Non è la prima lettera che scrivo, ho usato questo sito un paio di volte come valvola di sfogo per tutto ciò che mi passa per la testa e che non trovo mai il coraggio di dire. Penso di essere uscito da quella brutta spirale in cui mi ero cacciato: ho ritrovato la voglia di uscire, divertirmi, ma vedo le cose con occhi completamente diversi rispetto a prima: questo divertimento è solo un modo per non pensare a quello che mi aspetta.
Sono arrivato a 26 anni, sto terminando il mio lavoro di tesi per prendere la mia tanto agognata laurea in ingegneria informatica. Dovrei essere felice, avere la voglia di spaccare il mondo, ma non ne ho la motivazione.
Il mondo che mi immaginavo fino a qualche anno fa era un posto diverso: certo, sapevo che crescendo avrei avuto le mie difficoltà, ma ho sempre pensato che impegnandomi al massimo e cogliendo ogni opportunità che la vita mi avesse offerto avrei potuto fare qualsiasi cosa. Più vado avanti e più questa mia convinzione sta vacillando. Non si tratta solo di carriera: so bene che il lavoro in Italia è pagato una cicca di tabacco, così come mi sono rassegnato a dover vivere il resto della mia vita lavorando come un mulo, fino a quando (se non sarò morto prima) non arriverò a prendere quella pensione che a malapena mi permetterà di pagare le tasse. Questo non è nulla…
Ciò che davvero mi deprime è come si sta evolvendo la società, quello che percepisco ogni giorno attraverso i rapporti che ho con le persone. Vedo persone sempre meno in grado di ragionare con la propria testa, di sviluppare un pensiero critico. Persone che si schierano e basta, non si pongono domande, non cercano risposte. Seguono solo la massa, guidata e manipolata da un gruppo di leaders che cercano il consenso solo tramite slogan, senza mai proporre nulla di concreto. Vedo le conseguenze di tutto questo: nascono le fazioni, opposte tra di loro che si scannano giornalmente senza riuscire a portare avanti un civile scambio di idee, vedo gente che parla molto spesso senza avere la minima idea di cosa sta parlando, vedo persone che ti zittiscono non appena cominci a discostarti troppo dal loro pensiero. Persone stupide, incattivite da una crisi, economica e di idee che potrà solo peggiorare. Persone di qualsiasi età incapaci di dialogare, perché sì, le argomentazioni già fatte e pronte finiscono prima o poi. D’altronde le righe di un giornale non sono infinite…
Persone superficiali, quelle che tanto mi danno fastidio perché ti giudicano come persona per qualsiasi cosa futile, che sia il numero dei tuoi follower su Instagram, il tuo “schieramento” su un determinato argomento e, ovviamente, per il tuo aspetto fisico.
Pensavo di essere in grado di combinare qualcosa di buono nella mia vita, di riuscire a far sentire la mia voce nel mio piccolo, magari di diventare un giorno un esempio per qualcuno o anche solo di riuscire ad incontrare una persona in grado di stimolarmi, di farmi innamorare per il suo atteggiamento ed il suo modo di pensare. Invece davanti a me vedo il nulla, la solitudine, un futuro incerto, in cui la situazione potrà solo peggiorare inesorabilmente. “Dio è morto” diceva Friedrich Nietzsche, sperando che qualcuno ancora sappia chi sia in un mondo in cui tutti quanti, a breve saranno promossi a scuola a prescindere dal loro rendimento.
Non riesco a vedere più nulla di bello nel mio futuro
di
Giodavi96
Lettera pubblicata il 8 Giugno 2022. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Giodavi96.
La lettera ha ricevuto finora 4 commenti
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Carissimo…
ho circa dieci anni più di te e non starò qui a raccontarti la storia dell’orso (nè bruno, nè polare, nè grizzly, e nemmeno Yoghi)… effettivamente è abbastanza vero quello che dici.
Però vivo con la speranza (suffragata parzialmente dai fatti) che mantenere la bussola interiore dentro di noi (quando il mondo lì fuori va alla deriva) alla lunga paga… meno di quello che speri ma più di quello che immagini.
Se il mondo ha deciso di andare a puttane, per quanto sia un magro spettacolo, stai dalla parte dello spettatore.
Be strong, be mindful, be careful…
In queste situazioni è importante avere il supporto e il conforto,in tutti i sensi,della propria famiglia ancor prima d’incontrare una persona che,come hai tu stesso precisato,”sia in grado di stimolarmi”!
Per il resto può andar bene il consiglio di white knight di mantenere la bussola interiore in un mondo che pare andare alla deriva,ma non abuserei troppo sulla figura da spettatore,poiché le fregature sono sempre dietro l’angolo.E comunque,colpisce sempre (purtroppo) che un giovane della tua età faccia queste amare riflessioni dettate sicuramente da l’aver provato determinate esperienze.
PS:un po’ grottesca la tua considerazione finale dove, a breve,tutti saranno promossi a scuola a prescindere dal proprio rendimento.Ma alla fine,a mio modesto avviso,ci penserà sempre la VITA a dare la “pesante Bocciatura”(chi più,chi meno)! E ci sarà sempre qualcuno che questa cosa la vedrà come una grande Ingiustizia,anche se non è vero . Nonostante tutto ti auguro Buona fortuna e di non mollare!!
Caro Giodavi96,
si sente spesso di delusioni da mondo del lavoro, è difficile entrare e chi c’è dentro è scontento, così come è frequente notare masse di persone che seguono l’emozione cavalcata da qualche (anche abile) populista.
Prima osservazione: (purtroppo) momenti difficili per il lavoro ci sono stati anche in passato, così come grandi manipolazioni di masse (Hitler fu stato votato alle elezioni, le guerre “di religione” di tutte le epoche…).
Le seconda è che ciò che comprensibilmente ti disturba rientra tra le cose sulle quali hai potere limitato: non dipendono da te le crisi, le politiche del lavoro, le opinioni delle masse…
Da te potrebbe dipendere il rapporto tra colleghi e collaboratori quando lavorerai, come sarà il rapporto con le persone più care, come formerai le tue opinioni,…
Certamente è una “goccia nel mare”, ma come individui (salvo pochi governanti / imprenditori,…) il nostro potere è su quella goccia. …E tante gocce potrebbero vincere su certi luoghi comuni!
carissimo, sono un pentester di professione, se ti fa piacere ci sentiamo