Secondo voi quando una donna più volte dice che sta pensando di chiudere la storia bisognerebbe tagliare i ponti e ciao, convinto che tanto ritorna se fai così, o provare a riflettere e lavorare sugli errori commessi?
Lettera pubblicata il 7 Dicembre 2017. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore gabriele bolo.
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Categorie: - Amore e relazioni
Dipende dal punto della vita in cui ti trovi. Ti parlo da donna. Quando ritieni di aver raggiunto la tua maturità psico-affettiva ti viene naturale rigare dritto perché in quella dimensione trovi la tua realizzazione. Con questa serenità d’animo, in maniera civile scelgo di congedarmi senza portare rancore perché, sotto certi punti di vista, mi considero una persona abbastanza fatalista. Ed è così che riesco a sentirmi “femmina” (una parola che oggigiorno suona decisamente anacronistica perché quando ti trovi sotto stress ti senti più fragile e tendi a compensare con una determinazione che ti porta ad essere allo stesso tempo forte e fragile). Io nella vita sentimentale ho sempre cercato degli stimoli per evadere dalla routine familiare (vivo con i miei) e quando vedevo che dall’altra parte non c’era tutta questa voglia di sognare (o di condividere un sogno senza per questo sottolineare con la matita blu e rossa i problemi dell’altro… perché anche questa cosa quì ti blocca) mi facevo da parte (all’inizio con sofferenza ) perché mi sentivo un po’ “impedita”.
Consapevole di quello che accadeva intorno a me e non ho mai voluto, nella maniera più assoluta, e a tuttora proprio non accetto, che un uomo con il suo raziocinio mi arrivi a togliere l’entusiasmo che si manifesta quando l’amore corporale (o l’affettività) non viene avvertito dalla donna come un impulso dell’uomo. Diciamo che ci sono cose che si sanno. Bene o male si sanno, ma un conto è viverle in maniera trasognata e un conto è sentirsi schiacciata da un egoismo dell’uomo. Ti dirò di più. Io sono una donna che è anche capace di ridere di certe allusioni che si manifestano nell’ignoranza (sempre entro certi limiti), ma la superbia si riflette sulla coscienza morale. Almeno nel mio caso è così. Dunque non riesco ad andare oltre anche per motivi etici. Ma si tratta di valutazioni soggettive. Quando hai una vita più attiva (e spero che nessuno si senta in colpa per la vita che si è scelto, o per quella che si trova a vivere, perché mi domando che senso abbia crearsi uno stress per vivere di automatismi che ci rendono schiavi del mondo? Me lo domando sinceramente!)riesci a perdonare o a sopportare…
…ma un tradimento, o un dubbio, ti cambiano la vita. I ruoli non s’invertono, ma non vengono vissuti pienamente nella loro esteriorità. Ci vuole tanta fede.
La seconda che hai detto, ovviamente.
Intanto che lavori sugli errori commessi è facile che arrivi un altro e se la fioppi. Tieni conto che “Furbi e veloci” è l’ultima gemmazione a sinistra del PD…
Lasciala tu.