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Odio mio padre (2)

di Simona1992

Io ho 23 anni convivo col mio ragazzo,tra affitti di casa varie spese arriviamo giusto giusto a fine mese,non trovando lavoro nella mia città sono stata costretta ad andare a lavorare da mio padre.Mio padre è separato con mia mamma, non ci ho avuto mai un bel rapporto con lui,troppe idee diverse soprattutto su come crescere un figlio…quando sono andata a lavorare da lui abbiamo stabilito €150.00 ogni settimana insomma uno stipendio di 600 euro mensili,la prima settimana tutto ok.Dopo questa prima settimana ha cominciato a darmi sempre meno 100 éuro a settimana ho provato a spiegargli che le spese sono tante e che avrebbe potuto trovarmi benissimo altro dato le sue conoscenze,ma lui sostiene che è inutile non vuole sto da lui ma non mi paga,con 400 euro al mese che faccio??non so dove sbattere la testa,eppure ha una buona attività e non penso siano un problema i soldi,ma non solo per questo sto cominciando ad odiare tante cose passate che mi ha fatto lui vive con una rumena,con cui si è sposato e mi sono trovata nel loro matrimonio con un tranello.Un giorno andai a mangiare a casa sua provo a dargli sempre possibilità,il tavolo era piccolo con due sedie per lui e per la ragazza lui che mi dice?? Tu vai a mangiare fuori…la ragazza gli ha detto di no e mi ha fatta sedere se no fuori mi avrebbe mandata,altre cose passate anche,poi ho una sorellastra ed oggi ho scoperto che la messa come amministratrice dell’azienda io non sapevo nulla e allo steso tempo io non sono nessuno qui,anzi mi sta sempre a ribadire con i suoi fratelli perché è un azienda che gestisce con altri due suoi fratelli che io non posso stare perché non assicurata,non sono io l amministratice ,scusate il mio modo di scrivere ma ho tanta rabbia dentro che manco ci faccio caso:(

Lettera pubblicata il 11 Dicembre 2015. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Famiglia - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 10 commenti

  1. 1
    Rossella -

    Penso che dovresti accettare la sua mentalità perché ciascuno di noi è libero di credere o di non credere. Un uomo che non crede tende a vivere la cattiveria come un affronto. Di cattiverie ogni giorno se ne ricevono veramente tante e non sono quasi mai esplicite; la violenza, che pure tanta, non potrà mai reggere il confronto con le cattive azioni. Un’azione è cattiva quando colpisce le tue funzioni vitali, quando arrivi a sentirti sminuito come uomo o come donna… non è un gesto, si tratta di una situazione limite: di un bivio. Ogni volta che ci troviamo davanti ad un bivio la superbia si ridesta in noi… nessun uomo vorrebbe perdere la sua integrità, tante volte accade e si sceglie di assecondare la natura, salvo poi voltare le spalle ai propri genitori. E’ così. La linea della vita non si può fermare. La persona che crede è disposta a perdonare in virtù della sua fede. Ecco che una moglie o magari un amico che ti ha tradito tornano ad essere persone a te care. In cuor tuo sai che esiste per tutti il tempo del pentimento… talvolta le strade si separano ma resta quella che viene definita beata speranza.

  2. 2
    Yog -

    Finalmente una lettera che tratta di problemi seri! Però non dici qual’è il tuo ruolo in azienda: i 400 euro per cosa te li passa? Sono in nero o ti paga contributi? E’ tuo padre il sostituto d’imposta?
    Poi c’è la questione della sorellastra: che intendi con “amministratrice”?
    Per avere risposte, devi spiegarti meglio.

