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Non voglio più…

di giulia70

Ho 39 anni, lavoro come infermiera, sono fidanzata da 8 anni, convivo da 5 anni. Non voglio più andare a fare una gita con lui, perché ha sempre fretta (anche se non c’è fretta) e non si ferma mai a godersi niente. Non voglio più viaggiare in auto con lui, perché durante il viaggio ha sempre fretta e si irrita e impreca contro tutti gli altri automobilisti. Non voglio più andare alle mie visite mediche (le visite mediche “normali”, che fanno tutti), perché a lui non piace “perdere tempo ad aspettare” e quando lo fa per compiacermi, è irritato e indisponente per tutto il tempo. Non voglio più vedere i suoi genitori (è da marzo che non li vedo, ma non gli impedisco mai di andarci da solo), perché loro si sono intromessi troppo nella mia vita e mi hanno sempre giudicata e criticata negativamente. Non riesco più a dialogare serenamente con lui, perché spesso mi risponde male e mi offende senza motivo e io ho paura a fargli una domanda, a chiedergli qualcosa, temendo una rispostaccia o un’offesa. Non voglio più andare in vacanza con lui, perché dopo un giorno lui torna quello che è e comincia a rispondermi male senza motivo. Non voglio più fare l’amore con lui (non abbiamo più rapporti da un anno circa), perché non posso concepire che non ci parliamo per giorni dopo una lite e poi dovrei abbracciarlo e baciarlo e fare l’amore e dopo 5 minuti mi tratta di nuovo male. Non voglio più uscire con gli amici insieme a lui né invitare qualcuno a casa perché troppe volte ho già disdetto impegni e inviti perché avevamo litigato 2 ore prima e non ci parlavamo più. Non voglio più essere a casa dal lavoro (faccio i turni), quando è di riposo anche lui, perché litighiamo sempre e io trascorro i miei giorni di riposo piangendo e soffrendo invece di trascorrerli svagandomi e rilassandomi. Non voglio più fare un progetto (di qualsiasi genere), insieme a lui, perché tanto so che tutto andrà all’aria a causa della prossima, inevitabile, lite. Non voglio più fare fotografie con lui, perché so che quelle foto non mi ricorderanno bei momenti ma solo l’ennesima lite e l’ennesima festa rovinata. Non ho più voglia di vestirmi bene, di truccarmi, di curare il mio aspetto (faccio solo l’essenziale), perché mi sento infelice e non ha più importanza neanche quello. Non ho più voglia di pulire la casa, perché troppe volte l’ho lustrata e poi mi sono stesa sul letto pulito e nella camera pulita, a piangere. Non ho più voglia di cucinare (anche se lo faccio), perché spesso ho preparato pasti che poi abbiamo consumato in silenzio, dopo l’ennesima sua rispostaccia e la conseguente lite. Non ho più voglia di andare ad una mostra d’arte o al cinema o ovunque, perché vorrei andarci da sola per non rovinarmela, ma lui si offende e vuole venire con me, e dopo mezz’ora comincia a trattarmi male. Avrei ancora molti esempi, ma non voglio tediarvi ulteriormente. Penserete che lui è un mostro. No, è un uomo normale, con un lavoro soddisfacente e una vita sociale, famiglia, amicizie, normali. È molto apprezzato, da tutte le persone che lo conoscono. Penserete che io sono una depressa cronica e lamentosa, con problemi di vari tipi. No, sono una donna normale, ho buoni rapporti con famiglia, colleghi, amici. È “solo” che a lui sembra normale, rispondermi male. Qualche volta, lo fa anche con i suoi genitori, ma mai come lo fa con me. E non lo fa mai, mai, con i suoi amici, colleghi, conoscenti. Con loro, è sempre gentile ed educato. Perché, con me, no? È come se pensasse che siccome viviamo insieme, può permettersi di dirmi quello che vuole. Tanto, io resto qui e lo devo sopportare. Ma non dovrebbe essere così, la vita, giusto? Non si dovrebbero passare tutte le vacanze, i viaggi, le gite, i pasti, le serate, tutto… con il muso, senza parlarsi. Lui non ammette mai di sbagliare. La sua risposta “fissa”, ogni volta, è: ” Io non ho detto niente di male. Scusa, ma tu hai capito male”. Dopo aver detto questo, non mi parla più. E ogni volta che io gli dico: “Parliamone, chiariamo”, lui risponde: ” Non c’è niente da chiarire. Ho detto quello che dovevo dire”. E se mi arrabbio e comincio a sfogarmi o a piangere, lui accende la tv e guarda attento lo schermo, fischietta, gioca con il gatto, legge. Mentre io gli parlo. Alla fine, esasperata da tutto, taccio e mi rassegno al silenzio. Il giorno dopo (ogni mattina, come sempre e come anche stamattina), mi sveglio e mi dico: ” Ora sorriderò, scherzerò, cucinerò, pulirò, se vorrà uscire usciremo, e speriamo che oggi non mi risponda male”. E faccio così, e va tutto bene per mezz’ora, due ore, una mattina o una giornata intera. Ma poi, presto o tardi, zac!, arriva l’offesa, la stoccata, la rispostaccia. Ora, è vero che a volte potrei anche passarci sopra, ma possibile che debba essere così sempre, ogni giorno? Possibile? Ho avuto altri fidanzati, prima di lui. Ho dei colleghi. Ho degli amici. Con loro, non succede. Ma lui continua a dirmi che sono io, che sbaglio. E io, non riesco più a capire. So solo che questa vita, con lui, non ha senso. Ma ditemi se sbaglio, per favore. Grazie.

