Salve a tutti, sono una ragazza di diciannove anni e sono qui per raccontarvi il più in breve possibile la mia storia sperando che voi possiate essermi di aiuto perché ne ho davvero bisogno. Cominciamo. Sono fidanzata da due anni e mezzo con un ragazzo più grande di me di tre anni, per il quale ho avuto una cotta durata tre anni prima di fidanzarmici. I primi quattro mesi di relazione sono stati tranquilli anche se già si sottolineavano i nostri caratteri così differenti. I motivi principali di queste divergenze erano alcune sue insicurezze, ovvero mi rimprovava spesso di non essere tenera o affettuosa con lui, cosa non del tutto vera perché io ero sì una persona più introversa e timida di lui ma era pur sempre il mio ragazzo. Stanca delle solite lamentele provai a essere più affettuosa, e ci riuscii benissimo! L’unico problema fu però che iniziò lui ad essere freddo. Mi rispondeva male, mentre litigavamo mi insultava (cose che alla fine non ha mai pensato davvero ma bensì solo parole dettate dalla rabbia, però comunque taglienti) iniziava a togliermi le certezze che inizialmente mi dava e mi ritrovavo spesso a piangere. All’inizio della nostra relazione lui mi mise determinati “paletti” come ad esempio doverlo avvisare se qualche ragazzo mi scriveva in chat, o se qualche ragazzo mi parlava per strada, avvisarlo se uscivo di casa e dirgli dove andavo e con chi. Io accettai, perché non ci vedevo nulla di male e per amore una richiesta del genere mi sembrava piccolissima e non mi costava assolutamente nulla, pretesi però che lui facesse lo stesso con me. Così, quando lui divenne freddo, iniziò a non dirmi più quando usciva e dove andava, non parlavamo più come prima e non ci vedevamo più spesso come prima. Io soffrivo per questo e così ogni volta mi facevo il fegato amaro per dirgli che così non andava più, che avevo bisogno delle mie certezze per andare avanti, che lui non poteva trattarmi come più gli piaceva e pareva. La sua risposta era sempre la stessa, ovvero: non posso dirti ogni volta che esco di casa perché io sono sempre fuori casa, devo sempre fare qualcosa, sono un ragazzo impegnato, non ci vediamo perché devo studiare per l’università, non parliamo tanto per messaggi perché ci vediamo ogni giorno e non ho nulla da dirti (starete pensando che è una frase incoerente vero? Bhe, lui è così. E lo sarà fino alla fine di questa storia). Nonostante questi comportamenti scostanti, quando stavamo insieme stavamo bene, riuscivamo a passare delle belle giornate e visitare molti posti e fare un sacco di cose. Per cui, per come avevo conosciuto questo ragazzo sapevo che comunque anche se all’apparenza vuole sembrare duro e forte non avrebbe potuto fare nulla di grave nei miei confronti. Quindi tutto sommato mi fidavo, non so nemmeno io come facevo ma mi fidavo. Un giorno (dopo un anno e otto mesi di relazione) eravamo a casa sua, mentre si stava preparando per andare al suo lavoretto part time, e nel momento in cui andò in bagno vidi il suo telefono sul comodino. Non so bene cosa mi abbia spinto a prenderlo in mano e guardarlo, perché prima di quel giorno non mi ero mai minimamente neanche permessa di sfiorarlo. Fatto sta che sbloccai lo schermo, andai tra le conversazioni di whatsapp e vidi che la sera prima (o mattino?!) alle 03:00 di notte/mattina, aveva messaggiato con una ragazza che aveva chiamato “Ramon” (a casa mia è un nome maschile). Così mi feci due domande: perché lui ha parlato alle 3 di notte con una che sulla rubrica ha salvato con un nome da maschio?… Ma avrei preferito di gran lunga avere risposte da lui, così appena tornato dal bagno gli chiesi: chi è Ramon?.. lui inizialmente disse di non sapere chi fosse, ma dopo avergli detto che avevo letto le conversazioni (nulla di esagerato ma in teoria doveva dirmelo se qualche ragazza gli scriveva, a questa qui ha scritto persino lui) mi disse che era una sua amica che ha conosciuto quattro anni prima a Rimini con due suoi amici e che questa ha 18 anni e che l’ha conosciuta in discoteca. Io quella ragazza l’avevo già vista qualche mese prima tra le sue richieste di amicizia così gli ho detto di darmi di nuovo il telefono così gli dimostravo che lei non si chiama in quel modo, e che mi sta mentendo ( anche perché una che va a Rimini a ballare a 14 anni non l’ho mai vista). Appena finii di dirglielo iniziò ad urlarmi di smetterla, che era in ritardo per il lavoro, che sono solo una pazza. Così provai a cercarla con il mio profilo Facebook e magia, i suoi amici io non potevo vederli perché aveva bloccato l’opzione. In lacrime me ne andai, mentre lui mi disse: ei non fare la stupida non piangere, lo sai che non farei mai nulla di male perché a te ci tengo troppo.
