Ho sempre pensato che l’amore e l’amicizia non siano poi così diversi. In entrambi i casi si condividono pezzi di vita con altre persone. E credo che sia quanto di meglio ci possa capitare in questa vita. Io “stesso” provo una grande soddisfazione quando mi capita di rievocare dei momenti passati assieme a qualcuno. Per esempio, ricordare degli aneddoti accaduti a scuola o ai primi anni dell’università, ormai lontani.
Perché sono partito così? Non lo so… è stata una partenza di getto e in queste parole è racchiusa tutta l’amarezza che provo quando non riesco a vivere il presente come vorrei. Quando non riesco ad evitare che un giorno mi possa pentire per come sto NON consumando questo periodo, questi giorni e queste ore.
La solitudine non mi ha mai spaventato e mi ha aiutato a crescere forte, come mi sento. Ma esiste anche un’altra faccia. La solitudine è fatta di due lati, uno morbido che ti rende forte e un altro duro che ti butta giù. E’ importante e bello, a mio avviso, imparare e apprezzare il valore di saper stare soli con se stessi. Ma è struggente quando questo accade forzatamente quando hai bisogno di altro, di aria aperta, di scherzare, di parlare di qualsiasi cosa. Di staccare un po’ la spina da te stesso.
Inizio a smettere di essere preoccupato delle cose che non vanno, e inizio, forse per la prima volta nella mia vita ad avere paura. Una paura piccola, limitata, perché so’ che esiste una via di fuga da tutto ciò. Ma nell’attesa che quel momento arrivi non voglio continuare così: dannatamente solo. Quando si dice che scappare dalla propria vita non serve a nulla perché da se stessi non si scappa mai, sono cazzate. Una volta mi è capitato, sono andato via per un po, all’estero ed è stato magnifico. Lì non ero mai solo e lì conobbi me stesso, quello bello, felice, nonostante i momenti di difficoltà affrontati. E’ possibile ripartire da zero ed è quello che sto progettando di fare. Forse tra 5 o 6 mesi al massimo, il tempo di sistemare alcune cose. Ma intanto? Non volevo andar via dalla mia città senza lasciare assolutamente nulla. Non voglio continuare a vivere nella mia stanza giornate intere. Vorrei solo capire. Ho 27 anni (mi sento molto più vicino ai 30 che ai 25) sono bello, simpatico, amo conoscere gente nuova, odio le discoteche, ma mi piacciono le situazioni soft dove la musica non è assordante e puoi parlare, ascoltare, e conoscere… Per una serie di circostanze sto vivendo una situazione di “stallo”. Sono in attesa di laurearmi e sono disoccupato da poco. Passo intere giornate a casa, dove l’unico pretesto per uscire è la palestra (bella, ma poco frequentata). Il lavoro è sempre importante, ma sono arrivato al punto di cercare lavoro come diversivo per uscire, stare a contatto con altre persone. La mia difficoltà, lo ammetto, è che non riesco a trovare le circostanze per creare amicizia, ma è anche vero che tutte le volte che si sono create sono sempre stato io ad alimentare, cercare gli altri, creare socialità. Ma sono arrivato a un punto dove tutto questo mi ha stancato. Sono stanco di correre dietro tutti, vedo mediocrità ovunque, vedo modi di fare interessati ovunque. Sono avvilito. Nei forum va di moda consigliare hobby, corsi di ballo etc… ma mi sono stancato anche di questo. Non posso andare contro la mia natura iscrivendomi a corsi di ballo, se il ballo non mi piace. E ogni volta che ho cercato situazioni come queste, poi non se n’è mai cavato nulla di buono. E non solo per me. Ormai mi sono reso conto che tutti coloro che hanno una vita sociale affiatata (o la maggioranza), sono in uno stato di maratona che è partito almeno 10 anni fa. Nello stacco scuola-università/lavoro. O “peggio” ancora chi è fidanzato (il “peggio” è una battuta ironica). Ma se uno non ha gli amici di sempre a 30 anni, è destinato a restare solo per sempre?
