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Non voglio fare nuove amicizie, la sola idea mi terrorizza

di solitudine1989

Ho avuto dei problemi molto seri con le amicizie di un tempo, il gruppo di amici con cui uscivo, dopo che hanno scoperto una cosa spiacevole che mi riguarda, mi hanno abbandonato, così da un giorno all’altro. Lo scheletro nell’armadio è stato tirato fuori da due pazzi che si sono divertiti gratuitamente alle mie spalle senza mai ricevere la giusta punizione in 8 anni. Tante persone mi hanno eliminato dalla loro vita, tutte per qualcosa che non le riguarda e soprattutto non le condanna, questa storia non è un mio atto di malvagità, piuttosto io sono la vittima assoluta tanto che ha riguardato la mia salute psicofisica da bambina. 

Dopo tanti anni ho risolto una buona parte del problema: molte persone per mia fortuna si sono trasferite, altre lavorano troppo, chi è andato a convivere, chi non frequenta più i miei posti…la voce si è ridotta o comunque rimane confinata in poche persone rispetto la popolazione, insomma molta gente è sparita dalla circolazione e io ho imparato a riprendermi nonostante i vari problemi psicologici quali la balbuzia e il mutismo quasi totale in situazioni in cui mi sentivo giudicata e al centro dell’attenzione. Otto anni dopo e mi sono anche fidanzata con un ragazzo intelligente e stupendo che non sa quasi nulla, anzi conosce una versione ridotta e un po’ artefatta, perchè preferisco così.

 Ho capito di soffrire di fobia sociale, questo mi frena in tutte le nuove amicizie, ho il terrore di non sentirmi all’altezza, di sembrare stupida e di arrossire. Avendo un fidanzato ci si aspetta che io faccia amicizia con i suoi numerosi amici, invece no, evito tutti gli incontri, le uscite, le volte che mi viene a trovare con loro, e purtroppo sicuramente cercherò di non andare al suo compleanno perchè non voglio stare tra gente che non conosco e devo conoscere per forza, sono asociale e ho un’autostima talmente ridotta che mi blocco, evito di parlare e se lo faccio è con grande sforzo. So per certo che sarebbe un fallimento conoscere i suoi amici, non sono me stessa, ho problemi evidenti di comportamento in quelle occasioni e mi detesto per settimane ripensando alle figuracce che faccio.

Cerco consigli, grazie per lo sfogo.

 

Lettera pubblicata il 2 Agosto 2015. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amicizia - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 8 commenti

  1. 1
    Rossella -

    Non dovresti vivere pensando di avere degli scheletri nell’armadio. Se il ragazzo in questione ti fa sentire “complessata” sarebbe il caso di lasciarlo. Per cultura siamo abituati a vivere con grandi sensi di colpa la fine di un’amicizia o la fine di un fidanzamento. Si tratta di una cosa inconscia…in molte zone dell’Italia centromeridionale prevale il mito dell’unico uomo nella vita di una donna. Dunque capitare di portare avanti fidanzamenti in cui una banalissima discussione diventa il motivo per dare in escandescenze. Un fidanzato che si comporta in questo modo va lasciato magari non immediatamente… diciamo che va allontanato. Questa gradualità servirà anche alla donna per tornare a credere negli uomini… chi è riuscita ad avere questa forza non ci ha messo molto a recuperare la sua vita e fare anche scelte importanti come quella di lasciare gli studi e di sposare un uomo… un uomo insomma. Si tratta di incontri che hanno cambiato in positivo la vita di tante ragazze che hanno seppellito due o tre anni della loro vita nel terrore di non essere mai all’altezza di stare al fianco di ragazzi che vivevano di grandi illusioni e le facevano sentire delle nullità. Non ti dovresti scoraggiare perché da un giorno all’altro potresti incontrare un ragazzo buono, dolce, innamorato,sincero, leale, ecc. Il problema mi sembra sostanzialmente questo.

  2. 2
    Harlock -

    “si sono divertiti gratuitamente alle mie spalle senza mai ricevere la giusta punizione in 8 anni”

    E quale sarebbe la “giusta punizione”? E quale sarebbe questo tremendo scheletro nell’armadio? Cosa hai mai fatto? Hai ucciso qualcuno?

