Agosto 2016. L'autore ha condiviso 8 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Eder r.
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La nostra mente crea
ciò che noi non conosciamo.
Lo si sperimenta ad esempio negli amori
a distanza.
Si conoscono solo alcuni particolari della
persona e la nostra mente provvede
a colmare questi vuoti.
Mano a meno che ci si conosce parte di questi
vuoti vengono sostituiti da immagini reali.
Ma quando si è lontani da una persona,
è facile idealizzare, vedere le cose
attraverso degli “occhialini rosa”.
Se tu la dovessi incontrare di nuovo
le illusioni si infrangerebbero nel mare della realtà,
però la sofferenza rimane, sia che tu la incontri
sia che no.
Io ho ancora le mail di una donna che ho incontrato
anni fa , le ho conservate ma non
me la sento di rileggerle, perchè a distanza
di anni quello che è scritto fa ancora male.
Col tempo chissà la sofferenza diminuirà, il
suo pensiero resterà ancora con te, ma riuscirai
a conviverci, soprattutto se incontrerai una persona
che ti darà una nuova vita, un nuovo amore.
Caro EDER io ti capisco perfettamente. Ha ragione Sofia…Le storie non vissute rimangono sospese nel tempo.Per sempre. Non serve a molto il duro confronto con la realtà perché in fondo si è già consapevoli che la persona che abbiamo idealizzato vive solo nella nostra mente. Lei infatti non fa parte della tua vita , ma della tua essenza. La tensione verso la felicità , verso la perfezione assoluta e’connaturata nell’animo umano e non si può eliminare ..Si’ , e’ necessario imparare a convivere con quella che tu chiami ossessione, cercando di non evadere eccessivamente dalla realtà. Soprattutto perché questo atteggiamento potrebbe oscurare delle nuove opportunità o rovinare relazioni vere realmente esistenti.Come suggerisce Suzanne , bisognerebbe imparare dai poeti a sfruttare questa pulsione in modo positivo, per stimolare la propria creatività’ plasmandola in qualcosa di concreto e tangibile, qualcosa che non rimanga dentro di noi a logorarci internamente…Ma come si fa?!?
Grazie Signora Sofia, ne sono lieta. Ora mi manca solo l’approvazione del Signor Yog e poi mi sentirò pienamente tranquilla. Temo in questo caso però di dover parlare di grappe secche, morbide,invecchiate in barrique oppure aromatizzate…
In realtà tutte le belle parole sull’illusione amorosa pongono una questione essenziale sull’argomento, che Vic ha riassunto nel suo post:riguardo che tipo di amore è quello che nasce dalle “fantasie” e che non ha potuto. “Provarsi” nella realtà. Come ho già sostenuto in più occasioni, se le anime belle lo trovano poetico non di meno un sentimento del genere è solo una espressione di un innocente egoismo, quasi infantile. Un “rifugio” più che una apertura alla vita. Cioè si vive il piú importante sentimento della nostra esistenza come lo si vorrebbe che FOSSE, e non per quello che È. Una fiaba, nient’altro.
L’intervento di H2O ha sintetizzato quasi tre anni di descrizioni della mia esperienza indiretta sull’effetto dell’illusione d’amore in poche ed efficaci righe così: “Soprattutto perché questo atteggiamento potrebbe oscurare delle nuove opportunità o rovinare relazioni vere realmente esistenti”.
Aggiungo solo a quanto detto da H2O che gli esercizi poetici sono solo “solletico dell’anima”. Piacevoli sensazioni che alleviano il peso dell’esistenza, ma non la possono sostituire. In questo caso non sarebbero diverse da quelle dall’oppio, e dall’oblio che questo regala a chi vuole fuggire la realtà.
He Susanna. Il nostro yog è proprio così speciale come lo vedi…
Che ci vuoi fare….!
Ciao..
A dire il vero ci sono alcuni filosofi che sostengono che il pensiero sia più reale di ciò che esperiamo nel mondo. In ogni caso, Signor Golem, le emozioni che proviamo esistono e determinano la nostra vita tanto quanto il Vero Sentimento d’Amore di cui lei parla continuamente. Ci sono matrimoni che continuano nel tempo alimentati da illusioni su un amore ormai spento da tempo… Tutti viviamo di illusioni, nessuno escluso. C’è chi preferisce declinarle in “oggetti” a portata di mano e chi, per svariati motivi, allontana da sé queste proiezioni. H2O, purtroppo non ho ancora trovato soluzioni…
E ci sono altri filosofi che dicono il contrario, e temo che siano in maggioranza.
E poi, casomai ci saranno matrimoni “finiti da tempo”, o forse mai iniziati, che vengono alimentati dalle illusioni.
Corrispondono suppergiù alla vita vegetativa che si ha nei coma irreversibili.
P.S. Io non vivo di illusioni, io “esperisco” solo cose concrete, almeno lo…”espero”. Quindi “quasi” tutti Suzy.
Accidenti Signor Golem,lei sarebbe un ottimo credente di una delle grandi religioni monoteiste: dogmatico, granitico nelle proprie certezze, impassibile al dialogo socratico. Ma davvero la Sua smisurata sicurezza non vacilla proprio mai? Come la invidio…
H2O,
“Lei infatti non fa parte della tua vita, ma della tua essenza.” – questo è il contributo del commento che ho maggiormente apprezzato. fermo restando che a mio avviso i ricordi di alcuni coinvolgimenti emotivi possono essere gestiti a piacere mentre altri, invece, possono essere archiviati, negli aspetti più incisivi, soltanto se superati da emozioni più coinvolgenti.
la volontà ha sempre il suo peso ma dipende dall’impegno con cui la si vuol mettere in atto. a volte è inconsciamente preferibile amare senza essere ricambiati che inaridirsi del tutto. meglio un ideale irraggiungibile che una realtà di pesante compromesso.
Grazie Rossana. La volontà gioca senz’altro un ruolo fondamentale per il dominio di queste passioni. Non credo che prendere atto della realtà, seppur diversa da come vorremmo che fosse, porti ad inaridirsi, al contrario penso che ci innalzi ad un livello superiore di coscienza dal quale possiamo osservarla in modo più’ libero e disincantato. La volontà, tuttavia,è spesso contrastata dall’istinto animale, collegato , come sempre, alla sopravvivenza , alla necessità di affermarsi e al forte desiderio di raggiungere propri obiettivi o forse, più’ semplicemente , ad una naturale attrazione fisica/sessuale.