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Lettera pubblicata il 13 Maggio 2011. L'autore, bea1001, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Allora: intanto io cambierei nick perché questo ricorda troppo la “pillola del giorno dopo”. In secondo luogo, è difficile oggettivamente dirti perché ti scaricano, comunque stai parlando di archi temporali molto brevi. Ci vorrebbero informazioni sensibili che ti sconsiglio di pubblicare qui: hai un reddito o sei un peso morto? Hai proprietà immobiliari/terreni (roba da quadro B per capirci)? Sei figlia unica o sei zavorrata di futuri coeredi? Come sta la famiglia a patrimonio?
Insomma, mi capisci, prima di parlare di matrimonio a un’altra persona bisogna andarci caute e avere coscienza dei propri punti di debolezza e di forza.
Ciao a tutti…eccomi qui a 39 anni (lei 38) a raccontare la mia storia. Ci siamo lasciati dopo 18 mesi di cui 6 di convivenza. Le mi parlava sempre di viaggi e che tutte le sue amiche e colleghe erano sposate. Io chiedevo tranquillità e serenità e lei anche nei momenti calmi mi diceva all improvviso: ma io quando faccio un figlio??
Mi sono chiuso a riccio, mi sono sentito solo un uomo che doveva a tutti i costi sposarsi. Le dicevo che le cose sarebbero venute da sole…ma niente da fare. Per l ennesima volta ha fatto le valigie per andare via e io non ho resistito più. Non le ho detto ma cos fai resta qui, ma le ho detto okay vai.
È un mese che ci siamo lasciati…ho provato ad avvicinarmi, fiori, lettere, messaggi, ma lei è sola tanto rrancorosa. In questo mese mai una volta che mi abbia chiamato, chiesto come stai…e’ chiaro che lei sta pensando solo a se stessa…io sto davvero giù…mi sento solo e demotivato…ho paura del futuro…sono sfiduciato…
Giuseppe,
da quanto hai scritto, mi sembra che questa donna cerchi soltanto il maschio e il nido sicuro per mettere al mondo un figlio.
tu, cosa cerchi in un rapporto di coppia? come ti sei trovato nei sei mesi di convivenza? pensaci su con attenzione ed evita, se puoi, il matrimonio come pietra di base. si può fare in seguito, se entrambi pienamente convinti…
Ciao Rossana, può darsi che lei voglia solo un matrimonio. Ma prima di ciò si costruiscono i rapporti e secondo me bisogna guardare quello che uno ha. Lei, invece, mi faceva notare che gli altri avevano già famiglia, figli, casa più grande, viaggiavano sempre, etc.
Io quest’ultimi due anni ho dovuto risparmiare per permettermi di ristrutturare casa ma ciò nonostante in 18 mesi siamo andati in val d’orcia, umbria, veneto, isola d’elba, costiera sorrentina, amalfitana, e alcuni gg. fa mi ha rinfacciato che lei non ha preso più un aereo per colpa mia…
Ti stava scavando la fossa Peppe. Credo che ci guadagni nel lasciarla dove sta. È il tipo di femmina “jamais contente”. Ne ho conosciute alcune. Tre, quattro mesi e poi gli ho dato il foglio di via.
Ma non ho capito cosa c’entrano gli aerei. È obbligatorio fare viaggi in aereo per sentirsi bene? Se non ha capito che anche solo l’Umbria vale più di un viaggio intercontinentale è meglio che se la schioppi un altro una cosi. Almeno per me.
Come direbbe la nostra Rossella, che dire, guarda avanti e non scoraggiati, che forse l’hai scampata per il rotto della cuffia.
Portala all’aeroclub, ne avrai pure uno vicino a casa. Un quadriposto a elica che vi fa fare un giretto lo trovi a volte pure gratis, così formalmente chiudi la questione e poi andate a fare un’altra gita fuori porta in Umbria, che non sarà come le Maldive ma la porchetta la trovi anche più buona e ci puoi gargarizzare assieme dei buoni rossi. Comunque a 39 anni lascia perdere, è tardi: ogni cosa ha un suo tempo. Adesso per te è il tempo dei rossi con la porchetta.
giuseppe, questa donna di cui parli merita che le si dica solo una cosa:
“MA VAI A CAGHER!!!”..
Giuseppe,
per me i rapporti non si costruiscono. se l’armonia e la voglia di stare insieme non si realizza spontaneamente, la ragione può bastare per formare una coppia se almeno uno dei due è innamorato e si piega alle esigenze dell’altro, consapevolmente e traendone comunque beneficio.
non si dovrebbe guardare a quello che l’altro ha per accettare un’unione stabile ma a quello che l’altro è. non mi sembra il caso di questa donna, per cui, se te la vuoi comprare, provvedile dei passaggi aerei. altrimenti, lasciala perdere…
Vi ringrazio dei vostri commenti e di quelli di tanti amici che mi stanno vicino.
Il confronto, il conforto, le discussioni, mi servono per aprire gli occhi.
Proprio stamattina, lei, che in un mese era sparita se nn fosse stato per alcuni miei tentativi di contattarla, mi ha scritto accusandomi di tutto il suo malessere. Ha provato nuovamente a farmi venire dei sensi di colpa, ma le storie finiscono perché entrambi sbagliano.
Stavo per rispondere…ma un attimo dopo ho detto basta, basta così, devo riprendermi la mia vita e stare bene.
Lei è il passato. Inizio a ragionare…
I rapporti non si costruiscono certo con le condizioni descritte da Giuseppe, ma si costruiscono eccome, partendo ovviamente da una volontà comune alimentata dal piacere reciproco che si prova dallo stare insieme. E certamente non crescono spontaneamente sotto i cavoli come pensa qualcuno, come nella fiaba di Giacomini e il fagiolo magico.
Forse nel caso di Giuseppe il rapporto è finito perché in realtà non era mai cominciato. Cosa che accade nella maggior parte dei casi.