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Lettera pubblicata il 2 Aprile 2013. L'autore, gulliver, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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@Ale_dream ecco la mail: gulliver_2017@outlook.com. Ti aspetto!
Ciao Gulliver! Sono incappata nelle tue parole per caso, proprio perché riflettevo sulla solitudine, sulla mia solitudine a 33 anni, una cosa che mai avrei pensato di sperimentare nella mia vita.
Sono parole che lasciano l’amaro in bocca le tue, poiché è sconvolgente il pensiero che ovunque nel mondo possano esserci delle persone che sperimentano lo stesso tipo di angoscia. Sentirsi intrappolati dentro una situazione stazionaria che non si vuole, quando vorresti fare tutt’altro, viverti a pieno la vita!
“Ma è struggente quando questo accade forzatamente quando hai bisogno di altro, di aria aperta, di scherzare, di parlare di qualsiasi cosa. Di staccare un po’ la spina da te stesso.” Questa è la frase che mi ha più colpito, mi ci sono rispecchiata completamente.
Detto questo, non so se leggerai mai le mie parole, e non so se la tua situazione (spero di si) sia migliorata. Io dal canto mio, fintanto che avrò vita non smetterò di lottare per cercare qualcosa di più grande
qualcosa di più intenso, perché in fondo penso di meritarlo.
Hai ragione, ci sono tantissime persone come te ma pochissime disposte a parlarne.
Un po’ lo capisco perché col tempo si diventa apatici, ci si chiude, ma io non perderò mai la voglia di vivere.
Se hai voglia di farmi sapere come è andata o come va, se hai trovato la famosa via di fuga, o di dirmi semplicemente la tua, sono qua.
Ciao JST2018,
grazie per il tuo commento. Non so la “mia” quanto possa essere importante o interessante, ma quello che credo di aver capito è che il rischio che tutto resti esattamente così com’è, si presenta a noi in maniera molto più probabile di quello che si può immaginare, se ci pensi, perché qualcosa dovrebbe cambiare? Noi neanche possiamo farlo, e forse non sarebbe neanche una cosa tanto giusta, ammesso che sia possibile snaturarci. La speranza e la voglia di vivere vanno convogliate, verso cosa o verso chi e in che modo non lo so, ma spetta a noi concretizzare le nostre aspirazioni, la nostra voglia di vivere, essere noi stessi in modo reale e non più solo immaginato, delegando al futuro il nostro vivere. Quello che conta è il presente e non ho la ricetta per viverlo bene, ma forse cambiare semplicemente punto di vista sulla realtà che ci si prospetta davanti può aiutare a cambiare qualcosa. Basta cambiare una piccola dose di un ingrediente perché il risultato cambi del…
… del tutto.
Ciao Gulliver,
Probabilmente non leggerai mai questo commento, ma in questa notte di solitudine e insonnia, trovo catartico scriverti. Sono passati anni da quando hai scritto i tuoi pensieri in questo spazio e chissà ora come hai evoluto la tua visione. Al tempo in cui condividevi i tuoi interrogativi esistenziali, avevo 28 anni e sublimavo la solitudine che ho sempre avvertito forte in me, in una relazione che avevo messo al centro della mia vita. Ora ho 34 anni, sono sola e con la fine della mia relazione, tutto è stato inglobato in un buco nero. Sto molto bene da sola, ma mi manca tanto poter condividere il mio universo con qualcuno che parli la mia stessa lingua e, purtroppo, sono molto rare le persone con cui riesco a comunicare in profondità. Ho provato a frequentare un corso di ballo, una mia grande passione, ma nonostante i miei sforzi, non sono riuscita ad incontrare nessuna anima affine con cui condividere la spensieratezza della vita. Purtroppo io sono una di quelle persone che “sente tanto”, a volte mi basta entrare in una stanza e sentire l’umore degli sconosciuti, a leggerne molto bene il linguaggio non verbale che è quasi sempre in dissonanza con quello verbale. Tutto questo mi crea ansia e sfiducia nei confronti del prossimo ed il guaio è che ci do quasi sempre. Io non so se sia possibile incontrare persone simili a noi, ma è grottesco avere tanto amore dentro, tanta voglia di vivere ed essere invisibili, inesistenti. Ovunque tu sia, ti mando gioia.
A distanza di 6 anni, se mai lo leggerai…..come ti senti? Hai trovato la tua strada? Mi piacerebbe condividere
Perché 6 anni? Ha detto 4 mesi fa che gli sembra che tutto resterà com’è, e secondo me ci ha pure raggione, anche perché lo dice sempre mio cuggino. In effetti, la vita evolve lentissima, e natura non facit saltus. Mica capita a tutti di vincere il Superenalotto.
@Marina: scrivimi quando vuoi…
@Yog: tu hai trovato la tua strada? Lo so che la cerchi…
Guarda, io a 34 anni, mi ritrovo senza lavoro, senza amici. L’unica mezza amica che ho, non vuole mai fare nulla, pretendendo pero’ che tu facvia per lei sempre e comunque. Ho provato diverse app, per conoscere amici anche dall’estero, ma nada.amici di lunga data che si sono fatti una vita e giustamente, (essendo molto introversa, col tempo tendono e tendo ad allontanarsi/re le persone. Da 5-6 anni, ho praticamente perso quel poco di vita sociale che avevo, (dovuto anche alla stronzaggine di mia sorella, ma qui e’ un discorso piu’ ampio). I miei migliori amici ora? I libri.
Ci sono sempre e non tradiscono.
Non vivrei senza, per quanto folle possa sembrare, sono il mio mondo. E piu’ di una volta mi hanno aiutato a stare meglio. A 30 anni non e’ impossibile, ma molto difficile, anche perche’ per certe cose si diventa molto piu’ selettivi,ma cio’ non vuol dire che si sara’ da soli sempre. 2 delle mie zie,per dire si sono fatte amici e famiglia, tutto in blocco verso i 35-40…