    No, non mi interessa cosa hai fatto in realtà, mi interessa il fatto che la tua mente è bloccata su un tuo concetto personale e monolitico di giustizia: chi ha sbagliato deve pagare. Loro, i pazzi, hanno sbagliato e devono pagare. Tu hai sbagliato, ti autoinfliggi l’inferno da 8 anni perchè DEVI pagare. I tuoi fallimenti relazionali è da questo che escono fuori, da questa intransigenza, verso te stessa e verso gli altri: non soffri di nessuna fobia sociale, altrimenti ti saresti già fatta un bell’attacco di panico; solo hai standard di moralità iperbolici e, francamente, poco concreti, e questo ti porta a non accettare te stessa, demoniaca creatura che UNA VOLTA ha sbagliato (mamma mia che mostruosità!! Scusa la facile ironia, ma penso faccia capire…) e a non accettare gli altri, secondo la TUA visione (e sottolineo TUA) giudici intransigenti della tua virtù ormai irrimediabilmente compromessa.

    Impara a perdonare, te stessa in primis e gli altri in secundis. E non per morale cristiana, per carità, ma perchè ci guadagnerai in salute.

  3. 3
    maria grazia -

    “I tuoi fallimenti relazionali è da questo che escono fuori, da questa intransigenza, verso te stessa e verso gli altri”

    condivido pienamente il pensiero di Harlock. avere parametri di valutazione utopisticamente rigorosi ( verso se stessi e verso gli altri ) non serve a nulla, se non ad allontanarci dai rapporti UMANI.

  4. 4
    rossana -

    Solitudine,
    “sono asociale e ho un’autostima talmente ridotta che mi blocco, evito di parlare e se lo faccio è con grande sforzo” – secondo me, visto che ancora non sei riuscita a superare del tutto le tue difficoltà, che hanno di certo una radice profonda, dovresti parlarne sinceramente con il tuo fidanzato, anche a rischio che l’intesa possa subire contraccolpi negativi.

    se anche non lo fai, con il tempo lo capirà da solo, e potrebbe essere peggio, per non avergli dimostrato fiducia. per contro, invece, potrebbe venirti in aiuto.

    un abbraccio.

  5. 5
    betelgeuse -

    Vivi nel passato (e chi non lo fa?!), sei ancora lì in questo momento quando i tuoi compagni ti hanno abbandonata. Il male è difficile da cancellare ma ora dovresti concentrarti sul tuo compagno.
    Non è neccessario per forza conoscere gli amici del tuo ragazzo, ma se a lui farebbe piacere prova a piccoli passi, magari conoscendo una persona per volta.

    Non ti giudicare troppo.
    Ciao

  6. 6
    Solitudine89 -

    Grazie a tutti per le risposte, ma credo che il mio sia un problema serio… per paura di fare brutta figura con i suoi amici, me ne rimango a casa per il suo compleanno, con una scusa, inutile, non riesco a fare altrimenti, ho il terrore.

  7. 7
    marinella -

    Ciao…posso capire le tue paure, ma come ti hanno già detto…cosi facendo continui a vivere in un passato che ormai non c’è piu, ma ti rovina la vita adesso… Il mio parere é che non sei peggio di altre persone, per questo non hai nulla da temere… Di sicuro hai difetti come tutti noi ma anche dei bei pregi… Il tuo ragazzo si é innamorato di te e sta con te perché gli piaci cosi come sei. Ci sarà sempre qualcuno a cui non piaceremo, che ci criticherà ecc. Ma allo stesso tempo ci sarà chi ci apprezza e a cui possiamo offrire tanto… Posso consigliarti di fare un percorso di psicoterapia per chiudere col passato e dargli il giusto peso, ti stai portando appresso un cadavere 🙁 e nessuno può vivere con un cadavere in putrefazione addosso, puzza e può appestare l’ambiente… É arrivato il momento di dargli una sepoltura… Scusa la metafora forte ma credo tenda l’idea… Un abbraccio

  8. 8
    solitudine1989 -

    Grazie Marinella!

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