Continuerei ore… evidentemente ho bisogno di cacciare fuori tutta la negatività che si crea quando penso a tutto ciò. Vorrei parlarne con la mia donna, ma non ce l’ho. Non c’è l’ho mai avuta e sono convinto che in tutto questo ci sia una chiave di lettura comune. Non è timidezza, non è introversione. Credo che sia solo la pena da pagare per chi é costretto a pensare tanto, non riuscendo a vivere con superficialità 365 giorni all’anno.
So di non essere stato chiarissimo, so che invece alcuni di voi mi comprenderanno perfettamente. Perché so che persone come me ce ne sono tante. Ma come si fa? Avevo bisogno di buttare giù qualcosa. Qualsiasi eventuale risposta, sarà per me una boccata d’aria.
Buona fortuna a tutti!
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Categorie: - Me stesso
Caro Gulliver, non ho capito una cosa: Non hai nessun amico oppure le amicizie che hai hanno interessi diversi?
E’ normale credo passare dei periodi in cui ci si sente soli, da come ne parli non sembra che questa sia una situazione a cui sei abituato da tutta la vita, anche perchè sei tu stesso a rievocare ricordi di episodi felici.
Forse il tuo senso di solitudine si riconduce al fatto di non avere una persona accanto con cui parlare di tutto, io per esempio ho capito che il mio senso di solitudine deriva da quello.
Da quando mi sono lasciata con il mio ragazzo ho scoperto che mi sento sola perchè non ho più le sue attenzioni, non c’è una persona al mondo che mi pensi tutti i giorni, che si chiede cosa io stia facendo, che vuole sapere anche le cose più banali di me. E mi sfogo come posso per colmare questo vuoto.
Io gli amici ce li ho, ma ovviamente loro hanno la loro vita, arrivati ad una certa età non ci si permette più di chiamare la migliore amica per raccontargli del più e del meno, ma ci si stacca sempre un po’.
In conclusione, come posso consigliarti? Ho capito che non vuoi andare a seguire un corso di ballo perchè non ti piace, ma non hai qualche tua passione da approfondire? Che ne so… metti che ti piacciono gli sport estremi ti fai un corso di rafting (è un esempio ovviamente!)
Più che altro i corsi, serate, ecc ecc servono anche per farti uscire dalla monotonia in cui ti sei rinchiuso.
In più è sempre un’occasione per socializzare in cui potrai trovare persone che hanno i tuoi stessi interessi.
Detto ciò, gli amici non si cercano, ma si trovano sempre per caso, per lo meno la mia esperienza mi ha dimostrato questo, quindi non starti tanto a crogiolare sul come fare a trovarli!
Poi un consiglio sul cacciare la negatività… Se ti piace sfogarti scrivendo apri un blog o scrivi un diario, devi fare le cose che ti fanno stare bene, altrimenti come pensi di tirarti un po’ su?
Dovresti chiederti due cose:
1. vuoi amare o vuoi essere amato?
2. credi che in una società come la nostra ci sia veramente spazio per rapporti duraturi e profondi?
per esperienza posso dire che ho incontrato due tipi di persone.
Quelli che mi cercavano perché gli serviva qualcosa e quelli che mi cercavano perché erano soli.
IN tutti e due i casi il rapporto si è esaurito molto presto.
nel primo caso dopo aver ottenuto ciò che si voleva.
Nel secondo caso, perché il rapporto era troppo asfissiante e ho dovuto io porgli termine.
Io penso che l’amicizia, come anche l’amore, siano forme d’arte in cui si deve imparare a coltivarle con assiduità, con impegno.
In un certo modo io mi rivedo in quello che scrivi.
Fino a pochi anni fa io cercavo delle persone con cui andare d’accordo e mi accorgevo che questo mio impegno non era contraccambiato. io cercavo loro ma loro non cercavano me. I vecchi compagni di scuola, i vecchi amici. Ero io che li chiamavo al telefono, che organizzavo qualcosa. Li sentivo distaccati, mai una volta che mi cercassero loro.
