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Lettera pubblicata il 27 Gennaio 2010. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Sound of Silence.
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Non posso che farti i complimenti cara ragazza di 20 anni..a suffragio della tua testimonianza io ti posso riportare la mia esperienza con facebook.Io e la mia ragazza ci siamo conosciuti via internet,in una delle tante chat alternative a fb che sono presenti sul web, ma, ci tengo a precisare, dopo un paio di ore di chat, abbiamo avuto l’esigenza di sentirci. Dopo quella telefonata, è scaturito il nostro incontro esattamente il giorno dopo e, da allora, io e lei abbiamo proseguito tutta la nostra storia (è passato più di un anno) fuori dal web. Il nostro rapporto si è nutrito di quotidianità reale, di gioie e di dolori, di presenza, di condivisione di tutto ciò che solo la vita reale può donarti, nel bene e nel male, sorretto da un amore fin dal primo giorno sempre più forte. Quello che ti fa desiderare di progettare un futuro a breve termine, quello che ti fa fare delle scelte senza doverci pensare più di tanto…che andranno rinconfermate giorno dopo giorno quello sì, ma con il desiderio nel cuore di una vita da vivere insieme. Entrambi siamo stati iscritti a facebook, ma, con il passare del tempo, ce ne siamo distaccati sempre di più…..Anche se, il passaggio finale , cioè quello della cancellazione definitiva, è stato tutt’altro che semplice. Per primo mi sono cancellato io, perchè ho ravvisato “lì dentro” la possibilità che si potessero creare situazioni che avrebbero potuto mettere a repentaglio il nostro essere coppia ( non per essere bacchettone, o moralista, non me ne voglia chi sostiene che “il come gestire le conoscenze di facebook”, destinate col tempo a lievitare sempre più, dipende da te…..sono tutte c….te!! Cerchiamo di essere meno ipocriti verso noi stessi in primis! Sappiamo bene quanto le opportunità di cadere nella tentazione di conoscere nuove persone dell’altro sesso siano centuplicate rispetto a quello che avviene ahimè in un pub, tra il rumore assordante di una disco, semplicemente per strada o in un luogo di lavoro…), infliggendoci prove aggiuntive a quelle che già esistono nella vita reale, suscitando tutti gli istinti di gelosia e di paranoia di questo mondo. Anche senza apparente motivazione.. Solo dopo un paio di mesi, dopo che aveva capito tutte le mie motivazioni, e concordava su tutta “la mia linea”, ma nonostante ciò, non trovava nulla di male rimanere in contatto con 190 “amici” ( dei quali, quelli realmente tali e su cui poter contare, i classici 4-5 al max..)e tenere pubblicate le sue foto..CONTINUA
…SEGUE
..che, al solo pensiero che potessero essere oggetto di visualizzazione da parte di qualunque essere umano, mi faceva irrigidire con lei, nonostante le sue rassicurazioni ( per non parlare di tutti gli stupidi commentini lasciati dai vari visitatori sulla sua bacheca, …..solo dopo due mesi…dicevo…ha deciso di cancellarsi definitivamente pure lei. Il motivo? Non può essere facebook l’oggetto delle nostre discussioni..non una str…ta simile! Tutte le discussioni che seguiranno dovranno solo riguardare cose per cui valga la pena che due persone discutano e affrontino ogni problema insieme.
Ecco…non so quanto la mia testimonianza possa risultare interessante per chi la leggerà…immaginerete che ho dovuto fare copiosa opera di sintesi, altrimenti dovrei scriverci un libro sull’argomento!! Ma sono sicuro che molte altre persone si troveranno o si saranno trovate nella medesima situazione…
Chiudo dicendo che ho 36 anni e per circa 34 ho campato felicemente senza far sapere tutti i miei c…i al mondo intero. Non bastavano i cellulari a renderci rintracciabili in ogni momento..dovevano inventare un’altra diavoleria per essere costantemente monitorabili da chiunque. Il prossimo “passo” quale sarà? Fabbricheranno dei microchips che incorporeeremo direttamente al nostro interno, una sorta di scatola “nera” che svelerà a tutti le nostre funzioni vitali minuto per minuto?…Un saluto a tutti, buon 2011
Guarda anche io sono arrivato ad odiare facebook……Io pensavo fosse piacevole usarlo e invece mi sono reso conto che entri in una sorta di “mondo marcio” dove se entri tutti sanno i c… tuoi e sono tutti finti amiconi e te li trovi in elenco amici quando in realtà nella vita quotidiana nemmeno ti salutano….. Mi sono reso conto che su fb ci sono 3 categorie di persone in particolare le donne:
1. quelle che ti accettano e poi non ti scrivono mai o stanno offline
2. quelle che ti bloccano a priori senza nemmeno un motivo
3. quelle che accettano solo compaesani compagni di scuola ecc ecc
ora mi chiedo se su fb devo avere in elenco le stesse persone che vedo tutti i giorni senza poter conoscerne di nuove mi spiegate perchè lo chiamano “social network”
cosa c’è di sociale se la maggior parte delle persone sono sempre diffidenti e prevenute? Io mi sono cancellato un mese fa e non ho nessuna intenzione di rientrare.
