Io amo la vita che è movimento, attività, spirito di avventura e desiderio di scoperta. Questi mi sembrano gli ingredienti di un esistenza piena e felice. Ma non ho mai compreso gli elogi della sguaiatezza ad ogni costo. Il culto della estroversione esibita come unico orientamento mentale valido. Voglio spezzare una lancia a favore di quei bambini che oggi sono tra le vittime più vulnerabili della nostra cultura idiotizzata dalla tv. Quei bambini riflessivi, delicati e spesso intelligentissimi ai quali vengono additati come esempi da seguire i bambini “più svegli”, più estroversi. Queste vittime sacrificali dei nostri errori di pensiero avrebbero molto da darci se non fossero tormentati da miti e stereotipi insulsi. Abbasso la sguaiatezza. Io non guardo la tv da anni.
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Categorie: - Attualità - Riflessioni
ciao sono daccordo con te, la tv una scatola che riesce ad ipnotizzarci e non ci dà scampo, programmi menomati per gente deficiente. i programmi più interessanti che ci fanno vedere davvero il mondo che ci circonda li fanno in tarda nottata…io sono molto giovane non guardo la tv quasi per niente per fortuna ho altri interessi come la mia chitarra e la mia band però voglio fare un esempio l’altro ieri notte fecero uno speciale su totò e peppino quello che hanno dato per napoli e non solo, ti facevano vivere le tragedie che ci affliggevano ai loro tempi e ti strappavano anche una risata benefica questo quando lo vanno a trasmettere?? alle 4 della notte quando in prima serata su canale 5 stavano trasmettendo il grande fratello..con questo penso di aver detto tutto comunque sono fiero di non essere un patito della tv più la tengo spenta meglio è…però dobbiamo essere noi a dare una svolta a questo mondo perchè ai più potenti questa situazione fà comodo…
Caro Piratadellestelle,
sono assolutamente d’accordo sul tuo modo di vedere le cose. La psicologia infantile è piena di limiti: oggi se un bambino è introverso ha una fobia sociale, se è troppo vivace ha un disturbo da deficit dell’attenzione, ecc…
In questo assurdo tentativo di omologazione ad un ideale considerato “desiderabile” si perde la ricchezza della diversità che ci ha dato tanti grandi scienziati e poeti che hanno arricchito l’umanità.
Basta girare per la città: in tutti gli esercizi commerciali sono presenti solo adolescenti emaciate perchè gli stilisti hanno deciso che tutte le altre donne non meritano di vivere e lavorare. E gli obesi? E i vecchietti sdentati? Loro sono già fuori dalla curva di Gauss.
Eppure, quant’erano belli i vecchietti sdentati che raccontavano a bambini e ragazzi storie antiche piene di fascino! Ma oggi anche loro hanno il loro ideale a cui omologarsi che non include la trasmissione di contenuti spirituali.