Lettera pubblicata il 12 Dicembre 2009. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 33 commenti

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  1. 1
    ANGELO -

    avevo una donna come te sposata e abbiamo vissuto un periodo bellissimo intenso
    perche ci capivamo al volo. poi e finita per colpa del marito. io soffro perche non c’ e piu lei soffre piu’ di me perche e’ rimasta con lui (io non la voglio piu vedere perche ha fatto un errore grosso ) percio’ ti dico questo, non perdere tempo con uno che non ti merita la vita e’ brevissima e va vissuta carpe diem ciao Angelo

  2. 2
    Roberta -

    Lui è normale nella sua pochezza di uomo…il suo orgoglio che dev’essere spesso e vasto non gli permette di farsi vedere per quello che è con gli altri,non vuole fare figure di cacca e perciò gioca al gentleman…mentre con te è vampiro,ti succhia energie per non essere squallido con i suoi “amici”…sicuramente invidia la tua voglia di vivere che non ha e che non avrà mai…corre…corre…e tu sei rimasta attaccata alla portiera di quest’auto che sfreccia a velocità da condanna….sì,stai sbagliando ad essere complice di questa folle corsa ma puoi ancora rallentare e finalmente fermarti per goderti la TUA vita…un discorso leale e di cuore non funziona con un tipo così perciò ti consiglio di sbottare una volta per tutte,digli tutto quello che hai scritto qui senza possibilità di replica da parte sua e sparisci alla velocità della luce….P.S.non farti scrupoli,lui non sà nemmeno il valore di questa parola…