salve, anch’io la penso come quel ragazzo che si è cancellato un mese fa da facebook; in effetti entri in un mondo di esibizionisti puri; in un mondo dove prevale il marcio della società, gente che ti aggiunge ai contatti solo per fare numero, ma poi… quando ti vedono per strada fanno finta di non vederti; è la gente apprezza anche questo tipo di cose! è scandaloso, veramente; poi io sono convinto di una sola cosa: questi (social network) stanno finendo di inguaiare queste generazioni già martellate; cara amica di 20 anni, io ti capisco quando dici che sei triste: in verità tu non sei triste: ti senti triste forse perchè intorno a te non hai nessuno che la pensi come te, ti senti come demoralizzata… come diversa, se posso usare questo termine, ma non preoccuparti: sei normale, solo che, come pochi di noi, non approviamo questi canoni di società; l’unico problema è che quei pochi non sono uniti, ma siamo a km di distanza, perciò ci sentiamo soli e vuoti, ma in realtà non lo siamo; amica ventenne, fatti forza e coraggio, che ti sosteniamo a distanza, se può confortarti; a me mio nipote mi ha registrato a facebook, ma tra poco ne uscirò anch’io.
Sono d’accordissimo con te, ho 22 anni. All’inizio, quando ancora non
era tanto famoso qui in Italia, davvero non riuscivo a capire il motivo
di un tale successo globale, lo trovavo quasi inutile. Poi da quando si
sono iscritti praticamente tutti Facebook si e’ rivelato nella sua
essenza: non un semplice mezzo di comunicazione, ma un ennesimo modo per
apparire e dare spazio alla peggiore ignoranza. Per esperienza personale
posso dire che internet era molto piu’ interessante e promettente prima
dell’avvento di facebook, con i forum ho imparato veramente moltissimo.
ciao!
Ciao Sound of Silence, io ho 21 anni e sono completamente d’accordo con te.
Molto spesso quando conosco qualcuno, per rimanere in contatto mi chiedono se ho FB… ormai pare che non si usi più scambiarsi il numero di telefono e poi uscire. No. Si sta su FB e basta. Anche se i tuoi amici abitano di fronte a casa tua. Che tristezza. Io questa società la odio e FB è solo uno dei tanti campanelli d’allarme…a volte mi chiedo come sia possibile andare avanti in un mondo del genere. E’ tutto di plastica, non c’è più nessuna sicurezza.
Ti lascio MSN, se vuoi aggiungimi, sarei felice di farmi una chiacchierata… morrism@hotmail.it
Ciao e buona giornata
Maurizio
Io condivido pienamente questo disagio e le preoccupazioni relativamente all’uso eccessivo non solo di facebook ma più in generale di tutti gli strumenti di comunicazione di massa.
Spesso ne parlo con amici, ragazza e famiglia e la risposta che ottengo è giustamente: “dipende dall’uso che se ne fa”, “facilita l’organizzazione”,”migliora l’efficienza (pensiamo al lavoro)”.
Io sono iscritto su facebook, impegnandomi soprattutto a postare e commentare link aventi interesse per lo più politico al fine di sensibilizzare le persone.
Ho un cellulare dal 2000 (ho 29 anni) e naturalmente le relazioni sociali sono radicalmente mutate perchè praticamente è ormai impensabile essere staccati dal mondo che ci circonda.
Utilizzo come il 99% delle persone (a parte molti anziani) la mail e sicuramente, come facebook, è utile per organizzare un’uscita, inviare allegati o riflessioni di rilevanza sociale e politica (ogni tanto anche frasi divertenti o “stupide”).
Quindi probabilmente rientro tra coloro che ne fa un utilizzo equo e costruttivo: infatti non mi interessa affatto il cellulare di ultima generazione nè tantomento mi piace l’iperconnessione e l’iperattivismo su internet.
Però… mi rendo conto che da quando esistono le tecnologie di comunicazione di massa il modo di relazionarsi con l’esterno è totalmente cambiato: secondo me in peggio.
Non è una visione romantica del passato: è un dato di fatto poichè oramai siamo diventati interdipendenti ed incapaci di maturare un rapporto con noi stessi, eseguiamo azioni multiple nell’arco di pochi secondi (sms, chat ecc ecc), siamo incapaci di uscire e relazionarci senza quell’aggeggio che si chiama cellulare e necessitiamo costantemente di confermare e confermare e confermare (o richiedere conferma mille volte) prima di prendere parte ad un qualsiasi appuntamento! spesso approfittiamo del cellulare o della mail per comunicare all’ultimo secondo la nostra assenza magari ingiustificata mentre prima eravamo in grado di valutare i pro e i contro di ogni scelta non a seconda dello stato d’animo momentaneo ma secondo coscienza!
In sintesi, eravamo più vicini alle persone nei sentimenti, nelle loro esigenze ed eravamo più in contatto con noi stessi, senza il timore di rimanere soli qualche ora!
