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Lettera pubblicata il 5 Settembre 2021. L'autore, abriz.f, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Non si parla di chip impiantati, di complotti, ma di un’ovvia evidenza: queste imposizioni sono antidemocratiche. Non so più che pensare.
Questa mattina leggevo su “Robinson”- con ovvia soddisfazione- un lungo articolo di Massimo Recalcati, che riprendeva la psicologia del complotto come una forma di regressione infantile, o di ritorno alle logiche dei primitivi, se vogliamo, che non trovando un senso comprensibile a fenomeni “naturali”, elaborano ragioni “animistiche” per trovare una ragione “volontaria” a eventi che invece rientrano nel normale percorso della vita. Così se una volta siccità o alluvioni erano frutto di volontà superiori, oggi, l’impotenza e l’angoscia che ci procura l’attacco di un virus invisibile, in alcune coscienze trova un senso solo nell’azione di una “volontà” malvagia, in questo caso le famose élite spesso citate dai fautori del complotto.
È la logica del capro espiatorio usata al contrario,
dove un soggetto viene eletto a responsabile di colpe collettive delle quali è totalmente o parzialmente innocente, cosa che però “chiudeva” il cerchio della ricerca del senso di un fenomeno.
Conoscere po’ di psicodinamica aiuterebbe a capire meglio i nostri comportamenti.
Ciao Golem, nei miei precedenti messaggi mi sono espresso in favore della vaccinazione e dell’opportunità che noi ci si attenga a quanto richiestoci sia per fiducia nei confronti di chi su certi argomenti ne sa di più, sia per obbedienza alla legge (per obbedire alla legge Socrate, invece di fuggire, accettò di farsi giustiziare, bevendo la cicuta). Ebbene non rinnego quanto ho affermato, ma nella vicenda COVID-19 i punti oscuri sono molti. La pandemia avrebbe dovuto risolversi in poco tempo, mentre di ondada in ondata e di variante in variante, siamo ancora qui a interrogarci in merito a cosa ci accadrà nei prossimi mesi: se potremo ancora vivere normalmente o se dovremo nuovamente subire delle restrizioni e dei confinamenti che mai, prima del 2020, avremmo creduto di dover sopportare.
Inoltre alcuni palesi conflitti di interessi fra organi di informazione e enti produttori di mascherine e presidi vari, laboratori scientifici e industrie farmaceutiche che producono i vaccini ecc. non possono passare inosservati e qualche sospetto, anche nei più ingenui, lo fanno sorgere. Infine non si può negare che alcuni principi che fino al marzo del 2020 consideravamo intoccabili sono stati messi in forte discussione: la libertà di movimento, il diritto di frequentare chi si vuole, il diritto al lavoro, il diritto a non essere discriminati, il diritto di disporre del proprio corpo e di scegliere consapevolmente le cure alle quali sottoporsi… E soprattutto, una situazione che avrebbe dovuto essere transitoria e emergenziale si sta trasformando in stato permanente, magari mitigato in alcuni periodi ma comunque sempre in agguato, sempre pronto a riaccentuarsi. Tutto questo, pur considerando le legittime preoccupazioni per la salute pubblica, non può essere trascurato.
Purtroppo insieme al Coronavirus era normale che aumentassero problemi collegati alla paura come ansia e panico infatti in Europa si stanno registrando consumi record di ansiolitici e antidepressivi.
Disturbi psicologici e/o depressione stanno aumentando, il disturbo di cui stà parlando Golem può essere chiamato in diversi modi isteria o panico di massa o anche psicosi da Coronavirus dai mass-media.
https://www.ilsole24ore.com/art/allucinazioni-e-psicosi-l-amara-eredita-covid-19-ADDv2hc?refresh_ce=1
Anche:
https://www.wired.it/attualita/media/2020/03/26/coronavirus-complotto-fake-news-consolazione/?refresh_ce=
Anche se i mass-media per il loro sensazionalismo che li caratterizza preferiscono chiamarla psicosi, per me è più un panico o isteria collettiva in quanto il distacco dal mondo reale non avviene, quindi è più da considerarsi una nevrosi.