  3. 3
    giulia70 -

    Per Angelo e Roberta: stamattina sono tornata dal mio turno notte in ospedale.Mi ero fatta le solite promesse, sperando nell’inizio di un buon periodo, di un pò’ di serenità.E so che sono una stupida, quando lo faccio, ma ci provo sempre.Sono andata subito all’Esselunga (che apre alle 8),e ho comprato un bellissimo albero di Natale (quello che avevamo, si era rovinato e l’avevamo buttato via).Sono entrata in casa e gli ho detto tutta felice:”Guarda cosa ho comprato! E’ Natale anche per noi!”.Lui sembrava contento.Abbiamo fatto colazione parlando e scherzando, anche se io misuravo le parole e stavo attenta perchè anche una semplice domanda, può essere un trampolino di lancio per una sua rispostaccia.Dovevamo andare a comprare il regalo per un nostro amico che vedremo domani, a Milano.Uno dei soliti appuntamenti, che possono saltare da un momento all’altro a causa sua.Mentre lui si faceva la doccia, io sistemavo l’albero.Era più grosso di quello che pensavo, e temevo aspre critiche, ma si è trattenuto.Mi ha anche aiutato a montarlo, è sceso in cantina a prendere gli addobbi.Ad un certo punto, mi ha detto:” Perchè non andiamo a pranzo al ristorante?”.Ero davvero contenta, anche se ormai la paura non mi lascia mai.Ci siamo preparati e siamo usciti.Non c’era parcheggio e così io sono entrata in libreria e lui è rimasto in auto, davanti al negozio.Ho preso il regalo per il nostro amico e poi ho visto una agenda bellissima.Ho chiesto alla commessa se potevo sfogliarla.Era davvero bella.L’ho comprata, per me (da quando sto con lui, compro sempre agende che non uso mai e forse lo faccio, credo, perchè a ogni inizio anno spero sempre di potervi scrivere cose belle, di giornate serene e “normali”, ma non succede mai). Comunque,ho sfogliato, scelto, deciso e comprato tutto, in meno di 10 minuti, sapendo che lui era in auto e non sopporta di aspettare e ha sempre fretta.Ero già preoccupata.Ma poi, sono salita in auto e lui sembrava tranquillo.O almeno, così credevo.Invece, era

  4. 4
    giulia70 -

    già irritato.Io mi sono resa conto di avere speso più di quello che avevo previsto (ma avevo con me il bancomat, comunque),e gli ho detto:”Uh!Ce li hai, tu, i soldi per il ristorante?”.Lui, con un tono (quello che usa sempre con me e non con gli altri) tagliente e sarcastico, mi ha risposto:”Io, sì.E tu, ce li hai i soldi?Perchè non ti sei preoccupata di prenderli, eh?”.Io subito ho sentito il solito nodo in gola, e ho balbettato:”Sì, scusa, ma tanto ho il bancomat”.In un attimo, era tutto tornato come sempre.Per sdrammatizzare,ho detto:”Guarda, potremmo un giorno comprare uno scartoccino di quel pesce fritto, in quella pescheria!”.Lui:”Meglio quella in Via San Lorenzo”.Io:”Via San Lorenzo è quella parallela a Corso Roma, vero?”.E lui, sbottando:”Ma insomma!Come fai a non ricordartelo?”.Gli ho chiesto di tornare a casa, non me la sentivo più di andare al ristorante.Siamo tornati.Io mi sono seduta al pc.Ho pianto,ho pensato,ho scritto la mia lettera “qui”.Ci sono rimasta tutto il pomeriggio.Non ho pranzato.Come sempre.Lui ha mangiato da solo,ha guardato la tv,nell’altra stanza.A ora di cena,mi sono fatta forza e gli ho detto che preparavo la cena.Ho scoperto che ha buttato via del cibo che i miei gli avevano regalato 2 giorni fa.Perchè? “L’ho buttato perchè ne avevo voglia”, è stata la sua risposta.Sono tornata in camera, senza cenare.Mentre lui cenava io,piangendo,ho smontato l’albero,so che ogni volta che lo avrei guardato,avrei ricordato questa giornata (l’ennesima),passata in silenzio.Il mio Natale è già finito qui.Domani dovrò andare a Milano dal nostro amico, con lui.E davanti al nostro amico,come sempre,lui farà lo splendido e io farò finta che tutto va bene tra di noi.E intanto penso al Natale e al Capodanno che mi aspettano, con lui.L’anno scorso a mezzanotte lui brindava in sala e io piangevo nel mio letto.Come sempre.Sì,Angelo e Roberta,io devo andarmene.Devo scappare.Avete ragione voi.Devo vivere.Anzi,devo tornare a vivere.Questa,non è vita.Avete ragione.

