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Lettera pubblicata il 13 Marzo 2007. L'autore, maucaccia, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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O magari ti uccidono un padre o una madre, o ti muore la moglie in un incidente d’auto e….trascendi ogni desiderio e paura, ah ah ah.
Sul fatto che dopo la morte ci sia o no un’altra vita, mi spiace ma Blaise Pascal, uno dei più grandi geni della matematica, ha già dimostrato da quasi 400 anni , calcolo delle probabilità alla mano, che tu ti sbagli.
Se dopo la morte non c’è nulla, e ci sbagliamo noi, non potrai mai dirci che ci siamo sbagliati.
Ma se dopo la morte c’è qualcosa e “il supposto cristo” aveva ragione, sarai tu per l’eternità a fare i conti con la superficialità con cui hai liquidato il problema, caro.
Buona fortuna
“Allora forse la soluzione migliore è quella proposta dal buddhismo … realizzare l’inconsistenza dell’io e trascendere ogni desiderio e paura. Ci sono molti esempi … di praticanti meditatori che l’hanno fatto”
il cristianesimo non è sostanzialmente diverso dal buddismo, anzi gli assomiglia moltissimo, prima di tutto perché si sviluppa in un periodo in cui il buddismo è già presente da almeno 4 secoli nell’area mediorientale (l’ho già sottolineato in un precedente post) e poi perché si basano entrambi sulla ben pià antica tradizione metafisica comune. un esempio?! se ti ricordi, Gesù subisce nel deserto le tentazioni dei demoni (individuali), esattamente come Gautama alla fine della sua realizzazione. questo è il processo meglio noto in ambito ebraico come “albero della vita”; poi potremmo discutere dell’ottuplice sentiero buddista e dei comandamenti cristiani, ma per ora lasciamo stare. quindi, non c’è da dire che “è migliore la soluzione buddista”; se fatte con cognizione di causa vanno bene entrambe; il metodo è soggettivo e quello che segui deve essere adatto a te, ma qualunque metodo scegli il fine deve essere lo stesso.
giustamente è proprio questo il punto: che “l’hanno fatto”, perché è l’esperienza che conta, mentre il fanatismo paolino, come dicevo anche in questo caso più sopra, ha trasformato l’antico concetto di sperimentazione in “fede”, per cui, in generale, il volgo cristiano paolino e a maggior ragione quello cattolico sono fuorviati, banalizzano l’insegnamento a precetti morali tipo “fa il buono fa il bravo”, comunque per lo più ignorati tanto “la carne è debole”, e si limitano ad agitare la bocca, sull’inutile teologia come su una montagna di litanie, sugli ipocriti mea culpa etc…., alla fine tutto funzionale alle esigenze del clero che amministra questo genere di puttanate e ci campa sopra, ma metafisicamente parlando del tutto inutile.
Letto il commento di Albert, posso solo dire che la sua totale mancanza di intelligenza e di amore lo rendono davvero l’archetipo del cristiano così come si è coerentemente manifestato nel corso dei secoli.
Ormai la chiesa è ridotta a cercare adepti nel terzo mondo analfabeta e, per l’appunto, in gente come Albert.
Lasciamolo quindi nelle sue certezze, nella sua infantile voglia d’aver ragione e nelle sue imbarazzanti risatine.
Si Usul, sono sostanzialmente d’accordo. Il fatto è che del presunto insegnamento originario del Cristo la chiesa, i bigotti e i minus habens come Albert hanno fatto talmente strame, e per così tanto tempo, che risulta difficile prenderlo in considerazione senza sporcarsi con tutto il fango e peggio in cui i suoi sostenitori lo hanno trascinato.
Insulti perchè non hai argomenti, e non sai come replicare.
E poi si dice minus habentes, zero in latino, macuciaccia, o micaciccia, o ciucciamaccia, o comecacchio ti chiami.
Veramente non è male se un vattelapesca qualunque ignorante che passa su un sito si permette di dare del minus habens a Pascal, uno dei più grandi matematici e geni dell’umanità.