Siamo ormai iperconnessi con il resto del mondo ma alla fine ha stravinto l’apparenza piuttosto che l’essenza!
Negli anni 70 c’erano le contestazioni sociali perchè esisteva una coscienza di massa: ora avremmo molti più strumenti ma non siamo nai stati così lontani tra di noi, anzi l’indignazione tradotta in protesta attraverso la rete non ha paradossalmente prodotto alcuna sollevazione popolare se non in rari casi (vedi sit-in montecitorio, popolo viola), perchè in fondo l’importante è stare seduti davanti ai social network, alle chat e dare più importanza alle amenità ed alle apparenze, perchè la natura umana è così! ricerca solo il piacere dimenticando che in realtà si tratta solo di illusione!
Maurizio
ho 18 anni, e mi sento estremamente diverso da tutti i miei coetanei e amici di sempre, li vedo vivere ormai di falsi valori, seguono le masse, passando le giornate su fb, sul bus andando a scuola si sente parlare solo di fb, di “commenti” chat, profili…
io personalmente sono disgustato e soprattutto triste, udendo queste cose, e mi chiedo dove siano finiti i vecchi valori, la cultura, la voglia di uscire all’aria aperta con un amico,parlare di cose intelligenti, cosa che ormai è del tutto svanita in tutti i miei amici, che a ogni serata passata insieme tirano fuori la macchina foto per migliaia di autoscatti da mettere su fb per far vedere al mmondo quanto si è fighi, o quanto si era ubriachi quella sera….
io vedo una società spenta,e mi chiedo perchè nessuno la pensa come me, sembrano inorridire a udire le mie idee, a volte penso, beati loro a crogiolarsi nella loro ignoranza e con il loro pc….
ne approfitto per suggerire a tutti coloro che leggono questo commento di spegnere il pc, e andare a farsi un bel giro in bici o uscire con un paio di buoni amici, e magari accendendolo più di rado
jacopo
Per me è un sollievo vedere che ci sono persone che la pensano come me.
Ho 27 anni e dopo un anno di iscrizione ho deciso di farla finita con Fb. Mi sono iscritta perchè la maggior parte delle persone che conoscevo ce l’aveva e tutti ne parlavano in continuazione. Dopo un anno posso dire che Facebook è veramente triste..gente che passa intere giornate a scrivere o fotografare qualsiasi cosa (una ragazza aggiornava quotidianamente tutti riguardo la propria situzione intestinale…), altri che ti considerano solo un numero per allungare la propria lista di amici…insomma non mi dilungo a dire cose che già sapete o avete detto. Anch’io mi sento fuori dal mondo, la vita finora mi ha portato a rimanere sola e senza amici…di una cosa però sono sicura: nonostante tutto, preferisco allontanarmi dalla massa e continuare ad avere le mie idee che per molti sembreranno obsolete, uscirò, vivrò in modo autentico e incontrerò persone reali che non sono un mero prodotto di un social network..
Perchè definisci i tuoi coetanei cattivi, egocentrici, pronti a tutto pur di emergere? Sarà che non riesco a sopportare chi si permette di parlare anche per gli altri, chi giudica senza conoscere, ma penso che dovresti ridimensionare il tuo modo di proiettarti all’esterno. Non che non sia (parzialmente) d’accordo con te, ma non comprendo e non sopporto il tuo modo di esporre il tuo pensiero, criticando e biasimando gli altri, ritenendoti una persona con più valori, solo perchè non condividi certe mode, certi atteggiamenti che ora sono comuni tra i ragazzi. Certo molti valori sono andati persi con facebook (ma non è solo dei social network la colpa), ma se ne sono acquistati degli altri, oggi i giovani hanno maggiori possibilità di comunicare, di scambiarsi idee e opinioni, di conoscere le lingue, le culture e le usanze straniere, insomma, il mondo cambia, i mezzi cambiano, e cambiano gli obbiettivi. E questa è una realtà, con i suoi aspetti positivi e negativi. Assomiglia un po’ a una lingua, che muta, cambia nel tempo. L’italiano che parliamo oggi è molto diverso da quello che parlavano i nostri trisavoli, nuovi vocaboli sono entrati nel nostro dizionario mentale, perchè nuovi oggetti e concetti sono entrati a far parte del nostro quotidiano.Il linguaggio giovanile certamente fa uso di meno termini, e priva la nostra lingua di tutte quelle meravigliose sfumature di cui godeva, ma ha anche i suoi aspetti positivi: esistono nuove parole per individuare concetti e realtà che prima non esistevano, e inoltre le abbreviazioni sono molto comode. Queste tue considerazioni nostalgiche sono solo in apparenza profonde, profonda è una persona in grado di accettare un mondo che cambia, che sceglie di lasciar perdere quello che non c’è più e concentrarsi su quello che ora c’è, studiandolo, cercando di comprenderlo, per cambiare eventualmente quello che non va. Una mentalità duttile è profonda. Ma che contributo pensi di dare a questa umanità che tu giudichi malata restando ancorata a valori che cartamente sono molto poetici ma non sono attuali? Questo è il mio pensiero.