  5. 5
    Vally -

    Lui fa così, perchè tu l’hai sempre perdonato…quindi sa che a te potrà sempre rispondere male!
    Se gli hai già parlato, se lui è quindi consapevole di quello che senti tu, di quello che stai passando per colpa sua, e finge di non capire o fa finta di nulla…mollalo!
    Non puoi rovinarti la vita per un tipo così, è una questione di rispetto per te stessa! e chissà che non imparerà pure lui a comportarsi da persona civile!
    Un bacio, Valeria

  6. 6
    toroseduto -

    Sono pienamente daccordo con quanto ti dice Roberta.
    Di mio posso aggiungere che hai resistito anche troppo! Hai appena 39
    anni e sopporti una relazione che ti mortifica come persona e soprattutto come donna. un anno senza avere rapporti…e stai ancora a pensare che possa essere un errore, troncare del tutto un rapporto che di fatto si è esaurito già da tempo?
    In tutta la lettera che hai scritto, non ho trovato niente di condivisibile, o ti piace fare la martire o aspiri alla santità.
    Ma con i tempi che corrono martiri e santi non se ne fanno più.
    Hai paura di restare sola…non ti preoccupare, qua siamo in tanti ad essere soli, e viviamo abbastanza bene, anche se per onestà devo dire che sono vedovo, ma stò meglio da solo, che in una situazione assurda come la tua. In 25 anni di matrimonio, non c’è stato niente che non ci trovasse daccordo, e di problemi seri ne abbiamo avuto tanti, quello che ha fatto si che andasse sempre tutto alla perfezione era l’amore e il rispetto reciproco. Tu hai un’età che puoi ancora sperare di rifarti una vita. Ma solo se ne vale la pena, intendo dire
    che si può benissimo vivere da soli se non si è baciati dalla fortuna ed incontrare la persona giusta. Comincia a gustare un po’ di libertà,
    io ti leggevo e mi sentivo oppresso, sul serio! Anche se non conosco il tuo carattere, mi sono fatto un’idea approssimativa, per il fatto che hai sfogato qui tutta la rabbia che ti provoca questo rapporto,mi
    spiego meglio, io non sarei mai riuscito a subire tutto quello che hai descritto. E mi pongo una domanda, come è possibile subire tanto e
    non trovare da soli il coraggio di mandare a quel paese un’essere simile? Puoi non rispondere, è un pensiero che mi è venuto spontaneo.

  7. 7
    angelo -

    per giulia
    TI posso dire che la persona che inizio’ questo rapporto con me, era nelle tue situazionie anche come lavoro si sfogava con me di tutte queste situazioni che viveva con lui simii alle tue e a molte altre che rimangono in silenzio. in me trovava una persone che la ascoltava e la capiva e ho fatto tanto poi per renderla felice e sorridente. ma alla fine lei ha preferito rimanere con lui non lo capiro’ mai questo. penso che lui abbia capito e stia cambiando, ma non credo che una persona possa cambiare piu di tanto, credo che tra un uomo e una donna ci deve essere feeling dal primo momento. e capirsi con uno sguardo per due anni ho vissuto con queste emozioni ed e’ stato bellissimo. come dice il detto ci sediamo sulla riva ed aspettiamo il cadavere prima o poi arriva. ciao giulia fatti forza combattix la tua persona e non mollare mai prima di tutto ci sei te ricordati. angelo

  8. 8
    Roberta -

    Mi sembra cara Giulia,tu sia della mia città (Alessandria),se ti serve un’amica dal “vivo” ti lascio la mia mail roberta-b@virgilio.it saluti e coraggio !!!

