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Ed ora cosa mi aspetta?

di Alexandre
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 4 Settembre 2013. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 81 commenti

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  1. 41
    rossana -

    Andrea,
    potrebbe anche farmi piacere avere in toto gli stessi concetti di Golem e di Maria Grazia ma per come la vedo io non è così: sfumature di non poco conto rendono quasi opposti nell’interpretazione realistica criteri di base che hanno origine, com’è logico che sia, da un denominatore comune.

    per me, Alexandre ha amato intensamente sua moglie, a modo suo, e può essere sicuro al cento per cento soltanto del sentimento che LUI ha provato per lei. dal mio punto di vista è fortemente possibile che anche sua moglie lo abbia amato, in modo però più superficiale, vuoi per la sua stessa natura, vuoi per adeguamenti alla vita condivisa con lui che potevano non rispondere più di tanto alle sue aspettative.

    alcuni amori perdurano; altri si perdono per strada oppure non sono mai esistiti. il “per sempre” non esiste in nessun contesto: tutto cambia e tutto si evolve o si involve.

    come nella morte reale di un essere che abbiamo amato si conserva i ricordi dei momenti buoni condivisi, secondo me, anche nella fine di una relazione amorosa, qualsiasi essa sia stata, si dovrebbe poter conservare il poco o tanto di bene che il NOSTRO coinvolgimento con l’altro ci ha dato modo di sperimentare.

    non è una colpa né amare né non amare più. posso sbagliare ma non credo che si possa idealizzare una donna per vent’anni, né che sia corretto prolungare una finzione quando si diventa pienamente consapevoli che il guscio non racchiude più alcun frutto.

  2. 42
    Golem -

    Andrea, ho provato a farmi inseminare, ma non c’è niente da fare: ho i co....... Ma se non capisci quello che si scrive, si potrebbe usare lo stesso termine per te? Cosa dici?
    Credere di “vedere” una cosa in preda all’innamoramento non significa essere dei “poveri scemi”. Caso mai ci si sente così “dopo”, quando la realtà spazza il sogno nel quale si è “voluto” credere. Come temo sia successo ad Alexandre.

    P.S. Usa il “per” invece di X, saresti più credibile.

  3. 43
    ets -

    Qualche anno fa il mio migliore amico fu mollato dalla fidanzata.
    E vabè può succedere. Nel frattempo lui ha avuto 2 lutti, un altro quasi lutto perché una persona a lui cara aveva scoperto un brutto male e la signorina, che si stava vivendo il suo nuovo amore, non si è nemmeno degnata di un messaggio. Nel frattempo arrivava il Natale e in casa del mio amico c’era la disperazione dato che un lutto era successo, un altro stava per compiersi e un terzo si stava curando.
    Immagina tu la situazione, lei nella sua nuova casa in germania a godersi il nuovo fidanzato, poi marito, e le feste comandate.
    Capita, quando qualcuno trova il suo momento di felicità, difficilmente se lo fa rovinare dagli sfigati, che in quel momento, stanno attraversando il baratro.
    Se ci penso mi sento male io per lui. Non so lui come abbia fatto a reggere, anche se comunque ne porta ancora, dopo 3 anni, il peso. Non riesce a relazionarsi con nessuna donna.
    Io credo che tu abbia sbagliato ad essere perfetto; alle donne non piace l’uomo perfetto. Credo che alle donne piaccia essere conquistate e conquistare in continuazione per via del loro smisurato ego che ha necessità di essere alimentato, e bisogna stare a questo (sfiancate, lasciamelo dire) gioco anche nelle relazioni lunghe. Bisogna farsi conquistare e conquistare in continuazione, giorno dopo giorno. La stabilità famigliare che può essere economica, emotiva e prospettica nonè sufficiente.
    E il tuo caso lo dimostra. Centellinare i sentimenti, farsi desiderare e insomma utilizzare il classico bastone e carota sembra essere il metodo migliore per mantenere un rapporto.
    Mi pare di aver capito che hai avuto dei contatti ultimamente in cui ti sei comportato diciamo “bene”, no non va così.
    Non devi più comportarti bene tanto non hai margini per riprenderla con te.
    Lei ti odia. Odia la tua perfezione, odia tutte le tue attenzioni. Magari desiderava un’altra vita ce non la famiglia mulino bianco. Ha frustrazioni latenti che sfoga su di te!
    Lei vuole solo essere bombata da chi le fa provare “vere emozioni”.

    Cruda e nuda verità. Se poi ti dimostri debole sei finito, ti ridono pure dietro. In quello stesso periodo io mi lasciavo con la meretrice e le ho offerto tutta la mia sofferenza, la mia magrezza (non mangiavo da settimane) e il mio dolore.
    Il risultato? Vuoto spinto. Da allora il complesso delle relazioni con l’altro sesso mi è risultato chiaro e limpido.