Poi alla fine non li ho più cercati. Mi sembrava un rapporto a senso unico. E’ finito tutto e sono sprofondato in una sorta di apatia, di solitudine da cui non so uscire.
proprio come te!
vedi ci sono punti in comune. io detesto chi mi dice vai in giro a cercarti amicizie, frequenta pub, discoteche ecc ecc.
ottimi luoghi di aggregazione se ci vai in compagnia di qualcuno; pessimi se ci vai da solo!
Vuoi sapere come uscire da questa situazione? io non te lo so dire.
Forse vale la massima: “meglio soli che male accompagnati”.
Del resto in un mondo frenetico come il nostro molti preferiscono relazioni banali o superficiali che impegnano meno tempo piuttosto che qualcosa di più profondo che richiede una grande dedizione.
Concludo dicendoti: forse hai centrato il problema.
Dico forse perché tutto ciò o dipende da te o dipende dal contesto sociale in cui vivi e dalle persone che hai incontrato nella tua vita.
Nel primo caso sei sensibile e in un mondo di cinismo e egoismo stenti a trovare l’anima gemella; nel secondo caso non riesci più a trovare la bussola perché sei caduto nel baratro della monotonia, dell’apatia e hai rinunciato a cercare un’amicizia.
non saprei dirti di preciso, non conoscendoti affatto.
Magari potrai essere più preciso nei prossimi messaggi.
Ciao 🙂 credo sia anche, appunto, una tua fase. Ma queste fasi di “inventario”, per come la vedo io, possono portare molto di buono. Concordo con il concetto che un viaggio puo’ darci moltissimo, anche il giusto distacco per vedere delle cose, il mettere in circolo nuove energie rinnovate e uscire anche dalle etichette che a volte ci appesantiscono. Poi si puo’ scappare dall’affrontare le cose e se stessi anche stando nel proprio giardino e non andando in Australia. Come te penso che l’amicizia sia simile all’amore, anche nel senso di relazione dinamica. Grandi amicizie si possono anche perdere lungo il cammino o vivere fasi di stasi ma non per questo non sono state profonde. Al contempo tanto piu’ nell’amicizia e’ spesso piu’ facile notare che le persone, non per questo entrare in un’ottica di utilitarismo o di non affetto reale, possono ritrovarsi .piu’ vicine in fasi simili della vita, o nel momento in cui condividono stessi interessi. Io ho amici di vecchissima data, ma anche amici che ho conosciuto e con cui un bel feeling e’ nato dopo i 29 anni. Amicizie importanti, non conoscenze, con cui si sono condivisi anche momenti particolari, intensi, purtroppo anche dolorosi della vita. Quindi per quanto mi riguarda alla tua domanda rispondo che no, l’eta’ secondo me non e’ un limite. Qualsiasi amico era prima uno sconosciuto, no? Anche all’asilo 😉 concordo con Cla’ che e’ casuale, non ho mai cercato”
Un’amicizia, quanto l’amore. E’ anche una questione di carattere e questo e’ il mio. Sul fatto di essere socievole e trascinante devo dire che in tal senso ho sempre avuto rapporti paritari, anche se si e’ vista in me una persona con molta iniziativa non mi sono mai sentita il “tour opetator” circondata da chi si aspettava che. Anche perche’ preferisco i rapporti reciproci a quelli dipendenti. Non mi sono mai sentita mera tour operator con i veri amici. Io piu’ che altro non ero abituata a aver bisogno di essere “trascinata” ma quando ad un certo punto sono stata piu’ chiusa io per circostanze esistenziali sinceramente, con il senno di poi, posso dire che (nella misura in cui era possibile per le loro stesse vicende e energie) ho visto reciprocita’. La tua sensazione la conosco, comunque, e l’ho provata dopo un lutto, avendo perso una persona cara e altre circostanze contingenti. Una mia fase personale in cui il mio inventario e’ stato anche piu’ severo emotivamente. Non rispetto alla superficialita’ altrui… Sarebbe lungo da spiegare, ma in quegli stessi anni le persone intorno vivevano cose personali pesanti e quindi era la spensieratezza a mancare, ovunque mi voltassi. E non per non voglia di condivisione o sostegno emotivo e morale reciproco ma reale