Salta i links e vai al contenuto

Ognuno di noi

di ClaudioPablo

Ho scritto questo mio pensiero dopo un periodo bello, dove ho vissuto nuovamente gli anni dell’Adolescenza. Un periodo che si e’ chiuso dopo un amara (ma giusta) riflessione. Direi l’unico momento di crisi della mia giovane vita. Un momento dove ho capito molte cose e che mi ha portato a vivere la vita che oggi conduco in modo felice e spensierato. Questo mio pensiero fu scritto qualche anno fa e messo nel mio Blog. A molti piacque tanto da farlo personale. Per questo lo metto qui per farvi vivere quel periodo che ho passato.

*OGNUNO DI NOI*

Ognuno di noi al proprio passaggio lascia un’impronta nel cuore e nell’anima, tanto più è delicata quanto più arriva in profondità.
Con il passare del tempo se il ricordo di quella persona fa comparire un sorriso o gli occhi fanno scivolare due lacrime di commozione, significa che tutto sommato valeva la pena conoscerla, anche se gli abbiamo dedicato un solo minuto del nostro prezioso tempo o mille giorni della nostra vita…..,

anche se è stato un colpo di luce o un raggio di sole……..,

anche se è passato così velocemente che non siamo riusciti a trattenerla più a lungo.
Il destino non è sempre crudele, il destino a volte ci presenta o ci propone le opportunità che se noi, non ci sentiamo pronti di raccogliere probabilmente non eravamo abbastanza maturi o forti per tutto ciò.
Siamo noi che ci prepariamo al nostro destino, siamo noi che con il nostro modo di essere condizioniamo gli eventi che ci riguardano più o meno consapevolmente. Poi un bel giorno quel destino così beffardo e così bastardo ci da l’opportunità,
a qualcuno né da più di una nella vita, ad altri non ne presenta mai,
se noi non siamo in grado di capire, se noi riteniamo che quel destino ci sta ancora prendendo in giro ci troveremo impreparati all’occasione.
Ma non diamo la colpa al destino se tutto cio che si desidera….non arriva o non si compie……

E’ cosi’ che va la vita, bisogna capire il momento giusto….l’attimo!
Ci rimane una consolazione, poter pensare che ancora una volta il destino ci stava prendendo in giro e non era la nostra occasione, il nostro momento.
E………… se non fosse così? Se il destino non scherzava? Ci siamo trovati impreparati, non gli abbiamo creduto…………

Ma nonostante cio’ la vita prosegue e bisogna andare avanti, sapendo che noi siamo il frutto del nostro passato che delinea il nostro presente e ipotizza il nostro futuro.
Noi cerchiamo la felicità e la felicità di ognuno di noi è diversa.
A volte bisogna saperci credere.

Lettera pubblicata il 3 Agosto 2007. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
Condividi su facebook: Ognuno di noi

La lettera ha ricevuto finora 16 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    silvana_1980 -

    ehe!..è vero! soprattutto che la felicità mia non è quella di qualcun altro
    ognuno ha il suo passato, esperienze di vita etc. e bisognerebbe capire prima di giudicare (ma in genere ci si misura istintivamente e a volte senza cattiveria sul proprio metro) che il modo di vedere le cose è influenzato soprattutto da quello

  2. 2
    claudio -

    Purtroppo Silvana nella vita si pensa tante volte che il destino e’ uno e basta. Invece siamo noi che diamo la strada al nostro destino che poi si compie.

  3. 3
    silvana1980 -

    il più delle volte siamo noi a disegnarci il destino, è vero, abbiamo la possibilità di scegliere tra due strade, tra due persone, tra due lavori….
    e il più delle volte quando ci lamentiamo siamo noi la colpa di quel che è successo
    ci si deve assumere la responsabilità anche degli sbagli, ovvio
    ma non si riesce a controllare e disegnare tutto claudiopablo, sarebbe troppo facile
    a volte però si ti verrebbe da gridare contro il destino…che c’è se condo me…quando una persona cara ti viene portata via all’improvviso ad esempio da una malattia, un incidente non voluto ma capitato (della serie no perchè guido ubriaco dopo la disco, ma perchè il defic. di turno si piazza sopra il cavalcavia e mi tira un masso da 2 kili sopra la macchina…tipo)
    c’è la variabile imprevisto, ovunque…e là il più delle volte subisci, incassi e te la metti via….purtroppo

  4. 4
    claudio -

    vero Silvana, pero’ si parla di amore in questa lettera. Basta leggere la prima parte e potrai capire…

