Salve, sono nuova e non so bene come funzioni questo sito, quindi spero potrete perdonarmi se quello che scrivo risulterà fuori luogo. Premetto che non sono per niente una brava scrittrice e infatti l’intento non è quello di scrivere qualcosa di “piacevole alla lettura” ma è quello di raccontare una piccola (o forse grande) parte di me.
Ho 18 anni e ho un problema che seppur stupido spesso mi impedisce di essere serena e felice. Sono ossessionata dal mio aspetto fisico, anzi, credo di essere ossessionata dalla bellezza in generale…non mi sono mai reputata una bella ragazza e credo che nemmeno gli altri mi reputino tale. S ero alle medie ero emarginata, credo per il mio aspetto fisico o forse anche per la mia timidezza.. Fatto sta che sentivo spesso lo sguardo giudice dei miei coetanei addosso e a volte anche quella che era la mia migliore amica mi prendeva in giro, infatti quando litigavamo mi tirava sempre della brufolosa. Quando iniziai le superiori per tutto il primo anno ebbi un’amica che non esitava tutte le mattine a dirmi “che brutta che sei stamattina!” (non che lei fosse bella eh!) credo che la mia ossessione iniziò in quell’anno. Già dalle medie iniziai a truccarmi per sentirmi meglio e dalla prima volta non smisi più. Il trucco era diventato una dipendenza tanto che ancora oggi mi faccio mille paure quando arriva il momento di andare al mare o in piscina. La cosa ultimamente è degenerata e credo sia diventata una vera e propria ossessione. Mi devo guardare in ogni specchio per controllare la mia faccia sperando ogni volta di non vedermi brutta, ma ovviamente ogni volta mi sento peggio prima. E le rare volte in cui mi vedo carina durano poco perché poi una volta fuori casa passando magari davanti ad una vetrina e vedendo il mio riflesso mi demoralizzo di nuovo. A parte il problema dello specchio mi rendo conto che ogni qualvolta esco di casa passo tutto il tempo a guardare le altre ragazze e a giudicare mentalmente il loro aspetto, nella mia città sono tutte bellissime ragazze e ogni volta vedendole non faccio che pensare che vorrei essere come loro, le altre che non sono bellissime le reputo comunque più belle di me. Avevo un ragazzo e sono stata con lui un annone mezzo, per me era bellissimo ma poi mi ha lasciata perché non mi amava più. Sono stata malissimo perché pensavo che se fossi stata bella con una di quelle ragazze fighettine e con il visino angelico che girano a frotte nella mia città, di certo non mi avrebbe lasciata. Negli ultimi mesi stavo malissimo perché il mio ragazzo trovava sempre una scusa per non fare l’amore con me e questo mi deprimeva tantissimo. Ho problemi a girare per strada perché ho paura che la gente vedendomi dica che sono brutta, in più l’ulica cosa bella che avevo erano i capelli che per colpa di una stupida parrucchiera ora fanno ca..... Il taglio fa schifo e così si vede ancora di più il mio orribile profilo. Da quando il mio ragazzo mi ha lasciata sono uscita con qualche ragazzo che poi però si è scoperto che volevano solo sco.... e questo mi fa pansar che quindi non volessere uscire con me perché mi reputavano carina e interessante ma solo perché erano disperati.questa mia ossessione mi sta rovinando in parte la vita, perché non riesco più ad essere serena. Io vorrei essere bella, vorrei essere una di quelle ragazze che guardandoli dici che sono belle. Guardandomi attorno non ne vedo una che sia peggio di me, sono insoddisfatta di tutto di me, della faccia del fisico, del carattere, del portamento, di come mi vesto, e di come mi stanno i vestiti. Mi curo molto , mi curo molto i capelli le sopracciglia il trucco e i vestiti.. Eppure rimango sempre una cessa. E non riesco ad accettare questa cosa.