Io ti ho semplicemente citato quello che diceva lui.
Ma che volete? Io vi porto gli argomenti di Freud, Pascal, ecc., i commenti dell’Enciclopedia Britannica, ecc.
Voi che sapete fare? dare dell’idiota, del minus habens, ecc.
Che volete? Io preferisco sentire quel che dicono loro, piuttosto di Usul, Ciucciaciccia, ecc.
Poveri frustatelli ignoranti, che sparate idiozie quali: “la morte è solo un piccolo dispiacere”.
Ma non vi accorgete di quante minchiate contrarie al buon senso sapete dire?
Qui poi non è questione di essere credenti e no, è questione di non dire minchiate che anche un ragazzino di 8 anni rifiuta.
La morte è un “piccolo dispiacere”, bella, me la segno, ah ah ah ah ah!!!
Bello poi il modo di “ragionare” di Usul: siccome la morte esiste da sempre non è da temere.
Siccome il cancro esiste da secoli, che bello se te lo prendi!!
Poverino, anche un bambino di 5 anni ragiona meglio di te!!
Ultima castroneria scritta da Ciucciaciccia: “la chiesa è ridotta a cercare adepti nel 3° mondo e in gente come Albert”
Errore! Io non appartengo a nessuna chiesa per tua regola, hai proprio preso la persona sbagliata, ma pur di dire idiozie neghi anche l’evidenza.
Un’ultima cosa Ciucciamau:
hai rivelato di essere anche razzista, perchè nel 3° mondo non ci sono i “paria” del mondo, ma persone come le altre, solo più povere perchè sfruttate dal “grasso” 1° mondo,, ma che per fortuna non hanno il colesterolo che occlude le loro arterie cerebrali come a te.
Persone che pur nella loro povertà hanno abbastanza buon senso da capire che se gli crepa qualcuno non vanno a dirgli “trascendi ogni desiderio e paura nell’inconsistenza dell’io”.
Tu comunque ci sei riuscito: è impossibile trovare un io più inconsistente del tuo, una nullità cosmica all’ennesima potenza.
Ciucciamaccia.
Scusa Siglobal, ma mi hai deluso molto.
Nei giorni scorsi io sono stato l’unico, nel forum “Odifreddi”, a difendere la storicit
Quanto alla “mancanza di amore”, io ho provato a discutere pacatamente e in modo articolato con te Maucaccia e con Usul, ma le uniche repliche che ho ottenuto sono state: “gonzi, minus habens, bigotti, idioti, ecc., ecc.”.
Non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire.
Tu hai aperto un forum non per discutere e confrontarti su un problema, ma solo perchè avevi già le tue radicate convinzioni, e non hai la minima serenità nel volerle confrontare con quelle degli altri.
Avrei potuto citare Jung: “Un uomo che non si ponga il problema della morte e non ne avverta il dramma, ha urgente bisogno di essere curato”.
Avrei potuto citare Sartre: “Se la morte non ha senso, allora nemmeno la vita ha senso”.
Avrei potuto citarne Socrate: “Tutta la nostra vita deve essere riflessione sulla morte e allenamento ad affrontarla”.
Li avrei potuti citare non per imporre delle “certezze”, come fai finta di farmi dire tu, ma solo per fare riflettere sul fatto che solo un personaggio storico, Cristo appunto, dà una risposta concreta al problema della morte, ovviamente per chi ci crede.
Poi uno può dire, non ci credo, non ho fede, e va bene, lo rispetto, ma non può venire a dirmi: “trascendi il dolore nell’annullamento dell’io” perchè mi fa ridere, è come dire “curati il cancro con l’aspirina”.
Al massimo quello mi toglierà alcune angosce e ansie quotidiane, ma non può nulla per dare un senso all’esistenza e alla sua fine.