mancanza d di energie e di tempo da porer dedicare onnanzitutto a se stessi. In quel periodo mi sono sentita sola e come se un cambiamento globale ci avesse investiti tutti e per quanto anch’io sappia stare da sola ho avuto l’impressione di essere “apolide” e senza piu’ vere radici. Ma cio’ stava dentro me prima che fuori, perche’ avevo perso una persona importante e mi mancava moltissimo, avevo la mia stessa famiglia sofferente per questo e ognuno combatteva con il suo lutto, altre figure di “riferimento” emotivo (non dipendenti, veri affetti) erano venuti a mancare ecc ecc ecc. E io stessa mi ero chiusa di piu’, perche’ il lato introverso era uscito di piu’. In realta’ in quegli anni ho anche ritrovato delle persone che non vedevi da tqntissimo tempo ma mi erano rimaste nel cuore e ho conosciuto delle persone nuove bellissime. Ed e’ stato casuale e insieme no perche’ c’e’ un senso anche rispetto a cio’ che io stavo “cercando” a un livello piu’ profondo. Scusa se mi sono dilungata ma e’ per dire che le nostre sensazioni sono “nostre” ovviamente e ci dicono come stiamo noi e amcje delle rivoluzioni che stiamo vivendo e che hanno i loro tempi e ragioni, e possiamo anche tornare bruchi per scoprire nuovi lati nostri “farfalla” o ritrovarne. Cio’ che ci piace, non ci piace, cio’ di cui abbiamo bispgno, ci somiglia, cio’che in quel momento non fa per noi. A volte la superficialita’ c’e’, aktre siamo anche noi a essere piu’ chiusi e a “etichettare” chi invece puo’ avere un mondo suo da aprirci. La gente stupisce in male ma anche in bene. E a volte e’ quel che e’, non e’ che si rivela ma noi abbiamo uno sguardo diverso e piu’ attento. Ciao!
@gulliver: aver degli hobbies non sono cazzate. Se ad oggi non hai amicizie, le puoi trovare solo in quei luoghi frequentati da uomini e donne dove c’è un interesse comune. Gite in montagna, ballo, chiesa ecc..ecc.. Un esempio. lasciato dalla ragazza dopo nove anni di fidanzamento. Zero amici a 34 anni. Ho iniziato un corso di inglese, ho conosciuto una ragazza che mi ha convinto di andare a fare un corso di ballo. Con la scusa del ballo ho conosciuto tante donne e uomini. Tra questi ho conosciuto una ragazza che mi ha portato nel suo gruppo di treking alpino. Ho conosciuto tantissima altra gente compresa la ragazza che in futuro sarebbe diventata mia moglie. Tieni presente che dai miei 34 anni fino al matrimonio (42 anni) ho avuto una decina di relazioni più o meno intense. Questo per dirti che dal nulla, un corso di inglese, mi si è aperto un mondo. A proposito, al matrimonio, da parte mia, erano presenti una ventina di nuovi amici. Purtroppo non li ho potuti invitare tutti per una semplice questione economica.
ho letto attentamente tutto. Tutto molto interessante e profondo. Io sono un ragazzo di 19 anni, come tale vorrei avere una vita come i miei coetanei, spensierata allegra e piena di gioia. Il mio carattere pero’ mi frena molto forse troppo perché non riesco a far uscire il vero me stesso. Mi sono sempre sentito molto piu grande mentalmente rispetto all’eta’ anagrafica, questo ovviamente é sempre andato a mio discapito. Penso che potro’ trarre benificio dal momento attuale in futuro….questo perlomeno é quello che mi auguro e che auguro a tutti voi, specialmente a gulliver perché mi rispecchio perfettamente in lui. É come se fossi stato io a scrivere quello che ha scritto lui. Per finire comunque vorrei dire solo una cosa: gulliver gli amici veri sono quelli avuti da sempre, io e te purtroppo amici veri non ne avremmo, questa é l’amara verita’. Ciao a tutti
gulliver mi rispecchio perfettamente in te! Ho 21 anni quindi sono un po piu’ piccolo di te pero’ credo di avere la maturita’ di un 30enne. Premettendo questo, non essendo un ragazzo di molte parole volevo solo dirti che l’ amicizia vera purtroppo é quella che nasce da piccoli e si protrae per sempre. Noi siamo amici degli amici, ma gli amici non sono amici nostri. Questa é la mia idea che credo condividerai…….