Piansi tutta la notte perché sapevo avesse mentito e volevo sapere la verità, gli chiesi di dirmi il suo vero nome e non me lo disse nemmeno sotto tortura, finché il giorno dopo mi diede il suo numero e disse: chiamala e chiedi a lei tutto quello che vuoi sapere… L sera la chiamai, e lei mi disse le stesse cose che mi aveva detto lui, ma appena io entrai più nel dettaglio ecco che doveva andare a mangiare. Gli dissi che sapevo mi avesse mentita, che doveva dirmi il suo nome e l’unica cosa che sapeva dirmi era: hai rotto con sta storia, ora basta. Così, lo lasciai. Per circa una settimana lui mi scrisse, ma io non gli diedi nessuna soddisfazione. Intanto, scrissi il numero della ragazza nelle ricerche di Facebook, speravo fosse abbastanza ingenua da aver pubblicato il suo numero di telefono e infatti era così. Scoprii il suo nome, scopri che in realtà aveva 16 anni appena compiuti e che quindi non ero così “pazza” come voleva farmi credere. Così gli chiesi di uscire e una volta sbattuta la verità in faccia mi disse finalmente come stavano le cose per filo e per segno e infatti tutto quadrava. L’aveva conosciuta davvero prima di stare con me, non sapeva che avesse 16 anni perché a lui aveva detto altro e l’aveva conosciuta in un sito di incontri ma non c’era mai stato nulla di concreto ne dal vivo né in chat. Gli chiesi perché lo fece e mi disse che aveva trovato là chat per caso vecchia e che gli ha scritto ma senza pensare bene alla gravità della cosa perché lui non voleva davvero fare nulla di male. Rasserenata da ciò mi dissi che non aveva senso lasciarlo davvero per quelle chat così gli diedi una seconda possibilità, e lui cominciò a cambiare non granché ma un pochino meglio di prima. Dopo un mese, dovette andare con un nostro amico a pescare e siccome quella notte avevo dormito da lui mi chiese se volessi andare con loro o se preferivo dormire e aspettarlo perché sarebbero rimasti poco, viste l’orario (5 del mattino) decisi di dormire. Verso le 9 mi alzai, e vidi il suo vecchio telefono ( li rompe spesso) così lo presi e iniziai a controllare anche quello. Controllai facebook, quello che era il vecchio whatsapp, la rubrica nel caso ci fossero nomi strani e non trovai nulla e mi sentii rasserenata così mi rimisi a dormire. Finché di colpo mi alzai e andai a controllare la cronologia e vidi che su quei siti di incontri lui ci era entrato anche durante questo mese dopo che io scoprii di “Ramon”. Provai ad effettuare l’accesso ma mi serviva la password così lo chiamai, e gli dissi di darmi all’istante la sua password di tutto, lui spaventato lo fece e io entrai. Vidi dei messaggi con delle ragazze, anche qui nulla di grave, nulla di spinto. Ma vedere il tuo ragazzo che regge il gioco ad altre ragazze non fa minimamente piacere, così per l’ennesima volta mi sentii presa in giro. Lo chiamai e gli urlai dietro tutto quello che sentivo, e gli dissi di tornare all’istante a casa perché io non volevo passare un altro istante di più in casa sua. Nell’arco di 20 minuti tornò e con faccia bastonata mi disse: non mi giustifico nemmeno, questa volta non ti chiedo nemmeno di perdonarmi perché so che sono stato una m…a, mi dispiace tanto sono uno stupido. Anche qui gli urlai di tutto, e chiesi anche qui perché lo avesse fatto e disse che era un’abitudine per lui che quelle cose non le faceva con cattiveria, per me erano tutte stronz..e, cosi feci per andare finché mi bloccò per dirmi: non vuoi restare?.. A bassa voce, inutile raccontarvi della mia espressione in quel momento. Lo scansai e me ne tornai a casa. Mentre camminavo e piangevo per strada lui mi chiamò, misi giù e provo’ a scrivermi ma senza leggere lo bloccai. Da quel momento in poi dentro di me qualcosa era morto. Nei giorni seguenti venne a pingere sotto casa mia tutti i giorni, scrisse alla mia migliore amica implorandola di parlarmi perché così io parlassi con lui, scrisse a tutti gli amici in comune che avevamo, scrisse a mia madre. Una volta ero appena tornata dalla palesta e me lo ritrovai seduto sul divano con mia madre (la quale sapeva tutto) che mi diceva di provare a dargli una possibilità. Ero combattuta tra i miei sentimenti e il mio rancore così dopo mesi e mesi che piangeva sempre da me, mi seguiva fino a casa pregandomi di dargli una possibilità gli dissi: a tuo rischio e pericolo non ti assicuro niente. Questa volta però sì che è cambiato radicalmente, e purtroppo io pure ma in peggio. Avevo la sua password di Facebook, controllavo il suo telefono appena mi