  5. 5
    silvana1980 -

    ho riletto la lettera, dall’inizio…e ho ripensato al destino….e di un opportunità che mi si era presentata proprio 2 anni fa
    la classica situazione prendere o lasciare, il bivio
    la scelta era se ascoltare me stessa, i miei sogni, quello che per me stessa era meglio ma per l’altro, per il quale provavo un sentimento molto forte, era un assurdità
    oppure assecondare il suo sogno che però non era il mio
    ho scelto il mio sogno a lungo e ho abbandonato l’amore che si prospettava intenso ma breve e troppo difficile
    ora, tuttora, non so se ho scelto bene ma ti raccoto un altra cosa
    un sogno che praticamente ho già realizzato che non riguarda l’amore ma che comunque mi ha posto davanti agli occhi molte opportunità che ho rifiutato, in quanto qualcosa dentro me mi diceva di crederci
    4 anni fa ho cominciato a lavorare in un posto che mi piace e dove lavoro tuttora…un lavoro bello, dove mi sento a mio agio e dove tutto sommato mi trovo bene anche coi colleghi. Questo lavoro però è precario con tutto quello che ne consegue.
    Durante questi anni ho ricevuto telefonate di proposte di lavoro molto più vantaggiose di quello attuale e non a termine, che io ho regolarmente rifiutato perchè CREDEVO che prima o poi questo contratto non sarebbe stato più a termine e che anche se fosse stato sempre precario comunque mi avrebbe reso felice di alzarmi alla mattina ed andare al lavoro.
    Ora il mio sogno di un alavoro stabile si sta realizzando, e sono contenta di averci sempre creduto pur non avendo avuto mai nessuna garanzia.
    Io sono una sognatrice, una di quelle che più delle volte lascia passare la vita davanti a se ma non ci si butta a capofitto e senza pensarci.
    Ora ho un altro sogno e questo sogno riguarda l’amore. Mi si presentano anche qui diverse opportunità ma c’è sempre qualcosa che manca e mi fa sentire insoddisfatta. Il mio sogno è il sogno più banale che può avere una donna sui 30, cominciare a pensare a una famiglia da creare con qualcuno di cui mi posso fidare.
    Ovviamente è il mio di sogno, e il più delle volte non è quello dell’altro, per cui le storie iniziano ma dopo un pò si arenano da sole.
    Ma è il mio sogno e voglio crederci finchè non lo realizzerò, come per il lavoro rifiuterò offerte più immediate ma non vicine ai miei ideali, magari mi andrà bene come per il lavoro e magari no. Ma ci credo.
    Quindi si, in fondo hai ragione tu..basta crederci. In due.

  6. 6
    claudio -

    Perfetto Silvana. Hai capito per bene quello che ho scritto. Hai creduto in quello che stavi facendo e oggi il tuo sogno (lavorativo) si e’ realizzato. L’amore? Bhe’ li diventa sempre piu’ difficile, perche’ quando passera’ dovrai essere brava a valutare il tutto e dare un segnale al destino. Da li capirai….

  7. 7
    rossana -

    L’argomento mi interessa, per cui pongo alcune domande, sperando non siano troppo fuori tema e possano ottenere qualche risposta esauriente.
    Chi di noi è consapevole, scegliendo a un bivio, di quali saranno le conseguenze di questa scelta? Essere capaci di prevedere è una questione di intelligenza?
    Chi di noi è sempre sicuro di scegliere e non di “essere scelto” da altri, in grado di manipolarti, o dalle proprie necessità inconsce, non sempre “sane” e non sempre positive?
    Non è forse per un aspetto del carattere (ottimista o pessimista) che si riesce a vedere in prospettiva (positiva o negativa) l’evoluzione e i risultati di una scelta?
    Per paradosso: chi, decidendo di dar vita a un figlio, mette in conto che potrebbe non essere la gratificazione ma bensì la croce della propria vecchiaia?
    E in ultimo: gli uomini sanno prevedere meglio delle donne. E’ questione di raziocinio o di intuito?

  8. 8
    claudio -

    Ti rispondo con una sola frase: A volte il destino ci da dei segnali che molti, o perche’ sono distratti o perche’ non capiscono, non ascoltiamo. Non per forza bisogna capire quale sia la strada giusta o ilbivio esatto. Anzi, tante volte ci si rende conto delle cose, dopo aver passato quel bivio o quella strada. In poche parole, non e’ questione d’intelligenza o altro, ma di coscienza.

  9. 9
    silvana_1980 -

    non lo so sia una questione di intelligenza, ma credo sia una questione di buon senso cioè valutare cosa è possibile e cosa è davvero impossibile o molto distruttivo
    non tutto quello che ci piace è accessibile
    è come quando passi davanti a una vetrina di Versace o di Gucci e vedi un abito, una gonna, una giacca che ti piace e che sicuramente ti starebbe benissimo addosso
    poi guardi il prezzo e dal mondo dei sogni torni alla realtà…capendo che quell’abito non te lo puoi permettere anche se ti piace tanto!
    almenochè tu non voglia fare qualcosa di disonesto o contro il tuo essere per averlo, con tutti i rischi che la cosa comporta e con un risultato che nessuno ti assicura…ti può andare bene o ti può andare male
    ma nel dubbio in generale la cosa più sana è andare a vedere se ai grandi magazzini, o nelle catene a basso costo, trovi qualcosa di ugualmente bello ma più accessibile….si certo non hai la commessa che ti offre il tè con i biscottini e la stoffa non sarà proprio seta pura…non sempre lo trovi davanti in vetrina e spesso devi andare in cerca tra gli attaccapanni della taglia giusta, provarlo e riprovarlo, perdere mezza giornata e fare la coda alla cassa
    ma hai speso un decimo, e ti sta bene comunque
    ci vuole tanta pazienza e anche tanta fortuna

  10. 10
    rossana -

    x Claudio
    grazie per la risposta.
    In questa frase :”Anzi, tante volte ci si rende conto delle cose, dopo aver passato quel bivio o quella strada. In poche parole, non e’ questione d’intelligenza o altro, ma di coscienza.” noto però una piccola contraddizione.
    Coscienza intesa, immagino, come consapevolezza. Ma in questo caso non prima ma bensì dopo aver imboccato lo snodo? Quindi scelta inconscia?
    La domanda che segue, non per amor di polemica, è: quando si può ritenere di aver acquisito una buona coscienza? Sono più coscienti delle loro scelte gli uomini o le donne?
    Ciao!

Pagine: 1 2

Lascia un commento

Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.

Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.


▸ Mostra regolamento
I commenti vengono pubblicati alle ore 10, 14, 18 e 22.
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 caratteri disponibili