  4. 44
    maria grazia -

    “Lei ti odia. Odia la tua perfezione, odia tutte le tue attenzioni….Ha frustrazioni latenti che sfoga su di te!”

    interessante osservazione ets! credo che possa rappresentare la chiave di volta per comprendere non solo la fine di tante storie, ma anche tanti rifiuti.

    Andrea, io non devo rendere grande nessuno. e nessuno deve rendere grande me. ci si deve “ingrandire” da soli, semmai. e a quel punto – FORSE – si è pronti per una VERA relazione. dei dogmi e delle convenzioni che mi vogliono moglie e madre A TUTTI I COSTI, non me ne frega niente. scusami.

  5. 45
    Alexandre -

    Rossana,
    condivido la tua lucida analisi e ne ammiro i toni pacati. Non sono in lotta con il genere femminile e non lo sono stato nemmeno anni fa, nell’immediatezza della separazione. Credo che ascoltare il punto di vista femminile possa aiutarmi a comprendere cosa abbia travolto la mia vita e, magari, possa anche aiutarmi a reingranare la marcia definitivamente.
    Non mi sono arreso, ma porto ancora dentro di me tutto il peso di questa ferita. Ancora oggi mi rimbombano le sue parole taglienti, ingiustificatamente violente e fanno ancora male.
    La passione credo che sia stata per lungo tempo reciproca, quasi fino alla fine; avevo la presunzione di saper leggere i suoi occhi, che peraltro adoravo ed è stato proprio dai suoi occhi che, alla fine della nostra relazione, mi è arrivato il suo messaggio carico di “odio”. Ho capito prima che lei parlasse, che tra noi era finita per sempre.
    I suoi interessi erano certamente differenti dai miei e credo che in qualche maniera li abbia assecondati più di quanto abbia fatto lei; di sicuro posso dire di non averli mai ostacolati. A mio avviso è vero che sino a quando sono stato un uomo che le dava sicurezza e si occupava di risolvere i suoi mille assilli personali e materiali, sono stato amato; poi, quando un grave lutto mi ha reso più fragile; quando mi sono dovuto occupare in assoluta solitudine di superare un così brutto momento, lei non solo non c’è voluta essere, ma ha virato decisamente verso lidi più sereni.
    Di sicuro avevamo una concezione differente di amore. Lo vedo oggi in maniera più distaccata: lei pone se stessa avanti a tutto; prende ma non sa dare, finanche a sua figlia. Al contrario, per me la felicità della nostra bella gioia è prioritaria, sul suo altare, ieri come oggi, sarei disposto a sacrificare anche un’auspicabile ritrovata mia felicità.

  6. 46
    rossana -

    Alexandre,
    mi stavo chiedendo se avessi fatto bene a riaprire una così profonda ferita.

    hai messo in luce due diversi tipi di persona: chi sorregge e chi non può che essere sorretto; chi sa dare e chi è capace solo di prendere. logico, quindi, che l’integrazione funzioni fino a quando ognuno dei due vive il ruolo che gli è congeniale e che ha assunto nella coppia. mutando le attitudini, anche involontariamente, può venire a mancare il punto di aggancio del carico.

    se avessi descritto una forma d’egoismo nei tuoi soli confronti, ci sarebbe stato da chiedersi se non fosse opportuno ascoltare anche la tua ex moglie ma, quando metti in evidenza la sua attitudine nei confronti della figlia, la caratteristica di fondo che connota il suo comportamento diventa più credibile.

    nella maggior parte dei casi le persone si conoscono meglio solo nel momento della prova. un famigliare acquisito per l’intera vita è stato considerato quasi da tutti un debole, dalla personalità inconsistente. nell’approssimarsi della sua fine ha invece dimostrato di essere più forte e più dignitoso di tanti altri che l’avevano giudicato, ritenendosi superiori.

  7. 47
    Golem -

    “A mio avviso è vero che sino a quando sono stato un uomo che le dava sicurezza e si occupava di risolvere i suoi mille assilli personali e materiali, sono stato amato”