almeno mi sono sfogata
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Categorie: - Me stesso
Penso che il corteggiamento di un ragazzo ti lascerebbe del tutto indifferente. Ma infondo è normale che sia così, non devi giustificarti. Il tuo stato d’animo incide pesantemente sulla qualità dei tuoi rapporti interpersonali. Un ateo potrebbe affermare, a ragione peraltro, che l’amore non esiste. La verità è che nessuno di noi potrebbe dargli torto. Quando le condizioni erano propizie le unioni erano più longeve… la cosa comica è che oggi un uomo non è minimamente interessato a rendere felice una donna. Questa cosa oltre ad essere preoccupante getta elle ombre sulla legge naturale. Più passano gli anni e più ti passa la voglia d’interfacciarti con l’altro sesso, ti rendi conto che sarebbe veramente sterile sforzarsi di essere una sorgente di entusiasmo. Che senso avrebbe vivere le gioie, ma soprattutto i dolori, di una vita matrimoniale impostata sul calcolo e la prevedibilità? Un uomo e una donna che si muovono lungo la stessa traiettoria come due vettori paralleli. Non dovrebbe esistere una reciprocità che giustifica l’accoppiamento, per parlare in parole povere? Comprensibilmente potrei non dimostrarmi all’altezza delle aspettative di un uomo… il senso d’inadeguatezza divorerebbe le mie giornate. Nessun uomo dovrebbe pensare, dico solo pensare, di poter chiedere tanto ad una donna. Le giornate sono fatte anche, e soprattutto, d’imprevisti e un marito (o una moglie) che vive in maniera ostile un cambiamento di programmi dimostra di essere concentrato su sé stesso/a. Mi vedi trascurata? Non ho più voglia di uscire? Mentre preparo la cena non ti rivolgo la parola? Guarda che me ne rendo conto che elucubri e queste filosofie non mi piacciono, non mi sono mai piaciute! L’uomo che ti studia, o che comunque ti da questa sensazione, diventa un estraneo… tendi a viverlo come un estraneo! La stessa sensazione la trasferisce l’uomo “amante dell’ordine”… i ragazzi di oggi tendono a dare questa sensazione perché sono abituati a cavarsela da soli!
Moiiemagico,
di questi tempi il tuo è un problema molto serio, che però rischi di ampliare ben oltre la sua reale portata.
Leggendo la tua precedente lettera, con i relativi commenti, mi sono imbattuta nell’OTTIMA sintesi di Adrian: “Noi siamo come voi donne ci piacciono le ragazze di carattere e un po’ stronze:)”, che, secondo me, mette l’accento sulle abituali preferenze sia maschili che femminili sulle “stronze” e “stronzi” di turno.
Per il fisico occorre l’attrazione, nella maggior parte dei casi insita nella bellezza o per lo meno nella grazia, mentre per il sentimento occorre essere stimolati da qualcosa di diverso dal solito, che predisponga a scoperte su parti di sé bisognose di essere portate alla luce e concretizzate. Si tratta quasi sempre di elementi secondari della personalità, che una volta esplorati si autoesauriscono, né più né meno di come di solito si stempera abbastanza rapidamente un’attrazione non particolarmente profonda.
Essendo o ritenendosi carenti nell’aspetto esteriore, non resta che potenziare al massimo quello interiore del carattere. Aspetto che ritengo più importante di tutti gli altri, in quanto dev’essere sì abbastanza forte e ben definito ma, anche, capace di relazionarsi con il prossimo e di calibrare le proprie aspettative con quanto è sia raggiungibile che adeguato.
Lavora su questo, e non avrai a pentirtene. Ci sono state tantissime donne scarsamente attraenti sotto l’aspetto fisico in grado di attirare più uomini di quanti se ne sarebbe potuto supporre. Rafforza la tua autostima, e dimentica le cattiverie che magari involontariamente ti hanno riservato altre donne. Non dar troppo retta agli specchi. Guardati dentro, dove puoi trovare la te stessa che più conta!