andava. Dormiva sempre con me e non usciva più con i suoi amici. Dentro di me non riuscivo a darmi pace, non riuscivo ad accettare ancora tutto l’accaduto diventando ossessiva nei suoi confronti, arrivando anche a rifare quel che ha fatto lui nella speranza di sentirmi meglio nel fargli sentire cosa si prova ma nulla. Finché a quasi un anno di distanza dal suo errore mi calmai, e con le sue continue dimostrazioni riuscii in qualche modo ad andare avanti. Però non è finita qui, perché iniziò a dire di non fidarsi lui di me, perché ero cambiata e lui non intende essere preso in giro che preferisce perdermi e stare male che essere preso in giro per vendetta ecc ecc. Io però non ho mai avuto la forza di ridargli quelle certezze, se non recentemente. In questo momento lui si trova in vacanza con i suoi amici, e io assalita da mille dubbi in quanto è in un covo di ragazze dalle esibizioni facili e ubriache 24/7 e ragazzi che sono peggio dei gigolò, gliene parlai e si infuriò dicendo che io quando andai in vacanza con le mie amiche lo trattai peggio, che spegnevo il telefono appena esagerava e in sostanza voleva farmela pagare di tutto. Il problema che ora mi spacca il cuore è che lui sostiene di non avermi mai pensato da quando è lì, che non sa se prova le stesse cose per me, che per dirmelo deve vedermi e vedere se avendomi davanti gli si smuove qualcosa. Io stizzita gli inviai delle mie foto, dicendogli con fare un po sbruffone: ti basta vedermi? Ok tieni le mie foto e vediamo se ti riempi d’amore. Continua però a comportarsi in modo vago, facendolo apposta. Per quanto lo conosco io non vorrei stesse facendo tutto questo per vendetta e quindi dicendomi anche quelle cose per vendicarsi e basta. Magari poi quando ci vedremo mi dirà che l’ha fatto solo per farmi sentire cosa si prova, allo stesso tempo però penso che mi sto illudendo e che magari mi vuole vedere solo per dirmi dal vivo che per lui è davvero finito tutto.. Aiutatemi, voi che ne pensate?
Un bacione a tutti e grazie mille a coloro che mi risponderanno
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Categorie: - Amore e relazioni
Premesso che non ho letto la lettera x intero, uno così é meglio perderlo che trovarlo. Stare con qualcuno, non dovrebbe ” imporre paletti”, devi poter parlare e frequentare chi come quando e se ti pare, a prescindere che agli altri possa stare bene o meno. La verità é che finché eri “tranquilla” stava tranquillo, quando hai iniziato a essere più sicura di te, ha iniziato ad avere paura. Meglio averlo perso. Vai avanti e dimentica.
In genere il ragazzo tipo (non mi piace parlare dei casi particolari perché penso che anche gli uomini, o i ragazzi, in questione sentano l’esigenza di riconoscersi nel ragazzo tipo… di fatti la vita pubblica, a certi livelli, si fonda sulla rappresentazione della ricercatezza, e della raffinatezza, del gusto che diventano metafora del compimento della personalità maschile… non insegue in maniera meccanica le immagini della sua mente, ma è capace di soffermarsi sulle cose con una profondità di respiro. La cornice ad una donna potrebbe dire poco o nulla… l’uomo non vive quella ridondanza come un motivo ornamentale. Forse oggi le cose sono cambiate, ma in passato a livello inconscio veniva percepito come un pubblico riconoscimento del lavoro che era stato capace di fare su sé stesso)… ad ogni modo il ragazzo tipo tende a sentirsi messo da parte. Anche la donna è portata a stranirsi davanti ad una risata che evoca una sensazione di temporaneo autocompiacimento. La differenza sta nel fatto che la donna, essendo più concentrata sullo stile, tende a viverla come una sbavatura… in privato è diverso. Non voglio apparire come una persona troppo fiscale… dico semplicemente che, a mio giudizio, l’uomo è più portato a vivere la cortesia come un mezzo. Anche i figli –proprio per la confidenzialità, l’integrità e la disponibilità che caratterizza il rapporto- tendono a fraintendere la cortesia dei genitori. Quando si parla di moglie/marito e/o madre/padre devota/o non si entra nel merito del ruolo, si apre il sipario sulla psicologia dell’educazione e della comunicazione. Diventa più facile interagire e correggere quello che c’è da correggere… fermo restando che i caratteri delle persone non sono tutti uguali e che molte volte non è consigliabile prendere di petto la situazione. Il tempo è il miglior alleato… la persona deve risolvere innanzitutto con sé stessa. Ti consiglio di vivere la tua vita con molta tranquillità. Un caro saluto!