Trader, ma scusa, allora, estremizzando, TUTTE le leggi sono “antidemocratiche”. Ad esempio, se io preferissi guidare senza la cintura di sicurezza , sbandierando lo slogan “decido io per la mia sicurezza”, non lo potrei comunque fare perché è ovvio che, in questo caso, il principale interesse della legge è quello di diminuire i costi sociali e sanitari derivanti dagli incidenti stradali e non solo la mia incolumità personale.
Max, il condizionale sulla durata di una pandemia, come di una guerra -perchè questa è una guerra- è sempre obbligatorio. Quell'”avrebbe dovuto finire…” che è successivo al famoso “andrà tutto bene”, è il risultato della umana speranza di fronte a una situazione potenzialmente pericolosa di cui oggi nessun vivente ha alcuna esperienza. Nessuno al mondo ha realmente in mano una soluzione definitiva, ma solo aggiustamenti in corso d’opera. Che poi, come ho già detto, si scatenino miliardari interessi contingenti all’evento, è inevitabile, proprio come succedeva in guerra, dove c’è stato chi si è arricchito, anche in un momento in cui l’economia andava solo in una direzione.
Cercare di pretendere il rispetto di certi diritti, in situazioni di emergenza come lo è questa, è il modo ideale per perdere “questa guerra”, per cui io messo al posto di comando obbligherei per legge la vaccinazione, e punirei severamente I renitenti. Come si fa in guerra.
Anche se interessante l’articolo del sole24ore, in effetti volevo postare articoli tipo questo:
https://www.stateofmind.it/2020/02/coronavirus-isteria-collettiva/
GOLEM, MAX, MARC innanzitutto vi ringrazio per i vostri interventi e invito tutti, fautori e detrattori del vaccino, a partecipare a questo dibattito. Dite come la pensate, sia che seguiate le fonti ufficiali che alternative. Se siete testimoni dei fatti, riferiteli. Facciamo informazione dal basso, come la grande Indymedia.
GOLEM, hai correttamente descritto il meccanismo della ricerca del capro espiatorio, ma non al contrario, bensì alla dritta: consiste nel dare la colpa di un problema ad un individuo o ad un gruppo sociale, spesso una minoranza. E ciò che dici vale anche per questa caccia ai no vax. Mi spiego. Un tempo si dava la caccia agli untori, credendo che diffondessero la peste. Oggi accade lo stesso: i no vax vengono ingiustificatamente accusati di essere degli untori, veicoli del virus, proprio come accadeva secoli fa. Eppure anche i vaccinati possono trasmettere il virus. Ci caschiamo tutti in queste psicodinamiche. MAX, anch’io ho sempre raccomandato di rispettare la legge,ma il vaccino non è obbligatorio.Ci sono no vax anche tra le forze dell’ordine e tra i
politici, come si può vedere dagli ultimi fatti di cronaca. SUZANNE era criticabile perché violava il divieto di uscire di casa, nonostante non venisse in contatto con nessuno, ma a chi rifiuta il vaccino non si può imputare niente dal punto di vista del rispetto della legge e delle istituzioni. Corrette le altre tue considerazioni.
MARC, grazie dei link, considerando anche che il Sole24Ore è il mio giornale preferito! 🙂 Ma quell’articolo in realtà riguarda un danno neurologico dovuto all’azione virus, non un problema psicologico dovuto alla paura. Riguardo al secondo link che proponi, secondo cui molti preferiscono rifugiarsi nella comfort zone delle fake news, a me preoccuperebbe di più se le teorie complottiste fossero corrette.
I primi giorni del lockdown, di sera sentimmo elicotteri. Su internet parlavano proprio di disinfettante cosparso dagli elicotteri in strada. Comprensibile che si potesse dare credito a questa ipotesi, visto il terrore infondato che suscitava il virus