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Lettera pubblicata il 13 Marzo 2007. L'autore, maucaccia, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Armeno, il dialogo è impossibile.
Tu affastelli cose diverse. Contestare il papa e dire che non è infallibile è un conto (io non sono cattolico e non lo ritengo infallibile), dire che Cristo è storico come Achille, o dire che è come gli zombies è un altro, e per la 4a o 5a volta non dici nulla sull’ignoranza storica e filologica di Odifreddi, quindi non ho altro da dirti.
Sul sangue di San Gennaro, altra frescata, neghi l’evidenza perchè lì c’è emoglobina, e non è vero che il sangue venga fatto passare da un’ampolla all’altra, nè venga agitato. L’ampolla viene girata lentamente quando il sangue si è sciolto, ma non viene certo agitata come per fare un cocktail.
Non sai rispondere al fatto che scienziati seri (anche atei) ammettono che è impossibile razionalmente vedere senza pupille.
Il punto è questo: se Dio esiste la sua logica non è certo quella di Odifreddi, sarebbe come paragonare la logica di un’ameba a quella di un premio Nobel.
Chi è Odifreddi per imporre la sua logica anche a Dio?
Dire che la Trinità sono tre persone uguali e distinte è illogico umanamente, ma perchè deve essere impossibile a Dio?
Perchè un cuore dovrebbe venire conservato intatto per secoli in una teca di vetro? Forse per mostrare che chi lo aveva in vita era diverso dagli altri.
Ma il dialogo è impossibile con chi non riesce nemmeno a distinguere un libro da una somma di idiozie e banalità.
Un’ultimissima cosa (poi chiuderò per sempre questo argomento sul “libro” di quel personaggio).
In un’epoca come questa, in cui in nome delle religioni a volte si combattono guerre, ci sono estremismi e fondamentalismi, ecc., di tutto c’era bisogno fuorchè delle parole di un incompetente che vuole far passare per scemi quanti hanno una fede religiosa.
Rispetto per chi crede e per chi non crede, questi dovrebbero essere i valori di chi è davvero civile e democratico, anche perchè l’OBBLIGO di rispettare il credo religioso di tutti è impostp dalla Costituzione.
Invece un poveretto frustrato altro non ha di meglio se non far passare per scemi quanti magari sono 100 volte più colti, intelligente e preparati di lui, suscitando solo polemiche e irritazione.
Che differenza rispetto ai veri studiosi e ricercatori come Corrado Augias, che è anche un vero signore, e un vero democratico, e pone sempre in modo problematico le questioni, senza l’arroganza e la presunzione di chi non sa nulla e crede di aver scoperto chissà cosa.
Nel libro di Odifreddi (che pure ha, se non altro, il merito di sollevare molti reali e spinosi problemi storici e logici) non mancano le approssimazioni, le banalizzazioni, le facilonerie sul piano interpretativo e filologico.
Segnalo al riguardo questo mio scritto:
http://it.geocities.com/matteoveronesi/Odifreddi.html
Buona lettura.
Matteo Veronesi
DANTE OGGI.
In MEMORIA, del mio amico di Mons. ENRICO BARTOLETTI, Segretario Generale della CEI, l’Alter ego di PAOLO VI e il TRAGHETTATORE della Chiesa in Italia dopo il CONCILIO VATICANO II, e del caro Professor, Dr. Ing. WILHELM FUCKS, Senior dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Federale di Germania, che con molto entusiasmo approvò e condivise il mio faticosissimo indirizzo di studi.
Oggi 15 agosto 2013 è la festa di Santa Maria Assunta in Cielo: una festa liturgica di sapore cristano-orientale e medievale, come ricorda anche Charles Journet, tanto apprezzata anche da papa Celestino V, cioè da Pietro dal Morrone (cfr. Basilica di Collemaggio a l’Aquila), ed oggi “assai molto” dimenticata. Per rilanciarne la bellezza e l’importanza sarebbe sufficiente che fosse permessa dal VATICANO la giusta interpretazione da dare al capitolo II, del trattato secondo, primo capoverso, del CONVIVIO di Dante: e questo anche stimolando a farlo il Cardinale Presidente della prestigiosa “CASA DI DANTE IN ROMA”. Perché no…?
Se fosse permessa la giusta interpretazione da dare al citato passo del Convivio (II, II, 1 e II, XV, 12) risulterebbe che la qualificantissima scienza medievale della MORALE FILOSOFIA, la scienza dei PROFETI!!!, posta da Dante nel nono Cielo cristallino, acqueo e di Maria, apparve a Dante proprio il 15 AGOSTO 1293, per la festa di SANTA MARIA ASSUNTA IN CIELO, e non dunque il 21 agosto 1293 come tutti gli esegeti erroneamente asseriscono per non essere stati in grado di fare bene i calcoli, ed anche, un po’, per distrazione. Da qui il rilancio liturgico della liturgia del 15 AGOSTO in generale e dunque dell’Assunzione al cielo della Beata Vergine e anche di quello della scienza dei Profeti: quindi tutto attraverso Dante. Scrive così Dante: “Cominciando adunque, dico che la stella di Venere due fiate rivolta era in quello suo cerchio che la fa parere serotina e mattutina, secondo diversi tempi, appresso lo trapassamento di quella Beatrice beata che vive in cielo con gli angeli e in terra con la mia anima, quando quella gentile donna (LA MORALE FILOSOFIA CRISTIANA fondata sulla pagana FILOSOFIA di PITAGORA), cui feci menzione ne la fine de la VITA NUOVA (Vita Nuova, XXXV, 2), parve primamente, accompagnata d’Amore a li occhi miei, e prese luogo alcuno ne la mia mente (Convivio, II, II, 1). Dalla giusta interpretazione da dare al citato passo, la mia qualificantissima scoperta di cui è a conoscenza anche don Lorenzo Lavatori…