ciao
inanzitutto ti dico che hai scritto una lettera da “scrittore” direi, cioe’ se hai detti dubbi che qualcuno non ti abbia capito, non li avere, io ti ho capito benissimo
mi e’ piaciuta molto la tua lettera
quasi tutto cio’ che hi scritto, purtroppo corrisponde alla realta’
piu’ aumentano gli abitanti di questo pianeta e’ piu’ si diventa soli
mi dispiace dirtelo, pero’ non sei stranno, sei normale
non e’ colpa tua e’ colpa di questa societa’ caotica dove nessuno ha mai tempo per niente (e non e’ neanche colpa loro, e’ colpa del modo in cui e’ organizzata la societa’ moderna)
comunque io ho 40 anni
come te non ho mai avuto ragazze, tuttavia ho fatto sesso (protetto, sempre) tante di quelle volte che ormai sono cosi’ bravo che quando le pago certe quasi sio “innamorano” cioe’ mi chiedono di vederci come amanti (pensa te)
non ho molti amici, perche’ gli amici veri sono pochi, pero’ da quando si sono sposati non usciamo piu’
trovare amici e’ difficile, dove li trovi?
in discoteca? se neanche riesci a parlare e poi se cominci a parlare con gli uomini in disco ti scambiano per 1 gay
al bar? si puoi conoscere anche gente per fare amiciizia pero’ di nuovo saranno diffidenti e penseranno che sei gay
tramite internet? uguale
secondo me tutta la gente che ha un gruppo di amici e’ perchhe’ gli amici li ha trovatii a scuola/universita’/lavoro se in questi luoghi non hai trovato o non avuto la possibilita’ di fare amicizia mettiti l’anima in pace perche’ e’ molto difficile trovare un amico
al limite ti consiglio di trovare 1 solo amico e basta non gruppo
entrare in un gruppo di amici esistente e’ un impresa al limite dell’impossibile, te lo dico come esperienza!
trovare ragazza e’ anche 1 missione impossibile perche’ la bellezza per le donne conta e non conta (pensa che io sono 1,80 di altezza e dicono se somiglio un poco a tom ceus, pero’ tuttavia non ho una ragazza perche’ il loro atteggiamento e’ strafottente ed hanno troppe preteso, xcui ho sempre lasciato perdere, ritengo che piuttosto che farmi maltrattare da una ragazza viziata ce “pretende tutto” e pagarle ai risotoranti, cinema, regali, preferisco pagare una escort, e che sia chiaro io non sono fissato con il sesso, se le ragazze normali si comportaonon straffottenza, io mi rivolgo alle escort, tutta qua)
Ladybaby: scusa se te lo chiedo, ma dipende veramente solo ed esclusivamente dalle ragazze, dal loro modo di essere, se tu non hai mai avuto una relazione? Sei sicuro?
Hai certamente il diritto di scegliere la compagnia che vuoi, con chi ti senti più a tuo agio (non mi riferisco al fatto a pagamento o meno), ma leggendo il tuo commento, quando dici @a una ragazza viziata ce “pretende tutto” e pagarle ai risotoranti, cinema, regali…
ho pensato al fatto che esistono certamente persone viziate, ma le persone che hanno una relazione spesso si fanno dei regali anche perche’ hanno il piacere di farseli reciprocamente, e non perché uno costringe l’altro…
Inoltre… beh, al mondo ci sono anche donne che hanno un’indipendenza economica per cui anche se possono avere piacere che alle volte sia uno dei due a pagare (non per forza sempre lo stesso tra i due) o ci si faccia dei regali non prentendono tutto dall’altro nel senso che dici tu…
Non ti scrivo ciò come apologia nei confronti di un genere, nè perché penso che tu debba vivere altrimenti da come vivi, ovviamente.
