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Ed ora cosa mi aspetta?

di Alexandre
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 4 Settembre 2013. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 81 commenti

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  1. 61
    Alexandre -

    rossana,
    credo che tu abbia colto nel segno individuando tre “pilastri fondamentali” per la vita di una relazione amorosa. In particolare, dando per scontato che la “passione sensuale” non possa mai mancare, mi piace soffermarmi sul secondo punto, quando parli di necessità di una “conformità di vedute su valori e obiettivi”. Certamente, quando una coppia nasce, essendo formata da due individui, con una differente formazione familiare e culturale e, magari anche con un vissuto precedente che potrebbe aver lasciato un qualche segno nei tratti della personalità, può essere naturale la sussistenza di visioni del “mondo” inizialmente non collimanti. Ebbene, a mio avviso, una coppia che funziona, con il passare del tempo, deve arrivare a trovare una sintesi ed a elaborare una visione in qualche maniera comune, senza che ciò debba necessariamente significare annullamento della propria personalità. Tanto anche per arrivare ad avere una voce univoca finalizzata all’educazione ed alla formazione dei propri figli. Non è facile riuscirci e l’impegno di entrambi, come da te richiamato, è indispensabile. A tanto aggiungerei, però, un quarto pilastro fondamentale: la fiducia reciproca. Del proprio partner bisogna avere una fiducia incrollabile. Non credo si possa vivere accanto ad una persona per anni ed anni se non si abbia l’assoluta certezza che questa non ti ferirà mai deliberatamente, agirà sempre e solo nell’interesse del progetto di vita comune, desideri la tua felicita al pari della sua. Io tutto questo non sono riuscito a realizzarlo, non so se per mia incapacità o altro. So solo che ho amato con passione la mia lei, non le ho nascosto mai nulla, ci ho messo tutto il mio impegno perché funzionasse ed avevo una fiducia “cieca e sorda” nella mia lei, ma evidentemente non è stato sufficiente.

  2. 62
    rossana -

    Alexandre,
    la maturità non si compra al mercato, né si misura a peso. è abbastanza comune che i due partner non siano perfettamente allineati in tal senso o che abbiano temperamenti incrociati all’opposto.

    non fartene un cruccio: tu c’eri; lei, forse sì e forse no, con quanto è stata capace di dare, anche se qualcosa è andato storto, senza che sia strettamente necessario cercare cosa e stabilire in quali percentuali dividere la torta della colpa.

    concordo sulla necessità di stima, rispetto e fiducia reciproca, per per me però stanno già nel pacchetto affettivo di base…

  3. 63
    Golem -

    “descrivendo un marito ed un matrimonio in cui, per molti aspetti, non mi riconoscevo”

    Se ricordi in uno dei miei post parlavo di “comunicazione”, lingua comune della coppia. Non ricordavo questo passaggio che ti ho riportato, ma, per me, il vero “pilastro” è quello.
    Potresti fare tutti i progetti che vuoi, ma se non ci si “capisce” – e quella frase che hai scritto fa intuire questo – non c’è speranza. Io stavo perdendo il mio matrimonio per questo. L’ho, anzi, l’abbiamo recuperato con tre anni di faticosa rivisitazione dei nostri comportamenti, rovesciando, come ho scritto più volte su questo forum, gli intestini sul tavolo, con tutto il loro contenuto.
    Ma l’abbiamo voluto entrambi, perché entrambi ci amavamo. E adesso di più e meglio.
    Insomma, abbiamo ricostruito la “casa” comune. Insieme. Comprensione reciproca e costruzione “quotidiana” del rapporto sono gli ingredienti per legarsi e far crescere l’amore dall’innamoramento, che troppo spesso viene confuso col primo.
    L’amore è un progetto da realizzare. L’innamoramento è un bel sogno e basta, che finisce quando ci si “sveglia” alla realtà.

  4. 64
    maria grazia -

    Non posso proprio fare a meno di dare la mia opinione sugli assurdi “comandamenti” di rossana per una serena vita di coppia! ma andiamo per ordine…

    il primo pilastro: è ovvio che qualsiasi rapporto parta solo se c’è attrazione reciproca, e non abbiamo certo bisogno di uno scienziato per capirlo. quanto poi si riuscirà a tener viva quella passione nel tempo, dipende dai due soggetti della coppia, più che da fattori esterni o apparentemente casuali. ma non è certo l’ attrazione passionale il vero collante per poi mantenere quel rapporto duraturo!

    secondo punto: sincerità assoluta che rasenta l’ ossessione. ora, a parte il fatto che in una qualsiasi coppia non è nè sano nè auspicabile che nessuno dei due mantenga una minima punta di “mistero”, specie sul proprio passato, ma più che altro mi chiedo quanto sia realistica questa ipotesi duranti i PRIMISSIMI APPROCCI. penso che NESSUNO a questo mondo spiattelli completamente la sua vita a quello che all’ inizio è un ILLUSTRE SCONOSCIUTO. inutile dire che un partner che si preoccupa di doversi addentrare negli angoli più sconfinati del vissuto dell’ altro in maniera ossessiva, soffre di qualcosa di patologico.

    e ora veniamo al terzo dei “pilastri di rossana”. credo che quando ci innamoriamo e ci affezioniamo a qualcuno, ci affezioniamo sopratutto al suo carattere, al suo modo di essere, al suo temperamento e alla sua personalità. se tutto questo con il passare del tempo viene a mutare, il rapporto si destabilizza perchè ognuno dei due partner non sa più chi ha davanti. e queste virate sono la ragione principale della fine di molte storie.

    mi trovo invece perfettamente d’ accordo con Alexandre:

    ” Ebbene, a mio avviso, una coppia che funziona, con il passare del tempo, deve arrivare a trovare una sintesi ed a elaborare una visione in qualche maniera comune, senza che ciò debba necessariamente significare annullamento della propria personalità.”

    non si può nè pretendere di trovare un partner che sia la nostra esatta fotocopia, nè tantomeno si può pretendere che l’ altro si adegui completamente e incondizionatamente al nostro modo di essere come se non avesse un anima e un pensiero indipendente. in una coppia matura e risolta, le differenze tra i due soggetti della coppia devono rappresentare un arricchimento e un completamento reciproco, non un problema.

