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Nuova ipotesi per la definizione dell’infinito grande e dell’infinito piccolo

di Yoel
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 11 Febbraio 2006. L'autore ha condiviso 34 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 15 commenti

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  1. 11
    marco -

    Credo che l’infinito non puo essere percepito e che é inutile sforzarsi a pensare come questo possa essere semplicemente perché il nostro cervello é finito cioé contiene un certo numero di neuroni che a loro volta compongono un certo numero finito di connessioni.. Noi percepiamo il tutto sulla base di queste connessioni e quindi ne siamo fisiologicamente limitati..

  2. 12
    bruno -

    Tutto bellissimo i commenti, anche se alla fine quello più pratico mi sembra quello di Marco (precedente a questo mio): l’infinito non è immaginabile dalla mente, forse concepibile in astratto, come dimostrano belle strutture matematiche (tutto il calcolo infinitesimale-infinitesimi e infiniti, e gli ordinali della teiria degli insiemi di Cantor che classificano a tutt’oggi 7 gradi di infiniti).Per ultimo, per chi la accetta, la teoria del Big Bang, ora ampliata a ipotesi di multiverso (infiniti universi),che prevede che prima di ogni big bang ci ‘sia’ una ‘singolarità’ priva di dimensione spazio-tempo:non ci sarebbe ne ‘qui’ né ‘là’, né ‘prima’ né ‘dopo’; ma sapete che in un buco nero forse si può andare a ritroso nel tempo?
    La domanda primordiale della filosofia, prima che esistessero filosofia, religioni e scienze è:
    Perché esiste qualcosa (anziche nulla)?
    Cercatela su Google!

  3. 13
    Golem -

    E che te ne fai di tornare indietro nel tempo se poi devi vivere in un buco nero. È come vivere nel famoso laido monolocale di Quarto Oggiaro. Torni indietro e magari ti ritrovi al momento quando la casa era sporca da mesi, e con il lavello colmo di piatti da lavare, e magari pure con la cartella di Equitalia che faticosamente avevi già pagato in sei rate trimestrali, e ti tocca ricominciare a mettere da parte i quattrini daccapo.
    Meglio pensare a buchi di altra natura, dentro i quali il tempo è come se si fosse fermato. (Che romantico neh?)

  4. 14
    bruno -

    Riallacciandomi al relativismo di Yoel, autore della lettera, faccio
    alcune integrazioni al mio commento precedente. Einstein, sua idea geniale, ampliò il sistema di riferimento fino ad allora utilizzato dai fisici,aggiungendo la dimensione tempo, cosicché ogni sistema di riferimento è quadri-dimensione, legando tempo e 3 dimensioni spaziali. Nella sua teoria della relatività ristretta, dimostrò che le 4 dimensioni sono in relazione ad ogni diverso osservatore, che osserva valori diversi dipendenti dalla relazione del suo sistema di riferimento con il sistema di riferimento di un altro osservatore; cioè se tra i 2 vi era moto rettilineo uniforme o (esteso alla teoria della relatività generale) accelerato. In ultima analisi, lunghezze e tempi sono relativi all’osservatore (egli fece l’esempio del paradosso dei 2 gemelli per il tempo).Galileo aveva già intuito il relativismo, ma non aveva ancora dimostrato l’invarianza della velocità della luce.
    Partecipo anche le considerazioni di Stefano Angelini, che trovo molto ‘Zen’;un passaggio che trovo ‘scientifico’ dei discorsi del Buddha è il PaticcaSammupada, o i 12 anelli della co-produzione condizionata. La coscienza è parte integrante della legge di causa-effetto, e può percepire, a livelli della persona risvegliata, quello che nel sutra del cuore è ‘sunyata’, “La forma non è distinta dal vuoto, il vuoto non è distinto dalla forma; la forma è proprio tale vuoto, il vuoto è proprio tale forma; se questa è la forma tale è il vuoto, se questo è il vuoto tale è la forma”. Infine, tornando nel dominio della mente razionale, ho trovato carino, ad esempio, questo articolo:
    http://www.coscienza.org/_ArticoloDB1.asp?ID=115

  5. 15
    sturiale carmelo -

    accidenti! siamo delle mosche impazzite che sbattono contro il vetro. viviamo o subiamo il nostro reale qualunque cosa essa sia oppure no.
    tutto quello che e o no e gia dentro e fuori di noi comunque.gli affanni speculatori sono materia vecchia, uomo eletto da se medesimo a dio.

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