  9. 9
    andy -

    Oooooooo
    Ma fai leggere questa lettera a questo lui..
    Così sentiamo l’altro rintocco della campana..
    E capiamo com’è sta situazione.
    Io non sono come gli altri, donne.
    Voglio vedere tutta la medaglia, non solo una faccia.
    “non voglio più vedere i suoi genitori (è da marzo che non li vedo, ma non gli impedisco mai di andarci da solo), perché loro si sono intromessi troppo nella mia vita e mi hanno sempre giudicata e criticata negativamente.”
    Ma scherziamo…
    Questo è un tuo punto di vista.. Bisogna capire i perchè e se è vero quello che scrivi.
    “non voglio più andare in vacanza con lui, perché dopo un giorno lui torna quello che è e comincia a rispondermi male senza motivo.”
    Ma scherziamo…?!?!
    Ma che è sto processo alle intenzioni?
    “non voglio più fare l’amore con lui (non abbiamo più rapporti da un anno circa), perché non posso concepire che non ci parliamo per giorni dopo una lite e poi dovrei abbracciarlo e baciarlo e fare l’amore e dopo 5 minuti mi tratta di nuovo male.”
    Oooooooo ma scherziamo?!!
    Ma ti sei mai chiesta se lui ti tratta male per reazione ai tuoi
    “non, non, non”..
    E se fosse cosi.. Ti meravigli?
    Io non so se è come dici tu o è così..
    Ma se fosse così non mi meraviglierebbe nemmeno che lui si trovasse una bella, amorevole russa.
    Riflettete assieme, parlatene, trovate la soluzione comune.
    Affrontatevi a viso duro, decisi, ma vogliosi e speranzosi di riprendervi…
    …come avveniva 30 anni fa.
    E continuate a stare assieme.
    Come avveniva 30 anni fa!!!!
    Altrimenti ciò che magari tra persone mature ed intelligenti si può risolvere con calma, diventa solo un calderone di scuse esagerate ed inventate, per lasciare la strada vecchia e prendere quella nuova.
    Tipico..

  10. 10
    giulia70 -

    Per Andy: Ciao.Dici di far leggere questa lettera al mio compagno.Gliel’ho fatta leggere.Gli ho chiesto, dopo averla letta:”Ho mentito,in questa lettera?”.Ha risposto:”No”.Dici che non è chiaro il discorso sui suoi genitori.Va bene.Ti dico solo il fatto più recente,quello che mi ha fatto decidere di non vederli più.Mi hanno rimproverata duramente,per aver desiderato di andare a vivere nella città in cui lavoravo prima, a 40 km di distanza da casa mia, per evitare che il loro adorato figlio prendesse il treno per andare a lavorare.Chiariamo subito:io mi alzavo alle 04,45 tutte le mattine e facevo 80 km al giorno in auto, perchè gli orari dei treni non coincidevano con quelli dei miei turni.Ma tu, Andy, dirai:”Però, poi, avrebbe viaggiato lui!”. Sì, ma lui si sarebbe alzato alle 06,30 (nota bene, alle 06,30 e non alle 04,45 come me),e avrebbe preso il treno perchè gli orari coincidevano con l’entrata e l’uscita dal suo lavoro.Essendo così aspramente giudicata da loro come “egoista”, ho ceduto alle loro pressioni,ho rinunciato e ho chiesto l’unico trasferimento del mio posto di lavoro possibile, cioè a 30 km di distanza da casa.Risultato: ora mi alzo alle 05,15 del mattino anzichè alle 04,45,mi faccio 60 km al giorno in auto anzichè 80,non posso comunque prendere il treno perchè gli orari non coincidono,non posso più fare pasti regolari perchè nel reparto dove lavoro ora non si può, ma soprattutto… ora faccio le notti, mentre dove lavoravo prima non le facevo e dormivo tutte le notti nel mio letto.E tu,Andy,magari mi chiederai:”E che vita fa, invece, il tuo compagno?”.Ti rispondo subito:si alza alle 07 (nota bene,alle 07),fa 5 minuti di strada ed entra sul posto di lavoro.Fa l’impiegato.Lavora dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 15,30.Il venerdì, esce alle 13.Pranza comodamente sul posto di lavoro.Naturalmente, sabato e domenica e festivi è a casa.E dorme nel suo letto, tutte le notti.Che ne dici?E’ sufficiente?E poi,caro Andy,dici che faccio il processo alle

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