Io ho 23 anni convivo col mio ragazzo,tra affitti di casa varie spese arriviamo giusto giusto a fine mese,non trovando lavoro nella mia città sono stata costretta ad andare a lavorare da mio padre.Mio padre è separato con mia mamma, non ci ho avuto mai un bel rapporto con lui,troppe idee diverse soprattutto su come crescere un figlio…quando sono andata a lavorare da lui abbiamo stabilito €150.00 ogni settimana insomma uno stipendio di 600 euro mensili,la prima settimana tutto ok.Dopo questa prima settimana ha cominciato a darmi sempre meno 100 éuro a settimana ho provato a spiegargli che le spese sono tante e che avrebbe potuto trovarmi benissimo altro dato le sue conoscenze,ma lui sostiene che è inutile non vuole sto da lui ma non mi paga,con 400 euro al mese che faccio??non so dove sbattere la testa,eppure ha una buona attività e non penso siano un problema i soldi,ma non solo per questo sto cominciando ad odiare tante cose passate che mi ha fatto lui vive con una rumena,con cui si è sposato e mi sono trovata nel loro matrimonio con un tranello.Un giorno andai a mangiare a casa sua provo a dargli sempre possibilità,il tavolo era piccolo con due sedie per lui e per la ragazza lui che mi dice?? Tu vai a mangiare fuori…la ragazza gli ha detto di no e mi ha fatta sedere se no fuori mi avrebbe mandata,altre cose passate anche,poi ho una sorellastra ed oggi ho scoperto che la messa come amministratrice dell’azienda io non sapevo nulla e allo steso tempo io non sono nessuno qui,anzi mi sta sempre a ribadire con i suoi fratelli perché è un azienda che gestisce con altri due suoi fratelli che io non posso stare perché non assicurata,non sono io l amministratice ,scusate il mio modo di scrivere ma ho tanta rabbia dentro che manco ci faccio caso:(
Odio mio padre (2)
di
Simona1992
Lettera pubblicata il 11 Dicembre 2015. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Simona1992.
La lettera ha ricevuto finora 10 commenti
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Penso che dovresti accettare la sua mentalità perché ciascuno di noi è libero di credere o di non credere. Un uomo che non crede tende a vivere la cattiveria come un affronto. Di cattiverie ogni giorno se ne ricevono veramente tante e non sono quasi mai esplicite; la violenza, che pure tanta, non potrà mai reggere il confronto con le cattive azioni. Un’azione è cattiva quando colpisce le tue funzioni vitali, quando arrivi a sentirti sminuito come uomo o come donna… non è un gesto, si tratta di una situazione limite: di un bivio. Ogni volta che ci troviamo davanti ad un bivio la superbia si ridesta in noi… nessun uomo vorrebbe perdere la sua integrità, tante volte accade e si sceglie di assecondare la natura, salvo poi voltare le spalle ai propri genitori. E’ così. La linea della vita non si può fermare. La persona che crede è disposta a perdonare in virtù della sua fede. Ecco che una moglie o magari un amico che ti ha tradito tornano ad essere persone a te care. In cuor tuo sai che esiste per tutti il tempo del pentimento… talvolta le strade si separano ma resta quella che viene definita beata speranza.
Finalmente una lettera che tratta di problemi seri! Però non dici qual’è il tuo ruolo in azienda: i 400 euro per cosa te li passa? Sono in nero o ti paga contributi? E’ tuo padre il sostituto d’imposta?
Poi c’è la questione della sorellastra: che intendi con “amministratrice”?
Per avere risposte, devi spiegarti meglio.
La tua lettera è un po confusa..
Cmq 400 euro sono meglio di niente..io ne guadagno 150 al mese …sono disoccupata disperata incasinata e sempre piena di debiti…ma la mia è un altra storia..affrontalo faccia a faccia e fatti spiegare bene il motivo del suo comportamento e del perché se avevate stabilito una cifra poi lui ha cominciato a cambiarla..se non è una questione di soldi per lui che motivo c’è.. Parlagli e digli che ti parli in modo chiaro!