E siccome tu non hai l’onestà per discutere pacatamente, ecco che le uniche cose che sai fare è vomitare insulti da frustrato: “minus habens, bigotti, fango, odio, mancanza di amore…”
Non c’è che dire! Tu hai davvero dimostrato “amore” con i tuoi insulti gratuiti a chi non la pensa come te.
x albert: Ma di cosa parli?
Mi sa che sei un po’ fuori tema.
E’ ovvio che non sono d’accordo con chi mette in dubbio la storicità dell’esistenza di Cristo.
Negarla è una cosa così stupida che non vale nemmeno la pena parlarne.
Proprio perché c’è libert� di espressione, fin quando non si offende nessuno, ognuno è libero di pensare e dire quello che vuole.
Il Cattolicesimo è una religione tollerante, prova ad andare in un paese arabo ed affermare che Maometto non è mai esistito…
sig.
x Usul: Grazie!
Nel tuo post nr.23 mi hai aiutato a ragionare “meglio”. Soprattutto ci tenevo a dire che son d’accordissimo con te sulla bontà di qualsiasi “argomentqare” e sul concetto di “dialettica”. Penso addirittura sia il solo vero “senso” al quale ci si possa rifereire, parlando di “senso della vita”… umana!
x Abert: grazie ugualmente, anche se il tuo bisogno di offendere pesantemente chi sostiene, non senza dolore (il bisticcio in termini è voluto) che la morte è “un piccolo dispiacere” lo trovo inadatto almeno al tuo modo rispetto di ragionare che spesso dimostgri.. Mi trovo per molti versi a “comprendere” molti tuoi ragionamenti. E, perdonami la “pretesa” personale, sono d’accordissimo con te quando affermi:
“Molti psicologi, anche non credenti, hanno proprio sottolineato che il tabù della morte, e la rimozione a parlarne tipica della civiltà occidentale consumista, ha reso molto più disumana l’esistenza, proprio perchè l’ha resa una cosa che non ci deve riguardare, che deve riguardare gli altri, nei TG ad esempio, ma che deve essere tenuta la bando dai discorsi. Ecco perchè c’è questo culto effimero dell’immagine e si rimuove come un fastidio (cacciandolo negli ospizi, o non semplicemente non parlandone) tutto ciò che richiama la vecchiaia e la morte”!
Ecco, appunto, nelle mie poche righe sulla morte cercavo proprio di dire che questo che tu dici è il vero dramma dei nostri tempi, l’aver cercato di “rimuovere” la morte seplicemente non parlandone. Ma, come vi dicevo, pur nello straziante dolore ho potuto capire la dignità e la naturalezza “accettabile” della morte proprio grazie a chi me l’ha insegnata sulla sua pelle: morendo al mio fianco, permettendomi di tenere la Sua mano!
Ma come di ci tu, Albert, e lo sai bene, le società che ci permettiamo di analizzare siamo anche “noi stessi”. Ed è perciò che io, appena vedo che qualcuno ha il “sacro terrore” della morte mi divertro ad “infierire” per capire almeno se sto di fronte ad un perfetto “imbecille” o soltanto di fronte a qualcuno che “non ha ancora capito”.
Nel mio argomentare forse sempre troppo “contorto” mi limitavo a dire che, alla fine, è davvero triste e “disumano” non essere d’accordo tutti sulla cosa che nessuno (ahi, ahi, mentre scrivo mi acccorgo di quanta “attaccabilità” hanno le mie parole) può negare: la morte.
Il fatto è che, in effetti, molti la negano!
In questo senso, anche se da posizioni diverse, mi sembra che si dica tutti una stessa cosa!
Quello che a volte mi fa… impazzire è vedere come molti sono tenacemente arroccati nel difendere una tesi, a qualunque costo. L’unica vera possibilità, in questo senso, credo sia la libertà (posto di volerla “usare”) di mettere in discussione tutto, perchè in effetti, di ogni evento che ci succede noi abbiamo “soltanto” bisogno di darci una “spiegazione plausibile”.
Certo, il “perchè” degli eventi risulta molto differente se lo si vede scientificamente, filosoficamente o dal punto di vista religioso, ma uno è!