Buongiorno,
sono da oltre 30 anni cliente Telecom: durante i quali abbiamo aderito alla Fibra ( 100 mega e telefono fisso).
Per delle motivazioni riguardanti la pubblicità telefonica abbiamo dovuto cambiare numero di telefono in un centro Tim e l’operatore per farlo ci ha cambiato offerta facendoci pagare meno ma avendo meno. Noi non lo sapevamo perchè non ne siamo stati informati. Abbiamo chiesto informazioni al 187 e da aprile abbiamo disdetto con raccomandata e ricevuta di ritorno come ci aveva detto di fare l’operatore ma ancora oggi continuiamo a pagare doppie bollette perchè abbiamo due numeri di telefono e il 187 non ci aiuta. A chi dobbiamo rivolgerci per risolvere questo problema? Intanto abbiamo cambiato operatore perchè non ce lo risolvevano.
Cordiali saluti,
Gennaro Infante
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Categorie: - Consumatori
Nessuno vi ha informato? Non credo proprio. L’unica informazione vera e da tenere in considerazione è ciò che c’è scritto nel contratto, oltre alle condizioni generali, fare molta attenzione alle clausole “vessatorie” cioè delle clausole che bisogna firmare, per esempio si possono riconoscere dalla dicitura: “si considerano accettate le condizioni di cui all’artt. 23,24,25 e 26” e poi riga per la firma. Se non è testualmente come l’ho riportata io, la dicitura comunque sarà qualcosa di simile e in ogni caso rimanda a delle clausole dette “vessatorie” delle condizioni che sono onerose per il cliente, tipo che ne so, in caso di recesso anticipato, il cliente si impegna a pagare un importo pari a 30 mesi di canone, a titolo di penale; e via di questo passo. Attenzione che le clausole vessatorie possono non essere una di seguito all’altra, e/o sulla stessa pagina. Leggete molto bene i contratti, solo così si può capire la portata dell’onere.
In ogni caso, non si può dare fiducia completa ad un venditore, Perchè avrà la tendenza a non mostrare i limiti contrattuali, ma solo i benefici.
Se hai aderito alla Fibra, hai comunque DUE numeri telefonici di fisso in uscita dallo stesso modem, normalmente uno si usa per le applicazioni di domotica e l’altro per la fonia, ma puoi usarli per la fonia tutti e due anche contemporaneamente, ammesso che tu abbia così tanto da dire. Ti saranno arrivate due bollette perché una era di chiusura rapporto, basta che ti degni di leggere bollette e contratti invece che seccare l’anima a qualche ragazza cuffietta che ti risponde dalla Romania.
Gabriele che cosa stai dicendo? Io sono un venditore ed i miei clienti hanno piena fiducia in me. Questa risposta “generica” è molto stupida, offensiva e molto irritante. Non ci sono venditori disonesti, ci sono uomini disonesti, in tutti i settori del mondo del lavoro. Così come ci sono persone che scrivono sapendo ciò che dicono e persone che scrivono sparando minchiate, come hai fatto tu. Hai offeso una categoria di “persone”. Ripigliati va.
Linux, forse sei, come altri, tra quelli che si considerano onesti, ma sii sincero: quante volte spieghi ad un cliente qualsiasi appena incontrato, la sostanza delle clausole “vessatorie”?
Tra l’altro io non offendo nessuno e non sono né generico, nè stupido. Cerca di essere più coerente e concreto, anche con chi incontri la prima volta.
