Eccomi qui, io vincitore di questo concorso scuola… resto esterrefatto nel leggere recenti notizie che parlano degli idonei che urlano e sbraitano contro il ministero, contro chicchessia, di aver diritto al posto. Va bene che l’Italia è una repubblica fondata sulla sordità, e che piu’ che parlare di interconnessione come fa il caro Presidente Mattarella io parlerei di sordità condivisa o di social sordita’ in cui ognuno parla una lingua diversa come in una nuova Babele e nessuno sa ascoltare l’altro, ma credo, ciononostante, che gli idonei non risiedano su Marte o peggio su qualche galassia sperduta (puo’ essere mi sbagli) e, pur riconoscendo che certo, si puo rimare male di questa situazione, aver superato un concorso e non aver diritto a nulla, avranno sentito le recenti notizie, tutt’al piu’ letto , che parlano di VINCITORI senza ruolo, vincitori senza posto. Addirittura leggo di idonei oltre il 10 per cento, che chiedono a gran voce i l ruolo..premessa la delusione nel non avercela fatta, che ci puo’ stare (anche io non ce la feci nel concorso 2012), non capisco perche voler avere gli stessi diritti dei vincitori se si è perduto: mi spiego meglio; se partecipo ai mondiali di calcio e faccio secondo la coppa a me non possono darla.. e figuriamoci se la coppa non ci sta nemmeno per la squadra che ha vinto! Suvvia colleghi siamo docenti, leggete informatevi è un nostro dovere farlo! Saluti
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Categorie: - Scuola
A dire il vero non ci ho capito un acca,forse dovrei rileggere ma visto che non me ne cala piu di tanto passo oltre e ti saluto
dal quel poco che si capisce bene, il problema è che i vincitori troppo spesso lo sono immeritatamente. Il problema di fondo è che il merito andrebbe deciso di chi ha un minimo di cervello, e troppo spesso non è mai così!!
Boh, io non ho manco letto eppure non ho capito nulla lo stesso.
Hanno creato troppo caos nel mondo scuola.. Gli idonei giustamente rivendicano la loro idoneità, avendo frequentato corsi e scuole abilitanti, ma poi viene aggiunto il concorso pubblico, e lì scatta il caos, e gli idonei che non vincono si risentono giustamente. Devono togliere qualcuna di queste cose: o si fa il concorso pubblico per diventare insegnanti, o si fanno le scuole abilitanti. Tutto fatto per allungare il brodo e far penare ancora ulteriormente chi vuol fare l’insegnante. Il solito eccesso di burocrazia e le solite lungaggini e complicazioni inutili italiane. Urge snellire, così idonei e vincitori di concorsi non si sovrapporrano più.