L’aumentata astensione nella tornata elettorale di domenica scorsa conferma il disgusto per l’attuale politica a discapito della Democrazia: nessuno ha vinto, ma abbiamo perso tutti. Però, come per Caporetto, di qualcuno la colpa deve pur essere. Tanto più che questa stessa maggioranza di non votanti, il 4 dicembre di un anno fa, per difendere la Costituzione, votò eccome!
Sembra proprio che questi milioni di astenuti non vogliano stare coi polli. Pardon, coi Poli… è Popolo libero, pensante, saggio, che sceglie se andare al seggio. Chi li chiama “Quarto Polo” li offende. Chi si illude di abbindolarli ha già perso. Chi pensa di rappresentarli, solo perché lo dice, non li conosce.
La notte del 4 dicembre, nel sentire le percentuali di affluenza al voto, mi ero commosso: quasi venti ilioni! Col freddo, senza un quorum da raggiungere, certamente senza interessi da difendere… Pardon, con l’interesse di difendere la nostra Democrazia. Questo è il Popolo Sovrano, stufo dei raggiri cui si è ridotta la politica, ma presente in difesa delle nostre fondamenta democratiche.
Anch’io sono un “orfano di rappresentanza”, ma so che il non votare può regalare a un manipolo di disturbati (sponsorizzati da un “sistema” che di loro ha bisogno) un pericoloso 8% (Casapound ad Ostia). Ma credo, purtroppo, che una truffa come il “rosatellum” mi costringerà al voto nullo. Sempre che non succeda il miracolo, che qualcuno vinca la scommessa con la storia e realizzi un’utopia impossibile, riunire quel popolo di sfiduciati, ma attenti, su un progetto nuovo e antico: realizzare il dettato costituzionale.
È urgente farlo, perché ogni giorno i problemi aumentano e si aggravano. È necessario farlo per sostituire una classe di politicanti insufficienti, inadatti, incapaci (quelli onesti…). E doveroso farlo per noi e per il futuro. Proviamoci!
paolo angiolini
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