Il cliente non deve avere fiducia di nessuno, deve poter pagare il prodotto che viene richiesto, punto e stop. Oltretutto parli di fiducia, ma se un cliente viene da te dopo un anno, ed ha un problema, con un prodotto che tu stesso gli hai venduto, fai qualcosa per aiutarlo e di conseguenza farlo tornare; oppure fai come fanno tutti e cioè: ormai la fattura me l’hai pagata, la garanzia non copre il danno o il tipo di guasto e costringi a una rottura nella relazione commerciale? La seconda dinamica è quella che avviene in Italia. Io sono un oppositore di questo tipo di metodo, tanto più che per il mio lavoro, devo per forza instaurare un rapporto…
…commerciale che si rinnovi nel tempo. L’anello mancante di ogni vendita che viene effettuata in Italia è il post-vendita: dopo il pagamento si considera il cliente solo un numero e se per caso vengono delle perplessità nel tempo non gli viene concessa nemmeno una risposta. Si viene abbandonati. Per perplessità, intendo anche cose che non implichino dei “litigi”: per esempio, ho comprato delle cesoie per giardino, per tagliare rami di un diametro vicino al centimetro, chiedo al venditore, se invece del centimetro posso tagliare un centimetro e mezzo, sarà in grado dirmi un sì o un no, dato che parliamo di un oggetto che è omologato e standardizzato. Ad oggi, non ho ricevuto nessunissima risposta, pur avendo una relazione diretta con la filiale italiana che produce queste cesoie, ed essendo mio fornitore da molti anni. Quindi, Linux, so esattamente di cosa parlo, quindi riposizionati?.
Innanzitutto, scrivere stupidate, non implica necessariamente essere stupidi, quindi non ti ho dato dello stupido; da ciò che scrivi si capisce che di commercio non ne capisci proprio nulla. Il cliente è il patrimonio di un commerciale e sarebbe quanto meno assurdo non gestire il patrimonio nella maniera più limpida e trasparente. Al contrario di ciò che affermi, il cliente deve avere fiducia totale nel venditore perché le problematiche arrivano spesso nel post vendita e se non vengono risolte è chiaro che il cliente non si è rivolto ad una azienda seria, con un venditore serio. L’anello mancante di ogni vendita, in Italia, è unicamente la serietà dell’azienda che ti ha venduto il prodotto. Se le persone continuano ad andare al brico, da Leroy Marlin, o peggio ancora dai cinesi, perché vogliono pagare il meno possibile, a fare i loro acquisti, anziché pagare qualcosa di più ed avere dei referenti che ti risolvono i problemi, poi non si devono lamentare.
Se il tuo fornitore non ti ha dato nessuna risposta, cambia fornitore. Oppure preferisci scrivere “non si può dare completa fiducia ad un fornitore” ? (Se un oggetto è omologato per tagliare rami da 1 cm, che cavolo di domanda fai???). In ogni caso, si evince, a mio avviso, che la tua smania di tuttologo, in questo caso (come in molti altri) dimostra che la presunta laurea in “tuttologia” l’hai presa al CEPU. Lo dimostrano tutte le perle di saggezza che hai scritto prima, tra le quali, spicca indubbiamente “ Il cliente non deve avere fiducia di nessuno, deve poter pagare il prodotto che viene richiesto, punto e stop.” L’esatto contrario di ciò che insegnano le aziende serie ai propri commerciali.
Senza offesa.
Ciao, per curiosità, quando hai aderito all’offerta fibra, lo hai fatto in un negozio Telecom oppure in uno di quei corner con promoter che trovi nei centri commerciali? Avevo chiesto tempo fa informazioni per la fibra ed avevo riscontrato che i corner ed i negozi ufficiali erano due pianeti diversi, con prezzi diversi. Nel negozio mi avevano sconsigliato i corner.
In ogni caso mi sembra molto strano, hai letto bene le due bollette?
Ma Gabriele, se vai da un medico e ti prescrive una cura con dei medicinali, è il medico che ti deve elencare tutti i possibili effetti secondari oppure sei tu che ti devi smazzare a leggere tutte le minuscole scritte dei foglietti? Ti elenca i benefici di solito. Poi il resto lo devi fare tu.
Linux, ma tu sei uno, da venditore (che è soggetto raccapricciante a prescindere) che arriva a 30 K€ all’anno o no?
Perché le opinioni hanno un peso relativo.