  3. 3
    Sofia -

    La tua lettera è un po confusa..
    Cmq 400 euro sono meglio di niente..io ne guadagno 150 al mese …sono disoccupata disperata incasinata e sempre piena di debiti…ma la mia è un altra storia..affrontalo faccia a faccia e fatti spiegare bene il motivo del suo comportamento e del perché se avevate stabilito una cifra poi lui ha cominciato a cambiarla..se non è una questione di soldi per lui che motivo c’è.. Parlagli e digli che ti parli in modo chiaro!
    La tua sorellastra credo sia sua figlia e della rumena giusto?
    Chiedigli apertamente perché a lei dedica tempo e privilegi e a te ti tratta in modo diverso!
    Cerca di farti valere e far valere le tue ragioni!
    Se lui non ti spiega o si dimostra distaccato prende le distanze anche tu e non considerarlo più come prima!
    Inoltre ti paga di meno..?fai meno ore di quelle stabilite! Non gli sta bene? Fa lo stesso!

  4. 4
    Golem -

    Simona, il post di Rossella era indirizzato alla moglie di Lot, non a te. Non spaventarti. Segui Yog.

  5. 5
    Simona1992 -

    Yog e sofia avete ragione e leggermente confusa se non di più:) ora provo a spiegarmi meglio.Allora il mio ruolo nell’azienda non è solo uno ma più di uno segretaria,a volte donna delle pulizie,e altre volte alle prese con problemi tecnici informatici insomma…ed i soldi che mi da sono in nero.Non so bene cosa intendano per amministratrice perché oggi ho saputo la notizia è non ho ancora avuto tempo di informarmi a dovere sulla faccenda,ma mio zio ha detto testuali parole ad una ragazza li..lei non potrebbe state qui se vengono ci fanno una multa perché non è assicurata,e questa dice ma non è lei l’amministratrice??e mio zio no e la sorella lei non ci sarebbero problemi….poi per la questione familiare mia sorellastra e figlia non alla rumena,ma ad un altra ancora,con la rumena non ha ancora figli ma secondo me non è da escludere un prossimo fratellastro o sorellastra,bhe contenta per loro ma vorrei solamente essere trattata nel modo in cui merito,ed avere gli stessi diritti della mia sorellastra perché dopotutto sono anche io sua figlia.

  6. 6
    Yog -

    Appunto. Tutto in nero, come immaginavo. Da quel poco che dici pare invece che la sorellastra sia a libro paga, qualunque cosa si possa intendere per “amministratrice”.
    La cifra che ti passa è inferiore alle mancette che tireresti su in un bar modesto; senza contributi non maturi nemmeno un giorno utile per la pensione. Stai solo perdendo tempo: piuttosto va a fare le pulizie altrove e fatti pagare con i voucher, MAI IN NERO. Considerato che si è messo con una rumena, immagino che un domani come asse ereditario ti toccheranno solo briciole. Scappa più veloce che puoi.

  7. 7
    rossana -

    Simona,
    i genitori, pur avendo sempre preferenze, non dovrebbero mai lasciarle trasparire troppo. mi dispiace che tuo padre ti tratti palesemente come figlia di serie B. per bella e brava che tu possa essere, non dipende da te conquistare il suo amore, senza contare che l’amore di un genitore non dovrebbe mai essere conquistato.

    se la tua non è strettissima necessità a livello economico, allontanati da quest’uomo ingiusto e cercati un altro lavoro, dove tu possa ricevere un trattamento alla pari con tutti gli altri. guadagnarsi il pane è una fatica ma farlo soffrendo è molto peggio.

    un abbraccio.

  8. 8
    Simona1992 -

    Il bello è che provo anche pensa verso di lui e quasi quasi mi sento io in colpa…a volte mi chiedo se sono normale bha :/

  9. 9
    rossana -

    Simona,
    purtroppo succede spesso ai figli di sentirsi in colpa, anche se dovrebbero essere i genitori ad avere maggior consapevolezza del danno che stanno arrecando a chi non ha chiesto loro di nascere.

    scrollati di dosso, se puoi, il concetto che l’amore va meritato. dal mio punto di vista l’amore c’è o non c’è: si può a poco a poco conquistare, mai meritare. se si è amati, lo si è per quello che siamo, non per quello che altri vorrebbero che fossimo…

  10. 10
    Yog -

    “Sentirsi in pena” è un hobby davvero poco costoso e dà il vantaggio di sentirsi buoni, ma i benefici di tale pratica finiscono qua.

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