Sì, la odio. Odio mia madre. È innaturale, è ingrato, ma la odio. Non la sopporto. Con ogni suo atteggiamento è da sempre polemica, prende decisioni familiari che mi coinvolgono senza nemmeno consultarmi (soprattutto ora che ha l’usufrutto su tutti gli immobili di cui io e mia sorella condividiamo la nuda proprietà). Da quando, un anno e mezzo fa, è mancato mio padre, non c’è più l’ago della bilancia e le si sono completamente “slatentizzati i geni della famiglia d’origine”, con annessi comportamenti. Di screzi, per via dei reciproci caratteri, ce ne sono sempre stati, ma prevaleva il buon senso. Dopo aver avuto il mio primo figlio, mi son resa conto di tutto l’amore e di tutte le attenzioni non ricevute da bambina. Tante. Non è il mio esempio di genitore, mi attengo ad un’educazione ben più rispettosa.
Sono al termine di una seconda gravidanza e non perde occasione per farmi innervosire, nonostante il momento delicato.
Vorrei esser più indifferente e più matura nei confronti dei suoi frequenti attacchi alla mia serenità, ma ancora non ci riesco.
Odio mia madre, non la sopporto!
di
Valentina2022
Lettera pubblicata il 28 Ottobre 2022. L'autore, Valentina2022, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Gentile Valentina,
le emozioni non sono mai sbagliate, sono parte di noi e hanno sempre una funzione.
La tua rabbia, ad esempio, ha la funzione di darti le energie necessarie a reagire a questa situazione relazionale difficile. La domanda è: come vuoi impiegare tutte queste energie? Sfogandole e basta? Forse potresti concentrarle sull’essere la madre migliore possibile per i tuoi figli, accettando il fatto che le altre persone (anche i nostri genitori) non possiamo cambiarli a meno che non vogliano cambiare loro.
So quanto sia difficile.
Prima di tutto: Congratulazioni!
L’arrivo di un bambino è sempre una benedizione, quindi pensa prima a questo, e come suggerimento potresti rimandare eventuali discorsi con tua madre, a dopo il parto, ora ti devi concentrare sulla gravidanza, lo devi a questo bambino, perchè un giorno ti chiederà di come stavi o cosa pensavi mentre stavi in gravidanza, e la risposta non pùò essere litigavo con tua nonna, o pensavo di odiarla.
Se pensi che sia deleteria nei tuoi confronti, puoi rendere almeno più “radi” i vostri contatti, e fatti supportare da tua sorella, ma eventuali questioni rimandale a dopo il parto, non è giusto associare un momento di conflitto, con un lieto evento come quello di una nascita di un figlio o figlia.