La tua sorellastra credo sia sua figlia e della rumena giusto?
Chiedigli apertamente perché a lei dedica tempo e privilegi e a te ti tratta in modo diverso!
Cerca di farti valere e far valere le tue ragioni!
Se lui non ti spiega o si dimostra distaccato prende le distanze anche tu e non considerarlo più come prima!
Inoltre ti paga di meno..?fai meno ore di quelle stabilite! Non gli sta bene? Fa lo stesso!
Simona, il post di Rossella era indirizzato alla moglie di Lot, non a te. Non spaventarti. Segui Yog.
Yog e sofia avete ragione e leggermente confusa se non di più:) ora provo a spiegarmi meglio.Allora il mio ruolo nell’azienda non è solo uno ma più di uno segretaria,a volte donna delle pulizie,e altre volte alle prese con problemi tecnici informatici insomma…ed i soldi che mi da sono in nero.Non so bene cosa intendano per amministratrice perché oggi ho saputo la notizia è non ho ancora avuto tempo di informarmi a dovere sulla faccenda,ma mio zio ha detto testuali parole ad una ragazza li..lei non potrebbe state qui se vengono ci fanno una multa perché non è assicurata,e questa dice ma non è lei l’amministratrice??e mio zio no e la sorella lei non ci sarebbero problemi….poi per la questione familiare mia sorellastra e figlia non alla rumena,ma ad un altra ancora,con la rumena non ha ancora figli ma secondo me non è da escludere un prossimo fratellastro o sorellastra,bhe contenta per loro ma vorrei solamente essere trattata nel modo in cui merito,ed avere gli stessi diritti della mia sorellastra perché dopotutto sono anche io sua figlia.
Appunto. Tutto in nero, come immaginavo. Da quel poco che dici pare invece che la sorellastra sia a libro paga, qualunque cosa si possa intendere per “amministratrice”.
La cifra che ti passa è inferiore alle mancette che tireresti su in un bar modesto; senza contributi non maturi nemmeno un giorno utile per la pensione. Stai solo perdendo tempo: piuttosto va a fare le pulizie altrove e fatti pagare con i voucher, MAI IN NERO. Considerato che si è messo con una rumena, immagino che un domani come asse ereditario ti toccheranno solo briciole. Scappa più veloce che puoi.
Simona,
i genitori, pur avendo sempre preferenze, non dovrebbero mai lasciarle trasparire troppo. mi dispiace che tuo padre ti tratti palesemente come figlia di serie B. per bella e brava che tu possa essere, non dipende da te conquistare il suo amore, senza contare che l’amore di un genitore non dovrebbe mai essere conquistato.
se la tua non è strettissima necessità a livello economico, allontanati da quest’uomo ingiusto e cercati un altro lavoro, dove tu possa ricevere un trattamento alla pari con tutti gli altri. guadagnarsi il pane è una fatica ma farlo soffrendo è molto peggio.
un abbraccio.
Il bello è che provo anche pensa verso di lui e quasi quasi mi sento io in colpa…a volte mi chiedo se sono normale bha :/
Simona,
purtroppo succede spesso ai figli di sentirsi in colpa, anche se dovrebbero essere i genitori ad avere maggior consapevolezza del danno che stanno arrecando a chi non ha chiesto loro di nascere.
scrollati di dosso, se puoi, il concetto che l’amore va meritato. dal mio punto di vista l’amore c’è o non c’è: si può a poco a poco conquistare, mai meritare. se si è amati, lo si è per quello che siamo, non per quello che altri vorrebbero che fossimo…
“Sentirsi in pena” è un hobby davvero poco costoso e dà il vantaggio di sentirsi buoni, ma i benefici di tale pratica finiscono qua.