    Amato? È amore secondo te questo “bisogno” che quando non più “soddisfatto” scompare con risentimento? E con il massimo rispetto per te, non pensi che anche il tuo fosse “un bisogno” che definirei – con un termine sbagliato nel tuo caso, per il senso che gli diamo comunemente – candidamente egoistico?
    Puoi ammettere che forse non siete “cresciuti” insieme, e che l’amore probabilmente è il risultato di quella “crescita”, che fa sì che due persone diventino, non retoricamente, una “persona” sola?
    Io ritengo, per esperienza personale ovviamente, che quella crescita sia soprattutto frutto di una “volontà” amorosa, che si manifesta, attraverso la auspicabile maturità emotiva dell’età adulta, quando ci si rende conto di chi si ha “realmente” a fianco, e non un immagine di questi, magari idealizzata per far piacere al proprio ego. Io credo che a volte ci innamoriamo di “sogni” che non sono tali nella realtà, e non per colpa loro, ma…nostra.
    Io non ci credo che tu non abbia “visto”, prima della “sorpresa” che ti ha fatto lei, dei segnali che oggi sapresti interpretare e allora forse preferivi ignorare.
    È inutile girarci intorno, se tua moglie ti ha abbandonato in quel modo, non ti ha “amato “, o potresti giurare che sto sbagliando? Chi ha provato davvero quel sentimento, attraverso quella maturità emotiva di cui accennavo, NON può farlo. Può farlo invece se si è illuso, se ha vissuto il classico stereotipo dell’amore suo malgrado, se ha seguito l’istinto ma non lo ha mai inquadrato nella sola funzione che ha nelle vicende amorose. Ma attenzione, tutto questo in assoluta, “ignorante”, buona fede. Come temo sia successo alla tua ex lei. L’amore è un atto di “volontà” che per comodità potremmo collocare come inizio nel momento in cui si progetta una vita in due, suscettibili di diventare di più. Prima si può lasciarsi trascinare da qualunque follia, illusione e romanticismo, ma “dopo” non solo non bastano – anche se è auspicabile che ci siano – ma se prevalenti “equivocano” il senso dell’unione, a prescindere dalle responsabilità morali insite nella decisione.
    L’innamoramento nasce dall’illusione e vive di questa, l’amore può nascere e vivere SOLO nella realtá.
    Illusione- Realtà, Sentimento – Ragione. Tra questi due poli si gioca tutto di noi.

  8. 48
    Alexandre -

    Golem,
    corrette le tue riflessioni, giuste le tue domande; io stesso me le sono poste mille volte, più o meno negli stessi termini ed ancora oggi non ho saputo darmi una risposta definitiva. Credo che la vita di ognuno di noi non sia mai così semplice. Ci si trova ad affrontare temi che non prevedono categorie perfettamente definite, ma molto più sfumate ed in continua evoluzione. Tuttavia, del sentimento che ho provato per la mia ex moglie, che non è del tutto perito, io sono sicuro. Si può amare una persona anche se ti ferisce ed ha innumerevoli difetti. Per quanto riguarda, invece, il suo sentimento nei miei confronti posso fare solo delle supposizioni. Probabilmente è vero quanto dici in ordine al fatto che potrebbe essersi lei stessa ingannata su quello che provava, ma per esserne sicuri bisognerebbe sentire anche la sua opinione in merito. Sicuramente, tutta la storia che ho narrato, se fosse stata esposta dalla mia ex moglie avrebbe sollecitato ben altri spunti di riflessione. Non credo che avrò mai il coraggio di parlarne con lei, non voglio vederla, non voglio più soffrire, soprattutto ora che ho ritrovato un equilibrio accettabile. Per quanto mi riguarda ho inizialmente scritto sul sito “Lettere al direttore” per cercare di espellere, parlandone, tutto il dolore che mi portavo dentro ed in seguito per cercare delle chiavi di lettura che potevano essere proposte da terzi che, vuoi per le loro esperienze personali, vuoi per l’ovvio maggiore distacco dalla specifica vicenda, potevano cogliere elementi che io non riuscivo a leggere. Ebbene, il risultato che ho ottenuto è soddisfacente, ragion per cui a distanza di tempo, di tanto in tanto, ancora mi ritrovo a scrivere, magari riuscendo così anche a fornire una qualche forma di “aiuto” a chi si trova nella fase acuta di una vicenda così dolorosa qual’è l’abbandono da parte di una persona amata.

  9. 49
    Golem -

    Conta che tu stia riacquistando il tuo equilibrio. Il passato è storia ormai. Auguri per la tua vita.

  10. 50
    rossana -

    Alexandre,
    “Credo che la vita di ognuno di noi non sia mai così semplice. Ci si trova ad affrontare temi che non prevedono categorie perfettamente definite, ma molto più sfumate ed in continua evoluzione. Tuttavia, del sentimento che ho provato per la mia ex moglie, che non è del tutto perito, io sono sicuro. Si può amare una persona anche se ti ferisce ed ha innumerevoli difetti. Per quanto riguarda, invece, il suo sentimento nei miei confronti posso fare solo delle supposizioni. Probabilmente è vero quanto dici in ordine al fatto che potrebbe essersi lei stessa ingannata su quello che provava, ma per esserne sicuri bisognerebbe sentire anche la sua opinione in merito.” – considerazioni che collimano perfettamente con le mie, e mi fa piacere che siano state espresse da un uomo che le ha vissute sulla sua pelle.

    secondo me, chi ha amato non smetterà mai di amare, sia pure con intensità o sfumature diverse, ma nessuno può sapere con certezza cosa prova o ha provato l’altro. spesso non ha le idee chiare in merito nemmeno il diretto interessato…

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