  5. 65
    maria grazia -

    “l’odio della mia ex partner, che come giustamente dice rossana “è l’altra faccia dell’amore”.”

    no Alexandre, non è così. l’ odio è una cosa, l’ amore è un’ altra. e se qualcuno arriva a ODIARTI, significa che non ti ha mai amato veramente. dobbiamo accettarlo.

    rossana, una domanda…

    ma quando ti dedicavi anima e corpo a uomini che nel mentre ti tradivano spudoratamente e sfacciatamente, riconoscevi tra te e loro “conformità di vedute su valori e obiettivi” ?

    ” il temperamento della donna, complesso ed esigente oltre misura, si scontra con quello spesso troppo semplice e lineare dell’uomo”

    “ho rilevato che non è infrequente che un certo tipo di donna (quella non interessata a fattori economici) perda spesso per prima interesse per il partner.”

    dopo tante castronerie, e come dice anche il titolo di questa lettera, COS’ ALTRO CI ASPETTA ??..

  6. 66
    Daniela -

    Ho letto tutto il thread e sono rimasta molto colpita dalla bassa opinione di molti uomini sulle donne. Io mi trovo in una situazione simile a quella di Alexandre. Sono stata lasciata, otto mesi fa, dall’uomo che amavo (e ancora amo) profondamente. Lasciata con un sms di 11 parole (preposizioni e congiunzioni incluse) perché si è innamorato di un’altra (che poi si è rivelata essere non molto più che una a caccia di sesso e dopo 5 mesi lo ha pure piantato).
    Lasciata, tra l’altro, nel momento in cui stava morendo mia madre…
    Eravamo insieme da quasi sei anni, in due città diverse e per ragioni lavorative nessuno dei due poteva trasferirsi, ma io passavo circa 20 giorni al mese da lui. Tra l’altro lui ha problemi di salute ed io in questi anni sono stata il suo angelo. Forse troppo… alla fine probabilmente mi dava troppo per “scontata”.
    Comunque mi ha cancellata dalla sua vita. Io non esisto più.
    Io sto ancora malissimo. Sono scivolata nella depressione con tutti i sintomi correlati: tristezza profonda, crisi di pianto, disappetenza e forte dimagrimento, ansia, insonnia, desiderio di morire e chi più ne ha più ne metta…
    E comunque questo per dire che non si tratta di “uomini” o “donne”. Sono generalizzazioni stupide, banali. Siamo persone, indipendentemente dal sesso, e ce n’è di tutti i “generi” sia tra gli uomini che tra le donne…

  7. 67
    rossana -

    Daniela,
    “non si tratta di “uomini” o “donne”. Sono generalizzazioni stupide, banali. Siamo persone, indipendentemente dal sesso, e ce n’è di tutti i “generi” sia tra gli uomini che tra le donne…” – è vero, non c’è differenza fra maschi e femmine in termini di affidabilità e di stabilità in amore. come sempre, si tende ad affibiare le colpe più alle donne che agli uomini, sia quando scelgono che quando vengono lasciate.

    negli ultimi tempi, però, mi sembra che qui sul sito l’allontanarsi per motivi futili o per migliori opportunità sia effettivamente diventato più marcato in ambito femminile.

    mi dispiace per la brutta sorpresa, in un momento per te già così difficile e delicato.

    un abbraccio.

  8. 68
    rossana -

    Alexandre,
    solo il tuo riscontro al mio post n. 59, a te rivolto e non ad altri, ha per me importanza.

    sarà difficile che tu possa cambiare il tuo temperamento, che potrà essere stato a malapena smussato dopo la brutta sorpresa che ti ha inflitto la tua ex moglie. quando in età matura si sceglie, si preferisce e ci si sente bene nel proprio modo di essere non solo non c’è motivo di cambiare ma può anche essere impossibile farlo. non ci si sacrifica quando si dà spontaneamente.

    mi fa piacere pensare che ora tu possa essere apprezzato in una nuova relazione, che ti auguro più che soddisfacente.

  9. 69
    Alexandre -

    Daniela,
    resisti. Ogni giorno che metti alle tue spalle è un giorno in più che ti allontana dal dolore. Impercettibilmente, giorno dopo giorno, con tenacia e pazienza. Certo non sarai più la persona di prima, poiché la profonda ferita che hai subito lascerà una brutta cicatrice. Di tanto in tanto ci saranno ricadute, ma ogni volta troverai la forza per rialzarti ed andare avanti. Ti porrai nel tempo mille domande a cui non saprai dare risposta, proverai rabbia per quello che ti è stato fatto, in alcuni momenti potresti provare anche nostalgia per i bei momenti vissuti con il tuo ex e li è veramente dura. Ma non hai scelta, tenacemente, testardamente ripeti a te stessa che devi andare avanti ed hai la forza per farlo, senza voltarti indietro. Chi non ci ha più voluto faccia la sua vita, noi andremo avanti senza di loro, ne siamo capaci ed un giorno loro saranno solo un puntino insignificante alle nostre spalle. Un abbraccio. Alex

  10. 70
    maria grazia -

    rossana, ma io infatti non scrivo per interagire con TE, ma per gli altri che leggono. di te non mi frega nulla.

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