Premesso che non ho letto manco una riga, ti consiglio una narda ben ghiacciata. So che non è canonica, ma d’estate si può.
Smetti di fargli da zerbino. Se no soffrirai ancora: immagina di subire le cose della lettera moltiplicate per 10. Questa è la vostra storia se va avanti. Non ci pensare… c’è gente molto migliore in giro.
Tu hai capito di quel bellimbusto esattamente quello che ha capito Rossella della tua storia: niente.
Guarda ragazza…la vostra storia è assurda…malata e patologica…e voi due non siete a posto!
Non ho mai visto uno più rincoglionito del tuo ragazzo che lascia tutto in giro pur sapendo la ragazza che si trova!
Non ha fatto nulla di male solo per essere andato in un sito di chat. E nell’ aver parlato un po’…
Inoltre queste stronzate di controllarvi e scrivervi per dirvi dove andate ..chi vi. scrive…questo è demenziale! Ed è solo più questa la vostra patetica storia…un controllo e ossessione continua!
Siete due malati…ma la cosa più triste sai qual’è ? È che con il tuo carattere e modo di fare… Hai rovinato tutto e questo ragazzo in un modo o nell’altro TI AMAVA DAVVERO!
Impara a vivere ragazza… Sei tanto immatura! Son Ben ALTRE LE COSE GRAVI PER CUI LASCIARE IL PROPRIO RAGAZZO!, STAMMI BENE!
Concordo sul fatto che sia una storia malata come dice Sofia, entrambi avete cose da risolvere da soli prima di poter vivere una relazione sana. Ma non concordo sul fatto che non si faccia nulla di male ad andare su un sito di incontri e parlare con altre ragazze, nel senso che in una relazione sana, equilibrata e in cui si ha rispetto l’uno per l’altro cose del genere non esistono.
Lui e` il primo a sentirsi insicuro e instabile, infatti ha chiesto a te fin dall’inizio di fargli sapere se qualcuno ti scriveva ecc. perché sono le prime cose che venivano da fare a lui. Si proiettano sempre sugli altri le proprie debolezze e punti critici.
Per Sofia:
Ho rovinato tutto io? Forse ti è sfuggita la parte in cui per un anno e otto mesi la mia morbosità non era mai saltata fuori ed ho solo subito il suo trattarmi male e mettermi i piedi in testa. È facile dire che lui in un modo o nell’altro mi amava, perché ti ho raccontato che ha provato a fare di tutto per migliorarsi per me. Ma qualcuno qui, tu compresa, ha mai pensato invece che io con lui sono stata sempre una persona corretta e impeccabile mentre lui alle mie spalle si permetteva determinati lussi che in realtà non avrebbe potuto? Viste le risposte non mi sembra propio. Ho 19 anni e sono molto d’accordo che ho ancora tantissimo da imparare, ma non mi sembra che il mio reagire in quel modo a un fatto che mi ha ferita profondamente (ognuno reagisce a modo suo. Per te delle chat non sono niente di male e per me invece si, magari tu sapresti perdonare pure un tradimento e io invece no. Ti rende forse più matura? Magari si. Ma magari anche no.) sia stato poi immaturo. Che poi, se proprio devo addossarmi io qualche colpa, allora preferirei dicessi che ho rovinato tutto con il mio “atteggiamento” nei suoi confronti, perché ti assicuro che è diversissimo dai mio carattere. Grazie lo stesso della tua risposta e del tuo tempo, ti auguro buona giornata
Per Golem:
Se tu credi di aver capito qualcosa di più, allora ti ascolto più che volentieri dato che sono qui per i vostri pareri.
Grazie e buona giornata
Non è che ci voglia Einstein per capire che le “Ramon” che c’erano e ci saranno lo qualificano come bellimbusto in erba.
Ma tu ficcati pure nei guai con questo “bambino”. Non sarai la prima nè l’ultima.