Solo mi ha incuriosito il fatto che tu veda le donne tutte in un modo, e che piuttosto di pagare per fare un regalo ad una donna tu preferisca pagare direttamente una donna…
non sarà che pagarla direttamente è anche un modo per pensare di avere la situazione emotiva più sotto controllo?
Se ti pago io sono certo che mi dai delle cose perché ti sto pagando (e magari posso anche stupirmi piacevolemente per cio’ che mi dai) se invece questa transazione non è così chiara e diretta magari resto fregato?
Te lo chiedo, che ne pensi, se vuoi rispondermi, ovviamente.
Sono stato indirizzato per caso su questo thread e mi ha sorpreso scoprire un giovane uomo che lamenta la solitudine. Verrebbe da pensare che quest’epoca di grandi comunicazione dovesse dare chissà quante possibilità di incontri, invece. Facebook è uno di questi bluff, dove la quantità di amici che vi si legge è inversamente proporzionale alla qualità dell’amicizia che ne deriva. Non è così?
Io ho molti anni più di te, e posso dirti che di amici ne ho…uno.
Ne ho altri in realtà ma se dovessi qualificare l’amicizia con la qualità intellettuale che si produce nello scambio, sempre uno resta.
Alcuni di questi amici si sono persi per strada, qualcuno è rincoglionito e qualcun’altro non lo era, amico. In realtà, come te, non sono mai stato attratto da quei luoghi come le discoteche, dove si creano solo gruppi bestiame come li definisco io, e dove il risultato di quegli incontri è tanto più abbondante quanto limitate sono le richieste che da un’amicizia si aspettano. Ma per molta gente va bene così, basta stare nella massa per sentirsi sicuri. E’ la stessa cosa che succede nel mondo animale, con gli gnù, le gazzelle e le aringhe, che stanno in grandi gruppi per difendersi singolarmente ma rinunciando alla soggettività. Non potrai mai trovare gente come te in una discoteca, piuttosto in una biblioteca, in un club più raffinato, ma non in un ambiente come quello dove la speranza di chi lo frequenta è…perdersi nello sballo della musica ad alto volume o con l’ausilio di altri supporti.
Posso dirti quello che ti sembrerà una banalità: nell’amicizia come nell’amore le cose giuste accadono quando non le cerchi con l’angoscia del bisogno. Mi è capitato questo sia in amore che con quella unica amicizia di cui ho accennato, e tra l’altro non moltissimi anni fa, quando avevo altro che la tua età, eppure mi basta quella, come mi basta un’unica donna che, tra le tante frequentate, è la sola che è sintonizzata sulle mie frequenze, cioè è un’altra amica in realtà, oltre ad essere il mio amore. Ma è stato “culo” se mi permetti. Cioè la fortuna di incontrare le persone giuste nel momento giusto, ma soprattutto quando meno me lo aspettavo.
E’ chiaro che la frequentazione di persone ci vuole perchè questo accada, ma sono gli ambienti che bisogna selezionare, cercando di pensare quali siano quelli che frequenteresti tu, viaggi compresi.
Te lo ripeto, sin tanto che tu sarai cosi angosciato difficilmente verrai avvicinato da chicchesia. Le tensioni si percepiscono e non incoraggiano le relazioni. Per cui cerca di essere sereno, data anche la tua giovane età di tempo ne hai a josa. Inoltre la sicurezza che ti deriverà da quella autonomia ha un’effetto straordinaro sulle ragazze, credimi, sto scrivendo su un thread dove cerco di spiegami perchè moltissime donne sono attratte dai tipi indipendenti e sicuri di sè, anche se lì per la verità si parla degli stronzi, intesi come quelli che ci marciano fingendo, ma riuscendo comunque ad avere successo. Pensa com’è la vita